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sommo bene parte II


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avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2019 ore 19:58

@Daniele Ferrari

Old_pentax, infatti il problema principale sarebbe quello di capire cosa possa essere condivisibile, del modo di vita Amish, anche da parte di tutti gli altri, che non ne condividono l'ortodossia religiosa e la chiusura sociale; di sicuro però sull'aspetto economico/ecologico ci sarebbe da riflettere


Sono d'accordo.

Ora, battute a parte, ti spiego il mio stile di vita:

ho volontariamente cessato la mia attività professionale circa 6 anni fa, all'età di 53 anni.
Negli ultimi 12/15 anni le logiche lavorative sono cambiate molto.
Pur comprendendole, anzi, proprio per quello non riesco a condividerle.
Non riesco e non voglio adattarmi alle nuove logiche.
Mi ha sempre fatto piacere avere a disposizione del danaro ma non l'ho mai "bramato".
Non mi sento avido e neanche invidioso.

La decisione ha comportato un cambiamento del mio stile di vita.
Dal punto di vista economico campo con qualche rendita che ho costituito in precedenza.
Non ho la pensione.
Me la daranno (pochi spiccioli) a 67 anni e 10 mesi e cioè tra circa 8 anni abbondanti.
Rinuncio a diverse cose, faccio poche vacanze e mi accontento di una Panasonic G80.
Ho ancora i miei sogni.
Spesso sublimo ricordando tempi e fasti passati.

Ho una piccola automobile che uso poco, solamente per i tragitti strettamente necessari.
Non vado quasi mai al ristorante, tanto se ci vado poi sto male.
Consumo poca energia elettrica.
Mi tengo tutta la spazzatura biodegradabile nella letamaia del giardino.
Riciclo anch'io la carta della stampante/fotocopiatrice con la quale, ritagliandola, mi faccio dei blocchetti per appunti che do anche a parenti e conoscenti.
Detesto gli avidi (capitalisti sfrenati), gli invidiosi (marxisti sfegatati), i creduloni religiosi ed in generale tutte le ideologie laiche o religiose.
Amo le persone capaci di determinare il proprio comportamento utilizzando il proprio pensiero.
Pensiero che deve essere mirato al rispetto reciproco e di tutto ciò che ti circonda:
esseri viventi, ambiente fisico.

Mi riscaldo con il camino a legna (anche se ho l'impianto di riscaldamento a gas metano).
Cerco di impattare il meno possibile nei confronti dell'ambiente e delle persone.
Pulisco il fronte strada davanti alla mia abitazione e a volte anche davanti a quella dei confinanti.
Non butto cartacce e spazzatura per strada.

Ho sempre lottato per convincere le persone al rispetto altrui sia civico che morale.

Non ho fatto figli perchè non volevo generare persone che provassero sofferenza nel contatto con altri esseri umani e nenche la provocassero agli altri.

Sono contrario ad ogni forma di smodatezza.

Ho cercato di comunicare il mio messaggio agli altri (normaloidi) i quali lo ignorano completamente guardandoti come un × ...

Ho fatto parte del consiglio comunale e della giunta del mio paese (lista civica) - abitanti circa 330.
Ho sorpreso diversi elementi della maggioranza con le mani sporche di marmellata ...
Mi sono impuntato e ho lottato.
Durante un consiglio comunale, dopo aver chiesto agli elementi "ladroni" compresa la segretaria comunale di rimanere almeno nel "lecito" un altro assessore si è alzato in piedi e mi ha detto: "smettila di usare il termine LECITO!".
Di certo i signori non hanno la minima idea di che cosa sia "lecito".

Ho girato il mondo, mai come turista, osservando il comportamento dei vari popoli e etnie per comprendere come ognuna di esse affrontava e risolveva gli stessi problemi.
(del resto mi sono sempre interessato dello studio del comportamento comparato).

Ho trascorso una vita a capire perchè la specie umana, che ha un livello di coscienza decisamente superiore ad altre forme di vita, non sfrutta "scientemente" questa opportunità al fine di avere una convivenza pacifica e socialmente profiqua.

La mia risposta al quesito di Ooo è:
purtroppo non è fattibile.

