| inviato il 21 Giugno 2025 ore 17:57
Sull'orizzonte storto che non sia mai accettabile non sono d'accordo. Banalmente anche una foto sportiva per esprimere dinamicità potrebbe avvalersene. Mai dire mai. Senza partire, guardando una foto, con preconcetti o prevenzioni. |
| inviato il 21 Giugno 2025 ore 18:01
“ Cerchiamo di superare questa cazzata che "se lo fa l'autore famoso è un capolavoro, se la fa il piciu della domenica è una cagata ?
“ Sono un fotografo della domenica (anzi , del sabato e ultimamente poco anche di quello !) ma nessuno riuscirà mai a convincermi che un orizzonte storto sia accettabile , senza eccezioni ; opinione personalissima , ovviamente. ?
„
saramunari.blog/2017/01/09/che-palle-sto-orizzonte-storto/
Anche HCB ....lo bocciamo.....
Per non parlare di Capa che va a tagliare le scarpe del Miliziano.....rimandato a Settembre
Naturalmente tutto in senso ironico....a me quelli storti non vanno giù,ma parliamone quando si tratta di Autori
con la A maiuscola ...
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| inviato il 21 Giugno 2025 ore 18:24
Ma no che c'entra lo può fare chiunque non solo i grandi fotografi se la composizione lo giustifica anzi l'esige, però c'è voluta creatività di certi maestri per affrancarsi da queste convenzioni e far accettare dei nuovi schemi mentali. |
| inviato il 21 Giugno 2025 ore 18:42
Scusate ma mi viene spontaneo chiedere: se aveste davanti due album e poteste sceglierne uno solo, preferireste un album di foto degli sfondi di windows (perfetti, dritti, puliti, correttamente esposti, nitidi) o le foto che facevate fate ai compleanni dei vostri figli con le Kodak usa e getta (storte, bruciate, buie, sbilanciate)?
Perché a me personalmente è questo che ha "aperto gli occhi". Qualche anno fa l'ufficio dove lavoravo stava per chiudere e mi erano rimasti 20 fogli di carta fotografica. Ho deciso quindi di stamparci le mie foto, per la prima volta. Ho avuto mezza giornata per scegliere 80 foto. All'epoca facevo paesaggio e passavo ORE E ORE su photoshop per renderli più perfetti possibile. Quanti paesaggi ho stampato? Zero. Cosa ho stampato? Mia nonna (buon'anima) che si copre il viso con le mani, la prima foto che ho scattato, un insetto sul mio parabrezza, uno sconosciuto di 100kg che si leva il perizoma da in mezzo alle natiche . Sono foto belle? No, certo che no. Però sono foto PIENE (per me, ovviamente).
Le foto più importanti della VOSTRA vita sono perfette?
Secondo me quello che divide il grande maestro dall'amatore è solo il fatto che le mie foto importanti lo sono solo per me, quelle del maestro parlano a tutti. |
| inviato il 21 Giugno 2025 ore 18:48
Secondo me quello che divide il grande maestro dall'amatore è solo il fatto che le mie foto importanti lo sono solo per me, quelle del maestro parlano a tutti.
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Parlano a tutti?
Può darsi.
Dipende da quanto è introdotto il gallerista. |
| inviato il 21 Giugno 2025 ore 19:21
Potrebbero parlare a tutti per questioni di maggiore esposizione, non certo per sensibilità o comprendonio. |
| inviato il 21 Giugno 2025 ore 19:46
“ Parlano a tutti?
Può darsi.
Dipende da quanto è introdotto il gallerista. „
Sono risposte tristi, generiche, come gli antibiotici che servono per curare tutto e niente.
Perchè non si conosce la malattia. |
| inviato il 21 Giugno 2025 ore 19:54
“ Potrebbero parlare a tutti per questioni di maggiore esposizione, non certo per sensibilità o comprendonio. „
Non sono sicuro di aver capito bene o forse non mi sono espresso bene. Intendo che parlano a tutti perché, secondo me, mandano messaggi (o anche non-messaggi) che tutti potrebbero potenzialmente capire.
Che poi non li si capisca è un altro discorso ma quello dipende dal fruitore.
Pure nel bellissimo thread sui libri io ammetto che certi proprio non li ho capiti. Però tra il non capire e il non aver detto nulla ce ne passa.
E a tutto questo aggiungo: che palle ste regole ma scattate come vi pare. I grandi fotografi non verranno mai in un forum a dire a chi mette tutti gli orizzonti in bolla di farne qualcuno storto né verrà a dire a qualche amatore che le sue foto non voglio dire nulla (ok, qualcuno potrebbe pure farlo ma non credo sia la norma) |
| inviato il 21 Giugno 2025 ore 20:50
Sì ma fare foto che possono "capire" potenzialmente tutti non è un'esclusiva dei "grandi che contano".
Quello, se hai qualcosa da dire e sai come farlo uscire, lo può fare anche l'ultimo degli sconosciuti.
Semplicemente chi è esposto, storicizzato, istituzionalizzato, ha un po' l'aura di quello che "ce l'ha fatta" e la gente tende più a idolatrare che a criticare l'opera o l'autore di turno.
