| inviato il 21 Aprile 2018 ore 0:12
Ragazzi grazie per le risposte alle domande delle pagine precedenti ma un po' di confusione mi è ancora rimasta, infatti vorrei sapere se esiste un'unica definizione di stampa Fine Art o no? |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 0:35
“ Michaeldesanctis quando termino i pigmenti Marrutt nella mia sc p600 ho intenzione di caricarla con i Claria Fuji, ottenendo i colori secondari con procedimenti di diluizione già testati, fra l'altro da un utente del forum. „ guarda puoi usare gli Ultrachrome D&-S a 6 colori contenuti nei minilab epson ( che sono identici ai fuji ) , io fossi in te li userei in una stampante A3 più vecchia e magari usata per non cannibalizzare troppo la sc-p600. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 4:31
“ vorrei sapere se esiste un'unica definizione di stampa Fine Art o no? „ Le case produttrici di stampanti, Canon, Epson, HP, dicono carte per stampa fine art ed inchiostri al pigmento Le case produttrici di carte, Hahnemuhle, Canson, Hansen, ecc., dicono carte per stampa fine art ed inchiostri al pigmento |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 9:39
@ Marcorik L' articolo è datato 2014. Fa riferimento alla Epson Stylus 9900 che utilizza gli UltraChrome HDR. Io ho una Epson SureColor SC-P7000 che utilizza i nuovi inchiostri UltraChrome HDX, con ulteriore miglioramento del bronzing. Ma a parte questo, proprio non capisco il motivo di sostituire gli inchiostri, nonché questa tifoseria sugli inchiostri dyes. Ho anche il minilab Epson SureLab D700, ma non mi sognerei mai di invertire i colori... mi sembra una trovata commerciale di chi ha scritto l' articolo. La SC-P7000 ha una corrispondenza cromatica al 98% con i colori Pantone, cosa che la posiziona ad un altro livello rispetto la D700, sopratutto nelle riproduzioni artistiche. Per la questione dei neri più profondi, a parte che mi pare voler andare a cercare il pelo nell' uovo, questo miglioramento dei dyes non ce lo vedo, parlo delle mie due stampanti a confronto. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 9:57
“ Ragazzi grazie per le risposte alle domande delle pagine precedenti ma un po' di confusione mi è ancora rimasta, infatti vorrei sapere se esiste un'unica definizione di stampa Fine Art o no? „ Non credo, perché se domani un fotografo famoso, mettiamo un McCurry, vende le sue foto stampate a Dye Epson definendole Fine Art, quelle sono Fine Art. Che poi il termine Fine Art in principio, in campo fotografico, era riferito alla possibilità di stampare su carte di belle arti come acquerello oppure tela, cosa prima impossibile ( o se qualcuno poteva farlo, molto difficile ) con la fotografia tradizionale e solitamente in combinazione con i pigmenti fotografici ( maggior durata e resistenza maggiore alla luce se esposti senza protezione ). Una tela non la vorrei vedere senza vetro. Ora il termine è stato allargato a tutte le carte "diverse" dalle classiche fotografiche lucide/opache come anche le baritate o le metalliche. Da un po stanno uscendo anche carte diverse come quelle con effetto pelle, tipo le Bonjet LEATHER glossy/matte. I pigmenti sono usati perchè hanno maggior durata rispetto i dye, ma quest'ultimi negli ultimi anni hanno fatto molti passi avanti, infatti i minilab digitali epson/fuji utilizzano inchiostri dye. La stampa Fine Art è ancora un mondo giovane e in piena crescita, ma è solo un modo di stampare le foto. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 10:06
Le stampe di McCurry esposte alla Reggia di Venaria erano timbrate a secco Digigraphie, che è il filtro più restrittivo della Fine Art. Poi.... ripeto, non comprendo questa promozione per i dyes, a che pro? Quale il fine ultimo? |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 10:21
