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rullini si ma quali?







avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 11:16

Le vecchie lenti soffrono tutte, più o meno, di flare, perchè i trattamenti antiriflesso non sono quelli di oggi.

Per cui il paraluce è assolutamente obbligatorio, ma personalmente io lo uso sempre anche con le lenti moderne: male non fa e protegge pure la lente anteriore da possibili ditate.

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 11:24

Fortunatamente ho il 50 f2. Non saprei dove reperire un paraluce però.

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 11:55

Non so dirti con precisione Diego ma, almeno a sentire quelli di Fuji di allora, la Velvia 100 nasceva per compensare quella famosa compatibilità, NON al 100%, con i bagni E6 che provocava la resa un po'... come dire... ondivaga anche della Velvia 50.
Quindi in buona sostanza doveva essere, in versione 21 DIN, lo stesso passaggio che ci fu nel 2007 dalla Velvia alla Velvia 50.

Non mi è chiaro il passaggio da te descritto Paolo, cioè se intendi dire che la Velvia 100 era nata come sostituta della Velvia 100F oppure della Velvia originale? Perché da come scrivi sembra che la Velvia 100 sia nata dopo la sostituzione di Velvia originale con Velvia 50; ma non è così, infatti la Velvia 100 era inizialmente la sostituta della Velvia originale.
Comunque la cronologia degli eventi, a beneficio di chi non ha vissuto quell'epoca, è la seguente:
La Velvia 100F uscì nel 2003 e affiancò la Velvia originale (che si chiamava solo Velvia, senza il 50 nel nome). Nel 2005 cessò la produzione della Velvia originale che fu sostituita (almeno nelle intenzioni) dalla Velvia 100 (quella senza la F). Nel 2007, a causa della forte richiesta del mercato, probabilmente insoddisfatto dalla Velvia 100 come sostituta, Fuji reintrodusse la vecchia Velvia sottoforma di Velvia 50 (stavolta c'è il 50 nel nome). Da questo punto in poi le tre Velvia coesistettero fino al 2011 quando fu dismessa la Velvia 100F.
Quindi nelle intenzioni Fuji solo la Velvia 100 nasceva per sostituire la Velvia originale.
Anche quando uscì la Velvia 50 feci delle prove comparative con la Velvia originale (di cui avevo fatto scorta); anche in questo caso stesso soggetto e stessa inquadratura fotografati a pochi secondi di distanza cambiando il magazzino Hasselblad. Quello che constatai fu che la nuova versione (Velvia 50) aveva una sensibilità leggermente superiore, infatti io esponendo la vecchia Velvia a 40 ISO mentre la nuova dava gli stessi risultati a 50 ISO. Anche informazioni trovate in rete confermavano ciò qui di chi esponeva la vecchia Velvia a 50 ISO si trovò a espose la nuova a 64, chi la esponeva a 40 ISO (ciò non significa che fosse veramente solo 40 ISO, può dipendere dagli esposimetro o dalle proprie modalità e abitudini su come misurare) si trovò a esporre la nuova a 50. Insomma una piccola differenza di sensibilità secondo me c'era, mentre i colori e il contrasto li trovai pressoché uguali (almeno agli occhi, ovviamente non ho fatto misurazioni strumentali) e addirittura più neutri (ad esempio nei grigi) nella Velvia 100, sebbene in seguito riscontrsi nella Velvia 100 quella famosa leggera dominante magenta/rossa, ma 'ho usata talmente poco (e nel frattempo la qualità dei laboratori è calata vertiginosamente) che il giudizio resta sospeso. Io la nuova Velvia 50 comunque la espongo a 50 ISO.

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 13:43

Guarda il diametro del porta filtri, Leo

user30556
avatar
inviato il 20 Settembre 2020 ore 13:48

Per cui il paraluce è assolutamente obbligatorio, ma personalmente io lo uso sempre anche con le lenti moderne: male non fa e protegge pure la lente anteriore da possibili ditate.

Pure la lente frontale dalla pioggerellina e... Dalle cadute! Un Canon 100/2 mi volo' dallo zaino aperto sull'asfalto ed atterro' giusto sul paraluce che ammortizzo' l'impatto. Paraluce esploso in vari pezzi. Obbiettivo intatto.

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 14:00

Giusto!

