| inviato il 26 Aprile 2013 ore 3:44
ho letto solo i primi commenti.. quindi non so come si sia evoluta la discussione.. secondo me bisogna un po' rasserenarci.. io ho un 500d.. pian piano mi sto facendo le ossa.. eppure sul mio biglietto da visita ci ho messo "grafico 3d fotografo".. perchè mi sento fotografo.. anche se non ho studiato fotografia e a malapena ho fatto dei corsi.. ma mi son fatto il culo.. ho cercato collaborazioni.. ho letto.. fatto test su vari campi tra macro e pano.. mi sento fotografo perchè ci credo e voglio andare avanti.. qualcosa sta arrivando.... le soddisfazioni iniziano ad arrivare.. mi son lanciato a fare i tour virtuali.. sto seguendo degli still da catalogo per la post.. mi verrà proposto di fare io degli still.. mi butto. che non mi si dica che ammazzo il mercato o che mi auto definisco photographer.. io ci credo riguardo alla critica alla post da parte dell'autore (sul tremolio che avrebbero alcuni con i cursori) vorrei far notare senza cattiveria che nel sue portfolio c'è una foto dove la maschera di contrasto supera ogni naturalezza quindi io dico solo.. rassereniamoci senza guardarci troppo intorno.. se non per le cose belle che ci possono dare qualcosa di positivo |
| inviato il 26 Aprile 2013 ore 8:33
@Ale: fai bene, a crederci. E tutti dobbiamo farci le ossa. E sei fai lavori (o lavoretti) di fotografia, ci sono molti motivi per scrivere "Fotografo" su un biglietto da visita. MA... credi sia così assurdo, per qualcuno che dovesse vedere una tua foto palesemente banale/tecnicamente sbagliatissima/quasi oggettivamente brutta (intendo che per moltissime persone è una foto brutta), criticare dicendo "Cavolo... ed è anche fotografo?"? A questo, mi riferisco principalmente. E... non solo: quando poi a qualcuno si fa notare che una foto, OLTRE A NON PIACERE, presenta anche EVIDENTI lacune tecniche (sono le due cose insieme, dunque), non trovi sia criticabile il fatto di reagire dando dell'invidioso a chi commenta negativamente i suoi scatti? A questo, mi riferisco. E... spesso... accade proprio con i "Fotografi" o "Photographer". A questo, mi riferisco. “ riguardo alla critica alla post da parte dell'autore (sul tremolio che avrebbero alcuni con i cursori) vorrei far notare senza cattiveria che nel sue portfolio c'è una foto dove la maschera di contrasto supera ogni naturalezza „ Se ti riferisci a me, NON ho mai detto che la post dev'essere SOLO naturale. Dipende dall'effetto che si vuole ottenere. Ma... cosa pensi della foto di una bambina di 5 anni, con una luce deliziosa, a cui la pelle viene lisciata come se fosse la prima modella glamour al mondo e come se la foto dovesse finire sulla copertina di "Vogue"? Non trovi sia esagerata, una pp del genere? A quello, mi riferisco. Non ho MAI detto che la PP sia sbagliata: ma ci sono foto su cui sta meglio una pp leggera, altre su cui sta meglio una pp più marcata. Ripeto: MAI detto che la pp (anche marcata) sia sbagliata in assoluto. Grazie per il tuo intervento... Un saluto |
| inviato il 26 Aprile 2013 ore 8:43
............mi sono perso! Tanto per fare chiarezza, credo che non sia il fatto che uno alle prime armi scriva nella foto "photographer" (che può dar fastidio ai più), ma bensì che "rubi" un lavoro, quello di fotografo appunto, a chi ne è veramente titolato, anche se qui bisognerebbe aprire un'altro post su "fotografi titolati" che di foto ne capiscono veramente poco. _richard correggimi se sbaglio. |
| inviato il 26 Aprile 2013 ore 17:47
