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Scelta primo corpo analogico (Pentax?)


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avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2021 ore 9:28

La politica di togliere qualche funzione al modello più piccolo, per giustificare il distanziamento economico si è sempre fatta, in ogni campo, dalle automobili all'HiFi.
Tornando a Pentax, della Spotmatic fu fatta una versione economica, la Spotmatic 500, che oltre a mancare dell'autoscatto, aveva l'otturatore che si fermava ad 1/500. Bastava smontare la ghiera e segare il pernetto che impediva l'ultimo scatto, dopo questo lavoro la macchina "acquistava" il millesimo, perché l'otturatore era lo stesso.
Per le macchine non provviste, bastava comprare un autoscatto da montare sulla filettatura del pulsante di scatto.
La K1000 nasce come macchina più semplice, rispetto alla MX, è un progetto di parecchi anni prima, visto che è di fatto una Spotmatic con l'innesto K.
L'uso dell'innesto a vite fu molto diffuso all'inizio, quando le reflex nel avevano un esposimetro TTL, quindi il diaframma restava aperto, per non oscurare il mirino, e si chiudeva solo al momento dello scatto. Per fare questo bastava il pernetto delle ottiche a vite. Ricordo che la Nikon F, per citare una delle prime reflex giap, nacque senza esposimetro e solo in un secondo tempo fu aggiunto un pentaprisma esposimetrico, con la famosa forcella, che costringeva a determinate manovre per agganciare e sincronizzare il diaframma dell'obiettivo con l'esposimetro.
Sulle ottiche a vite, non essendoci un fondo corsa, ma una filettatura che si poteva serrare più o meno a fondo, non era possibile avere una posizione certa che garantisse la corretta informazione al simulatore di diaframma.
Questo problema fu risolto in maniere differenti da diverse case:
1) Pentax, con la Spotmatic F, Modificò l'innesto aggiungendo un blocco (il famoso click) a fondo corsa, che permetteva la lettura a TA con gli obiettivi predisposti, ed in stop down con gli altri
2) Praktica, con la LLC, realizzo dei contatti elettrici molto grandi, che garantivano l'informazione anche con piccoli spostamenti nel serraggio dell'ottica

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2021 ore 10:03

Tornando al discorso professionale e non ...
Negli anni '70, ero completamente "immerso" nel mondo della fotografia, visto che lavoravo in un negozio che vendeva attrezzature fotografiche anche professionali (eravamo rivenditori IFF e Manfrotto) e di mio facevo lavori fotografici per comprarmi l'attrezzatura.
Allora erano considerate professionali le ammiraglie CaNikon e Topcon, anche se ovviamente, chi aveva un po' di cervello, era consapevole che si potessero ottenere gli stessi risultati, nel 95% dei casi, anche con i modelli minori delle case produttrici delle ammiraglie, oltre con marche altrettanto buone ma meno titolate.
Le ammiraglie erano delle macchine molto robuste, grandi e pesanti, la cui progettazione risaliva almeno ai primi anni '60. Pentax, che aveva forse il corpo più datato, fu probabilmente costretta, per non trovarsi nel vicolo cieco dell'innesto a vite, a cambiare innesto, e a quel punto ne approfittò, dopo l'esperienza della K1000, per progettare da zero un corpo più compatto, che mantenesse alcune delle caratteristiche dei modelli di punta della concorrenza, ma non tutte, perché il pentaprisma intercambiabile avrebbe impedito una costruzione così compatta. Infatti in seguito anche Olympus fece lo stesso con la OM1.
I fotografi di allora, professionisti e non, non consideravano completamente professionale la MX, per mancanza del pentaprisma intercambiabile e per le dimensioni compatte. Personalmente lo ritengo più un problema di immagine che una manchevolezza tecnica, però la situazione era questa: i professionisti usavano al 99% CaNikon (Topcon stava mollando la presa) e snobbavano Pentax ed altri marchi considerati minori, i dilettanti tendevano ad andargli dietro, con buona pace dell'ufficio commerciale Pentax, che poteva scrivere quello che voleva, ma non serviva a cambiare la testa alla gente.
Più tardi Pentax tirò fuori la LX, ammiraglia "vera" (riferito a quanto scritto sopra) ma in versione 2.0 elettronica, macchina molto interessante, ma arrivata fuori tempo massimo, quando ormai i giochi erano fatti ed i professionisti erano pieni di attrezzature Canon e Nikon che non avevano assolutamente intenzione di sbaraccare.

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2021 ore 10:15

@GiovanniT_, il link che ti ho postato ha nella sezione review le stesse fatte da utenti, come media dei voti e schede tecniche, ci sono qualche zoom buoni.

