| inviato il 07 Febbraio 2021 ore 6:48
Alla fine l'obiettivo ordinato l'8 di dicembre è arrivato dopo 46 giorni, pare a causa della pandemia. Non ho pagato alcuna sovrattassa.
Ho però letto altrove di obiettivi comprati nel nuovo anno che sono arrivati con tasse doganali ancora più alte di quelle dal Giappone, oltre alle spese di spedizione che sono aumentate anche loro. |
| inviato il 30 Marzo 2021 ore 21:06
Ciao, a tutti, invece a me sta capitando una cosa strana.
Ho acquistato del materiale in un negozio in UK, sono pronto a pagare dazi, IVA e quant'altro, non discuto su questo.
ma il pacco, dopo 10 giorni, è fermo alla dogana inglese...il venditore, gentilissimo, mi scrive chiedendomi se possiedo un certo codice EORI, io rispondo che non dispongo di nessun codice.
ma oggi, sulla pagina del tracking del pacco, una nota mi informa che il pacco è stato rispedito al mittente....ho chiesto lumi al venditore...   |
| inviato il 30 Marzo 2021 ore 21:56
@ Bruno
Il codice EORI è un codice attribuibile a società o privati e identifica l'operatore, sia import, che export, in seno ad una transazione doganale. Non ha riferimento al fisco, ma alla vera e propria operazione di sdoganamento, come un check. Ti posto un link esemplificativo:
www.agendadigitale.eu/documenti/tutto-su-codice-eori-ecco-che-cose-e-c
Molto probabilmente, il venditore, non aveva compilato una dichiarazione doganale efficace, dal momento che non mi risulta proprio, che, in mancanza di detto codice, vi sia ritorno al mittente tassativo. Ritorno che, invece, avviene puntualmente in mancanza di dichiarazione o dichiarazione incompleta. In buona sostanza, se un venditore mette il codice EORI, l'acquirente viene classato ai fini doganali e ben identificato ai fini dello sdoganamento. Se non lo mette, tutto può andar liscio, comunque, ma a patto che vi sia una dichiarazione doganale efficace in ogni caso.
La dichiarazione doganale è obbligatoria in ambito extra UE, in quanto non tutto può essere spedito dappertutto e in quanto vi è obbligo di dichiarare anche il valore della merce ai fini dell'eventuale dazio da pagare. Come si opera, lo si fa in 2 grandi casistiche generali:
1- Se il venditore è una società, dovrà inviare una fattura commerciale d'appoggio, con descrizione e valore dell'oggetto, unitamente all'importo delle spese di spedizione, al peso netto e lordo della cosa spedita e, infine, alle generalità dell'acquirente, sia esso un privato, sia esso una società. Inoltre, deve essere dichiarato il paese di provenienza dell'oggetto, se lo stesso viene alienato come bene destinato ad uso personale o alla successiva rivendita e il codice AWB, ovvero, il nr. di tracking della spedizione collegata alla dichiarazione;
2- Se il venditore è un privato, dovrà inviare una fattura proforma d'appoggio, con tutte le caratteristiche elencate per il caso 1.
In entrambe le casistiche, il venditore, deve tassativamente indicare il suo VAT Nr./partita Iva o il suo Tax ID/codice fiscale, a seconda se esso sia una società o un privato, unitamente al suo nome, cognome, indirizzo, telefono, email e recapito, se diverso dai sopra citati. Stessi dati vanno inseriti nei campi della dichiarazione destinati all'acquirente, ma, per quest'ultimo, non sono tassativi il CF o la P Iva.
Nel caso la documentazione contenga quanto sopra, nessuno la rispedisce al mittente, diversamente lo fanno, specialmente in mancanza del CF o della P Iva del venditore.
In buona sostanza, bastava che il venditore ti avesse chiesto i tuoi dati completi, avesse fatto due righe integrative alla sua dichiarazione doganale e le avesse inviate al gateway, a supporto di quanto già accluso al pacco. Secondo me, ha fatto una pecionata e gli hanno rimandato indietro il pacco, almeno da quanto hai scritto.
