| inviato il 12 Marzo 2025 ore 5:22
Certo che hanno fatto la storia ma in altri periodi storici. |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 6:20
Ricordo un piacevole aneddoto di qualche anno fa in cui mi trovavo con la mia fidanzata a Lazise ,stavamo camminando in cerca di un ristorante dove mangiare e mentre passeggiavamo tra le viuzze vidi uno che camminava con fare un po' strano così dissi proviamo ad avvicinarci ,nel mentre che camminavamo a qualche metro di lato mi accorgo che l'arzillo signore teneva in mano una compattina e senza che se ne accorgesse lo vidi scattare foto a ripetizione al sedere di una ragazza vestita in modo succinto che camminava poco davanti a lui e questa ignorava totalmente che il pervertito la stava riprendendo,volevo fermarlo e dirgli che quello che stava facendo non era proprio il massimo ma tant'è che dopo poco cambiammo strada e feci finta di niente anche se mi vergognavo per lui e di quello che avevo appena visto,chissà poi se la ragazza ha trovato qualche suo scatto del fondoschiena in qualche social o il gentleman usava le foto solo per sollazzarsi a casa |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 7:20
A me pare che. Confrontare Vivian ,Doisnesu etc e portare ad esempio il loro lavoro sia errato. Oggi le loro foto sarebbero quasi impossibili. Son cambiati i tempi. Allora potervi pubblicare una foto di uno che fuma,, oggi no. Ieri fumare era la norma oggi non e' più ammesso.sono cambiate le regole e le responsabilità. |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 7:28
Vai in strada e scatta! Non c'è altro modo! Se qualcuno mostra delle rimostranze, con un sorriso prova a spiegare i tuoi intenti, se proprio si incazzano cancella la foto! Se ti inseguono scappa! |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 7:32
Ah, ma e' quello che faccio abitualmente. Ma ultimamente la gente vuole soldi per essere pubblicata. Si sentono tutti Belen... |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 7:52
I riferimenti al passato inteso come esempio (migliore ) mi sorprendono sempre un po'. I tempi sono cambiati come scrive SALT, e anche la fotografia un po' dovrebbe cambiare. Rifare le foto street di Cartier Bresson oggi ha poco senso, non porta niente di nuovo anche se tutti sono liberi di farle. Il digitale, la PP e perché no anche l'intelligenza artificiale ( presente in quantità nei programmi di PP) aprono nuovi orizzonti. Proviamo ad utilizzarli per ottenere qualcosa di nuovo, succede nella pittura, nella scultura, nell'arte in generale ( pensiamo solo alle installazioni), nella musica ( musica elettronica ad es), perché non dovrebbe capitare anche nella fotografia in generale e nella street in particolare? Ma per fortuna capita. |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 7:55
Avevo letto di una coppia che divorziò perché la moglie vide non so dove, forse proprio a Venezia, un post su fb con sullo sfondo l'ignaro marito con l'amante |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 7:59
Pensa ai soldi che ha risparmiato in investigazioni ! |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 8:46
tanto per ridere... ho pescato il figlio n.3 che invece di andare a scuola era andato al mare con l'amica tutto organizzato benissimo, treno andata e ritorno, ufficialmente torneo di corsa campestre all'aperto nel pomeriggio (per giustificare l'inevitabile abbronzatura) Peccato che la amica non avesse pensato bene di postare i selfie su FB... li hanno beccati subito tutti. Professori compresi |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 8:56
Beh ramanzina per aver mentito, ma complimenti per la scelta |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 9:08
Diciamo che la fotografia di strada, ad oggi, è uno dei generi più difficili da praticare e richiede veramente talento, non solo come fotografo ma anche come persona. Il fotografo si deve muovere sempre in un delicato equilibrio tra invadenza, sfacciataggine, simpatia, orgoglio e sempre sul filo della legalità/illegalità. In particolare, c'è veramente tanta diffidenza e paura, da parte di chi viene fotografato, di essere privato di qualcosa. Viviamo nel terrore di venire privati dei nostri diritti e questo ci porta, spesso, a volerceli arrogare anche al di là del buon senso e della buona educazione. In questo, la strada è una giungla. |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 9:19
“ Certo che hanno fatto la storia ma in altri periodi storici. „ Certamente, ieri hanno fatto la storia, l'altro ieri fecero la storia e oggi facciamo la storia. Sarò immodesto ma questo tipo di fotografia, che, lo ripeto, preferisco chiamare fotografia sociale e a cui umilmente cerco di contribuire, racconta la vita come è, quello che succede e accade ogni giorno e perderla significherebbe lasciare ai racconti di FB o di Instagram il ruolo di testimoni della vita e della società attuale, ruolo che, solo in parte, gli apparterrebbe pure. |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 9:39
“ A me pare che. Confrontare Vivian ,Doisnesu etc e portare ad esempio il loro lavoro sia errato. Oggi le loro foto sarebbero quasi impossibili. „ Più che loro citerei Poul Martin (ne parlo qui); Douglas Harper o il poco conosciuto Krishudds |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 9:50
“ I riferimenti al passato inteso come esempio (migliore ) mi sorprendono sempre un po'. I tempi sono cambiati come scrive SALT, e anche la fotografia un po' dovrebbe cambiare. Rifare le foto street di Cartier Bresson oggi ha poco senso, non porta niente di nuovo anche se tutti sono liberi di farle. Il digitale, la PP e perché no anche l'intelligenza artificiale ( presente in quantità nei programmi di PP) aprono nuovi orizzonti. Proviamo ad utilizzarli per ottenere qualcosa di nuovo, succede nella pittura, nella scultura, nell'arte in generale ( pensiamo solo alle installazioni), nella musica ( musica elettronica ad es), perché non dovrebbe capitare anche nella fotografia in generale e nella street in particolare? Ma per fortuna capita. „ I riferimenti del passato servono esattamente come potrebbero servire i riferimenti in letteratura, sono le basi su cui costruire la propria visione, i propri racconti utilizzando anche strumenti nuovi facendo attenzione e non confondere strumenti ormai classici con nuovi un po' come fai con le installazioni o la musica elettronica che sono strumenti, direi linguaggi, che risalgono a quasi secolo fa. Come giustamente fai notare capita anche nella fotografia street (o sociale) |
| inviato il 12 Marzo 2025 ore 10:22
“ sempre pronti a giudicare e a dare patenti di etica „ Ma non sto giudicando specificatamente il tuo operato di fotografo sociale e non ho alcuna intenzione di toglierti o attribuirti una patente di etica, ci mancherebbe. Ma è indubbio che molti fotografi che praticano la street propongano foto di soggetti che la privacy la ledono, eccome. Lo fanno fotografando persone in situazioni che potrebbero essere molto sgradite alle stesse. Basta entrare nella specifica sezione di questo sito. Ma bisognerebbe considerare anche che ci sono individui, potenziali e ignari soggetti, che hanno problemi con la propria immagine (sovrappeso, con segni dell'età che non riescono ad accettare, adolescenti con i brufoli o che semplicemente si percepiscono brutti, per non parlare di soggetti che vivono momenti di difficoltà personali, che non mi va neanche di descrivere, eccetera) e non desidererebbero vedersi pubblicate su social o in gallerie in internet. Come si fa ad evitare di incorrere nell'errore di pubblicare fotografie di tali soggetti, senza conoscere il loro stato d'animo? Si chiede il permesso di pubblicare, secondo me. In alternativa ci si può effettivamente affidare esclusivamente alla propria sensibilità/empatia/delicatezza come sembri suggerire di fare tu? Ma siamo certi che tutti i fotografi siano in grado di dimostrare la tua sensibilità/empatia/delicatezza? A me sembrerebbe di no, francamente. E a questi rivolgo le mie considerazioni in merito all'etica. | |

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