| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 8:15
“ .......................... col tele avrò pure una pdc anche solo di un cm, ma il fuoco lo vedo e la foto è a fuoco dove voglio io.............. „ è lì che sbagli, tu vedi nel mirino non certo il punto di fuoco ma una zona nitida che, per quanto ristretta, è la pdc percepibile in una immagine decisamente minuscola che ti restituisce il tuo pentaprisma, questo avviene con qualsiasi focale. Quando ingrandisci quella pdc si riduce inesorabilmente sempre più. La probabilità di errore (per varie cause) perciò è più elevata man mano che ti si restringe la zona nitida, quindi man mano che aumenta la focale e/o la luminosità. Che poi scendendo con la lunghezza focale ci possa essere da smadonnare per trovare il punto di maf hai ragione, già con il mio 20mm (che è f4) me ne accorgo, ma se ci pensi deriva dal fatto che la pdc è talmente ampia che risulta meno agevole, però quel vantaggio non può certo essere additato come problema. Sono però convinto che se focheggiassi a mano con un 20mm/1,4 (l'ART) sarei sicuramente facilitato. Comunque con focali sopra ai 24mm credo proprio che si riesca a focheggiare in modo sufficientemente preciso. Tra l'altro anche io non uso mai il pallino verde, guardo sul vetrino, perché non mi fido |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 8:43
Infatti nel liveview per mettere a fuoco più facimente si imposta la modalità "grandangolo" no? Mah...... |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 8:55
E conquanto detto da Giuliano direi che abbiamo concluso. Se mettere a fuoco significa scegliere un piano e sulla base di quel piano regolare la pdc desiderata (nei limiti delle caratteristiche delle ottiche ecc), la scelta del singolo piano di fuoco è più semplice col tele che col wide. |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 9:03
A parità di distanza si metterà a fuoco più facilmente e quindi in modo più preciso ,sempre e comunque con un tele. Senza scomodare regole e matematica.....mi sembra talmente lapalissiano. Una volta,quando si usavano gli zoom in MF,per avere il fuoco più preciso su un particolare ,si zoomava in posizione tele per poi tornare a quella grandangolo,mai viceversa. Se devo sparare con un fucile ad un oggetto di dimensioni relativamente piccole ( 50cm.x50cm.) posto a 50metri....è più facile colpirlo con un mirino 5X o senza? |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 9:18
Non ho letto tutto Ma dai Giancarlo, come fai a sostenere questa tesi... E' chiaro che più il particolare è ingrandito, meglio lo vedi, meglio metti a fuoco. E' il problema delle foto grandangolari in af, persino il sistema automatico stenta quando il soggetto è piccolo. Si può dire semmai che un'immagine grandangolare con una maf imperfetta si riesce a utilizzarla ugualmente, basta dare una visione non troppo ingrandita, mentre un'immagine tele, es. un volto, se solo scarseggi la maf, la butti inesorabilmente. Ma è molto maggiore la percentuale di immagini tele perfette che non immagini wide, quando le ingrandisci trovi molto spesso difetti |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 10:09
“ Una volta,quando si usavano gli zoom in MF,per avere il fuoco più preciso su un particolare ,si zoomava in posizione tele per poi tornare a quella grandangolo,mai viceversa. „ Non ci ho mai pensato a questa possibillità (anche perchè non ho mai avuto zoom MF), con i fissi ho sempre messo a fuoco a TA e poi chiuso (non è proprio la stessa cosa ma il principio è lo stesso) |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 10:48
“ .............. Se mettere a fuoco significa scegliere un piano e sulla base di quel piano regolare la pdc desiderata (nei limiti delle caratteristiche delle ottiche ecc), la scelta del singolo piano di fuoco è più semplice col tele che col wide. „ ma allora non ci capiamo, con qualsiasi ottica come fai a mettere a fuoco, attraverso il mirino, solo sul piano di maf? Semplicemente impossibile |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 10:50
“ " Una volta,quando si usavano gli zoom in MF,per avere il fuoco più preciso su un particolare ,si zoomava in posizione tele per poi tornare a quella grandangolo,mai viceversa. " Non ci ho mai pensato a questa possibillità (anche perchè non ho mai avuto zoom MF), con i fissi ho sempre messo a fuoco a TA e poi chiuso (non è proprio la stessa cosa ma il principio è lo stello) „ certamente (se la maf non cambia...), ma quello di nuovo non c'entra nulla con il nostro discorso, quello è una sorta di LV ingrandito analogico |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 11:14