Ti allego un facsimile della dichiarazione doganale, quella del Poste Delivery International Express:
pcinternazionale.poste.it/Documenti/dichiarazione-merce-fini-doganali. |
| inviato il 31 Marzo 2021 ore 12:33
Uh mamma mia, che rispostona! Grazie Pfuj.
Il venditore è un negozio fisico (uno dei più famosi, nel suo ambito===> fototrappole), mi fa strano pensare che abbia sbagliato qualcosa, cmq gli ho scritto e stiamo a vedere gli sviluppi.
grazie ancora
Bruno
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| inviato il 31 Marzo 2021 ore 13:02
Di niente, figurati, resta da vedere se, per l'UK, vada bene la dichiarazione doganale che ti ho postato, e che serve in una o più copie, a seconda del paese di destinazione, anche sostituibile col CN23, in caso la spedizione la si effettui con l'ex EMS o, l'Inghilterra, pretenda esclusivamente l'EORI, ma mi sembra strano, la cosa la vedrei solo in funzione di una piena automatizzazione perché, alla fine, è la stessa cosa. Se dovesse essere così, puoi richiedere l'EORI da privato cittadino, col tuo CF, senza alcun problema. Ciao. |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 9:25
Perdonatemi, per favore qualcuno mi potrebbe aggiornare se ci sono o meno altre spese/tasse?
Vorrei fare un ordine ma vorrei essere sicura di quello che andrò a pagare.
Grazie |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 9:57
Per la merce che arriva da fuori UE, bisogna pagare IVA e dazi doganali, mediamente si può calcolare una incidenza del 35%.
Anni fa erano esenti oggetti del valore dichiarato non superiori a 50 €, non so se valga ancora.
Il valore è quello "accettato" dalla dogana italiana, molti, per pagare meno, indicano un valore molto più basso, ma si rischia, se va male, di pagare per un valore maggiore di quello effettivo. C'è anche chi indica "gift", regalo, ma se controllano e trovano dentro una macchina fotografica da 5000 €, hai voglia a dire che era una regalino.
Dipende molto dal metodo di spedizione, se si vuole far presto e stare sicuri, ci sono spedizionieri che ti fanno avere in 48 la merce sdoganata a casa, pensano a tutto loro, e poi ti chiedono a parte le spese, naturalmente costa parecchio di più che affidarsi alla posta e sperare. |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 10:01
Ho acquistato ad aprile dal sito inglese “infinito” che dichiara di spedire la merce per l'Europa dal suo magazzino in UK. Ricevuto il pacco in una settimana lavorativa al prezzo indicato nel sito, senza alcun dazio o spesa aggiuntiva. |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 12:57
Grazie mille a tutti!
Farò una prova, grazie |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 12:59
Infatti c'è un accordo tra UE ed UK |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 14:06
Io per dei cosini di plastica comprati in uk, dal valore di 7,99 GBP al momento della consegna ho dovuto sborsare altri 4 euro per lo sdoganamento, praticamente la metà del valore.
Non prenderò più nulla dalla UK. È fuori mercato ormai. |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 14:11
lasciamoli bollire nel loro brodo!  |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 14:50
Decisamente! |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 16:02
Dipende in sostanza dal tipo di spedizione: se è tracciata ci sono buone probabilità che passi dalle grinfie della dogana (iva e qualche euro di sdoganamento e sopra un certo valore, c'è chi dice 150 e chi 300, si pagano anche i dazi).
Per dire io su circa 90£ (più o meno 100€) di monete ho pagato quasi 23€ di iva e 5 di sdoganamento.
Se la spedizione non è tracciata è probabile che non passi dalla dogana. |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 17:35
È possibile che almeno i rivenditori più grandi si siano organizzati con modalità di vendita ed organizzazioni logistiche che gli consentono di non essere soggetti dazi. Secondo alcuni le società hanno sedi e logistica in Irlanda del Nord per sfruttare le agevolazioni commerciali ancora in essere con l'Irlanda. Quello che noto è che molti dei prezzi attuali praticati non sono più così convenienti come prima. Considerando che la garanzia offerta è di un solo anno e l'oggetto andrebbe spedito in UK, trovo che sono limitati i casi in cui valga ora la pena di acquistare. |
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