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2021 ore 11:11









Mi stavo dimenticando di questa chicca. La piccola reflex professionale Pentax MX aveva la possibilità di smontare il dorso standard con un semplice gesto per montare il cosiddetto dorso Pentax Data MX che serviva per imprimere sulla pellicola di dati di scatto, soprattutto per la data e orario dello scatto veniva usato dai fotografi professionisti che collaboravano con le riviste motoristiche degli anni '80 come la storica rivista Autosprint. I dati di scatto erano visualizzati nell'angolo in basso a destra del fotogramma e facevano parte della stampa della foto.


avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2021 ore 11:41

Tornando a Pentax, della Spotmatic fu fatta una versione economica, la Spotmatic 500, che oltre a mancare dell'autoscatto, aveva l'otturatore che si fermava ad 1/500. Bastava smontare la ghiera e segare il pernetto che impediva l'ultimo scatto, dopo questo lavoro la macchina "acquistava" il millesimo, perché l'otturatore era lo stesso.

Pensa te che perversione.
Per offrire una macchina ad un prezzo più economico la "castravano" con l'aggiunta di una limitazione.
Cioè, in pratica gli costava di più e te la facevano pagare meno... MrGreen

avatarjunior
inviato il 02 Gennaio 2021 ore 12:51

@GiovanniT_, il link che ti ho postato ha nella sezione review le stesse fatte da utenti, come media dei voti e schede tecniche, ci sono qualche zoom buoni.


grazie Mickey!
si l'avevo visto tempo fa quel sito, è fatto molto bene in effetti

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2021 ore 15:51

Per quanto riguarda le Spotmatic, mi pare che le ultime versioni con rispettive ottiche funzionavano gia' con simulazione del diaframma e quindi senza necessità di stop down.


Trovato sul web:
Parlare oggi di Spotmatic significa riferirsi ad una vicenda che ha abbracciato più di un decennio ed ha visto alternarsi diversi modelli e varianti. Dire la parola "Spotmatic" è un po' come dire la parola "gatto". Non si indica cioè un animale, ma una intera famiglia di felini che si articola a sua volta in tante razze diverse.
MrGreen


avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2021 ore 15:53

Ho avuto MX e ME
La prima grande amore
La seconda insomma...

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2021 ore 20:44

Ribadisco ho posseduto diverse Pentax analogiche ma ho tenuto sempre la MX, rubata, ricomprata....venduta e ripresa un paio di anni fa, mai un'incertezza, con il 40mm 2.8 (lente da usare chiusa di 1-2 diaframmi) è grande come una compatta.

avatarsenior
inviato il 03 Gennaio 2021 ore 9:01

Anche con il 50mm f/1.7 SMC resta comunque molto piccola.

avatarsenior
inviato il 03 Gennaio 2021 ore 9:56

@Lorenzo1910

Pensa te che perversione.
Per offrire una macchina ad un prezzo più economico la "castravano" con l'aggiunta di una limitazione.
Cioè, in pratica gli costava di più e te la facevano pagare meno...

E' una politica diffusa in molti settori: per allargare il mercato del prodotto, senza abbatterne il prezzo, si mette in commercio una versione "povera", evitando così che gli acquirenti del modello superiore, si sentano buggerati.
Nel caso della Spotmatic, mettere in produzione una macchina con un otturatore diverso, sarebbe forse costato di più, mentre l'autoscatto bastava non montarlo e probabilmente sotto la pelle di rivestimento ci doveva essere il buco per il comando esterno.

avatarsenior
inviato il 03 Gennaio 2021 ore 10:07

Pentax, per parecchi anni, ha prodotto praticamente solo la Spotmatic, quindi si identificava il modello con la marca e viceversa, a differenza di altre case che tenevano in produzione più modelli di prestazioni differenti.
La Spotmatic fa parte della prima generazione di reflex giap, diciamo, per quanto riguarda le dimensioni, full size.
Le seconda generazione vide nascere apparecchi più compatti, spesso usciti in versione manuale ed automatica, tipo Nikon FM e FE, Pentax MX e ME ecc ...
La crescita delle macchine automatiche aumentò con la diffusione degli otturatori a controllo elettronico, che permettevano la regolazione automatica dei tempi, senza soluzione di continuità.

avatarjunior
inviato il 03 Gennaio 2021 ore 10:11

Ho avuto la Me Super (prima reflex) e la MX, le ho adorate, ma non avrei dubbi... La MX è una delle più belle reflex analogiche mai prodotte. Non mancava nulla di essenziale, in un corpo compatto ed elegantissimo.

avatarjunior
inviato il 13 Gennaio 2021 ore 0:47

signore e signori, finalmente è arrivata!Cool




www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3838060

qui veste il smc 135mm f2.5.
le lenti zoom non smc che mi hanno praticamente regalato insieme alla reflex non sembrano all'altezza dei fissi che avevo già, ma mi riservo di fare delle prove con la sony e valutare i risultati a schermo.

purtroppo manca il rivestimento in finta pelle sul retro e ho notato una leggera ammaccatura nella parte alta, comunque sembra funzionare.
appena ho un po' di tempo metto un rullino e comincio a scattare!




avatarjunior
inviato il 13 Gennaio 2021 ore 0:56

altra cosa: la cinghia in tessuto puzza tantissimo di sigaretta Triste... secondo voi se la tolgo e provo a dare una lavata rischio di rovinarla ?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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