Ma bisogna stare attenti a non prendere granchi in un verso o nell'altro: pensare che uno sia fico ed intoccabile perché "è qualcuno" mentre lo sconosciuto invece è un umile appassionato che fotografa per ricordo/divertimento/passatempo, sono due lati della stessa medaglia.
Il discorso cambia un po' se, invece, si parla di chi è stato influente nel corso della storia. |
| inviato il 21 Giugno 2025 ore 20:57
Hai ragione. Ho usato malamente "grandi fotografi" e "buoni fotografi" come sinonimi ma non è detto che lo siano.
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| inviato il 21 Giugno 2025 ore 22:04
Quello che mi pare molto evidente del mondo amatoriale, ed è forse lo sbaglio più ricorrente, è che si guarda (al)la fotografia più come il prodotto di una summa di regole da rispettare piuttosto che qualcosa che esprima un'idea, una visione o qualunque altra cosa che si possa associare alla personalità di chi c'è dietro.
E, non a caso, spesso questo errore di valutazione lo fa proprio chi scatta foto anonime e senza nessuna (apparente) pretesa.
Certo, ci sono tipologie di foto che sono sostanzialmente legate all'esecuzione ed alla tecnica e non necessitano di "personalità".
Ma trovo curioso che la proclamata umiltà "senza pretese" del fotoamatore cozzi poi così tanto con la sua sicumera fatta di fermi principi che non sembrano mai godere del beneficio del dubbio |
| inviato il 21 Giugno 2025 ore 22:58
Non è forse il giudizio in sé a creare tutto questo marasma (e direi anche tanta tristezza)?
Quando prendiamo una macchina in mano la prima volta non sappiamo farci nulla. Allora cerchiamo un corso per imparare a farlo ma invece che insegnarci il triangolo dell'esposizione e tanta psicologia, ci insegnano la composizione, il fotoritocco, il colore... mai un corso sul "accetta chi sei", sullo "scopri cosa hai da dire" o sul "come non farti condizionare da nessuno".
Quindi si parte da zero, si costruisce su basi "errate" (a meno che uno da grande non voglia fare il fotografo di microstock ) che vanno demolite e per "ricostruirsi". Almeno, questa è stata la mia esperienza.
Non è stato così anche per voi?
p.s. scusatemi sto scrivendo troppi commenti in questa discussione ma è un argomento che sento molto quello del giudizio sull'espressione altrui. Perché si applica all'arte come si applica al modo di vestirsi, come ci si deve comportare fino a con chi si va a letto... |
| inviato il 21 Giugno 2025 ore 23:44
“ @Remember, scusa la franchezza, ma questa tua foto cosa rappresenta? „
Sono amante della franchezza, in ogni situazione... Ma il tuo quesito rimane un po' nebuloso, o almeno se ne deduce ambiguità nell'interpretarla.
a) Rappresenta un esempio piuttosto evidente come da titolo thead, alias orizzonte storto e parti umane amputate, dove ho acchiappato due piccioni con una foto, sugli aspetti che sembrano qui far inorridire i più.
E ti pare poco?
b) Mentre se alludevi alla scena inquadrata, direi che basta semplicemente utilizzare il senso della vista, senza cercare oscure o misteriose rappresentazioni di sorta.
Su quelle lo specialista è il qui presente Rombro. 
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| inviato il 21 Giugno 2025 ore 23:48
Ve lo dice pure lei, suvvia.... |
| inviato il 22 Giugno 2025 ore 0:03
“ Davvero, remember, sulle ospitate femminili sono un po interdetto. Trent parke l' avrei proprio omesso.
Degli altri poteva esserci selezione migliore.
In ogni caso é piu che sufficiente, se uno ci passa merita andare.
Sará un miccio anche il selezionatore „
Confermo che anche per me è valsa la pena visitarla, ben sopra la sufficienza, nonostante la stroncatura dell'umano curatore... che fa gridare vendetta.
Gilden anche, con le sue inedite ho visto con piacere.
Miccio?
Nooo, ti prego non farlo, non farti abbindolare uniformandoti al gergo o a qualsiasi altra cosa del Pollastrini.
Il suo marchio di fabbrica, ormai conclamato, è sputar ploclami sentenzianti come se fosse un drittone... Ma col tempo imparerai a conoscerlo andando oltre le sue presunte pompose apparenze, e ti apparerà chiaro che in realtà è semplicemente un gran c@zzaro.
Non perde mai occasione per apparire tale agli occhi di chi è almeno minimamente scafato, o meglio dentro la materia che evoca il soggetto.
Infatti anche qui ha sparato la sua ennesima e puntuale c@zzata, dove palesa di non distinguere e non sapere che tutte le mostre ed esposizioni dove per accedervi bisogna prima passare per la biglietteria, non esiste alcun registro finale dove apporre firme e/o commenti.
Quelle sono esclusiva solo di quelle aggratiss dell'appassionato, hobbista, o aspirante di turno.
Qua mi pare si evocasse, come da titolo, quelli apportati da grandi fotografi appartenenti alla Magnum... E costui se ne esce... con i quaderni poi da firmare.
Sicuro sicuro, assiduo frequentatore pagante di mostre ed esposizioni, degne di tale nome.
E peccato però, che sia stata così preclusa la possibilità di potergli scrivere che sono dei pirl@ i magnumisti in oggetto, come da sua preziosa indicazione.
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