Questo non significa che si debba rinunciare.









avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2019 ore 20:16

non puoi dire non è fattibile se lo fai. ;-)

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2019 ore 20:17

Ti ammiro, Old_pentax Cool

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2019 ore 20:34

SergioFermi
pago a turno fino a 10000 euro dei ragazzi per costruirsi un piccolo orto al fine di coltivarsi in futuro la sana verdura per vivere meglio e più sani e più responsabili, forse 3 su 10 continueranno a coltivare l'orto anche se non più pagati. in 30 anni 1000 persone con orto e più ossigeno per tutti.

in pratica si utilizzano le risorse economiche ed il tempo per aprire un orto.
La speranza è in una continuazione spontanea.
in tutto questo manca, oppure è sott'intesa una scuola di pensiero che possa dare il senso a ciò che si fa.
Il senso emerge dalle discussioni in topic.
Sembra quindi che il grosso risieda nella presa di coscenza, aiutata dalla discussione.

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2019 ore 20:39

Old pentax: A parte la tua decisione riguardo al non avere figli, che non credo di aver compreso del tutto, stimo il tuo stile di vita. Posso chiederti come passi le tue giornate?

Ooo: sinceramente credo che 3 ragazzi su 10 sia iper ottimistica come speranza.

user28347
avatar
inviato il 28 Luglio 2019 ore 20:42

ho sentito alla radio che stanno aumentando molto i contadini ,un ritorno forzato per mancanza di lavoro figo;-) molti volevano fare le ballerine,il pr,spettacolo,attore ,broker,ecc...per poi raccogliere i pomodori;-)speriamo che assaporino la natura anche se ora si può pubblicizzare su internet ,viva i finocchi freschi

user117231
avatar
inviato il 28 Luglio 2019 ore 20:43

Old..
condivido tutto,
tranne il non aver fatto figli,
ma soprattutto che tu mi abbia definito
invidioso
in quanto marxista convinto.
L'invidia è un sentimento che sconosco.
Ma ti perdono..MrGreen;-)

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2019 ore 20:56

@Luca Questa
credo anch'io senza una scuola.
con una scuola spererei di più.
è ovvio che si sceglie tra persone comunque motivate e non a caso.
credo.



________________


IMMANUEL KANT (Ragion pratica) - SOMMO BENE
la mia critica:
Kant crede che il sommo bene entra in contrapposizione alla felicità, poichè l'uomo ricerca la felicità in contraddizione al sommo bene, alla moralità.
è un uomo che ha ancora forti connotazioni egoistiche, non gode nel bene altrui ma soprattutto nel suo, o meglio, il suo bene non è ancora il bene sommo.
L'uomo non riesce in questo caso a rimanere coinvolto con il resto del mondo, ma ne resta separato. Questo uomo non potrà mai giungere al sommo bene in vita, per ammissione dello stesso Kant. Per tale motivo è costretto a porre una transizione, la morte, per poter diventare migliore e libero dalla sopraffazione egoistica.
In realtà questo non è necessario.
è sufficiente uscire dalla SANA fase egoistica che l'uomo attraversa.
L'uomo nasce avido di latte e di attenzioni, tutte per lui.
Diventando adulto acquisisce il senso genitoriale (non serve avere figli).
A quel punto il piacere e la felicità non sono più indirizzati all'egoismo ma al bene comune.
Attenzione però, del tutto anche il singolo fa parte.
Quindi non è possibile dimenticarsi completamente di sè stessi.
Sarebbe un grave errore, noi dobbiamo trattarci almeno tanto bene quanto siamo arrivati a trattare e fare per gli altri. Solo in questo modo è possibile conservare l'integrità che ci permette di agire nel sommo bene, in vita.

Altra cosa importante,
mai ignorare che siamo uomini, con le nostre esigenze, debolezze, errori.
Questo va accettato, altrimenti vivremmo in una condizione costante di pentimento, di angoscia, di rimorso e rimpianto. Noi dobbiamo riconoscere l'altrui limitatezza ma anche la nostra. Non scoraggiarci per i nostri limiti e le nostre miserie umane, ma tenerle a vista, consapevoli chè è la nostra stessa forma a renderci umani.
Tenendo ben a mente la nostra limitatezza possiamo operare,
altrimenti vivremmo fustigandoci per i nostri limiti.

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2019 ore 21:28

Hai ragione, non avevo letto; do sempre per scontato che i TdG interpretino la Bibbia come facevano fino a 10 anni fa: la Creazione in soli 7 giorni, l'età della Terra di poco superiore ai 6000 anni e un Dio che non ha nulla a che fare col male. Come siete diventati camaleontici in questi ultimi anni!?!
Maila, se Dio ha creato il male NON può essere buono, tuttalpiù indifferente.
Oltre tutto non ricordo che nella Bibbia sia scritto a chiare lettere che anche il male sia stato creato da Dio; quindi anche chi legge la Bibbia può capirlo solo da fatti secondari, come l'albero della conoscenza del bene e del male che era già piantato prima che Dio stesso tentasse Adamo con quel divieto; si, perché è proprio il tuo Dio il vero Grande Tentatore della Bibbia, mentre il serpente è solo il lacchè dietro cui si è nascosto e di cui si è servito e tuttora si avvale (ammesso che Satana esista veramente e non sia solo l'alter ego di Dio). Lo dimostrano proprio le parole di Gesù quando, nell'insegnare il Padre Nostro, dice "non ci indurre in tentazione" (quelle parole le riferisce proprio al Padre, non al serpente), chiarendo così che il Padre nostro non è altro che uno degli innumerevoli scongiuri di cui sono pieni gli antichi testi sacri mediorientali, mesopotamici ed egizi, altro che Dio misericordioso!!!
La Bibbia, per come veniva interpretata inizialmente (e correttamente) dagli Ebrei non presentava un Dio buono, ma un Dio terribile, che non chiedeva di fare il bene, ma solo di agire in suo nome, tanto nel bene quanto nel male (come nella distruzione di Gerico).
Se Dio dopo aver creato il dualismo bene/male ci ha dato il libero arbitrio, è solo perché VOLEVA che una parte dell'umanità scegliesse il male; perché lo voglia non lo so io come non lo sai tu, solo che tu non hai l'umiltà di riconoscerlo (tra l'altro, è tuttaltro che umile chi, come te, continua a ripetere a tutti di conoscere LA verità). Non ci giurerei che i guerriglieri dell'ISIS non avranno la salvezza, dato che ammazzano in nome di Dio (e la loro certezza di conoscere LA verità è altrettanto granitica della tua).
Sta di fatto che se esiste un Dio, questo abbiamo, e io mi rifiuto di adorare un simile essere.

Daniele ti accorgi che stai incentivando e aiutando il proselitismo?MrGreen
Nella tua enfasi di dire la tua, temo di no!;-)
Non credo che tu voglia delle risposte perchè vedo che le hai già! E se ne sei convinto rimani pure della tua opinione!;-) Non sono io chiamata a giudicarti.;-)

Sta di fatto che se esiste un Dio, questo abbiamo, e io mi rifiuto di adorare un simile essere.


libero arbitrio;-)

Non so se parteciperò all'altro topic. Valuterò se ci sono persone un po' più preparate sull'argomento e che fanno osservazioni più razionali e con cui valga la pena di un serio confronto e dialogo.;-)


avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2019 ore 21:35

Maila, non è necessario che tu partecipi anche al topic su Geova, dio e argomenti correlati.
Va molto bene se partecipi a questo,
potresti essere utile qui, se vuoi.

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2019 ore 21:50

@Maila

arbìtrio, lìbero Espressione usata per indicare la libertà dell'uomo, i cui atti non sono determinati da forze superiori (di tipo soprannaturale o naturale), ma derivano da sue autonome scelte.

Non mi sembra che sia coerente il citare e credere nel libero arbitrio quando il libero arbitrio per essere tale esclude il credere in forze superiori e soprannaturali.

Avrai il libero arbitrio solo nel momento in cui il tuo pensare non sarà filtrato attraverso scritture che esprimono il pensiero altrui.

Capisco che sia un concetto difficile da accettare e ancor di più da attuare ma se vuoi far parte della specie umana sciente e cosciente devi provare e sforzarti.

Tutte le forme ideologiche (religiose e laiche) ti danno un pensiero preconfezionato facendoti credere che sei tu a pensarlo con la tua zucca.
Chi rimane invasato in tali forme è convinto di pensare ma in realtà non pensa proprio, ripete solo i concetti della ideologia come un "disco rotto".

La tua salvezza la trovi solo nella capacità di concepire un concetto morale che preveda il rispetto degli altri e quindi i limiti oltre il quale non deve andare la tua libertà.

Concludo con una frase nella quale io vedo un valore morale e filosofico importante:
"non fare agli altri ciò che non vorresti che venisse fatto a te."

Si chiama "etica della reciprocità" ed è solo dell'essere umano e prescinde da ogni forma di ideologia ma fa parte della ragione, quella pura.

Cordialmente



avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2019 ore 21:53

puzza il titolo del topic dedicato? Cool

le persone che hanno partecipato sono più o meno le stesse di questo. ;-)

al momento se interessa ci sono ancora 13 pag libere per un totale di 205 possibili interventi.

_________


Lordcasco
rimango dell'idea che necessariamente una domanda del genere comporta solo una possibilità cioè la divulgazione di un insegnamento.

è forse vero quindi che non vale la pena applicarsi su attività umane di sussistenza ma dedicarsi unicamente al pensiero?

Ma supponendo che ci si concentri solo su quello, le azioni di vita comune sarebbero davvero consequenziali ai principi morali?

non c'è il rischio del famoso "predico bene e razzolo male"?

I pensieri e gli insegnamento morali che vanno in direzione del sommo bene non rischiano di rimanere lettera morta senza la dimostrazione dell'agire?

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2019 ore 22:30


Concordo con Lordcasco.

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2019 ore 22:36

Beh, Maila, quanto a razionalità tu non sei esattamente una cima: adori un Dio che, per tua stessa ammissione, ha creato indifferentemente il bene e il male, ma, siccome qualcuno ha scritto che quel Dio è buono, allora anche tu lo consideri buono "a prescindere", ovvero senza nemmeno provare a vagliare qualunque altra ipotesi, e affermi in continuazione di conoscere LA Verità (come se avessi avuto un incontro di lavoro con Dio) pur ammettendo che anche la Bibbia, il solo argomento che prendi in considerazione nel formulare la tua (è un eufemismo perché non è tua, ma di chi ti ha spiegato la Bibbia a modo suo) convinzione su Dio, è piena di simbolismi e allegorie che, tuttavia, i compagni della tua stessa congregazione presentavano come "fatti reali" ogni volta che suonavano alla mia porta di casa finché non li ho invitati a non presentarsi più con quelle sciocchezze che, stranamente, nel volgere di pochi anni i tuoi superiori hanno trasformato da "fatti reali" in "allegorie", forse perché eravamo in troppi ad invitarli a non ritornare alle nostre porte.
Non c'è che dire: il premio Nobel per la razionalità!
Il problema è che per
persone un po' più preparate sull'argomento
tu intendi persone che, in realtà, NON abbiano la preparazione sufficiente a controbattere il fatto che, a parte la pedissequa citazione di versetti biblici che poi "spieghi" rigirando le loro stesse parole, non hai dato risposte alle nostre domande usando il tuo pensiero anziché quello di altri, e l'unica volta che l'hai fatto, ammettendo che anche il male è stato creato da Dio (ma forse anche questo ti era stato suggerito dai capi della tua congregazione), non hai compreso le implicazioni profondamente negative di quella risposta.
Ti riscrivo modificandolo un po', così forse sarà più comprensibile, parte di quello che ti ho risposto in privato: un "buono" (Dio) che crea il male, ponendolo là dove vivono le sue stesse creature, per irretirle, è pari se non peggiore ad un "buono" che commette abitualmente anche il male senza farsene un problema.
Se è con queste considerazioni che sto
incentivando e aiutando il proselitismo
significa che al mondo c'è più gente incapace di pensare di quanta ne avessi immaginata.
A questo punto sono io che trovo inutile continuare a tentare di dialogare con queste persone!

P.S. a proposito: lo sai, vero, che per parecchi popoli antichi il "Dio buono" significava un Dio capace di fare le cose meglio di altri (al punto che alcuni definivano il proprio Dio: "buono in tutte le arti"), ovvero onnipotente, un connotato che non aveva assolutamente implicazioni magnanime e caritatevoli?

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2019 ore 22:47

è forse vero quindi che non vale la pena applicarsi su attività umane di sussistenza ma dedicarsi unicamente al pensiero?
E' dall'inizio che lo dico anch'io !Sorriso

le azioni di vita comune sarebbero davvero consequenziali ai principi morali?

Dipende se si ha un punto in comune valido da seguire e anche dal libero arbitrio di ciascuno. Il più difficile è quest'ultimo: se non ci impone Dio qualcosa, stiamo certi che nessun uomo lo può fare. E Dio non lo farà mai: vuole che ognuno faccia le sue scelte libere. Però più persone conoscono Dio più persone potrebbero fare la scelta giusta: i suoi principi morali sono ancora validi e positivi.

non c'è il rischio del famoso "predico bene e razzolo male


Certo che c'è ma a Dio non sfugge nulla. Nella Bibbia si scrive:
Allo stesso modo la fede da sola, senza le opere, è morta.
Giac.2:17

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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