Ohibò. La domanda è: chi stabilisce cosa e in base a quali titoli viene oggi conferita la qualifica di "fotografo" nel nostro paese? La risposta è: nessuno. "Fotografo" non è come dire avvocato, ingegnere o farmacista; "fotografo" non richiede un percorso di studi specifico né il superamento di un esame di Stato che ti abiliti alla professione; "fotografo" non va in base a quante immagini hai pubblicato sul tuo sito o a quante ne hai vendute; "fotografo" non specifica che devi avere la D3S perché se hai la D700 sei un semplice amatore. In Italia non esiste un "albo" dei fotografi professionisti e qui casca l'asino. Nessun "photographer", tutti "photographer". Per fare il tassinaro in Italia oggi occorre sostenere due esami, essere iscritti alla Camera di Commercio e possedere una licenza comunale. Per fare i fotografi non siamo tenuti a dimostrare a nessuno di saper distinguere tra un teleobiettivo e un fisheye: è il bello e il brutto dei mestieri "liberalizzati" o non soggetti a numero chiuso o albi o elenchi o fori o quant'altro, chiamateli come vi pare, questo è. Al che mi si dirà che una volta, i fotografi, la gavetta, l'apprendistato, la camera oscura, il maestro, gli acidi, le pellicole, questo e quell'altro. Sì, una volta: corre l'anno 2013 e volenti o nolenti le cose sono cambiate per tutti. Poi non è che siccome una volta c'erano i cambi manuali allora Alonso non sa guidare una F1, voglio dire, o no. Perciò la nostra domanda è sempre: chi stabilisce cosa e in base a quali titoli viene conferita la qualifica di "fotografo" nel nostro paese? E la risposta è sempre: nessuno. Così noi ci ritroviamo qui a discernere e la gente si accapiglia regolarmente sui forum, chi è cosa e quando e come e se e però e circa e forse, e tu non sei un vero fotografo, e l'altro usa troppa postproduzione, e Pinco non ha imparato sulla pellicola, e Pallino sottoespone troppo, tu dici a me però invece poi, Tizio insulta, Caio ha scritto che ma invece voleva dire che, io ho letto cinquanta libri lui ne ha letti solo quarantasette, l'altro fotografa da ottantasei anni, bla, bla, bla. E rubare è brutto, rubare non si fa: giusto l'altro giorno il conoscente X, fotografo professionista, alla domanda "ma tu hai partita IVA da fotografo professionista proprio?" egli placido risponde "no ho quella da libero professionista che ci faccio del nero da paura" e subito dopo se la prende con gli amatori che lavorano aggratis. Mentre lavora in nero. Capite come stiamo messi? Penso che l'intento originale del creatore di questo thread fosse più che altro scherzoso e personalmente continuo a prenderla così, in maniera scherzosa, ché se dovessimo realmente andare ad analizzare questo argomento sotto tutti i punti di vista non ci basterebbe l'estate e finiremmo col prenderci a sassate sicuro. |
| inviato il 26 Aprile 2013 ore 22:32
quoto.. un invito a vedere tutto tranquillamente.. io son giovane.. non sono titolato.. la pellicola praticamente non la conosco e non leggo.. mi son fatto un cultura dell'immagine diciamo personale studiando e lavorando nel campo del design. qualcuno mi sta dando fiducia.. io ci metto la faccia.. da qualche parte bisogna iniziare dopotutto :-) alla fine molto è relativo.. sulla post poi.. ssoogggusti di generi fotografici ce ne sono molti.. ogniuno prevede delle conoscenze singolari..in alcuni basta la tecnica.. altri il manico.. altri l'attrezzatura o la post (banalizzo).. sempre estremizzando.. non bisogna essere dei geni per essere fotografi.. un po' come tutti i lavori non si nasce "imparati".. si impara io da giovane "non qualificato" sono piu infastidito dai termini "rubare il lavoro". e su questo punto preferirei ricevere delle spiegazioni perchè non mi torna |
| inviato il 27 Aprile 2013 ore 5:24