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 14:42

Comunque la cronologia degli eventi, a beneficio di chi non ha vissuto quell'epoca, è la seguente:
La Velvia 100F uscì nel 2003 e affiancò la Velvia originale (che si chiamava solo Velvia, senza il 50 nel nome). Nel 2005 cessò la produzione della Velvia originale che fu sostituita (almeno nelle intenzioni) dalla Velvia 100 (quella senza la F). Nel 2007, a causa della forte richiesta del mercato, probabilmente insoddisfatto dalla Velvia 100 come sostituta, Fuji reintrodusse la vecchia Velvia sottoforma di Velvia 50 (stavolta c'è il 50 nel nome). Da questo punto in poi le tre Velvia coesistettero fino al 2011 quando fu dismessa la Velvia 100F.
Quindi nelle intenzioni Fuji solo la Velvia 100 nasceva per sostituire la Velvia originale.




No Diego, la Velvia 100F non fu introdotta per sostituire la Velvia originaria ma per ampliare l'offerta con una pellicola che volutamente offriva una resa cromatica più calda.
In buona sostanza la Velvia 100F era la risposta all'unica Kodak buona dopo le Kodachrome: ossia la E 100 VS che nasceva, nelle intenzioni di Kodak, come risposta (ad alta saturazione cromatica) allo strapotere della Velvia.
La differenza era, come al solito, che alle promesse strombazzate da Kodak non corrispondeva mai la realtà dei fatti e quindi se è vero che la E 100 VS offriva una saturazione cromatica all'altezza di quella della Velvia, per il resto non c'era storia: l'RMS arrivava a 10, forse, la risoluzione arrivava si e no a 120 lpmm e i neri non erano affatto neutri come quelli della Velvia però... però offriva una timbrica cromatica più calda che piaceva a molti utenti Fuji, anche perché non dobbiamo dimenticare che quelli a cavallo del secolo sono stati gli anni in cui Kodak attuò il suo famoso sabotaggio a Fuji, modificando leggermente la composizione dei bagni E6, che portarono come conseguenza la resa ballerina della Velvia che infatti, quando veniva sviluppata con i bagni Kodak, d'improvviso cominciò a mostrare una certa dominante fredda, a volte anche piuttosto forte.
A questo sabotaggio Fuji rispose (nel 2007) con la Velvia 50, che era adattata ai nuovi bagni E6, e nel frattempo mise in produzione, appunto, la Velvia a intonazione calda, la Velvia 100F appunto, che però incappò anch'essa nel boicottaggio Kodak e quindi, invece di una semplice intonazione calda, come era nelle intenzioni dei progettisti, cominciò a mostrare una decisa dominante Rossa.
A questo eccesso di dominante rossa si cercò quindi di porre rimedio con la Velvia 100, che in pratica è la Velvia 100F adatta ai bagni Kodak tarocchi... ma la dominante, per quanto un poco alleggerita rispetto alla 100F, rimane comunque.
Nel periodo fra il 2005 e il 2007 invece accadde seplicemente che Fuji, come del resto aveva già fatto Kodak con esiti disastrosi, pensò di ritirarsi anch'essa dal mercato della pellicola per concentrarsi sul digitale, e quindi interruppe per un periodio la produzione di tutte le pelicole cercando di andare a esaurimento salvo poi, in primis a causa della lezione indiretta ricevuta dal fallimento Kodak, e poi per la aumentata richiesta di pellicole da parte di chi era rimasto orfano di Kodak, fu costretta a ricominciare la produzione di pellicole per diapositive, ma a questo punto eliminò quasi tutta la gamma limitandosi alle sole Velvia 50 e Provia 100F.

Per quanto invece riguarda la vexata quaestio della sensibilità della Velvia io, personalmente, non ho notato differenza fra le due emulsioni: a 50 ASA esponevo la vecchia... a 50 ASA espongo la versione post 2007, quello che invece ho felicemente notato è la improvvisa scomparsa delle fastidiose dominanti fredde che avvilivano la versione vecchia e l'immediata ritorno del Nero pulito e profondo delle origini.

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 14:58

No Diego, la Velvia 100F non fu introdotta per sostituire la Velvia originaria ma per ampliare l'offerta con una pellicola che volutamente offriva una resa cromatica più calda.

