| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 12:01
Si, è un problema normativo di carattere fiscale, difficile da regolamentare anche tecnicamente.
Potresti ricaricare la macchina a gratis allla colinnina del supermercato (o comunque a tariffe agevolate con abbonamento su colonnina) ed alimentare la casa.
Inoltre l'auto deve essere predisposta e dovresti usare una WallBox abilitata per il V2G (inverter "da veicolo a rete") che è costoso e non rientreresti mai dall'investimento.
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| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 13:47
“ La batteria non conviene MAI! Converrà quando costerà almeno un terzo di quanto costa oggi. „
Non sono d'accordo sull'affermazione categorica.
L'impianto va dimensionato correttamente, e le verifiche economiche vanno fatte in base alle proprie aspettative e in base alle esigenze.
Inoltre, il fattore economico non è l'unico e a volte non è neanche il più importante.
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| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 13:59
se è per un fattore Ecologico, ancora peggio!
Comunque il mio "MAI" si riferiva ad un utente medio.
A Rjb per esempio potrebbero essere utili per mantenere attive le pompe in caso di black out, ma resterebbe il problema dei giorni senza sole e conseguente batteria scarica. |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 14:01
Infatti, ci sono aspetti che vanno valutati un pò nel loro insieme e non solo sotto l'aspetto meramente economico.
Un gruppo elettrogeno non può essere attaccato automaticamente all'impianto di casa se non c'è un sistema, autorizzato dal gestore della rete elettrica. Inoltre, per funzionare in back up, la macchina deve essere manutenzionata regolarmente, avere sempre la batteria in efficienza ed il pieno di carburante, attività che rappresentano un'opera non trascurabile. Deve essere allocato in un locale apposito e deve essere insonorizzato. Quindi bisogna avere una casa adatta. La batteria in questo è molto più discreta.
Poi bisogna ricordare che se l'energia potrebbe avere lo stesso prezzo sia in acquisto che in cessione, su quello che si prende ci si pagano le tasse mentre su quella che si compra, ci si pagano pure le tasse. Alla fine, più o meno, si paga il doppio quello che si compra, rispetto a quello che si vende. |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 15:50
Si ma è comunque antieconomico.
L' esempio che ti ho fatto era appunto col massimo vantaggio per la batteria.
Comunque, vista la tua esigenza che è rivolta più verso situazioni di emergenza (black out) potresti valutare una batteria da 4,5kwh e risparmiare la metà.
Tanto in gionate nuvolose o semicoperte non riusciresti comunque a caricare 10kwh, mentre negli altri casi con i 4,5kwh ci copri i black out.
Fai attenzione però a prendere una batteria specifica per il black out, altrimenti in caso di interruzione di energia elettrica si stacca anche la batteria. |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 16:01
In pratica ti serve una Tesla powerwall che lavora in ac, quindi in parallelo all'inverter ed alla rete.
In un impianto fotovoltaico (con accumulo o senza) quando manca la corrente non funziona niente. Ne pannelli, ne batteria.
Se poi lo scopo principale è il black out, dovresti anche limitare la scarica della batteria di almeno il 50% e considerare che in inverno dovrai necessariamente tenerla carica con la rete, perché coi soli pannelli non ci riesci.
Parlane con un impiantista esperto perché chiunque ha problemi di black out frequenti, specialmente a causa del maltempo, solitamente usa un generatore. Anche chi ha fotovoltaico. |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 17:11
Mio figlio a casa sua con l'inverter Huawei, ha una uscita disponibile per 3kW di potenza per carichi privilegiati a cui ha attaccato pompe di sentina, apricancello ed altre utenze prioritarie.
Nel mio caso mi hanno proposto un inverter Zucchetti che può operare "ad isola" ovvero, se manca l'energia elettrica da rete, tutta la batteria è a disposizione per la casa.
Beh, gli impianti li seguo io e il generatore in casa ce l'ho da molti anni avendolo preso a suo tempo per uso cantiere con 4 kW nominali.
Come dicevo, la gestione non è banale e affidarsi in toto a questi automatismi a volte può riservare brutte sorprese. Parlo per esperienza diretta.
Per me il generatore è la ridondanza di sistema, ovvero quando fallisce il primo devo poter contare sul secondo. Ma l'impiego non può essere affidato ad un sistema che può avere dei problemi. |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 18:35
Non puoi usare l'impianto fotovoltaico in caso di black out come fosse un impianto ad isola. È illegale.
