| inviato il 06 Aprile 2023 ore 12:05
“ Infine, per lo stampino...non è così: siete voi che non vedete oltre! „ Con questa frase, per 30 secondi, sei diventato il mio idolo |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 13:18
Sei tu che non vedi lo stampino che è in te |
user246027 | inviato il 06 Aprile 2023 ore 13:46
Riporto qui uno scritto di PaoloMcmlx dato che l'altro 3D ( costo digitale analogico ) è oramai esaurito. “ Insomma quello che vorrei fosse chiaro è questo: fotografiamo la stessa scena, con la stessa pellicola, dallo stesso punto di ripresa, su cavalletto, stesso diaframma e stesso tempo di posa; IO col 50 mm sul formato Leica e TU col 90 mm sul medio formato 6x7; stampiamo due 10X lineari quindi IO un 24x36 cm e TU un 60x70 cm e dal tuo 60x70 cm ritagliamo pari pari il mio 24x36 cm ottenendone quindi due STAMPE UGUALI ... a questo punto ti invito a trovare UNA SOLA PERSONA, fra gli oltre sette miliardi e mezzo di abitanti del globo terracqueo, in grado di riconoscere il formato del negativo valutando appunto la ricchezza e la gradualità dei toni e delle sfumature! „ Insomma, è il medesimo intervento che ho proposto io e che il "principe della teoria" sig. PaoloMcmlx mi ha sonoramente contestato. Davvero curioso... |
user246027 | inviato il 06 Aprile 2023 ore 13:51
Curiosa e preoccupante la dimenticanza di PaoloMcmlx Piuttosto che la fluorite inizia ad usare il fosforo... |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 16:26
Insomma, è il medesimo intervento che ho proposto io e che il "principe della teoria" sig. PaoloMcmlx mi ha sonoramente contestato. Davvero curioso... In effetti ho commesso il classico errore da distrazione, sulla fotocamera 6x7 devi adoperare la STESSA FOCALE - non quindi quella EQUIVALENTE - adoperata sul 35 mm... quindi un 50 mm pure sul medio formato. Per il resto confermo tutto perché è così. A proposito: vai a consultare i datasheet della Velvia 50 e poi dimmi dove sta scritto che le caratteristiche delle emulsioni cambiano a seconda dei formati. L'unica cosa che cambia, al variare dei formati, è lo spessore del supporto o il materiale col quale viene realizzato. |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 19:08
Adesso c'è anche il bonus psicologi… |
| inviato il 08 Aprile 2023 ore 20:50
Le dia sono belle, sicuramente. Ma ricordo ancora con raccapriccio un fatto di trenta anni fa più o meno. Un 3 ore buone di proiezione, con tanto di buio in sala e sedie messe in fila tipo cinema, delle foto fatte in India dal mio ex capo. Tutte commentate ad una ad una, spesso per diversi minuti. Senza pause. Era il mio capo, quindi non potevo fare nulla. Una vera a propria tortura, che è rimasta fissa nei miei ricordi. Mi sono sentito Fantozzi... e non mi ricordo assolutamente nulla dell'evento se non il disagio! |
| inviato il 08 Aprile 2023 ore 21:10
Non esito a crederti Franco perché è vero: una proiezione di diapositive può facilmente diventare uno strazio! Ma allo stesso modo può essere uno spettacolo unico, l'unico ancora oggi a non essere fattibile, in maniera altrettanto bella e coinvolgente, in ambiente digitale. Ovviamente ci sono delle accortezze per fare si che questo avvenga, anche se non esistono leggi codificate che inquadrano e regolano una proiezione di diapositive, tuttavia se non si eccede con la durata della proiezione, se si trova il modo di non scassare le balle con spiegazioni al limite della pedanteria, se si mettono insieme delle diapositive che pur diverse per i soggetti abbiano modo di richiamarsi fra loro per composizioni, inquadrature, scelta dei colori e quant'altro la nostra fantasia ci suggerisca, fotografie insomma che pur diverse abbiano modo di condividere la scena senza stridere fra loro e ancora più senza pestarsi i piedi a vicenda ebbene, se si trova il modo di omogeneizzare tutte queste caratteristiche beh... la risultante è uno spettacolo, come ho già avuto modo di dire, assolutamente indimenticabile. |
