| inviato il 02 Dicembre 2024 ore 22:41
@Schyter: quando si stampa i costi sono abbastanza elevati anche nella stampa digitale. Anche stampando in proprio da digitale i costi sono piuttosto elevati anche se sempre minori di un laboratorio veramente professionale. Mi ripeto dicendo che l'analogico BN ( ovviamente a mio parere) ha un senso, è diverso e può aprire la strada del divertimento dello stampare in proprio. Del colore analogico, sinceramente io ( ma potrei sbagliare) non ne vedo il senso |
| inviato il 02 Dicembre 2024 ore 23:14
“ Mi ripeto dicendo che l'analogico BN ( ovviamente a mio parere) ha un senso, è diverso e può aprire la strada del divertimento dello stampare in proprio. Del colore analogico, sinceramente io ( ma potrei sbagliare) non ne vedo il senso „ mi trovi d'accordo. |
| inviato il 03 Dicembre 2024 ore 8:10
Lo faremo sapere a tutti i fotografi che hanno creato capolavori con pellicola a colori |
| inviato il 03 Dicembre 2024 ore 8:51
Mi ripeto dicendo che l'analogico BN ( ovviamente a mio parere) ha un senso, è diverso e può aprire la strada del divertimento dello stampare in proprio. Del colore analogico, sinceramente io ( ma potrei sbagliare) non ne vedo il senso ************************************* Concordo, proprio per la possibilità di svilupparsi i negativi e stampare con ingranditore da sé, cosa alla portata un po' di tutti, ovviamente con strumenti adatti e preparazione, a differenza del colore. |
| inviato il 03 Dicembre 2024 ore 9:05
Con il colore era già dura e costosissima anche ai tempi dell'analogico. Ho fatto, negli anni '80 e '90, del Cibachrome della Ilford, era un processo di sviluppo da diapositiva, ho ancora tutti i filtri a colori e una sviluppatrice a tamburo termostatata (Hobby Lab) per le carte. I risultati erano bellissimi e le stampe sono ancora perfette oggi, ma costava tantissimo. Hanno cessato la produzione nel 2012, peccato... per chi volesse approfondire... it.wikipedia.org/wiki/Ilfochrome |
| inviato il 03 Dicembre 2024 ore 9:30
Stefano, ovviamente parlavo di noi comuni fotografi e parlavo di un oggi in cui è molto più semplice utilizzare il colore. Non parlo di grandi fotografi che hanno a disposizione fior di stampatori. Mi pareva ovvio. Col colore più semplice poter far da soli col digitale e, come fa almeno il 90% di noi, guardare le foto a schermo, inviarle, spostarle sui social. Ogni tanto, poi, qualcuno le manda a stampare con stampanti in genere digitali. E pochissimi o nessuno ha a disposizione un proprio stampatore che ti segue passo passo come farebbe per un professionista o un artista. Il bianconero analogico ha sue caratteristiche specifiche e, soprattutto, può essere gestito molto ma molto più facilmente in proprio fino alla stampa sotto ingranditore. Solo questo. |
| inviato il 03 Dicembre 2024 ore 9:38
Il colore è sempre stato ostico per chi voleva far da solo senza spendere cifre elevate con uno stampatore professionista. Io sviluppavo e stampavo il bianconero perché relativamente facile ( ovviamente, relativamente). Poi sviluppavo le diapositive da me, le Agfachrome col Kit41 ( processo lungo 2 ore ma, in fondo, fattibile) e le Kodak con E6. Poi ho stampato in Cibachrome ma erano costose , all'epoca un po' tossici i chimici, non c'era molto controllo sul risultato finale , anche se quando indovinavo tutto le stampe erano splendide. Quindi, per me che amo fare da solo e preferisco il colore, è stato fondamentale l'arrivo del digitale che mi consente di fare tutto, di stampare in proprio. Senza stampatori che, spessissimo, in passato non mi soddisfacevano. Semplice |
| inviato il 03 Dicembre 2024 ore 9:43
Si ok ma ci si può fermare anche prima...non è che a tutti interessa stampare in casa, che si parli di analogico o di digitale. |
| inviato il 03 Dicembre 2024 ore 9:44
“ Stefano, ovviamente parlavo di noi comuni fotografi e parlavo di un oggi in cui è molto più semplice utilizzare il colore. Non parlo di grandi fotografi che hanno a disposizione fior di stampatori. Mi pareva ovvio. „ Ha già un senso diverso. Forse è solo una suggestione presonale, ma quando sfoglio vecchi libri fotografici, di fotografie scattate con pellicole a colori, meglio ancora se 6x6, mi sembra di riscontrare un equilibrio che con il digitale fatico a ritrovare. |
| inviato il 03 Dicembre 2024 ore 9:56
(io continuo a battere lì, sono piuttosto noioso) ci si continua a chiedere quale sia il modo più conveniente di scattare, e io continuo a chiedermi: ma dovete fare un controllo di gestione di una media impresa o dovete fare due fotografie? qual'è la prestazione che state inseguendo? il miglior rapporto prezzo/risoluzione/resa tonale/sbattimento? perché non possiamo sbattercene allegramente di uno o più di questi fattori? state lì a discutere con thread infiniti di presunte rese e paste di un sensore invece che di un altro e per fare due portra bisogna chiedere la consulenza a McKinsey per vedere la convenienza? |
| inviato il 03 Dicembre 2024 ore 10:19
“ ci si continua a chiedere quale sia il modo più conveniente di scattare, e io continuo a chiedermi: ma dovete fare un controllo di gestione di una media impresa o dovete fare due fotografie? „ come in tutte le cose i fattori che influiscono su una scelta sono molti e, nel nostro caso, credo siano principalmente questi: - qualità finale dell'immagine - difficoltà oggettiva per raggiungere il risultato (di apprendimento, tempi, fatica, ecc.) - attrezzatura necessaria (hardware e sofware) - comparazione dei costi (sia della attrezzatura sia dei materiali di consumo necessari) questo ovviamente a livello oggettivo e razionale, se parliamo invece di puro divertimento e passione quanto sopra è superato dall'amore per un processo piuttosto che l'altro e non serve discutere. Mi viene in mente la mia passione per l'orto, ti assicuro che è fatica, bisogna vangare, concimare, seminare, bagnare, raccogliere..... poi magari viene una grandinata e rovina tutto, i miei fagiolini secondo me, dovessi venderli dovrei chiedere almeno 20 euro/kg, dal fruttivendolo li trovo anche a meno di 5, eppure tutti gli anni li semino e li raccolgo con grande soddisfazione |
user207727 | inviato il 03 Dicembre 2024 ore 10:59
Tykos non tutti fanno due fotografie. Per alcuni, anche riducendo drasticamente il numero di click, considerato il costo di ogni click, la spesa non è sostenibile. Io ho una fotocamera con un rullo dentro che tengo lì ed uso una volta ogni tanto, sviluppando ogni due-tre anni. È divertente ritrovare dentro foto scattate in tempi diversi. Ma se dovessi pensare di fare a pellicola anche un decimo di quello che faccio la spesa sarebbe insostenibile. non si fotografa solo ciò che si pubblica, è bello, almeno per me, avere molti ricordi fermati in un click. |
| inviato il 03 Dicembre 2024 ore 11:26
ma ognuno farà le sue considerazioni, e ci mancherebbe altro: c'è chi usa una gfx per le foto del cane che caga e c'è chi usa il nokia del 2010 per i panorami. Ognuno utilizza quello che vuole in base a disponibilità economica, risultato da ottenere, quanto può fare il bello nel forum, ecc, ma è tutta roba che non ha senso rendere dogma come si fa sempre qui sopra. |
| inviato il 03 Dicembre 2024 ore 11:35
Nessuno obbliga altri ad usare l'analogico. Chi lo usa avrà i suoi bravi motivi che trascendono da spesa, sbattimenti e quant'altro sopra elencato. |
user207727 | inviato il 03 Dicembre 2024 ore 11:48
Perfettamente d'accordo con gli ultimi due interventi |
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