user147320 | inviato il 31 Maggio 2018 ore 22:58
Ci sono anche quei casi dove uno compra una fotocamera credendo di fare mamma mia chissà cosa, per poi scoprire che non ha tempo o non é capace e la macchina resta inutilizzata.
Io a febbraio ho comperato su amazon un umile bridge sony dsc h400, all'incirca dopo un mese mio fratello ha voluto comperarsi una bridge usata per venire a fare qualche foto con me. Abbiamo preso su subito una sony dsc h200 usata. Quando l'abbiamo accesa siamo rimasti di stucco. In 4 anni solo 57 scatti. Lui in un mese ne ha fatti più di 1000.
Io da febbraio ad ora ne avro fatti quasi 6000. |
| inviato il 31 Maggio 2018 ore 23:29
Con la pellicola era un massacro, ma almeno avranno vinto premi perche' ai tempi facevano gia' foto mai viste in giro, per l'epoca. |
| inviato il 01 Giugno 2018 ore 0:06
Qualcuno mi dice dov'è la raffica sulla 5d3?
Vorrei provarla per togliermi la soddisfazione di sapere che anch'io ce l'ho |
| inviato il 01 Giugno 2018 ore 0:06
Io fotografo per hobby, per puro passatempo, perché mi piace. Quindi dal mio punto di vista, non dovendo dar conto a nessuno dei miei risultati ma al massimo discuterne e commentare le mie foto con altri appassionati, se facessi le mie foto per forza puntando sulle probabilità che una su cento mi viene bene e le altre le cancello, secondo me non riuscirei mai a migliorarmi. È sicuramente vero che al professionista interessano le foto passibili, tutte nitide e senza o con poca creatività ma è qui il vantaggio del dilettante che fotografa per il solo piacere personale. Vorrei citare Vangh Gogh che riusciva a fare un dipinto in appena un ora e alla gente che si stupiva di questa sua capacità rispondeva che per arrivare a fare un dipinto in un'ora aveva lavorato e sperimentato per degli anni. Ovviamente lungi da me misurarmi con un maestro di tale levatura però mi gratifica di più riuscire ad ottenere una buona percentuale di foto decenti su un centinaio piuttosto che scattarne a migliaia nella speranza che nel gioco delle probabilità trovi qualcosa di buono senza magari ricordarmi come ho scattato la foto. |
| inviato il 01 Giugno 2018 ore 0:09
Una breve raffichetta ci può stare ok, ma spararne una lunghissima appena il martino si posa sperando che accada il magico momento prima che finisca la scheda.... a me (e ripeto a me) darebbe meno sodisfazione di aver catturato lo stesso momento con pochi scatti per aver saputo "prevedere" quel che stava accadendo.
Però per me la foto non è l'unica cosa importante, ma solo l'ultimo anello di una catena.
Ma posso anche capire che uno con poco tempo a disposizione preferisca massimizzare le sue possibilità se per lui il risultato é l'unico che conta, forse sono proprio i tempi moderni sempre più frenetici, che spingono in quella direzione; in fondo sono solo diversi punti di vista, ognuno ugualmente valido.
Poi la foto del martino nell'attimo di uscire dall'acqua (o di entrarci) l'avevo vista già il secolo scorso, scattata con un sistema di fotocellule autocostruito.
Nel mio piccolo comunque sono capace fotografare senza raffica il gruccione nell'attimo in cui esce dal nido, "prendendone i tempi" e mutuando tecniche imparate al tempo di pellicola e manual focus.
Per aspera ad astra dicevano i latini. A me piace anche così |
user92023 | inviato il 01 Giugno 2018 ore 0:43
@Phsystem. Hai ben sintetizzato la ragione per cui sono "orgogliosamente" (orgoglione?) amatore, e non professionista!
@ Regolus. Vero, e aggiungerei che la fotografia di Fioratti, cui alludi, fu scattata -udite, udite!- niente meno che con un'ingombrante, lenta, e pesante Hasselblad!!! E poi, spieghi, CORRETTAMENTE, che per "fotografare il gruccione" bisogna "conoscere il gruccione", cioè SAPERE, e così si può cavarsela ("sapendo", "studiando") anche senza raffiche e/o i magheggi tipici del mondo digitale. Personalmente, preferisco applaudire la "foto del gruccione di Regolus", piuttosto che l'abilità tecnica di un anonnimo softwarista Canikon! Ma sono gusti...
