| inviato il 17 Settembre 2020 ore 12:46
“ In Italia si va molto alla carlona, con la conseguenza che il giudice finisce per interpretare i contratti in funzione del poco che c'è scritto e delle norme di legge. „ TheRealB sono stato d'accordo con te praticamente su tutto quanto hai scritto, tranne che sulla frase quotata; è vero solamente che se si tratta di disciplinare l'accordo tra fotografo e modella per scatti in TF la liberatoria ha un contenuto generalmente piuttosto semplice, altrimenti le condizioni contrattuali non vengono mai lasciate al caso; ovviamente è sempre una questione di "contesto". Detto ciò, a prescindere da tutte le possibili valutazioni giuridiche, il commento di SemT alla prima pagina avrebbe dovuto mettere fine alla discussione...peraltro il suo autore non ha più scritto nulla quindi evidentemente gli avete dato una cattiva notizia |
user177356 | inviato il 17 Settembre 2020 ore 13:03
Light Ale, il tuo amico avvocato mi sembra ti abbia dato un'ottima dritta. Io inserirei la valutazione economica anche nel caso in cui la modella venisse remunerata, così che alla nel caso di revoca al consenso alla pubblicazione dovrebbe non solo restituire il compenso ricevuto ma remunerare il lavoro del fotografo. “ per adesso non ho avuto problemi... „ Immagino però che nessuna modella abbia ancora revocato il consenso. |
user109536 | inviato il 17 Settembre 2020 ore 13:51
Seduti davanti ad un avvocato si firma un contratto tra le parti. Ma è così complicato ? |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 15:07
Il caso specifico del topic non credo necessiti di avvocati. Contratto e liberatoria non ci sono (sarà premura del fotografo procurarseli per un'occasione successiva), è stata fatta una richiesta perchè lo scatto di spalle comunque la rende riconoscibile alla sfera di amicizie più stretta e questo le causa dei problemi. Come già detto (forse la mia risposta è tra quelle saltate) sarebbe segno di buona volontà del fotografo rimuoverla. Sul discorso dei contratti e della possibilità di rimozione delle fotografie su richiesta della modella anche dopo l'esecuzione del lavoro, mi sembra una cosa molto ovvia. Qualsiasi contratto può non essere rispettato da una delle due parti, è sempre stato così. Ovviamente con le conseguenze che ne derivano. Mi immagino se una delle modelle chiedesse la rimozione della sua foto utilizzata per il murales di Armani in via Durini a Milano.... Credo che costerebbe meno allo stilista pagare i danni alla modella piuttosto che rifare la campagna pubblicitaria. Sempre che il giudice riconosca valida la sua motivazione al ritiro.... C. |
user177356 | inviato il 17 Settembre 2020 ore 15:36
“ Seduti davanti ad un avvocato si firma un contratto tra le parti. Ma è così complicato ? „ L'avvocato predispone il testo, il contratto lo firmano le due controparti in autonomia. Mica è un rogito notarile... “ Credo che costerebbe meno allo stilista pagare i danni alla modella piuttosto che rifare la campagna pubblicitaria. „ La modella, se ne ricorrono i presupposti, potrebbe chiedere al tribunale la sospensione cautelativa della campagna. |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 15:43
“ La modella, se ne ricorrono i presupposti, potrebbe chiedere al tribunale la sospensione cautelativa della campagna. „ Indubbiamente, ma per una modella professionista che ha firmato un contratto con Armani (esempio, ovviamente), che ha fondato la campagna pubblicitaria sulla sua immagine quali potrebbero essere le ragioni per l'annullamento di tutto? |
user177356 | inviato il 17 Settembre 2020 ore 15:49
Questo è un altro discorso: una modella professionista che chieda anche solo la rimozione della sua immagine dalla campagna (anche senza chiederne la sospensione) forse non troverebbe più lavoro nel settore. Quindi o ha un potere di ricatto notevole, e vuole ritirarsi, oppure è un atto suicida dal punto di vista professionale. |
user109536 | inviato il 17 Settembre 2020 ore 15:54
Ripeto è così complicato stipulare un chiaro accordo tra le parti ? O forse ci sono motivi che mi sfuggono per evitare di farlo ? In fondo anche la liberatoria dovrebbe contenere delle condizioni che chi la firma s'impegna a rispettare , o no. Ma dove sta il problema, proprio non riesco a capirlo. |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 15:58