io penso che la foto ... con quella discreta firma postata da Sergio Longhi, dica tutto. A patto di saper leggere :D ( non so perché ma me la ricordavo leggermente diversa nelle riviste ) personalmente penso che firmare le proprie "opere", soprattutto con appellativi come "photographer" o meglio ancora "photoart", senza offesa, sia un po' ridicolo e semplicemente ×, a meno di non avere una attività professionale e uno studio che ha quel nome. nel caso dei dilettanti è proprio un "voglio ma non posso... ma faccio finta di potere". soprattutto ci si presta proprio al patetico quando neanche sono foto particolarmente riuscite e la firma è elegante e discreta come quella che ci ha mostrato Sergio. detto questo capisco benissimo che qualcuno, anche dilettante, abbia paura che gli prendano l'immagine e la usino a sua insaputa quindi cerca un modo per difendersi io suggerisco per questioni di puro buon gusto e per il bene dell'umanità e anche di altre creature ... se proprio volete mettere una firma per tutelarvi e non avete una attività professionale fotografica da pubblicizzare con le vostre opere, mettete solo un piccolo simbolo o al massimo il nome senza tirare per la giacchetta l'osservatore con "photographer" o gli arditi "photoart" come per dirgli "hei... sai che il mio nome spatasciato su un quinto dell'immagine non è lì perché io sono la papera ritratta ma perché io sono quello che ha scattato la foto! ... "ma va???" e sono anche artista nel farlo, vero che sono artista? va che artista  ma l'importante è che ciascuno sia felice magari senza fare troppi danni al resto del mondo, per cui se proprio c'è chi sente il bisogno di realizzarsi scrivendo sulle sue foto "peppino photographer artist" ... beh sopravviveremo :) |
| inviato il 27 Aprile 2013 ore 5:30
“ Ma... cosa pensi della foto di una bambina di 5 anni, con una luce deliziosa, a cui la pelle viene lisciata come se fosse la prima modella glamour al mondo e come se la foto dovesse finire sulla copertina di "Vogue"? Non trovi sia esagerata, una pp del genere? A quello, mi riferisco. „ cito solo questo del tuo intervento perché è una goduria ! :) sul resto semplicemente concordo anzi apro una parentesi: è qui che si dimostra il poverino che vorrebbe essere pro e per sembrarlo scimmiotta tutto quello che NON è arte ma costituisce i cliché di un genere commerciale come i ritratti per gioielli o vestiti. quando vedo dei ritratti amatoriali anche gradevoli, in cui compare una ragazza con la quale c'è intimità e in cui si cerca di valorizzarne lo sguardo l'espressione timida o intima ... e poi alcuni si struggono per consigliare di cancellare i pori della pelle, la mezza grinzina sotto l'occhio, le labbra leggermente screpolate - che poi anche sono sexy le labbra screpolate - o cose di questo tipo fino a ridurre la modella una specie di bambola di gomma completamente finta, grottesca, volgare, ridicola, e simil barby umana attiva nell'industria del porno... ecco io, sommessamente, a parer mio, senza offesa, con tutta la soggettività del caso, senza urtare il relativismo cosmico... penso che non capiscano un emerito × il fatto è che il "photographer voglio ma non posso" non sa distinguere tra la perfezione fasulla delle immagini che sono usate per VENDERE qualcosa e che quindi hanno intrinsecamente la volgarità del prodotto fotografico che deve colpire la massa anche più rozza e ingannare, da una foto eventualmente elaborata per fini espressivi e artistici. Pensa che anche nei contesti in cui una persona di talento - professionista o meno - cercherebbe di limitare la pp allo stretto necessario per comunicare spontaneità, naturalezza e emozioni vere, per essere pro si debba trasformare le belle ragazze in maglietta sul prato in bambole di gomme attive nella cinematografia pornografica con dei pessimi chirurghi plastici. Essenzialmente la fotografia come le lettere è un 'arte; ciò non toglie che si possa usare per fini e con cliché tutt'altro che artistici - per favore distinguiamo la "creatività" dal concetto di "arte" -. Così come si può scrivere una poesia o il cartello di ingresso dell'elettrauto, anche nella fotografia si può fare