| inviato il 08 Aprile 2023 ore 22:43
Anche progettare un video o un piccolo filmato richiede gusto e abilità: tre ore di proiezione di dia non hanno senso. Nemmeno in un congresso scientifico la proiezione e le relative spiegazioni possono superare una certa durata, cosa che disperderebbe l'interesse di chi guarda; e in questo caso chi guarda è selezionato e interessato all'argomento proposto |
| inviato il 09 Aprile 2023 ore 6:12
Ma da ignorantissimo in materia mi chiedo: al di là dell'oggetto "fisico" diapositiva (che concordo, è molto bello e insostituibile), suppongo ci sia la possibilità di proiettare a schermo anche dei files digitali. Già una quindicina di anni fa mio padre si era attrezzato per vedere su schermo grande, proiettata, la televisione (anche se, mi ricordo, con una qualità abbastanza scadente). Non esiste un qualche proiettore che consenta di vedere immagini statiche ad alta risoluzione? Magari più incentrato sulla resa qualitativa statica (gamma dinamica, risoluzione...) che sul tempo di refresh? Ora provo a fare una ricerca su Internet a riguardo... Aggiorno: dopo una rapidissima ricerca, sì, esistono. In una fascia di prezzo amplissima, che va dal centinaio di euro a 2.500 e oltre. In genere, hanno risoluzione HD (che per le foto, sarebbe uno strazio), ma ci sono anche modelli 4K e un 8K della JVC, che costa 25.900 euro (!). Qualcuno li usa? C'è una discussione a proposito qui su Juza? |
| inviato il 09 Aprile 2023 ore 8:45
ma ci sono anche modelli 4K e un 8K della JVC, che costa 25.900 euro (!). Ci sono anche i modelli da cinema... 80/100.000 € |
| inviato il 09 Aprile 2023 ore 10:51
Io uso ancora un full hd del 2014 (di qualità) che riproduce in maniera eccellente ogni cosa, televisione, film, video e immagini statiche. Riproducendo un file di dimensioni molto maggiori lo proietta in maniera eccellente, con la possibilità di vedere, con la stessa qualità, ingrandimenti e particolari. Ci ho fatto proiezioni in sale di medie dimensioni con decine di persone, 3x3m (dimensioni fisiche del telo, si potrebbe fare anche di più). |
| inviato il 09 Aprile 2023 ore 11:10
invece io rimpiango di aver troppo utilizzato la Velvia 50 con le ottiche Leitz, a posteriori, col tempo, mi sono accorto che non si "sposano" sempre bene, gli obbiettivi Leitz sono già molto contrastati con neri molto profondi e la Velvia accentua ancora questo "carattere" spingendolo quasi alla "caricatura" in certe situazioni, e anche i colori, che le ottiche Leica riproducono con una giustezza unica, ne risentono un po...già con le ottiche Zeiss (come il planar 50mm f/1.7 per Contax) si adattava molto meglio, senza parlare di ottiche ancora meno contrastate che "transfigurava" chiaramente...poi certamente dipende dalla luce, con una luce diffusa la Velvia era fantastica. |
| inviato il 09 Aprile 2023 ore 11:52
nvece io rimpiango di aver troppo utilizzato la Velvia 50 con le ottiche Leitz, a posteriori, col tempo, mi sono accorto che non si "sposano" sempre bene, gli obbiettivi Leitz sono già molto contrastati con neri molto profondi e la Velvia accentua ancora questo "carattere" spingendolo quasi alla "caricatura" in certe situazioni, e anche i colori, che le ottiche Leica riproducono con una giustezza unica, ne risentono un po...già con le ottiche Zeiss (come il planar 50mm f/1.7 per Contax) si adattava molto meglio, senza parlare di ottiche ancora meno contrastate che "transfigurava" chiaramente...poi certamente dipende dalla luce, con una luce diffusa la Velvia era fantastica. Ciao Leo, prova ad immaginare questa dia proiettata Su uno schermo 2,5x2,5 metri www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1906768&l=it |
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