| inviato il 08 Agosto 2020 ore 14:39
La precisione è certamente superiore con una ML, la stessa che si può avere in live view con una reflex. Nel mondo delle mire ottiche questo è assolutamente evidente. Nel mondo reale le differenze tra reflex o ML o live view sono difficilmente apprezzabili. Quello che però volevo dire è che per cambiare radicalmente sistema ci sono altre motivazioni che certamente ha trovato chi ha fatto la scelta ML lasciando per sempre la reflex. Per esempio un vantaggio vero di una ML rispetto alla reflex è la visione della scena come verrà davvero sulla foto. Questa caratteristica del mirino elettronico può essere importantissima per molti. Il mirino ottico però per altri è irrinunciabile. |
| inviato il 08 Agosto 2020 ore 16:19
Con le moderne ML fotografi un soggetto in movimento tenendo a fuoco l'occhio a grandi aperture con pdc millimetrica (da 85 f1,2 a 400 f2.8) che sia una persona o un volatile, con una percentuale di foto a fuoco altissima, prova a farlo con il LV di una reflex tipo 5DsR.
Le reflex se tarate vanno bene ma le moderne ML sono tutta un altra cosa  |
| inviato il 08 Agosto 2020 ore 17:02
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Con le reflex i superluminosi si possono usare con grande soddisfazione a patto che siano tarati. Ma per taratura, nel caso di lenti originali, si intende una semplice microregolazione in camera su un solo punto (per i fissi) o su due punti (per gli zoom). Nel caso si scopra un disallineamento e non ci va di fare la microregolazione si può usare il live view ed il risultato sarà sempre perfetto. Nel caso di lenti di terze parti il discorso cambia radicalmente perchè la taratura è estremamente più complessa: 4 punti per i fissi e ben 16 per gli zoom, tralasciando discorsi legati all'incostanza. Quindi chi passa ad ML solo per questa ragione di front/back focus e usa obiettivi originali non fa una gran furbata, mentre se usa obiettivi di terze parti qualche vantaggio lo ottiene.
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In realtà anche con il dual pixel cmos vi possono essere problemi di front e back focus.
Esempio pratico: nel 2019 Canon ha rilasciato un aggiornamento di firmware, per il 70-200 f2.8 rf, per correggere dei problemi di front focus.
Con una reflex un problema simile si sarebbe potuto temporaneamente risolvere con la regolazione fine af, ma Canon (a differenza di Nikon) non la prevede per il dual pixel cmos, per cui chi era in possesso dei primi esemplari di 70-200 rf ha dovuto convivere con il front focus (nemmeno l'assistenza poteva fare qualcosa) fino al rilascio del nuovo firmware.
Altri problemi di spostamento del piano focale possono essere dovuti, ad esempio, al focus shift, al variare dell'apertura del diaframma. Un esempio si nota nel test di the digital picture del 24-105 rf:
www.the-digital-picture.com/Reviews/Canon-RF-24-105mm-f-4L-IS-USM-Lens
"Note that at 105mm, there is some focus shift rearward as the aperture is stopped down. The focused-on subject remains sharp, but most of the depth of field is added behind the subject. Wider angles show a more even front-to-back depth of field increase."
In pratica, accade l'opposto di quanto descritto per l'ef 85 f1.4 L usm, in questa discussione.
Quanto alle ottiche non Canon, anche con le mirrorless vi sono comunque molte incognite, dato che Canon non esegue alcun test con tali ottiche.
Ad esempio, per le r5 e r6 si dovrà attendere che i vari produttori terzi di ottiche eseguano il reverse engineering, per cercare di ricostruire le logiche di funzionamento della fotocamera, e aggiornino il firmware delle ottiche.
Il problema è che sulle mirrorless il firmware viene aggiornato più frequentemente, rispetto alla reflex, e spesso vi sono delle modifiche sostanziali a livello delle logiche di funzionamento dell'autofocus (che non vengono testati con ottiche non Canon). Conseguentemente i produttori delle ottiche non Canon dovrebbero effettuare il processo di reverse engineering con pari frequenza, per stare dietro agli aggiornamenti di firmware della fotocamera, ma non sempre la cosa viene fatta.
Pertanto, spendere 4700 euro per una eos r5, assumendo che funzioni correttamente con ottiche non Canon, potrebbe non essere una decisione particolarmente savia. Non vi è alcuna garanzia in tal senso (persino Canon ha dovuto aggiornare il firmware di alcune ottiche, per renderle pienamente operative con le r5 e r6), e in caso di problemi la cosa rischia di divenire un calvario. Anzi, la stabilizzazione integrata nel sensore è una ulteriore incognita, visto che non è stata testata con ottiche non Canon, e i produttori di queste non possono fare nulla per modificarne le logiche di funzionamento... |
| inviato il 08 Agosto 2020 ore 18:14
Insomma visto che tanti passano a ML qualche buona ragione certamente ce l'hanno ma non è il f/b focus quella principale.
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| inviato il 08 Agosto 2020 ore 19:00
Peppe, la mia si! |
| inviato il 08 Agosto 2020 ore 19:04
Se hai risolto un problema che ti crucciava hai fatto bene.
Io mi trovo bene con l'AF della 5d4 e il mirino elettronico mi stanca dopo pochi minuti per cui, al momento, resto con quello che ho.
Ma sicuramente, oltre all'AF, avrai trovato altri vantaggio che io, sempre al momento, non trovo o non ne ho esigenza stringente. |
| inviato il 08 Agosto 2020 ore 19:38
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Insomma visto che tanti passano a ML qualche buona ragione certamente ce l'hanno ma non è il f/b focus quella principale.
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In alcuni casi i limiti sono proprio nella parte hardware dell'autofocus delle reflex: certi punti af hanno sensori lineari con pochi pixel e e che non riescono a riconoscere determinati pattern (anche per la disposizione dei sensori stessi).
Su alcuni modelli, come la 6d, in certi casi (soprattutto se ciò che si fotografa non ha un buon contrasto) si nota una marcata differenza nell'accuratezza dell'autofocus, tra punto af centrale e punti periferici per tale ragione. Portare la macchina presso l'assistenza non risolve il problema, dato che loro testano l'autofocus su una focus chart, con pattern che consentono di fare lavorare in modo ottimale qualsiasi autofocus, e l'entità del problema si riduce enormemente.
Con una 5d mark IV si ha per le mani un sensore autofocus completamente diverso, visto che è il medesimo della 1dx mark II, per cui vi sono mediamente meno problemi. La 1dx mark III, per la cronaca, ha un sensore autofocus ttl-sir con una struttura totalmente differente, rispetto alle generazioni precedenti: infatti ero fortemente propenso ad acquistarla, ma il prezzo era davvero fuori portata. Avendo poi trovato da RCE una 1dx mark II con 61000 scatti, per 1850 euro, ho optato per un'altra soluzione (anche perché sono riuscito a rivendere la 1dx a 1400 euro). |
| inviato il 08 Agosto 2020 ore 19:46
Infatti con la 6d ho sempre usato solo il centrale e questo comporta forti limitazioni nelle inquadrature. Con la 5d4 i numerosi punti vanno tutti bene e quindi prima di farne a meno dovrei avere forti motivazioni che al momento non ho assolutamente.
Sono certo che chi ha fatto un passaggio di questo tipo le motivazioni le ha trovate.
Siamo un po ot ma in fondo le risposte al quesito del 3d sono arrivate.
Se eri arrivato alla conclusione 85/1.4 L IS insisterei su quello, non è il caso di cambiare perchè sei incappato in una copia sfortunata, non è facile scegliere un 85 e tu una scelta l'avevi fatta. |
| inviato il 09 Agosto 2020 ore 9:52
Caro Peppe, se ti riferisci a me ti ringrazio. Non ho più partecipato alla discussione perché parlavate fra voi. Sono stato del tutto invisibile  . Saluti |
| inviato il 09 Agosto 2020 ore 14:20
Si Gabriele, sistema la faccenda e vedrai che è una ottima lente |
| inviato il 11 Agosto 2020 ore 2:25
Strana questa storia della pdc ridotta, bisognerebbe indagare. Forse Hbd ha ragione, potrebbe essere uno spostamento del fuoco chiudendo il diaframma (focus shift), però non mi risulta che quella lente ne sia affetta. |
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