| inviato il 26 Novembre 2019 ore 15:20
@Mickey: “ Ne ho trovata una revisionata ma senza mirino.....
Difficile da trovare..... „
Purtroppo molti rivenditori hanno la cattiva abitudine di vendere separatamente il pentaprisma per farci più soldi. In effetti lo vendono a circa 100 Euro o poco meno. Il Photomic forse lo trovi per meno... forse.
Se non l'hai già presa, punta piuttosto ad una completa, alla fine dei conti ti costa meno.
Dai un'occhiata qui... |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 16:11
Grazie! |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 16:15
Prima allevavo criceti, ora allevo scimmie: si guadagna di più 
(scherzo, eh! ) |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 17:01
Vorrei far notare che l'eccellente Exakta sviluppo' un completo sistema reflex diversi lustri prima dell'avvento del pentraprisma, che avvenne dopo la guerra con la elusiva ottima nostrana Rectaflex. La Contax S , prima reflex a pentaprisma di grande diffusione , si evolvette alfine nelle Pentacon perdendo la sua allure professionale ed elitaria con la produzione di massa. Questo gap nel campo delle reflex pro (e non pro) fu abilmente sfruttato dai giapponesi come sappiamo, e produssero fotocamere professionali anche le scomparse Miranda e Topcon.
La Nikon F e' certo una pietra miliare della storia della fotografia, la Casa s'era gia' fatta notare per la qualita' delle sue ottiche Nikkor (o Nippon Kogaku? Non so, allora cosa usassero) ai tempi della guerra in Corea, quando i fotografi di guerra statunitensi scoprirono una relativamente abbondante e ragionevole risorsa a portata di mano in Giappone senza andare ad importare Zeiss e Leitz dalla Germania agli USA (e poi spedire in Corea) da montare sulle loro macchine a telemetro tedesche (o su fotocamere comprate in Giappone, fabbricate da quelle che presto divennero Nikon e Canon). L'inarrivabile qualita' tedesca? Beh, le macchine e le ottiche nipponiche non erano niente affatto male .
A chiunque abbia usato seriamente una Contarex (o una Contaflex e penso anche una Contax ) , la facilita' d'uso di una Nikon F pare un sogno da quanto la tedesca e' perfetta ma complessa e macchinosa (esposizione in numeri luce.. regolazioni, a seconda del modello, di focale o diaframma sul corpo macchina .. provate poi ditemi)
Zeiss proponeva negli anni 60 _quattro_sistemi_ reflex fantastici (di cui 2 in 35mm) radicalmente incompatibili tra loro, senza saper risolversi se usare otturatori a tendina (come su Contax e Contarex) o centrali a iride (Contaflex) quando Nikon o Asahi Pentax proponevano a stento due modelli, ma erano semplici ...
Per chi ha imparato a fotografare negli anni 70 o successivamente, una Nikon F e' solo una normale fotocamera professionale senza stranezze se non qualche manovra semplicissima per tarare l'esposimetro, una Contarex con tutti i suoi surreali meccanismi su cuscinetti a rulli e' una specie di macchina Enigma per fotografare. Basti dire che nella costosissima tedesca i riferimenti verniciati per la prodondita' di campo (che normalmente stanno sull'ottica) sono su indici mobili sopra la mirrorbox, che si spostano in funzione dell'ottica montata!!! Chiaro che la piu' economica (!!) e razionale Nikon F al confronto sembra ispirata ad una radicale spartana ed affidabilissima semplicita'. Qualsiasi fotografo uso alla pellicola puo' usare senza studio una Nikon F ancora oggi (in quanto divenuta paradigmatica di ogni reflex a seguire) , con una Contarex o una Exakta vorrei vedere. |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 17:11
Affascinante la contarex ..... |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 17:11
Duna, condivido pienamente quanto dici.
La Zeiss "ovest" si è persa in fantasmagorici tecnicismi, perdendo di vista le necessità dell'utilizzatore finale, mentre la Zeiss "est" non è riuscita a sviluppare pienamente la sua Contax S che, uscita ben 11 anni prima, era sulla buona strada, e che sicuramente è stata di ispirazione per la progettazione della Nikon F. Prova ne è il pentaprisma che in entrambe è argentato sul frontale e rivestito sugli altri lati.
Forse nel blocco est è mancata la determinazione necessaria e probabilmente anche i mezzi finanziari. |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 17:17
la contarex era per i foto-dilettanti della domenica |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 17:23
“ la Contarex era per i foto-dilettanti della domenica „
Quelli granosi però!
Contarex
Oggi è per i collezionisti granosi! |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 17:26
I tedeschi avevano il problema del costo del lavoro ed un Marco robusto
I giapponesi (allora) avevano lo Yen che tenevano volutamente basso e pure il costo del lavoro lo era |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 17:28
I giapponesi allora erano come i cinesi oggi. |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 17:31
i tedeschi a volte sono ottusi e poco critici e i giapponesi li hanno seppelliti fotograficamente. |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 17:34
Skylab59...ottimo tributo
nikonista fino all'anno scorso per 35 anni buoni... ho avuto per diletto oltre a a quelle con cui lavoravo in bellissima F photomic FTN . Ed F2 AS con dp2 e winder doppio...e varie ottiche.. |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 18:18
Skylab, non eri distantissimo. La classica forma a base ottagonale delle Nikon era direttamente presa dalle Zeiss in generale e dalle telemetro Contax in particolare (le prime Nikon erano a telemetro, la Nikon F somiglia per forza alla Contax S reflex della Zeiss di Dresda perche' entrambe _sono_ Contax con mirrorbox aggiunta), come le Pentacon dopo di loro (semplificando la forma in rettangolare per risparmiare).
La bellissima Olympus OM1 invece voleva essere non una Zeiss ma la Leica che mancava, cioe' la 'vera' Leitz reflex (non la Leicaflex che era un animale ben piu' massiccio) leggera compatta ed essenziale come le Leica M (Olimpo: il vertice, regno degli dei), arrivando perfino a chiamarsi con il nome di una Leica , approfittando della M1 che non fu mai fabbricata (non esiste una Leica a telemetro M1, partono da M2 ma credo che venne prima la M3..). Leica minaccio' azioni legali e si arrivo' al compromesso OM1 =O(lympus) M1 che aveva il pregio di scontentare entrambi. Tanta era la suggestione di questi archetipi tedeschi, dalla costruzione maniacale e dalla qualita' ancor oggi ritenuta , giustamente, proverbiale. |
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