“ Ripeto è così complicato stipulare un chiaro accordo tra le parti ? O forse ci sono motivi che mi sfuggono per evitare di farlo ? In fondo anche la liberatoria dovrebbe contenere delle condizioni che chi la firma s'impegna a rispettare , o no. Ma dove sta il problema, proprio non riesco a capirlo. „ ti riferisci al topic? non c'è contratto e liberatoria. ti riferisci alla discussione che ne è seguita? Allora si parla di una sentenza che concede anche in presenza di contratto e liberatoria alla diffusione dell'immagine la possibilità di richiedere il ritiro delle immagini. Un contratto tra un'agenzia e una casa di moda è un contratto chiaro tra le parti. La sentenza recita che può essere reso nullo ovviamente con delle conseguenze. Da qui la discussione. Cosa non riesci a capire? |
user177356 | inviato il 17 Settembre 2020 ore 16:02
“ In fondo anche la liberatoria dovrebbe contenere delle condizioni che chi la firma s'impegna a rispettare , o no. „ No. La Cassazione ha chiarito che il consenso alla pubblicazione (c.d. "liberatoria") è un atto autonomo, anche qualora sia inserito in un contratto. Quindi non può essere soggetto a condizioni nel senso giuridico del termine, cioè rimane rimesso alla libera determinazione dell'interessato. Se per condizioni intendi invece conseguenze , allora il contratto può (a mio avviso) far discendere alcuni effetti dalla revoca, come ad esempio la cessazione dell'accordo, la restituzione delle somme pagate, il pagamento di penali e/o risarcimenti, etc. La differenza appare sottile ma non lo è: la fotografia va comunque rimossa, ma le conseguenze della revoca possono (a) indurre l'interessato a revocare solo in presenza di gravi motivi e (b) consentire al fotografo una compensazione, sia pur parziale. |
user109536 | inviato il 17 Settembre 2020 ore 16:03
Mi riferisco al topic ma forse non mi ritrovo perché vivo in un'altra nazione dove ci sono regole diverse. Chiudi ciao |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 16:41
“ Ogni shooting che faccio è sempre accompagnato da liberatoria (già avuto brutte esperienze in merito). Ultimamente su consiglio di un amico avvocato ho aggiunto un valore "economico" al mio lavoro ed uno al lavoro della modella andando a compensare (per arrivare ad un TF), formula che utilizzo talvolta per studiare schemi di luce, pose o farfe dei preview in funzione dei futiri lavori. In sostanza stipulo un contratto dove "ad esempio" valuto il lavoro di realizzazione delle foto 400€ (cifra a caso) e il lavoro di posa del soggetto la medesima cifra di 400€ ... quindi senza scambio di soldi io sono libero di usare le foto per i miei scopi promozionali (non commerciali) e lo stesso è libero di fare il soggetto ritratto. Qualora uno dei due soggetti coinvolti cambi idea ovviamente decade una delle contropartite e scatta la "fatturazione" dell'importo... tu modella hai deciso che non vuoi che pubblichi le tue foto sui miei canali... ok, mi paghi il servizio fotografico svolto. io fotografo decido che le foto fatte non debbano essere pubblicate perchè voglio riservare quel mood al mio cliente... ok, ti corrispondo l'importo dovuto per il tuo impegno. per adesso non ho avuto problemi... „ Direi ottima soluzione |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 18:37
Newtown: “ tranne una, nella quale il soggetto è ritratto in intimo di spalle e senza reggiseno „ Newtown, la sentenza di prima (2016) dà indicazioni importanti. Non sono esperto di diritto, ma ti segnalo che in anni successivi la legge ha rafforzato la protezione contro la diffusione di immagini sul web. La legge sul "Revenge" del 2019 prevede pene severe contro la diffusione di "immagini o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate" . Avevano in mente casi molto diversi dal tuo; da come è scritto, nota però: 1) che la foto può avere "contenuto sessualmente esplicito" anche quando non sono mostrati i relativi organi; 2) sul "consenso" non dice affatto che basta quello iniziale (prima del cambio di idea). Ho l'impressione che un avvocato di munizioni possa trovarne parecchie, mentre tu non hai in mano nulla; poi magari ti danno ragione, ma potrebbe non essere indolore. P.S. Se ha chiesto di togliere anche l'ultima foto avrà i suoi motivi. |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 19:04
Poi dipende anche dal contesto dove e' esposta. Una foto visti di spalle sulla bacheca della canonica ha una valenza diversa della stessa foto su una bacheca di annunci erotici.. |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 9:52
Non so se lo avete già detto, ma c'è un articolo su Repubblica.it che è un spunto interessante sulla gestione dell'immagine da parte delle modelle. In pratica Emily Ratajkowski si lamenta che non ha più controllo della propria immagine, che viene usata spesso anche senza il suo permesso.... |
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