Puoi usare l'inverter per alimentare carichi privilegiati ma solo se sono sconnessi dalla rete Sempre.
Anche se l'inverter ti permette di alimentare casa in caso di Black out, non puoi modificarlo per permetterglielo.
Hai firmato un contratto col tuo fornitore di energia, dove c'è scritto espressamente.
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| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 19:05
Nik.
Non c'è nulla di illegale: il sistema è omologato e agisce disconnettendo la rete di casa mediante due teleruttori interconnessi e dotati di interblocco meccanico.
Il sistema di mio figlio è già stato collaudato dal GSE e pertanto sta funzionando in regola. |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 20:16
È illegale. Mi spiace ma non si può fare. Devi mettere un secondo inverter oppure usare una batteria come la powerwall di Tesla che esce in ac, quindi ha già un inverter incorporato.
Leggi il contratto col tuo fornitore di energia.
Poi se è cambiato tutto da ieri può anche essere che hai ragione. |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 20:42
L'impianto è stato realizzato da una ditta specializzata che ha rilasciato il certificato di conformità. C'è stato il tecnico del GSE per una mezza giornata di prove per attivare formalmente il sistema ed immetterlo nella rete. Il modulo di commutazione per i carichi privilegiati è grande e ben visibile e, quando si sgancia la rete dal contatore, si sente in modo evidente il clanck dei teleruttori.
Ora, che tutto questo possa essere illegale mi giunge del tutto nuova. |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 20:46
“ È illegale. Mi spiace ma non si può fare. „
un impianto stand-alone è illegale? anche io sapevo che servisse un'interfaccia certificata |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 21:41
In effetti hai ragione, ci sono inverter certificati come EPS che fanno funzionare le batterie normali come le Tesla. Cioè le isolano dalla rete in caso di distacco.
In pratica è come avere due inverter in parallelo.
In questo caso è tutto legale e sicuro.
Chiedo venia. 
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| inviato il 23 Dicembre 2022 ore 8:50
Nik, ti ringrazio perché mi hai comunque fornito degli spunti di riflessione circa la convenienza del sistema fotovoltaico dal punto di vista meramente economico.
C'è un altro aspetto che a mio avviso non è stato chiarito.
Mio figlio, monitorando l'impianto, si è reso conto che il GSE non ritira tutto il surplus di energia che l'impianto produce.
In pratica, nelle giornate estive, con 8kW di potenza installata, batteria carica e consumi irrisori da parte dell'abitazione, il GSE non ritirava più di 3 kW, con rare punte di 4 kW, nonostante l'inverter segnalasse il pieno carico in produzione di 6 kW. L'inverter è da 6 kW per limiti normativi e non può convertire più di questa potenza.
Un amico di mio figlio, che da anni ha installato un impianto da 4kW senza accumulo, gli ha detto che il GSE ritira solo quello che gli serve in quel momento non avendo in rete nessuna capacità di accumulo. In altre parole, se in quella sottorete non ci sono utenze che possano utilizzare il surplus di energia disponibile, il GSE non preleva dai produttori locali.
Questo sarebbe del tutto plausibile dal momento che il sistema di distribuzione dovrebbe bilanciare la propria erogazione sulla base della disponibilità, discontinua tra l'altro, di corrente elettrica derivante da un sistema di produttori locali che variano la loro capacità di erogazione sulla base dell'andamento del meteo, dell'ora del giorno, dello stato dei pannelli e soprattutto dal consumo che viene fatto nell'abitazione istante per istante.
Questo fatto apre uno scenario che rende assai arduo stabilire quanto effettivamente il GSE ritira rispetto a quello che teoricamente il nostro impianto gli mette a disposizione. Sulle stime generali, in teoria, tutto quello che non viene consumato in casa dovrebbe andare al GSE. Ma se questi non ne ha bisogno, non lo prende e non lo paga sia in termini economici e sia sotto forma di corrente disponibile nella medesima quantità di quella ritirata.
Sempre a tal proposito, mio figlio, monitorando il sistema, si è reso conto che nonostante i pannelli fossero in produzione, l'impianto prelevava una piccola parte di corrente dalla rete. Le ragioni stanno nelle modalità di programmazione dell'inverter il che rende il tutto ancora più indefinito.
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| inviato il 23 Dicembre 2022 ore 9:44
Questa mi è nuova |
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