Jean4: “ @ Marcorik L' articolo è datato 2014. Fa riferimento alla Epson Stylus 9900 che utilizza gli UltraChrome HDR. Io ho una Epson SureColor SC-P7000 che utilizza i nuovi inchiostri UltraChrome HDX, con ulteriore miglioramento del bronzing. „ Non è cambiato molto dal 2014, ho appena scaricato il profilo della tua SC-P7000 dal sito Canson per la Etching rag (carta opaca) e il nero è L16 ben lontano da un L10 raggiungibile con i DYE. Sulle lucide e parlo di GLOSSY politenate il confronto non esiste neppure. “ Poi.... ripeto, non comprendo questa promozione per i dyes, a che pro? Quale il fine ultimo? „ Ma di che promozione stai parlando? Ti ho solo risposto alla domanda che hai fatto in precedenza! : " “ Scusate, mi spiegate i motivi di queste sostituzioni? Parlo degli inchiostri „ " Sei tu che lo hai chiesto. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 10:23
Si, l' ho chiesto io, ma non ho ricevuto risposta L16 / L10 non sono una risposta I test eseguiti quattro anni fa, nel link postato, adesso come sono? |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 12:37
“ Le stampe di McCurry esposte alla Reggia di Venaria erano timbrate a secco Digigraphie, che è il filtro più restrittivo della Fine Art. „ Era un esempio, poi l'amico Steve non sa nemmeno cosa gli stampano, vedi la brutta figura fatta in Italia con la sua stampa. Se i fotografi si stanno "riappassionando" alle stampe dye è proprio per i risultato che danno, soprattutto su carte lucide. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 12:53
Mi sta bene che le stampe dye possano appassionare, ma non chiamiamole fine art. Viene meno la durata. Se vuoi delle stampe dye per il risutato, non c'è problema, contento te, contenti tutti. Sufficiente una Epson D700 e sei a posto fino alla banda 20. Non ti dico di venire a stampare da me, puoi trovare qualche laboratorio che la utilizza. Io ci stampo le foto dei cellulari che oramai sono il 90% delle immagini prodotte. Con il pigmento ci faccio altro. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 12:55
“ Si, l' ho chiesto io, ma non ho ricevuto risposta „ Già risposto! “ L16 / L10 non sono una risposta „ Ti ho detto una maggior profondità dei neri, se non sai cos'è L16 o L10 è meglio che cambi mestiere. “ I test eseguiti quattro anni fa, nel link postato, adesso come sono? „ Ti ho già risposto che il profilo della tua super SC-P7000 su matte adesso da un L16 su Matte fineart, le DYE danno ancora L10, se non capisci cosa vuol dire leggi sopra, non che non hai ricevuto risposta. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 13:05
Per Jean4: in caso tu non abbia letto con attenzione l'articolo nelle conclusioni viene chiarito questo ..... “ 3. La durata nel tempo è adeguata a un uso che preveda l'esposizione sotto vetro o solo in interni anche senza vetri. Ma deve essere chiaro che per quanto buona, questa resistenza non raggiunge i livelli dei pigmenti che vanno quindi preferiti per impieghi in situazioni gravose „ La durata e le applicazioni dei pigmenti non vengono messe in discussione. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 13:08
“ La durata e le applicazioni dei pigmenti non vengono messe in discussione „ Quindi? Non le chiamiamo fine art come vorrebbe Michael P.S. Non ti preoccupare per mio mestiere Non baratto L16/L10 con altre caratteristiche |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 13:09
“ P.S. Non ti preoccupare per mio mestiere „ Non me ne sono mai preoccupato..... “ Non baratto L16/L10 con altre caratteristiche „ Ti ricordo di nuovo che è stata una risposta alla tua domanda....... |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 13:14
Ma non è che stiamo confondendo "Fine art" con "archival"? Per me una foto di m... (senza offesa per nessuno, faccio per dire una foto qualunque) stampata su carta fine art è solo una stampa archival di una foto di m... Durerà 200 anni ma non sarà "Fine art" (che significa "belle arti") se il contenuto non è arte. Sento tanti dire "ho fatto una stampa fine art..." NO! Hai fatto una stampa con caratteristiche "archival". Un tutto ciò una nella fetta di responsabilità è dei produttori di carte che, a mio avviso, dovrebbero definirle "archival" e non "fine art"; fine art è l'opera non certo il supporto. |
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