| inviato il 08 Novembre 2022 ore 7:05
Grazie dell'indicazione degli 800 iso. E' un informazione importante. |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 10:55
“ Non posso: non ho le liberatorie, e son tutti minorenni „ Se si riconoscono i volti non sono venute poi così male. Forse è più indicato un 135mm f/2.8 ed accorciare i tempi, meglio croppare (che si poteva fare anche con pellicola, quindi sei autorizzato) ed avere una risoluzione minore che avere del mosso evidente. Altrimenti ti dedichi allo sport più facile al mondo da fotografare.
 - soggetti quasi statici - posizione sempre uguale - qualche centinaio di possibilità in una partita una viene bena anche senza volerlo. |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 11:21
Beh ritagliare con la pellicola era agevole, entro certi limiti, col B&W e se il lavoro te lo facevi da te, col colore, e dovendo metterti pure d'accordo col laboratorio, non era poi tanto semplice. Insomma col 6x6 era prassi comune quella di adoperare un unico obiettivo in ripresa e poi ritagliare l'inquadratura in fase di stampa, ma col formato Leica non era una procedura tanto comoda. |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 11:24
135 f 2,8 ... Uhm, mi tentate Tra l'altro e' in produzione dal '65, piu' o meno ci saremo e ho quella versione. |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 14:11
Ad averla una D700 nel 1964 |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 14:41
|
| inviato il 13 Novembre 2022 ore 18:44
A voi del futuro, ecco qualche aggiornamento dal 1964. Oggi ero a bordocampo in un palazzetto ben illuminato con D700 ed il Nikkor-Q 135 f 2.8, il cui prototipo e' proprio del '64 ed il mio del '70, appartenente quindi alla prima serie originale. Rispetto al 300-H f 4,5 e' tutta un'altra musica: mi son potuto permettere la lussuosissima terna iso 800 + f 2,8 + 1\200 e molte foto sono venute bene. Ecco cosa ho imparato oggi: 1) Ignorare il pallino verde ed affidarmi all'occhio: all'inizio era un casino, ma poi mi sono regolato 2) Usare la texture del pavimento per la zona di maf invece che il singolo giocatore: quando la zona di gioco e' molto concitata e non hai un bersaglio sicuro il suolo ti aiuta parecchio 3) Seguire il giocatore a fuoco manuale, abituandomi a girare la ghiera nel verso giusto prevedendo il moto in uno spazio compeso tra 30 e 15 metri dalla mia postazione; quando il giocatore si avvicina troppo il movimento diventa assai rapido e non riesco a beccarlo 4) La maf corretta e' una soddisfazione, ma da sola vuol dire pochino: e' molto importante anche la postura e soprattutto l'espressione del giocatore; una foto nitida ad uno con la faccia da ebete e' peggio di una un po' sfuocata ma con un soggetto che esprime qualcosa di interessante 5) Col 135 mm hai una persona intera nel frame tra i 20 ed i 30 metri, e si riesce ad ambientare bene l'azione da ritrarre, con pallone e qualche compagno gradevolmente sfuocato attorno 6) Liberta' ASSOLUTA di inquadratura: in maf manuale posso mettere quello che mi pare dove mi pare senza essere vincolato dalla posizione dei punti af; se voglio metto il soggetto nell' estremo angolino a destra ed e' a fuoco lo stesso |
| inviato il 13 Novembre 2022 ore 19:35
Sei sulla strada giusta favorito dalla scelta dell'obiettivo. Alla prossima partita farai faville. |
| inviato il 13 Novembre 2022 ore 21:10
Diciamo che e' estremamente formativo, e mi diverto un sacco Solo che ho quasi finito i miei obiettivi dell'epoca: ho ancora il 135 f 3.5 del '63 con lo schema Sonnar e poi tutta roba piu' recente.... In ordine cronologico di quel che ho in casa arriverebbe il 50-300 del '68 ma pesa un botto o il 180 f 2.8 ma il suo progetto e' del '70, quindi niente da fare. |
| inviato il 14 Novembre 2022 ore 8:50
Non sono per le mezze misure: se si vuole assaporare il brivido del rischio e della difficoltà c'è una sola strada, e questa strada è la pellicola bn sviluppata da sé e poi stampata da sè in camera oscura. Tutto il resto non potrà mai nemmeno rendere lontanamente l'idea. Un mondo di conoscenze che va ben oltre tutte le scorciatoie moderne. Se, invece, ciò non piace, si vada di digitale, af e tutte le comoditá varie. |
| inviato il 14 Novembre 2022 ore 9:05
Beh, Jacopo, certo si fa esperienza, ma dipende sempre dall'età che si ha. Niente di particolare usare il manuale e mettere a fuoco senza autofocus; si faceva fino ad un po' di anni fa, possibile che a te non sia mai capitato? Alla fine, la mia prima reflex autofocus io l'ho comprata non un'era geologica fa, ma nel 2000: era una F80 seguita ,dopo un anno, da una F100, ovviamente con la complicazione in più di essere a pellicola. Dopo l'acquisto, la mia Olympus OM3 con obbiettivi tutti manuali andò a mia moglie, non una esperta fotografa, ma se la cavava: e lei ha fotografato in pellicola, senza AF e sempre in manuale ( conoscete la OM3?) fino al 2006 quando prese la sua Olympus digitale. Insomma, se ci riusciva mi moglie 15 anni fa ( non un secolo fa), mia moglie che era bravina ma non esperta, non una che leggeva libri e riviste fotografiche o che si guardava blog o partecipava a discussioni sui forum, insomma, se ci riusciva lei perché non dovrebbe farcela uno che ha un po' di esperienza in più? E ci facevamo anche gli internazionali di tennis a Roma... In definitiva, non mi sembra una performance cosi strabiliante... Se uno ha 30 anni posso capirlo, ma già se si hanno 40 anni mah... |
| inviato il 14 Novembre 2022 ore 9:11
beh cmq lo si può fare anche con le digitali, setti tutto in maunle e sei nel secolo scorso. Se si cerca il brivido basta anche quello, poi usare un ottica vintage su una digitale non è peccato, ed hai la comodità di vedere subito i risultati senza attendere in camera oscura. Ok il brivido del vintage, ma non esageriamo |
| inviato il 14 Novembre 2022 ore 10:04
Esatto, Mirko, senza polemica ma con affetto: non scambiamo una pulce per un elefante! |
| inviato il 14 Novembre 2022 ore 10:55
L'importante e' divertirsi Quello che trovo stimolante da raccontare e' il percorso che sto facendo: di solito fotografo soggetti statici, qui invece si muovono rapidi in maniera imprevedibile. Se vado con un obiettivo AF i risultati nitidi ci sono, ma mi interessano poco: ci sono gia' miliardi di foto sportive eccellenti e non vedo che avrei da aggiungere. Invece ne approfitto per sviluppare la mia tecnica di maf e di esposizione manuale (che anche quando usavo la pellicola con la Canon T90 e gli FD si limitava a panorami e monumenti) imponendomi limiti non arbitrari, ma presi da un contesto reale come quello appunto del 1964. Quello che sto facendo mi obbliga a pensare MOLTO di piu' invece che scattare la solita raffica e poi scegliere la migliore che tanto ci pensa la macchina a fare tutto per me... Eppoi, se volessi foto belle subito userei il cellulare e lascerei a casa la reflex con i miei obiettivi antichi. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |