| inviato il 28 Maggio 2025 ore 22:08
Ferma da prima. Dalla seconda metà degli anni '90. Sto parlando di ricerca, qualche pellicola nuova, soprattutto in Bianco & Nero, l'hanno pure presentata ma si è trattato di semplici affinamenti, nulla di veramente nuovo e men che meno di rivoluzionario! |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 22:18
È una operazione priva di senso. Ma va bene se ci si diverte. A chi pedala in bicicletta mon si può dire che hanno inventato la motocicletta. Ma, ripeto, solo se procura divertimento. |
| inviato il 29 Maggio 2025 ore 6:27
Beh con bicicletta e motocicletta ci si muove ma hanno due scopi diversi, con la prima ci si tiene in forma, con la seconda ci si muove e basta. Al contrario negativo e positivo hanno si in comune il fatto che si possa fotografare con entrambi... ma la proiezione è cosa del tutto diversa dalla stampa non è, come nel caso bici/moto, solo più veloce. |
| inviato il 29 Maggio 2025 ore 11:46
“ @Someone: un fotoshoot serio solo con una pellicola buona come la Portra se lo può permettere solo una star come Vincent Peters. Anche la Ferrania è schizzata alle stelle. „ Gold 10 euro, portra 160 15 se comprata in quantità. Oppure 10 euro per gli ecn-2, finché si trovano. Bianco nero ci sono pellicole ottime (kentmere/agfa/alcune rollei, che sono la stessa roba) che costano una sciocchezza, le ilford normali sono sotto i 10 e le delta poco sopra. Ferrania più che schizzata alle stelle è saltata per aria, bisogna vedere se e quando verrà ripresa la produzione. |
| inviato il 29 Maggio 2025 ore 12:25
“ @Someone: un fotoshoot serio solo con una pellicola buona come la Portra se lo può permettere solo una star come Vincent Peters. Anche la Ferrania è schizzata alle stelle. „ Purtroppo non ho nessun link da inserire perché era una "storia" di instagram (quindi non è più visibile dopo 24 ore), si vedeva un fotografo molto giovane che conosco (incontrato in uno studio di sviluppo e scansione a Milano) che svuotava la borsa delle spesa e c'erano letteralmente decine di pacchi di Kodak Portra in formato 135 Non sono tutti poveri come credete voi, neanche i giovani; acquistano pellicole, pagano per lo sviluppo, per le stampe, per scansioni professionali... I soldi in giro ci sono, eccome se ci sono! |
| inviato il 29 Maggio 2025 ore 13:42
“ @Matteo Di Giulio Un fotoshoot serio solo con una pellicola buona come la Portra se lo può permettere solo una star come Vincent Peters. Anche la Ferrania è schizzata alle stelle. „ Immagino che per un fotoshoot (forse photoshoot) come si deve il costo della pellicola sia la parte più "economica". |
| inviato il 29 Maggio 2025 ore 13:53
(non ho idea dei costi, ma) facciamo moda: diciamo 200-300€ mezza/una giornata di modella, se non è l'amica raccattata dopo troppi spritz? diciamo 40€/l'ora trucco e acconciatura e assistenza alla modella? diciamo 100-300€ per il disturbo alla lochesciondipregio che non sia "andiamo al parco e facciamo brutto ai cinni che vogliono giocare a calcio?" diciamo qualche soldo per accessori e arredi vari, dovessero servire? 10 rulli da 36 di portra fanno 150€, sviluppo 80€ (la scansione ce la facciamo a casa perché lo shooting è serio) che sarebbe 35€ fatto in casa, direi che non è fuori dal mondo. E se dovete fare 360foto per uno shooting, boh, spero ci stia mezzo catalogo primavera/estate... (poi se volete ci mettiamo anche 2500€ di digitale adeguata alla serietà dello shooting, che sposta leggermente) (medio formato cambia leggermente, ma insomma, siamo lì attorno) |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 21:08
@Tykos: con 10 rullini non ci fai uno shooting, secondo la mia esperienza: fai pure 20. Da Maco Direct, che ha buoni prezzi, un pacco da 5 Portra 160 costa 75 euro, quindi siamo già solo di pellicola a 300 euro. Una modella prende circa 70-80 euro l'ora (almeno qui in Germania), sui 100 se si tratta di nudo integrale. Ma a noi interessa il compenso del fotografo, non siamo l'agenzia o il committente. Nel migliore dei casi bisogna alzare il cachet di 300-400 euro (non hai contato le ore in più di "manodopera", visto che alla camera oscura si aggiunge dopo la sessione di fotoritocco); e il tutto senza la garanzia di riuscita che dà il digitale, perché la pellicola ha un rischio, anche se minimo. Ne vale ancora la pena? E pensa a quei fotografi che come committente hanno la modella stessa (che è la maggioranza dei casi per fotografi senza nome). Invece di 200-300 euro per lo shooting il fotografo ne chiede 500-600 perché scatta in pellicola. A quel punto non ha più senso affiancare a un'ammiraglia che ti garantisce il lavoro fatto e finito una digitale per sperimentare, che tanto non costa cifre pazzesche e magari regala quel di più al committente? @Treggatti: i figli di papà ci sono e ci saranno sempre. Ma qui si sta parlando di persone normali, che magari devono far quadrare i conti e non perdere clienti. |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 21:26