qualcosa di analogo: se ti serve una immagine di un incidente per l'assicurazione, se vuoi vendere gioielli, o se vuoi scattare per esprimere delle emozioni vere che provi o suscitarne in chi guarda di fronte ad una scena... sono tutte situazioni diverse. Purtroppo il photographer non le distingue... perché non ha quel MINIMO di cultura artistica - e forse cultura in generale - per riconoscere l'ultimo tipo. di fronte ad una foto d'autore più volte si vede che ti dice "ma sta foto fa schifo non mi dice niente"... e quella foto magari esprime dei concetti chiarissimi e molto forti ma non ha la pp di gomma e non è dritta :) |
| inviato il 27 Aprile 2013 ore 9:12
Black Imp, due interventi eccezionali. Raramente concordo su tutto, in post così lunghi, e lo trovo anche - scritto benissimo - molto divertente. Non cito i passi che apprezzo di più ( so'troppi). Secondo me hai fatto centro, mettendo a fuoco molte cose e sintetizzando diversi concetti che giravano in 6 pagine di discussione. Un saluto |
| inviato il 27 Aprile 2013 ore 12:43
Aggiungo solo due righe, abbiamo parlato di fastidio, di male, ma che male può fare il "Peppino(tm) Photographer(R) Artist(c)"? Perchè quindi Richard ha aperto questo thread? Perchè molti si sono aggiunti in empatia? Presto detto, con l'aumentare della diffusione della tecnologia, con internet che ha reso la comunicazione un processo veloce ed immediato, abbiamo avuto modo di vedere una gran quantità di persone che si presentano al mondo intero mostrando quello che più gli piace fare, ciascuno di noi può aprirsi al mondo intero. Ecco che i vari Facebook, Forum, Messangers, Social Media e siti vari hanno dato la possibilità a questi milioni e milioni di "Peppino(tm) Photographer(R) Artist(c)" di mostrare le loro opere. Molti sono stati incoraggiati, dai, prendi il cellulare, la foto la "curiamo noi", poi fai l'upload su Instagram........................................................... La gente che si trova al di fuori della fotografia è quindi stata sommersa da questo tsunami di "fotografie", "fotografi" e "photo art", la foto sembrerebbe questa, per lo meno al 90% si vede questo in giro. Cosa succede quindi se questo è quello che la gente comune accosta alla fotografia? Tu che hai passione, un minimo di sensibilità artistica (per non volerlo chiamare talento), tu che hai studiato, che cerchi costantemente di farlo, ti informi, leggi, cerchi di migliorare, tu che componi prima nella tua mente, poi perfezioni le impostazioni della reflex nella tua immaginazione, solo dopo scatti, porti a casa le foto, ore di pp, ne getti il 90%.......... Tu, TI PRESENTI, stringi la mano ad un conoscente, ciao, piacere, quando lui ti chiede quale è il tuo hobby, cosa ti piace fare.... non hai solo il timore, ma IL TERRORE più vivido e reale, questo terrore scorre sulla tua pelle sollevandola di 1 cm, raffigurando quello che scorrerà nella sua mente, 1.000.000 di foto ×ssime alle quali tu irrimediabilmente verrai accostato. No, non è giusto, io rivendico questo |
| inviato il 27 Aprile 2013 ore 13:08
Questo topic mi ha fatto scoprire dei geni. Sergio, fa parte della categoria. Il suo ultimo post mi fa pensare ad una situazione che ho vissuto e vivo da molti anni, in un altro campo. Appassionato di snowboard da sempre (ma di una disciplina che seguono in pochi, l'hard, da ormai quasi due decine d'anni), rispettosissimo del prossimo e della sua sicurezza sulle piste (perchè pretendo rispetto per la mia), alla ricerca del perfezionamento tecnico, con qualche gara di slalom e gigante alle spalle... ...quando mi chiedono "ma tu scii o fai snowboard?", quando devo dire "snowboard" mi scopro sempre ad esitare e quasi a giustificarmi poichè lo stereotipo dello snowboarder è quello del "casinaro" con la tuta calata alle ginocchia imbottito