| inviato il 29 Settembre 2017 ore 15:25
“ ecco che l'Accademia considera corretto scrivere al plurale "i forum" „ Probabilmente per evitare che a qualcuno venga la tentazione di mandarli "FORA di ball" |
user21096 | inviato il 29 Settembre 2017 ore 15:27
“ cosa che mi fa venire i conati di vomito ogni volta che la leggo... „ Ma non era cognati ?    |
| inviato il 29 Settembre 2017 ore 15:27
Proporrei Caccademia NELLA Crusca (che almeno non sporca il pavimento) |
| inviato il 29 Settembre 2017 ore 15:31
Accademia, per gli amici (se giovani) Hdemia |
user28347 | inviato il 29 Settembre 2017 ore 16:13
al ga rasòn aluisu,a nin pos po di chi num sura al fotu ,tame alone,mi scardiva ca ghera na lon da part invece vol di ammò,ma va ciàpa i rat |
| inviato il 29 Settembre 2017 ore 17:09
Sergio ho capito solo di andare ad acchiappare i topi |
| inviato il 29 Settembre 2017 ore 17:10
Comunque mi sembra che ci si stia allontanando dall'oggetto della discussione |
user28347 | inviato il 29 Settembre 2017 ore 17:26
ho scritto che a volte vedo scritto in inglese alone,io pensavo che ci fosse un alone laterale nelle foto come ombra invece vuol dire ancora,ma non possono scrivere ancora? |
| inviato il 29 Settembre 2017 ore 17:38
bah.. fino a quando si insistera' con questa palla della lingua nazionale?. Non e' un po' anacronistico?. Non sarebbe meglio una sola lingua comune fatta in modo che tutti possano capirsi? In che modo il conservare una lingua inutile come l'italiano o il finlandese potrebbe migliorare il mondo? io davvero non capisco. |
| inviato il 29 Settembre 2017 ore 17:55
Ahahah |
| inviato il 29 Settembre 2017 ore 17:59
Salt, la lingua è un po' la "cartina al tornasole" di un'intera cultura: se perdi la prima significa che stai perdendo anche la seconda. E poi, il problema di un'unica lingua comune è: quale? Una lingua costruita ex novo credo non funzionerebbe, ci avevano già provato con l'esperanto; accetare le lingua di un altro paese vuol dire accettarne in toto anche la cultura, ovvero significa farlo diventare il paese egemone, con tutte le conseguenze nefaste del caso, perché per quanto ci si provi ad adeguarsi, loro saranno sempre più "adeguati" di lungo corso: vedi l'America Latina con spagnolo e portoghese. Reputare inutile la lingua di un popolo è come reputarne inutile l'intera cultura: è esattamente questo atteggiamento che ha decimato gli Indiani d'America. |
| inviato il 29 Settembre 2017 ore 18:05
Se scrivi ba frase utilizzando più lingue, cioè alternando a caso i termini di una, di un'altra e di un'altra ancora, e così via, è probabile che tutti comprendano quella frase anche se non conoscono quelle lingue. Forse era il principio su cui si badava l'esperanto? Non sono sicuro. |
| inviato il 29 Settembre 2017 ore 18:08
I ggiovani d'oggi hanno dimestichezza con l'inglese, come è giusto che sia. E viene percepito come qualcosa di scontato, non certo come una figata. La figata nello scrivere in inglese la vede solo chi rosica perché non lo conosce. Ormai viviamo in un mondo globalizzato e l'inglese è fondamentale per tutto, compreso il lavoro. Un giovane che non parla inglese è inaccettabile e di questi tempi denota ignoranza generale. Anche la mia generazione (40anni) è abbastanza formata. Ormai sono solo i pensionati a non conoscere l'inglese (e molte altre cose) e probabilmente, qui su questo forum, sono proprio i pensionati a fare questi patetici appelli, fra l'altro ciclicamente. Rassegnatevi, il mondo va avanti, le cose cambiano. Come è giusto che sia. Fra 200 anni probabilmente l'italiano sarà solo un dialetto, parleremo tutti cinese… A pensarci non è una cosa esaltante, ma i futuri ggiovani lo considereranno come qualcosa di naturale, così come accade oggi con l'inglese. Fatevene una ragione. Ps. Alone non significa “ancora” ma “da solo”. Capisco che il pensionato non ha avuto l'opportunità di studiare a sufficienza durante la sua giovinezza, ma si può anche imparare più avanti con gli anni. Non è vietato. Bastava andare in una scuola d'inglese per scoprire cosa significa “alone” e per non fare figurette del genere.... |
| inviato il 29 Settembre 2017 ore 18:09
E' triste dirlo ma esiste una lingua che ha monopolizzato le comunicazioni. In questi giorni a Milano si è aperto il Prix Italia : il main topic (eh ! eh ! ) è Back to facts . Se anche la RAI che ne è lo sponsor usa quella lingua in una serie d'incontri durante il Prix Italia ( e perché no Premio Italia ??) è evidente che l'italiano è una "sotto-lingua" . D'altra parte una recente proposta fatta a Buxelles di utilizzare il tedesco al posto dell'inglese quando Brexit sarà effettivo/a mi terrorizza un po'. So che è difficile capire di quale lingua parlo ma fate uno sforzo |
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