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Se la nitidezza fosse davvero importante, Cartier-Bresson sarebbe un fotografo da poco


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avatarsenior
inviato il 21 Ottobre 2020 ore 20:30

la perfezione annoia .
la nitidezza pure .


avatarsenior
inviato il 21 Ottobre 2020 ore 20:33

Esattamente come l'imperfezione "ricercata" a tutti i costi

avatarsenior
inviato il 21 Ottobre 2020 ore 21:31

è cambiato il pubblico ..non ho letto il link ma oggi quello li sarebbe un perfetto sconosciuto... sono cose dette e ridette.. circa 10 anni fa mandai al diavolo una mia amica perchè con la d40 da 6 megapixel le scattai una foto ..molto bella... e iniziò a lamentarsi come un bimbo che piange che non si ingrandiva.. poi non parliamo di chi ti trova critiche alla foto semplice perchè è abituato a sbavare sugli acquerelli hdr del bimbom... chia che compra la reflex da 3000 euro la mette in auto e dopo carica le foto sui siti di fotoritocco on line e pubblica il capolavoro..... e vi giuro che ste cose le vedo tutti i santi giorni... detto questo ..buona luce a tutti

avatarsenior
inviato il 21 Ottobre 2020 ore 21:41

Beh LosGaggio coi formati che adoperava, Adams non poteva permettersi di lasciare a casa il cavalletto MrGreen

avatarsenior
inviato il 21 Ottobre 2020 ore 21:54

Rispondo all'autore... la cosiddetta nitidezza è più o meno importante in base alla finalità della foto, chi te l'ha commissionata, e la successiva pubblicazione. Nel 1950 una foto di fotogiornalismo fatta in piccolo formato (35mm) poteva essere anche imperfetta, a causa dei bassi standard tecnologici (pellicole, lenti, messa a fuoco a stima\telemetro).
Però i progetti editoriali e non, che richiedevano qualità, ritagli, ingrandimenti erano svolti con medio formato e banco ottico, in condizioni controllatissime.
Oggi è facilissimo fare foto a fuoco e ad alti iso, ma il punto è sempre lo stesso: se fai fotogiornalismo ti sono concesse delle "licenze", insieme a dei doveri etici, quindi se fai una foto mossa, ma drammatica e significativa, rischi di vincere anche dei premi. Il concetto però è che il fotogiornalismo, la "street", la fotografia autoriale dove il mosso\sfocato è parte del linguaggio, non sono TUTTA la fotografia. Quindi, come si suol dire, non facciamo di tutta l'erba un fascio! MrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 11:14

Lasciamo stare cartier-bresson e compagnia, la nitidezza è spesso confusa con la definizione, tutte le immagine tranne quelle mosse, sfocate, etc...sono nette, poi la definizione piu o meno grande permette di conservare dei dettagli ingrandendo molto il formato di stampa, ma anche la non illudiamoci da una distanza di visulizzazione normale anche le foto che non hanno una definizione elevata passano benissimo anche molto ingrandite e una definizione elevata è perfettamente inutile..il tutto sta nella distanza d'osservazione. Per me in fotografia una definizione elevata non serve a niente, ma puo essere molto utile per scopi scientifici, archeologici, immagini satellitarie e militari, ecc....ma in fotografia la nitidezza/definizione non è assolutamente un problema siamo gia ben aldila del necessario....la nitidezza/definizione è un falso problema che serve solo a vendere le novita del mercato fotografico o ad auto-compiacertsi della "qualita" della propria attrezzatura guardando le immagini a schermo 100% ma è evidente che in alcun caso la nitidezza fa la qualita della foto....Sorriso

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 11:18

Dipende dal contesto

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 11:34

Ma no! In quale contesto è necessario guardare una stampa da una distanza talmente ravvicinata rispetto alle dimensioni da non vedere l'insieme della foto completa ma solo una porzione?..forse appunto per usi scientifici e militari ma certamente non per uso fotografico...MrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 11:39

Non concordo, al wphoty non è raro vedere avventori che si avvicinano per osservare meglio questo o quel dettaglio

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 11:46

La distanza di osservazione deve essere proporzionata alle dimensioni della stampa.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 11:47

@Angus quello sono ioMrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 11:51

Stefano pelloni, scusa ma il "deve" stride spesso alle mie orecchie in queste discussioni....
Se voglio osservare un dettaglio quindi non posso avvicinarmi alla stampa? Confuso

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 11:52

Fermo restando, caro Leo, che hai ragione quando affermi che la nitidezza non fa la qualità della foto, e fermo restando anche il fatto che nitidezza e definizione non sono la stessa cosa, resta il fatto che la distanza di osservazione, anche se a prima vista non si direbbe, fa la differenza.

Preso per buono l'assioma secondo il quale la distanza di osservazione "ideale" è quella uguale alla diagonale della stampa che si sta osservando, è vero anche che osservare un 30x45 da 55 cm NON è come guardare un 100x150 da 180 cm - anche se in teoria dovrebbe essere la stessa cosa -semplicemente perché ogni pellicola ha una soglia di ingrandimento oltre la quale la qualità decade velocemente... allo stesso modo in cui anche un singolo pixel non si può ingrandire all'infinito.

Tutto questo per dire cosa: beh solo che se le esigenze sono quelle di appendere un ingrandimento su una parete della propria abitazione allora si, le dimensioni di questa stampa le possiamo decidere a priori, e in tutta tranquillità, se invece dobbiamo proiettare, o videoproiettare, a dimensioni la cui distanza di osservazione non si potrà decidere aprioristicamente allora avremo una situazione nella quale la nitidezza, non solo del supporto ingrandito/proiettato ma anche dell'ottica adoperata in ripresa, assumerà importanza primaria anche al fine di esaltare la "bellezza artistica" di ogni singola fotografia ;-)

user177356
avatar
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 11:57

Se voglio osservare un dettaglio quindi non posso avvicinarmi alla stampa?


Questo approccio è figlio della digitalizzazione. In linea di principio, l'immagine è fatta per essere osservata nella sua interezza, quindi la distanza "giusta" per osservarla è quella alla quale tutta l'immagine è contenuta nel campo visivo di chi la guarda.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 11:59

TheRealB capita di avvicininarsi per osservare un dettaglio perchè a distanza di osservazione sono cecato, non la vedo solo come una cosa digitale

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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