E ripeto, visto che la discussione ha preso a tratti toni molto seri: è tutto un gioco. La pellicola è diventata troppo cara, ergo ripiego su una digitale economica, ma con sensore CCD per divertirmi un po' e sperimentare provando sensazioni simili. Le mie camere (Z6 II e Z7 II più una Fuji X-T5 come backup) restano il mio pane quotidiano. Per qualcuno è una buona idea, per qualcun altro no: ci sta. |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 21:45
Si tratta di un approccio alla pellicola non dico sbagliato, quello che prevede un certo numero di scatti e la digitalizzazione, ma che oggi non ha senso, appunto per questioni di costo. Volendo dare un "valore aggiunto" bisognerebbe seguire tutta la trafila analogica, stampa compresa. Dato che mi pare interessa il colore , si dovrebbe seguire un approccio completamente diverso, con numero di scatti molto limitato. E anche cosi non so quanto il lavoro possa essere proponibile a livello di prezzo. Conviene lavorare con digitale moderno e trovare una pp che simuli la resa della pellicola. A mio avviso il digitale "vintage" non ha nulla a che vedere con la pellicola , e' solo un digitale piu' scadente. Se pero' e' questo che piace e riesce a soddisfare fotografo e committenti allora va benissimo, alla fine e' cio' che conta. |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 21:57
State ragionando sulla soddisfazione, se ho ben compreso. Perché i costi sono fissati dalla committenza in certi casi, in altri il cachet è proporzionale alla notorietà del fotografo. Se vi contattasse playboy USA non potreste usare i rullini, vi darebbero due schede che voi rendereste a servizio finito. Con un budget chiuso prima di iniziare a scattare. I tempi del "maestro" fate voi il prezzo e avete carta bianca sono over. Ma se vi piacesse l'idea di avere un progetto da stampare e pubblicare per soddisfazione allora potete scegliere il metodo che vi trova congeniale. |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 22:26
a dire il vero c'e' mancato pochissimo Venerdi' che tornassi a casa con un dorso digitale per la mia hasselblad. ma poco poco poco... la carta di plastica con i numeretti sopra gia' fiammeggiava nel portafogli. Mi son trattenuto a stento.... Ho pensato Se devo buttare qualche migliaio di euro, tanto vale farlo bene e prendersi il sistema completo. Non solo adattare un dorso ai vecchi obiettivi. Ma non so se reggo fino a venerdi prossimo... |
| inviato il 02 Giugno 2025 ore 6:32
Concordo con Matteo, ora come ora la pellicola è perdente su tutta la linea, non c'è paragone, sia per certezza del risultato, immediatezza dello stesso, economicità e pure come qualità generale. E lo dico da pellicolaro integrale! Che poi la pellicola abbia ancora molto da dire perché ha margini di miglioramento immensi che trent'anni fa si stavano appena iniziando a esplorare, anzi da questo punto di vista Fuji credo stesse già molto avanti... forse era addirittura prossima alla sperimentazione, è un altro paio di maniche, ma oggi come oggi, anche a causa dei costi che si dovrebbero affrontare al fine di riconvertire la fotografia dalla filiera digitale a quella chimica, questa e una ipotesi del tutto irrealistica. Ovviamente la diapositiva gioca in un campionato a parte... ma era residuale, una sorta di oggetto misterioso per intenderci, già trent'anni fa figuriamoci ora! |
| inviato il 02 Giugno 2025 ore 8:33
Maaah. È il principio che metto in discussione, anche se alimenta il 90 % delle discussioni qui. Voler paragonare dei sistemi diversi, e voler trovare una soluzione di continuità giusto per poter cosa poi? Trovare un migliore assoluto? Ogni scelta comporta un nuovo campo da gioco. Se fossero intercambiabili non avrebbe senso. Fuji continua a spingere nelle pellicole istantanee, Momo anche con macchine con obbiettivo in vetro. Ci si può fare, con un approccio completamente diverso, un uso soddisfacente ed espressivo. Non è intelligente cercare di scimmiottare percorsi diversi. Essere inclusivi è un'altra cosa. |
| inviato il 02 Giugno 2025 ore 9:52
JuanLuca. E' chiaro sono sistemi diversi. Oggi con scopi diversi mentre ieri, l' argentico era l' unica soluzione. Come il voler viaggiare con le carovane a cavallo in tempo.di automobili. Nessuno di noi rimpiange di avere uno strumento rapido ed efficace in mano. Quelli che penso però... e' che la pellicola abbia un suo fascino e non sia replicabile dal digitale. Intendiamoci ho cercato a lungo il sapore dell' argento nel digitale. Non c'è. Non DEVE esserci. Travestire uno scatto digitale per farlo somigliare ad uno argentico non ha senso. Peggio e' una t*fa. Prima di tutto verso se stessi. Se vuoi i grani di argento... usali. Costa così poco oggi. Se consideriamo la spesa globale per mantenere una foto fruibile per dieci anni , il negativo non costa più del digitale |
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