Ciao. G. |
| inviato il 01 Giugno 2018 ore 2:02
Io invece preferisco la bella foto....filosofia e creatività (in avifauna) le lascio volentieri agli altri.... gusti anche quelli ehh!!!
ps: forse inconsapevolmente non vi rendete conto che tirare in ballo uno che con strumentazioni fuori dal comune in ogni senso, sia riuscito nell'impresa di fare quel tipo di foto, non fa che valorizzare la tecnologia odierna che con attrezzature alla portata di quasi tutti, permette di fare immagini uguali (anzi migliori) 365 giorni all'anno....basta non vivere di dogmi religiosi. |
| inviato il 01 Giugno 2018 ore 8:15
Un mio parente che vive in California mi spiegava che per togliere il vizio di sparare raffiche a caso a chi si iscrive ai loro corsi di fotografia, danno in mano una macchina analogica con rullino per imparare a comporre prima di premere il pulsante e riflettere su ciò che si sta facendo. |
| inviato il 01 Giugno 2018 ore 9:16
Ma no, non si tratta di dogmi religiosi.
Per fare l'esempio di altri hobby, c'è chi costruisce il modellino del veliero con la scatola di montaggio, chi invece parte da semplici fogli di compensato; entrambi sono modellisti, il risultato finale può essere ottimo in entrambi i casi, il primo però ha preso una scorciatoia, o se preferisci non ha fatto tutto da solo.
Tornando alla fotografia, io già mi rovino gli occhi per lavoro in ore e ore fisso davanti ad un computer, a passarne molte altre a visionare centinaia di immagini in cerca dello scatto giusto proprio non ce la faccio.
Quindi scatto meno, cerco di vedere e preparare la foto prima ( e non parlo solo di naturalistica ); perderò ogni tanto qualche scatto? forse, ma non è una tragedia, per fortuna la fotografia non mi dà il pane |
| inviato il 01 Giugno 2018 ore 9:42
“ Un mio parente che vive in California mi spiegava che per togliere il vizio di sparare raffiche a caso a chi si iscrive ai loro corsi di fotografia, danno in mano una macchina analogica con rullino per imparare a comporre prima di premere il pulsante e riflettere su ciò che si sta facendo. „
In naturaliastica se non raffichi foto al volo non ne fai. Volente o nolente. E certe espressioni non le cogli. C'è poco da scattare a singolo frame. Poi per altri tipi di fotografia convengo. |
| inviato il 01 Giugno 2018 ore 9:43
“ @Diebu è solo perchè non praticando il genere non hai la mentalità adeguata... tu sei uno che, probabilmente, prima di cancellare una foto ci passi la nottata, gli avifaunisti di una scena ripresa con 100 immagini in pochi secondi rimangono con l'unica che merita. „
No no, capisco, dico solo che io mi romperei non poco a revisionare migliaia di foto, e comunque porta via un sacco di tempo, tempo che non mi piace trascorrere davanti al PC. Ma questa ovviamente è la mia opinione, sicuramente opinabile da parte di altri. |
| inviato il 01 Giugno 2018 ore 10:04
@light robber: io ho una d90 con 6000 scatti che presi circa 7/8 fa, la usavo solo per andar a fare foto ai concerti. Poi ho avuto problemi di salute, fine concerti e messa in pausa la fotografia.
Ho ripreso da 1 anno, ma con una macchina nuova più leggera.
Morale della favola la d90 è sempre lì nell armadio, non so che farne. Ho venduto gli obiettivi perché erano in condizioni perfette per autofinanziarmi nuove lenti per la 200d, anche la macchinetta è in condizioni perfette ma mi darebbero proprio una miseria, quindi non so che fare, così sta lì e vegeta...
Ma se la vendessi sarebbe uno dei casi macchina vecchia/pochi scatti.
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| inviato il 01 Giugno 2018 ore 11:08
D700 11.000 scatti dal 2008
D70 S 23.000 scatti dal 2005
Fuji X-E1 2.500 scatti dal 2015
Perché con le analogiche quanti scatti facevate?
Personalmente scatto ragionato e quello che ritengo interessante |
| inviato il 01 Giugno 2018 ore 11:11
Grazie Morgana. Forse non tengo troppo in conto che ci sono persone con più corpi e magari certi lo usano per un genere preciso e non come faccio io con un solo corpo faccio un po di tutto compresi vari test ed esperimenti per conoscere meglio questo fantastico mondo della fotografia. |
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