| inviato il 10 Luglio 2019 ore 7:37
per Paolo Il fotografo viene prima ed è l'essenza della foto; gli strumenti aiutano; alcuni aiutano più degli altri. Per Victor Hai ragione su alcuni punti; io colleziono anche penne e, purtroppo, per qualità, quantità di modelli e serie storiche, capacità di marketing, le Montblanc sono spesso superiori (io comunque firmo con una Parker d'epoca). |
| inviato il 10 Luglio 2019 ore 9:02
Quando scriviamo con la luce siamo costretti ad usare roba straniera. Quando scriviamo con le penne, prima di comperare la solita montblanc (che non può mancare in una collezione ma che di solito la gente esibisce come status symbol), ricordiamo che in Italia si fanno e si son fatte ottime penne. Scrivere con alcune Aurora, piuttosto che Montegrappa, visconti, Omas, Delta, ecc, spesso denota una cultura pennistica molto maggiore del limitarsi a sfoggiare la solita 144... Ti dirò Victor ... a me l'Aurora stilografica la regalarono il giorno della Prima Comunione ... 1 Maggio 1969 Ho citato Montblanc appunto perché è uno Status Symbol e come tale quindi la conoscono tutti ... figurati poi se uno come me acquista un prodotto francese P.S. - personalmente preferisco una Parker ... |
| inviato il 10 Luglio 2019 ore 9:06
per Paolo Il fotografo viene prima ed è l'essenza della foto ; gli strumenti aiutano; alcuni aiutano più degli altri. Il problema Maurizio è che si tende facilmente a dimenticarlo altrimenti, fra le altre cose, non si spiegherebbe il repentino passaggio alla diavoleria digitale |
| inviato il 10 Luglio 2019 ore 9:07
Parker ne ho credo ormai quasi un centinaio, dagli anni 10 agli anni 2000. Aurora poco meno. MB ho una 146, che non riesco a preferire alla 88big |
| inviato il 10 Luglio 2019 ore 11:08
Il passaggio al digitale per me si spiega con una parola: comodità! Mi piaceva molto scattare diapositive, ma se dovessi pensare, oggi, di tornare ai rullini da 36 pose, sensibilità fissa (e bassa, pena un decadimento qualitativo mostruoso), portarli in negozio, attendere, attendere, ATTENDERE che vengano spediti al laboratorio, sviluppati, rispediti, andare a ritirare le dia (se nel frattempo nei vari passaggi non le hanno smarrite, cosa che mi è capitata più volte)... mi passa tutta la poesia! Era uno sbattimento pazzesco. Da questo punto di vista il digitale vince 200 a zero, non c'è proprio partita. Senza voler negare il fascino di una bella proiezione all'antica, beninteso |
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