di canne che non supera i 18 anni, che "rovina le piste" rischiando la propria e l'altrui incolumità ad ogni metro dal momento che non ha mai preso una sola ora di lezione (che gioverebbe alla sua ed all'altrui sicurezza) ma insegna a tutti gli amici, diciottenni come lui, a correre/correre/correre sulle piste rosse e nere perchè fa figo (poco importa se il loro attrezzo sarebbe sviluppato per altro). Insomma... alla domanda "Fai foto?" risponderemo tutti "A volte, ma davvero di rado". Alla domanda "Pratichi sci o snowboard?" risponderemo tutti "Snowboard... ma... davvero di rado. E solo nel soggiorno di casa mia". |
| inviato il 27 Aprile 2013 ore 13:27
Hahaha, grazie, qui si fa sempre per scherzare ovviamente Per fortuna sia il Peppino Photographer che lo Snowboarder della domenica contribuiscono a loro insaputa a darti/ci una mano. Come? Bhè, se la media è quella, quando poi ti vedono passare in pista o vedono una tua foto è inevitabile che ti chiedono "MA COME HAI FATTOOoo?" E tu che vorresti rispondergli: "hai presente mentre eri al bar che guardavi la partita sorseggiando una birra? Io facevo altro...", tiri invece fuori tutto un cappello da super-modesto mentre il tuo io internamente gode come un vero suino |
| inviato il 27 Aprile 2013 ore 15:45
_richard per lo snowboard non te la prendere, fa parte della poca, piccola, fastidiosa cultura italiana. In Francia è tutto diverso. Ma perché nascondersi se il praticare uno sport come lo snowboard o un'hobby-passione-sport come la foto, o un lavoro-passione come lo ski-man lo si fa bene? Per paura delle etichette degli altri o dei giudizi generalizzati causa dei più che fanno casino? Quando sento certi commenti (×) da persone mediocri e ignoranti in materia (e mi riferiscono a quelli che disprezzano senza conoscere) la mia risposta è una sola: "Brutta cosa l'invidia!!!!!!!!!!!!" e me ne vado felice sapendo che colui che ha fatto il commento × non ci capirà mai niente della mia risposta. “ Per fortuna sia il Peppino Photographer che lo Snowboarder della domenica contribuiscono a loro insaputa a darti/ci una mano „ molto giusto, a meno che noi non ci siamo circondati di persone che critichiamo, perché se no saremmo uguali a loro e ipocriti. |
| inviato il 27 Aprile 2013 ore 16:27
il motivo principale per cui si scarabocchiano le proprie foto è per limitare che ci vengano rubate immagini prodotte spesso con sacrifici e senza averne avuto alcun guadagno. Se fornisco un servizio fotografico dietro compenso le mie foto sono prive di firma. Cosa scrivere sulla firma, credo sia del tutto personale. Se scrivo la lista della spesa, non sono uno scrittore, ma siccome il mestiere di fotografo non è artisticamente quotato, far notare che c'è un certo impegno in tal senso, male non fa. |
| inviato il 27 Aprile 2013 ore 17:11
Giusto Daniele, ma penso che qui si voglia far presente che alcuni si spacciano per fotografi, si inventano un mestiere, un lavoro senza esserne capaci e t*fare così ignari e inesperti potenziali clienti (a chi di foto vive), ammaliati dal prezzo super-competitivo. Mentre nel scarabocchiare le proprie foto per piacere personale o per motivi di furto lo trovo del tutto legittimo indipendentemente dalla qualità della foto. |
| inviato il 27 Aprile 2013 ore 18:42
su questo concordo. Se inventarsi prestigio serve a convincere della falsa esperienza, allora si va dal ridicolo al raggiro. Poi per valutare un fotografo non bastano certo una manciata di scatti: una foto poco popolare di un esperto mi preoccupa molto meno di una bellissima foto fatta da un principiante, perchè questa può essere l'unica bella o frutto del caso. Penso sia questo il concetto che la gente dovrebbe tenere a mente per giudicare chi gli propone le foto. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |