| inviato il 18 Luglio 2025 ore 17:28
Claudio i ricordi ce li hai indipendentemente dalle foto (tra l'altro per i luoghi ameni basta sfogliare googlle e di foto già pronte ne trovi centinaia). |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 17:47
“ (tra l'altro per i luoghi ameni basta sfogliare googlle e di foto già pronte ne trovi centinaia). „ et voilà,les jeux sont faits, rien ne va plus ! “ Claudio i ricordi c'è li hai indipendentemente dalle foto „ Non esattamente.Una foto può destare quelli che languiscono nella memoria. Io quando guardo le foto della mamma richiamo alla memoria quegli istanti,quegli attimi ed,al ricordo dei quella foto altri ricordi si concatenano.Si uniscono. |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 18:23
Ho appena finito di leggere "Volti nel tempo": www.einaudi.it/content/uploads/2022/10/978880625405HIG.JPG In cui l'autore chiarisce una differenza sottile che però è molto corretta, a mio parere: un ritratto (ma il discorso può essere generalizzato a tutte le foto), non costituisce un ricordo ma un pro-memoria, cosa vuol dire questo, significa che noi spesso non ricordiamo direttamente circostanze e particolari del momento in cui fu scattata una determinata foto però la foto richiama alla memoria la persona ritratta o altre circostanze per cui abbiamo effettivamente ricordo diretto: quando guardo foto di mio padre è esattamente ciò che mi succede, rammento episodi con mio padre ma non sono quelli attinenti a quella foto che sto osservando, il più delle volte. Per il resto, siamo liberissimi di andare a Parigi e vedere la Tour Effel oppure alle isole Loften, possiamo anche divertirsi a fotografare, nulla lo vieta. Ma se vogliamo fare una foto significativa è più facile che la facciamo a 100 passi da casa nostra secondo me (anche io faccio le foto delle mie vacanze come molti, non penso che siano le mie foto più significative e men che meno lo siano per gli altri). |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 18:26
A me non interessa vedere foto di dove sono stati altri. Voglio i miei di ricordi ,che, spesso, sono personali e indissolubilmente legati alla fotografia. Come quella volta sull'isola di Skye dove la notte davanti al Castello di Eilean Donan si aggiravano le ombre al buio di fotografi e cavalletti e un inglese era convinto di scattare con la sua reflex e invece era la mia col mio cavalletto. Come alle 5 Terre ero io col mio cavalletto BeFree molto piccolo ( io alto 1 80) ma a fianco a me cera un nordico di 2 metri e 150 kg che mi guardava con sufficienza sorridendo col suo Sirui enorme. Come a Capo Nord mia moglie che si sveglia sempre presto e mi chiama per vedere un'alba nebbiosa sul mare del nord per farmela fotografare e che mi sarei sicuramente perso. E che oggi mi dicono "capo nord". Una delle albe più belle mai viste insieme ad un'altra in Scozia che mi pose problemi di inquadratura soprgendomi da una finestra e , perciò, la ricordo come fosse ieri.Tutte foto presenti su Juza. O come in Bretagna con la bassa marea io fotografavo mia figlia che in pochi minuti veniva circondata dal mare che saliva. O come....o come....Ricordi indissolubilmente legati a me, alla mia famiglia e alla FOTOGRAFIA. E ogni volta che riguardo quelle foto ci leggo qualcosa. Oltretutto, la fotografia mi ha sempre aiutato a guardare "meglio", più attentamente, meno superficialmente. E a ricordare di piu, molto di più: spesso ho ricordi di particolari che altri, non fotografando, non hanno |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 18:27
“ ma un pro-memoria, cosa vuol dire questo, significa che noi spesso non ricordiamo direttamente circostanze e particolari del momento in cui fu scattata una determinata foto però la foto richiama alla memoria la persona ritratta o altre circostanze per cui abbiamo effettivamente ricordo diretto: quando guardo foto di mio padre è esattamente ciò che mi succede, rammento episodi con mio padre ma non sono quelli attinenti a quella foto che sto osservando, il più delle volte. „ Appunto. I ricordi sono lì.Nello scantinato.Fai entrare la luce e...... |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 19:00
Ottima immagine, Taralluccievino |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 19:35
Cit :"Forse le foto postate su Juza peggiorano il mondo ?“ Le mie sicuramente no... |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 19:54
“ "Forse le foto postate su Juza peggiorano il mondo ?“ „ No.Lo impigriscono. Solo like. |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 20:04
Solo le foto del Sommo elevano l'umanità. Gli altri possono solo mangiare brioches. |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 20:55
“ Solo le foto del Sommo elevano l'umanità. „ Sommo?Chi era costui? |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 20:57
Non sai chi è il Sommo su Juzaphoto? Male male male.... |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 21:05
chi è? |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 21:55
"le ombre al buio di fotografi e cavalletti e un inglese era convinto di scattare con la sua reflex e invece era la mia col mio cavalletto. Come alle 5 Terre ero io col mio cavalletto BeFree molto piccolo ( io alto 1 80) ma a fianco a me cera un nordico di 2 metri e 150 kg che mi guardava con sufficienza sorridendo col suo Sirui enorme" Cent cò cent crap, cent cü dusent ciapp... Se c'è proprio una cosa che non capisco sono quelli che si mettono in squadriglia a fare la stessa foto, partono dall' Italia con volo diretto per la destinazione X verso cui arrivano ogni giorno altri 50 fotografi da tutto il mondo, montano il cavalletto uno di fianco all'altro e scattano all'unisono la stessa identica foto: francamente non ne capisco il senso, che ha di personale quella foto? Vai su google e ne trovi altre 49 uguali alla tua. Vedasi le foto alle Lofoten o quelle all'Horseshoe Bend, intendo dire le posso scattare ma sapendo di fare una foto sostanzialmente inutile, che le metto a fare a disposizione del pubblico che se ne può vedere altre del tutto uguali? Possono fungere da pro-memoria agli altri? |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 22:55
Bene, Andrea.taiana, mettiamola cosi: da quel che vedo, la mia idea si applica a un po' tutti i presenti su Juza: nè io nè tu nè gli altri saremo ricordati per le nostre fotografie scattate nel mondo o a 100 metri da casa, ma io, forse, mi sono divertito di più. Magari ho "sentito" l'aria dell'isola di Skye ( e anche i suoi famelici midges), ho guardato negli occhi un Russo, ho guardato un artigiano al lavoro nella sua bottega di Tunisi, sono entrato nella casa di una vecchia signora di in Bretagna sugli scogli battuti dal vento che me la mostrava orgogliosa, mentre scattavo foto a Vernazza ho cenato con la mia famiglia e due simpatici maltesi. Ho unito cose che mi fanno piacere: stare con la mia famiglia, parlare, ascoltare le storie di persone diverse, vedere, sentendomi immerso, mondi distanti dal mio, qualche volta scattare e scambiare opinioni o piccoli aneddoti con altri fotografi ( ne ricordo uno simpaticissimo genovese che mi ha prestato un filtro davanti alle Tre Cime di Lavaredo e col quale sono rimasto in contatto), avere aneddoti da ricordare e raccontare. Non farò delle foto da ricordare? Non ne ho bisogno:oltre alla famiglia ho un lavoro che mi riempie la vita. E quando ne ho sentito l'esigenza, mi dono divertito a partecipare e ho vinto anche qualche concorso, ho avuto foto e portfolio pubblicati su riviste di fotografia, ho fatta una mostra. Ora non mi interessa più. Vivo il mio gioco con spensieratezza, senza ansie e senza frustrazioni. Ogni tanto mi invento un tema, qualcuno a km zero altri no. So bene, e non mi interessa, che, come te, come tutti quelli che partecipano alla discussione, non sarò ricordato in futuro. Ma lo vivo con leggerezza. Ah, non guardo troppo foto su Google, lo trovo squallido. Dei social non mi importa: praticamente sono solo su Juza. E quando ho viglia fi far fotografia, partecipo poco anche a Juza. Parlare troppo di fotografia mi blocca, mi fa passare la voglia. Infatti negli ultimi 2 mesi ci sono di più su Juza e non ho scattato fotografie. Mi piace la dimensione artigianale del far foto e quindi mi sono dedicato a stampare mie foto passate. Amo stampare da me |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 23:27
Claudio,capisco,ma,queste escursioni,le puoi fare anche da semplice girovago. Io,invece,ho acquistato la/le fotocamere perché mi stimolino a muovermi. E,credo,siano servite allo scopo. Non sono andato su Proxima Centauri.E nemmeno in Alaska come suggerito da Paolo.Ci potevo andare per lavoro.Quando ero giovane e baldanzoso.Ho rifiutato.Temperature non consoni alla mia indole. Potevo andare in India,per lavoro.Non ci sono andato perché non ho armi contra il cobra. Potevo andare in Africa centrale.No.Assieme alla fotocamera avrei riportato la malaria. Quindi che dirti,se è stata la fotocamera a portarti in quei luoghi,direi che abbiamo qualcosa in comune. Ora andrò ad Ottobre lungo le Dolomiti.E via su sino ad Innsbruck.A vedere che?Le montagne?No. Fotografando le Dolomiti mi ritroverei a pensare a Sylvester Stallone. Magari trovo un genovese che mi presta....Ma non erano tutti spilorci? “ oltre alla famiglia ho un lavoro che mi riempie la vita. „ Spero che sia la famiglia a riempirti la vita. “ E quando ne ho sentito l'esigenza, mi dono divertito a partecipare e ho vinto anche qualche concorso, ho avuto foto e portfolio pubblicati su riviste di fotografia, ho fatta una mostra. „ Ti sei divertito? Ma i fotografi,quelli "veri",si divertono? |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 257000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |