| inviato il 30 Settembre 2024 ore 5:52
Buongiorno a te Rocco il concetto di wuel testo é errato perche dogmatico, tipo riscaldamento globale antropico partono dal principio che l'universo sia antropico, e questo pure io lo credo, basta guardare le costanti fisiche, nessuno sano di mente puo pensare che se tiri decine di miliardi di volte i dadi ti escana sempre lo stesso numero ma arrivano alla conclusione che quindi c'é un Dio creatore, ed ma escludono o trattano con sufficenza l'altra ipotesi, quella scientifica, che sia un universo antropico perche dentro un multiverso con infiniti universi, ognuno con le sue specifiche leggi fisiche ma i credenti che credono ad un unico universo creato da Dio sono coerenti, il problema sono gli atei che non credono al multiverso, ecco li vuol dire che non hanno capito nulla sulle costati fisiche che rendono possibile questo universo, perche statisticamente impossibile |
| inviato il 30 Settembre 2024 ore 14:47
Lomo, il vero problema è che entrambe le parti si sono schierate su posizioni dogmatiche; ovvio che il riscaldamento globale non sia imputabile solo all'uomo, ma è altrettanto ovvio che non sia da escludere l'azione dell'uomo. Ci si scontra su quale sia la causa principale, senza ragionare sul fatto che, senza le cause secondarie, da sola probabilmente non sarebbe sufficiente a creare tutti i problemi attuali (come è sempre stato: da solo, l'asteroide di Chicxulub avrebbe creato una crisi di portata "regionale", non globale; ci sono crateri prodotti da asteroidi ben più grandi che non sono correlabili con nessuna delle grandi estinzioni, ma solo con fenomeni di portata continentale); in questo modo, però, si tralascia il fatto che la classica goccia che fa traboccare il vaso potrebbe essere scongiurata. Poi c'è il fatto che si incentra tutta la discussione (anche accademica, mica solo quella dei social) solo e soltanto sull'aspetto delle "cause" del riscaldamento e non, come dovrebbe essere, anche sugli aspetti che riguardano la crisi dei "fattori mitiganti" o che ne contrasterebbero in parte gli effetti, vedi l'abbattimento delle foreste pluviali, sia quelle equatoriali che quelle temperate, o l'eccessiva cementificazione che crea aree in cui gli effetti del riscaldamento sono più avvertibili, guarda caso quelle maggiormente antropizzate. |
| inviato il 30 Settembre 2024 ore 14:56
Sulla questione dell'Universo antropico sono parecchio scettico (ovvero contrario); non è questione di tirare i dadi per milioni di volte, o che l'Universo sia nato (o creato, poco importa) proprio per soddisfare le nostre esigenze, ma di capire che piccole variazioni nelle Leggi Fisiche causerebbero si l'impossibilità che si sviluppi una vita come la nostra, ma non che non possa svilupparsi una vita differente. Siamo soltanto il frutto di un adattamento chimico-fisico ad un determinato sistema di Leggi naturali, così come non possiamo escludere che in un sistema anche solo parzialmente differente non si sia potuto generare un adattamento altrettanto complesso e "vitale", ma diverso e altrettanto incompatibile col nostro sistema quanto noi lo siamo col suo. |
| inviato il 30 Settembre 2024 ore 15:33
per quanto riguarda che dobbiamo limitare e la CO2 perché cosi non arrivano i migranti climatici é una pia illusione, arrivano per migliorare la loro condizione di povertà, sono tutti migranti economici, non centra nulla la siccità, altrimenti si sposterebbero in una zona o paese confinante che ha condizioni migliori perche banalmente non ha senso cambiare continente, che significa cultura lingua clima cibo religione diversi, se puoi averli quasi uguali in una regione o nazione confinante, emigri per migliorare radicalmente la tua condizione, per far fortuna come dicevano i nostri migranti, quindi pf basta con la sciocchezza che se smettiamo di usare l'auto a benzina non cio arrivano i migrati, ma veramente ci credete, robe da matti, pensavo che la "giustizia climatica" fosse lo slogan dei liceali gretini, non credevo ci credessero anche gli adulti per l'universo prossimo giro |
| inviato il 30 Settembre 2024 ore 17:42
Lomo, sulla questione migranti sono d'accordo a metà, per così dire; nonostante la crisi climatica che sta effettivamente creando situazioni di siccità anche in Paesi come la Namibia, uno dei pochi in cui si è sempre cercato di risolvere le questioni sociali, nemmeno io credo che il grosso delle migrazioni sia per problemi climatici. Non credo però che la maggior parte dei migranti dall'Africa appartenga alle classi sociali realmente più povere, altrimenti ne arriverebbero molti di più da Etiopia e Somalia, ad esempio, che sono Paesi "storicamente" poveri. Credo però che, effettivamente, l'obiettivo che si prefiggono sia quello di vivere come noi, che in sé è comprensibile e giusto. A mio avviso il vero problema è la clandestinità, non tanto intesa come "migrazione nascosta", quanto il fatto che normalmente arrivano senza documenti che ne attestino la provenienza e che, soprattutto, consentano di verificare chi tra di loro abbia precedenti penali, o possa addirittura appartenere a organizzazioni criminali o terroristiche già note (e se, come penso, molti di loro non sono poi così poveri, la cosa diventa più probabile). Tra l'altro, l'immigrazione senza documenti validi d'identità preclude l'eventuale espatrio dei soggetti che dovessero dimostrarsi realmente pericolosi, perché accade regolarmente che nessuno dei probabili Paesi d'origine ne accetti il rimpatrio. Questo, a lungo andare, rischia di minare anche i nostri rapporti sociali con quelli che invece hanno intenzione di integrarsi, trovare un lavoro regolare, mandare i figli a scuola ecc., e questa sarebbe una pessima conclusione della faccenda immigrazione. Insomma, si finirà per considerarli come gli americani considerano noi italiani per colpa degli immigrati mafiosi di tanti anni fa. |
| inviato il 30 Settembre 2024 ore 18:24
Rocco pardon per l'off topic “ Siamo soltanto il frutto di un adattamento chimico-fisico ad un determinato sistema di Leggi naturali, così come non possiamo escludere che in un sistema anche solo parzialmente differente non si sia potuto generare un adattamento altrettanto complesso e "vitale", ma diverso e altrettanto incompatibile col nostro sistema quanto noi lo siamo col suo. „ tutto giusto ma sbagli bersaglio io non parlavo della nascita della vita, che ha una serie di combinazioni casuali che possono verificarsi effettivamente nel nostro unjverso fatto di miliardi di galassie le costanti fisiche riguardano la nadcita dell'universo, basta cambiare anche solo di una frazione infinitesimale una di esse, e l'universo che vediamo con galasdie e soli non avrebbe potuto formarsi, e queste costanti finemente regolate per permettere la materia di esistere e aggregarsi riguarda la gravita, il campo di higgs, la forza nucleare debole e forte, la massa del protone neutrone ed elettrone.. se sommiamo tutte le probabilita che queste costanti abbiano esattamente queste precise misure altrimenti l'universo non potrebbe nascere, si arriva a una probabilita su decine di miliardi (non milioni) per cui se la vita in questo universo e un evento eccezzionale, ma asdolutamente posdibile dato che l'universo osservabile ha almeno 100 miliardi di galassie, per la stessa ragione non puo esserci un unico universo che vediamo che ha solo una possibilita su miliardi di miliardi di non esistere quindi se vale lo stesso principio della nascita della vita, o c'é wualcuno o qualcosa che ha regolato quelle costanti, o siamo solo uno degli infiniti universi nel multiverso, e questo raro universo in mezzo alla maggior parte di essi sterili (cosi come i sistemi solari nell'universo) ha possibilita grazie a quelle precise costanti fisiche frutto della probabilita, di aggregare la massa per formare stelle e pianeti |
user257478 | inviato il 30 Settembre 2024 ore 19:06
Non è OT e sono d'accordo col tuo ultimo intervento. Sono convinto che questo nostro universo non sia l'unico possibile. |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 9:45
Ma di più; non possiamo affermare con sicurezza che Leggi della Fisica differenti non permettano che si crei un Universo materiale con forme di vita impossibili da noi, ma perfettamete compatibili con quel sistema. Insomma, a meno di poter dimostrare l'impossibilità delll'esistenza di un multiverso, è di fatto plausibile che in questo coesistano più Universi "abitati". |
user257478 | inviato il 01 Ottobre 2024 ore 10:37
Mi hai anticipato stavo proprio cercando le parole giuste per dirlo. |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 10:47
Di fatto, se osserviamo quello in cui viviamo, un Universo non è qualcosa di assolutamente stabile, ma in continua evoluzione. Se però accettiamo che dalla forma di evoluzione a-biologica del nostro Universo si sia poi sviluppato un sistema biologico anch'esso in continua evoluzione, non possiamo escludere a priori che un processo simile non possa svilupparsi anche in un sistema governato da Leggi differenti; per escluderlo dovremmo immaginare un Universo assolutamente "stabile" e inerte fin dall'inizio, ma questo mi sembra molto più improbabile. |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 11:33
sì sono possibili differenti leggi fisiche, ma la forbice che permette alla materia di formarsi, aggregarsi, e avere un tempo sufficiente per fare sviluppare la vita è assai ristretta, quindi si torna sempre al multiverso se ragioniamo in probabilità perché le possibili variabili delle costanti fisiche sono praticamente infinite, mentre è quelle necessarie al formarsi di soli e galassie e ristrettissima, ma non basta, quegli universi materiali che si formano sono per la maggior parte sterili perché durano troppo poco perché la vita abbia modo di svilupparsi ed evolvere insomma se uno rifiuta il multiverso libero di farlo, ma la logica porta a quello se prendiamo per buone le leggi fisiche che abbiamo |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 14:00
“ Non è OT e sono d'accordo col tuo ultimo intervento. Sono convinto che questo nostro universo non sia l'unico possibile. „ Tutto è possibile e pure avvalorato dal fatto che usiamo sempre sistemi di misurazione relativi a noi, una persona di 1.8 mt è alta, la bottega di pane due isolati più in la è troppo lontana, andare a 300 km ora è grande velocità, il sole è estremamente lontano, osserviamo il tutto da fuori in altra dimensione e vedremo che il nostro pianeta alla fine è troppo piccolo da essere visto a tal punto che la nostra galassia è nell'ordine di una manciata di sabbia sospesa nel vuoto con tutto il resto che ne contiene come tutte le spiagge di questo mondo. Esagerando di tanto possiamo dire di essere dei microbi. |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 18:28
Mettere tutto in relazione alla propria specie è una cosa che abbiamo in comune con tutti gli esseri viventi; ha a che fare con il concetto stesso di autocoscienza inteso come capacità di percezione e relazione col mondo esterno, per cui poniamo come primaria la conservazione della specie e "misuriamo" tutto di conseguenza. Il problema è che, tra tutte le specie, siamo quelli che dell'egocentrismo fanno l'uso più devastante. |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 19:40
in fatto di egocentrismo i rettili ci battono, puro istinto hanno due neuroni, quando incontrano un altro animale uno si chiede se è pericoloso, e l'altro se si può mangiare |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 22:09
Anche i modenesi si chiedono: "el un quel ch' as magna?" | |

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