| inviato il 22 Maggio 2025 ore 1:36
Oggi ho fatto una sessione di Maternity con la massima compressione, vi aggiorno sulle mie impressioni. Ovviamente parliamo di foto perfette, esposte correttamente e con luce ottimale… quindi dubito ci siano problematiche di alcun tipo. Però magari è un inizio… iniziare da un servizio minore potrebbe darmi quelle sicurezze in più per scegliere di farlo anche in servizi maggiori. Vi aggiorno appena le elaboro. |
| inviato il 22 Maggio 2025 ore 14:13
Per me invece ha sempre senso scattare in raw, anche solo per applicare lo stesso WB a tutte le foto di un servizio scattate nelle stesse condizioni di luce. Se scatti in Jpg ti tocca livellarle una per una. Ribadisco Adobe Dng Converter, che comprime i raw in dng lossy in un battibaleno e si hanno tutti i vantaggi del raw nel peso di un jpg. A maggior ragione per le foto di famiglia, che le ritengo le più preziose. |
| inviato il 24 Maggio 2025 ore 21:42
Ciao, leggendo un po' il post mi piacerebbe fare un paio di considerazioni. La prima considerazione è questa: Secondo me, il file finale della foto è sempre un file JPEG (o PNG, o qualsiasi altro formato immagine) per il semplice motivo che lo scopo reale e finale della foto è farla vedere a qualcuno. Di conseguenza, sempre per me, ci sono solo due possibili motivi per fotografare in RAW (in particolare il primo ti porta a scattare sempre in RAW a prescindere): 1) Vuoi utilizzare profili di generazione dedicati o apportare delle modifiche/correzioni alla foto su un sistema più efficiente e più configurabile della macchina fotografica (che genera il jpeg su pattern standard pre-definiti ma poco flessibili). Anche perché, quando si scatta, vuoi continuare a scattare mentre tutti i mille parametri su cui puoi migliorare la singola foto li vorrai vedere in un secondo momento (post-produzione) e con calma; • In questo caso, il file RAW ti permette delle manipolazioni basate sulla luce come è stata registrata in fase di scatto mentre, se parti dal file JPEG, farai delle manipolazioni definite da un software che analizza i pixel e cerca di ricostruire la luce (con evidenti errori che diventano perdita di qualità) e poi rigenera la foto in funzione di questa ricostruzione con la modifica. Ad ogni modo, alla fine della lavorazione vorrai sempre creare un file JPEG da mostrare; • Un file RAW compresso è una via di mezzo dove si ha comunque l'informazione sulla luce, ma un pochino “castrata” per occupare meno spazio. Tradotto: se non alzi troppo gli ISO e non vuoi fare degli ingrandimenti o dei ritagli mostruosi alla foto non vedrai molta differenza; Al contrario, per esempio, scattando con ISO > 5000 e con un 35mm per poi croppare la foto per avere l'angolo di campo di un 70mm, si vedrà una differenza più marcata. Quindi, per fare la scelta sulla compressione, dovrai capire quali sono le casistiche più estreme che ti capitano, come le puoi gestire in termini di attrezzatura disponibile/acquistabile VS post-produzione e per la parte che lasci alla post-produzione se la compressione è influente o no; • In ogni caso, alla fine del lavoro di post-produzione salverai in JPEG e, a questo punto, il file RAW lo puoi buttare a meno che non pensi che in futuro vorrai effettuare manipolazioni diverse alla stessa foto (caso raro secondo me) o che ti servirà per dimostrare che la foto è veramente tua (vedi punto 2); 2) Stampi per pubblicare (su National Geographic o altro giornale / rivista o per fare mostre / reportage) e vuoi poter dimostrare in futuro che quella foto è tua in caso ci siano problemi con i diritti d'autore, i pagamenti, o problemi di plagio. In questo caso salverai il RAW in cassaforte per tirarlo fuori in tribunale ma non sarà importante la qualità in sé, tanto chi non ha il RAW non sarà in grado di ricostruirlo dal JPEG né in modalità compressa né in modalità non compressa; l'importante è aver condiviso solo il JPEG con gli altri. • Un fotografo super-blasonato, anche volendo esagerare, non credo che produca più di 2000 scatti al mese degni di questa accortezza. Spazio occupato circa 100 GB (50 MB * 2000 foto): 3 o 4 dischi da 2 TB all'anno giusto per avere più copie di sicurezza se li può permettere tranquillamente. La seconda considerazione è questa: è stato fatto un caso specifico, quello del servizio per il matrimonio, e ci sono un paio di cose che non mi tornano: 1) Quando io ho selezionato il fotografo per il mio matrimonio mi sono azzardato a chiedere se mi consegnasse anche i RAW: avrei fatto meglio ad offendere e malmenare tutta la sua famiglia, si sarebbe irritato di meno. Anche considerando che l'utente medio non è neanche in grado di aprirli, mi viene da chiederti se voi veramente consegnate i RAW al cliente. 2) 10.000 scatti per un servizio non lo metto in discussione ma, probabilmente, questa numerica tiene conto del fatto che durante un matrimonio lavori con persone che non sono in posa, non fanno i modelli, e si muovono in modo non coordinato. Di conseguenza per ogni foto fai una raffica di 8/10 foto per essere sicuro di beccarne almeno una in cui tutti i soggetti hanno gli occhi aperti ecc… una volta scelta la migliore di ogni raffica probabilmente sei a 1500/2000 foto da presentare al cliente e quelle con la zia uscita con un occhio mezzo chiuso la puoi buttare. • P.s. di nuovo, il mio fotografo mi ha presentato 600 foto ed io ci ho messo un anno prima di individuare le 100 che volevo nell'album (ero un cliente rognoso), figurati se presenti 2000 foto ad un cliente come me. Penso che prima di andare dal cliente con 2000 foto si debba fare ancora filtro; e ti dirò anche che le coppie con cui ho parlato, che hanno ricevuto più di 1000 foto dal fotografo, erano veramente stressate e scontente perché la scelta tra troppe foto gli ha complicato la vita invece di semplificargliela. 3) Il lavoro di post-produzione per un matrimonio, specie con un cliente rognoso, può arrivare anche ad un anno in cui ti chiedono di rivedere una foto, ritagliare diversamente, rifarla a colori o in bianco e nero (mentre tu l'avevi proposta all'opposto) e capisco che da maggio a ottobre farai circa 60/70 matrimoni; ma una volta definito il progetto e stampato l'album, converti tutto in JPG e i RAW li butti (al massimo conservi una 50ina di scatti RAW a stagione per gli sposi più belli perché li usi per marketing ma solo perché torniamo al punto di dover dimostrare che lo scatto è tuo o di fare degli ingrandimenti o delle modifiche per delle stampe particolari). • Provando a fare un calcolo scemo: 80 matrimoni x 10.000 foto x 50 MB di RAW non compresso = 40 TB; 4 dischi da 10 TB fanno circa 800€ può bastare per una stagione; anche volendo avere 4 copie per essere sicuro di non perdere il lavoro avrai una spesa di circa 40 euro di storage per i RAW di un singolo matrimonio (sempre se non cancelli nulla e quindi non riesci a riutilizzare i dischi, altrimenti negli anni successivi al primo la spesa si riduce a quasi zero per matrimonio). Con i file compressi, invece, arriverai a spendere 16/20 euro per matrimonio: non credo che i 25 euro a matrimonio che risparmi per il formato in cui salvi siano significativi per il Business Case del servizio. 4) Per un matrimonio ci sono degli elementi di incertezza (soggetti poco pratici di fotografia, soggetti in movimento, soggetti in ambiente naturale e non in posa) ma che si possono tranquillamente controllare con raffiche e una scelta di obiettivi che danno po' di flessibilità senza dover spingere per forza sulla qualità del RAW. Ma, considerando il costo finale per matrimonio, e vista l'alta probabilità che arrivino richieste strane dai clienti (tagli, ingrandimenti, ecc…) userei il formato senza compressione, soprattutto nei momenti chiave del matrimonio (uscita di chiesa, taglio torta, ecc…) per cui è di moda fare quadri da appendere in salotto. La terza e ultima considerazione è questa: quanto hai cercato di mettere in difficoltà il RAW durante i test che ti davano risultati più o meno simili? 1) Io proverei a vedere foto con soggetti in movimento (tempi di esposizione corti), in notturna (ISO alti), con un crop in post-produzione pari a 20mm di focale e stampa su formato 40x60cm o più grande (caso che potrebbe capitarti se fai le foto degli sposi che ballano durante la disco, post cena all'aperto, e becchi un bel momento che gli sposi vogliono stampare in ingrandimento) 2) Un file dettagliato di 50 MB richiede al computer più tempo di elaborazione di uno meno dettagliato di 20 MB ma, probabilmente, lavorando sulla singola foto la differenza è impercettibile. Tuttavia, elaborando 10.000 foto potresti avere dei ritardi considerevoli alla fine del lavoro: una prova da fare è confrontare il tempo totale impiegato per la post-produzione di due servizi simili sia per numero di foto che per tipologia di foto / correzioni (uno con tutte foto scattate con compressione, e l'altro con tutte foto scattate senza compressione). Se i tempi avessero una variazione significativa potresti trovare utile recuperare qualche ora della tua vita ogni anno aumentando la compressione, viceversa non sarebbe influente sulla scelta. Alla fine dei conti: se apprezzi una vera e significativa variazione di qualità o di tempi in post-produzione, hai un criterio nella tua scelta; se non apprezzi nessuna di queste cose puoi tranquillamente scegliere quello che vuoi tanto è uguale. Il solo consumo di storage, teoricamente, potrebbe essere un fattore ulteriore ma, calcoli alla mano, il costo è così basso che ha senso pensarci solo se gestisci più di 500.000 scatti al mese tutti da elaborare in RAW e conservare in RAW e in triplice copia per sempre: con queste numeriche potresti risparmiare circa 6000/9000 euro l'anno grazie al formato compresso ma penso che per fare questi numeri devi fare 50 matrimoni al mese (quasi 2 al giorno tutti i giorni della settimana, che è impossibile) e fattureresti almeno 1.200.000 euro all'anno per cui resta comunque un risparmio minimo in percentuale. Considerando, invece, numeri comunque grandi ma più realistici (come 50 servizi l'anno) il risparmio è sui 600/900 € l'anno (VS 100.000 € di fatturato) che comunque va ad annullarsi se, invece di comprare nuovi dischi per ogni matrimonio, cancelli i RAW dei vecchi servizi una volta consegnato il lavoro e riutilizzi lo storage per i nuovi servizi. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 7:40
È uscito un articolo interessante su PhotographyLife che sembra fatto apposta per te. Sembra che Nikon abbia fatto una collaborazione con quelli di TicoRAW, e che abbiano messo il loro algoritmo nell'Expeed 7. Ergo l'esperienza a cui eravamo abituati non risulterebbe essere più valida. Se interessa, qui l'articolo. |
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