Ma infatti anche io ho detto che la Velvia 100F non sostituiva la Velvia classica, concordo con te.
A questo sabotaggio Fuji rispose (nel 2007) con la Velvia 50, che era adattata ai nuovi bagni E6, e nel frattempo mise in produzione, appunto, la Velvia a intonazione calda, la Velvia 100F appunto, che però incappò anch'essa nel boicottaggio Kodak e quindi, invece di una semplice intonazione calda, come era nelle intenzioni dei progettisti, cominciò a mostrare una decisa dominante Rossa.

Paolo, la Velvia 100F è del 2003; inoltre non concordo sul fatto che la Velvia 100F era più calda della Velvia, semmai trovo vero il contrario.

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 16:49

Paolo e Diebu: sarebbe interessantissimo vedere attraverso foto reali della vostra produzione esempi di quanto dite. Come appassionato di storia della fotografia analogica, mi interesserebbe davvero vedere certe differenze, le eventuali dominanti, il nero puro di diapositive vostre che immagino (pensando anche alle multiproiezioni di cui avete esperienze) essere spettacolari. Vorrei davvero partecipare a quella emozione e non solo parlarne. Io confesso, invece, di non aver visto un nero più puro delle Agfachrome 50. Ma non ho mai fatto comparazioni attendibili: scattavo e basta.
Noi tutti con esperienze di diapositive siamo in attesa!!!....

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 17:00

Eh Claudio, sarebbe davvero interessante, ma un confronto ben fatto lo si potrebbe avere solo osservando le diapositive originali sul tavolo luminoso o proiettate. La ragione è presto detta: anche ad avere il tempo di fare le s scansioni di tali diapositive e regolare i files perché corrispondano alle originali, I vari osservatori le osserverebbero su monitor diversi, magari non correttamente calibrati/profilati e in condizioni di illuminazione ambiente diverse, vanificando tutto il confronto.

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 17:14

Beh, certo, hai ragione Diebu, ma confesso che sentir parlare di ingredienti per... dolci senza poterne vedere e assaggiare qualcuno si va in crisi di astinenza: nelle vostre gallerie, sia tua che di Paolo, non c'è niente di...appetibile e allora ti viene una grandissima....fame! Dovrete colmare, prima o poi, questa grande lacuna!!! Magari anche sottostando a qualche piccolo compromesso: dopotutto questo è un sito di fotografie.
Un caro saluto

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 17:20

Si Claudio è vero, magari quando trovo del tempo per fare la scansione di quelle foto di confronto fatte (non le ho mai scansionate a causa del non interesse a stamparle o ad avere un back-up digitale, trattandosi solo di test) le inserirò nella mia galleria quì su Juza.

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 17:29

Sì, Diebu, anche se confesso che piuttosto che vedere una serie di aridi test o, magari, al fianco dei test, sarebbe molto più interessante vedere qualche foto "vera", qualche prova di qualità fotografica, fatta sì di gamme dinamiche, di neri puri, di contenuti tecnici e di assenza di dominanti, ma soprattutto di...emozione: guardando foto, capendo gli altri si perpetua la voglia di continuare con la nostra passione...

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 18:04

i paraluce li puoi comprare in Cina. ti arrivano a casa dopo circa un mese e spendi in tutto un paio di euro.

ti conviene molto usarlo

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2020 ore 18:07

No Diego... la Velvia 100F non è solo calda, mostra una dominante rossa imbarazzante.
Del resto per rendersene conto basta osservare il filamento di una comune lampadina a incandescenza attraverso la coda del rullino di diapositive quando esso ti viene riconsegnato.
Come tu sai se lo sviluppo è perfetto detta coda appare di colore nero, e quindi il filamento della lampadina appare di un bel grigio chiaro.
Ovviamente è impossibile che quella coda possa essere perfettamente nera perché è praticamente impossibile mantenere rigirosamente la temperatura del bagno di sviluppo entro i canonici 20°C (se non erro questa è la temperatura) con la variazione entro un massimo di +/- 0,5°C, e quindi un minimo di colorazione, di un verde o di un rosa pallidissimi (il colore ovviamente varia a seconda della variazione in + o in - della tempertura del bagno), quella benedetta coda, una qualche dominante, la mostrerà comunque.
Bene.
Quando osservavo il filamento attraverso la coda della Velvia esso appariva sempre di un grazioso color rosa pallido... quando lo osservavo attaverso la coda della Velvia 100F/100 era sempre rosso amaranto!

Per la cronaca: in trent'anni di Velvia le code mi sono sempre tornate rosa pallido, una sola volta me n'è tornata una attraverso la quale il filamento mi è apparso grigio.

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