Infatti è la stesa cosa che si fa oggi con le ML, lo zoom digitale consente di avere una messa a fuoco manuale più precisa, un tele ha già il suo ingrandimento ottico che agevola indubbiamente e consente maggior precisione ma al tempo stesso non perdona qualsiasi movimento del fotografo o del soggetto a prescindere dai tempi di scatto... Quello che mi sembra chiaro influisca sulla "facilità" o meno e su ogni parere personale (perché poi di opinioni soggettiva si tratta... ) è la distanza del piano di fuoco desiderato! Se di ritratto si parla con un'ottica MF dovrò (potrò a prescindere dell'inquadratura desiderata) cercare la giusta distanza dal soggetto e quindi il giusto ingrandimento ottico, non solo per motivi di composizione immagine ma anche per avere una messa a fuoco più agevole! In altre parole ogni fisso ha una sua precisa distanza di messa a fuoco "agevole" e facile ! Sulle reflex.. idem sulla ML in funzione dell'ingrandimento che consentono a mirino! Se monto un 135mm su Fuji e faccio un ritratto, con soggetto a 8 ml ho una messa a fuoco precisa già senza zoom digitale, se lo uso potrei avere un'ingrandimento persino eccessivo e non esserne agevolato ma anzi... Quindi la distanza di focus scelta a priori in base all'esperienza è fondamentale per facilitare la messa fuoco manuale! Un grandangolo, ad esempio un 24mm su FF, a breve distanze può essere "facile" come un 135mm a parità di ingrandimento ottico... quindi ovviamente a distanze di focus ben diverse! Non so se mi sono capito... |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 11:23
Giuliano sostiene la tesi che è più facile mettere a fuoco con un tele rispetto ad un grandangolo, e può pure avere le sue ragioni; nel mirino abbiamo un'immagine più ingrandita..! Il problema è un altro: anche se sembra una contraddizione, questo non si traduce automaticamente nel fatto di ottenere una foto sufficientemente a fuoco. Un conto è vedere il bersaglio nel mirino (del fucile)... altro conto è centrare il bersaglio... . Ognuno può fare quel che vuole, ci mancherebbe... ma avere una reflex digitale, e rinunciare al supporto del "telemetro" elettronico (il led), con le limitazioni dei mirini attuali, è come viaggiare col navigatore spento in una città che visitiamo per la prima volta... prima o poi alla meta ci arrivi..! Resta il fatto inconfutabile, che la profondità di campo di un grandangolo, a parità di distanza di ripresa. e di diaframma utilizzato, è molto superiore.. e ciò si traduce automaticamente nella probabilità di azzeccare foto nitide. Ovviamente ... occorre evitare pretese ingannevoli: Supponiamo di fotografare un panorama con un 100 mm ed un 24mm.. Stessa posizione di ripresa, stessa distanza e stesso diaframma. Col teleobiettivo avrò isolato una parte di quel panorama, (supponiamo il campanile di una chiesa), mentre col grandangolo avrò incluso non solo l'intera chiesa, ma anche il paesaggio circostante. Se tuttavia avessi la pretesa di ingrandire la foto fatta col grandangolo, per vedere il campanile come inquadrato col tele, lo vedrò assai meno nitido .. anche se correttamente focheggiato! La messa a fuoco non c'entra... Sono i limiti del potere risolvente dell'ottica, ed altre aberrazioni, che all'aumentare dell'ingrandimento diventano sempre più evidenti! E' questo l'errore, citato più o meno in "buona fede" , da qualcuno degli intervenuti.. ! Ma se in quella foto ho usato un grandangolo, è chiaro che non volevo inquadrare solo il campanile...o nò...??  |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 11:42
Il telemetro elettronico raramente lo uso per due motivi: - mancanza di fiducia (e questa potrebbe essere una mia paturnia... ) - mi obbliga a sbirciare in basso e a perdere la visione della scena che, se è dinamica, spesso è deleteria... Lo uso quando c'è pochissima luce (panorami notturni...) Se ci si abitua (bisogna prendere un po' di coraggio...) al vetrino alla fine in molti casi mi pare sia meglio. Tutto questo vale su un corpo FX e un buon mirino, se siamo in DX credo che il pallino verde sia decisamente più utile. |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 12:22
“ Ma se in quella foto ho usato un grandangolo, è chiaro che non volevo inquadrare solo il campanile...o nò...?? „ Il tuo avatar Frank. La tigre! Magari è una foto con focus completamente cannato! All'ingrandimento dell'avatar va bene comunque, nessuno potrebbe accorgersene. “ Dipende tutto dall'ingrandimento di osservazione, che poi è quello che determina il circolo di confusione „ Appunto: che l'osservazione sia fatta a mirino (analogico e elettronico) o in stampa, la sostanza non cambia! E' curioso come nell'era degli zoom selvaggi digitali a video anche chi fotografa da 40 anni tenda a ... confondersi. E pretenda di ritagliare una foto fatta con un 24mm sino ad avere l'angolo di campo di un 200mm ed avere la stessa nitidezza e precisione di focus... e sticaxxi che con il 200 puoi essere più preciso! Ma più facile in assoluto non è detto che lo sia sempre e comunque, a prescindere dal genere e dalla distanza di messa a fuoco ... è un'opinione personale e discutibile di chi ha trovato il suo modo di fare, la sua inquadratura agevole, la sua prossemica (cioè distanza) in funzione della focale preferita e del genere cui si dedica e pensa non ce ne possano essere altri... forse non è così e non è una verità assoluta. Forse eh ! |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 12:44
“ " Dipende tutto dall'ingrandimento di osservazione, che poi è quello che determina il circolo di confusione" Appunto: che l'osservazione sia fatta a mirino (analogico e elettronico) o in stampa, la sostanza non cambia! „ esatto, se ad esempio utilizziamo le scale della pdc riportate su vecchie ottiche (io ho esperienza con i Nikkor AI) ci rendiamo subito conto che sembrano assai ottimistiche, ma un tempo, quando si stampava 9x13 o al massimo 13x18 erano adeguate. Oggi con un monitor da 24 o 27" sono superate e vediamo dello sfuocato dove dovrebbe essere ancora nitido.... e più ingrandiamo e peggio è. Io credo che quanto vediamo nel mirino a pentaprisma della nostra reflex (in termini di pdc), con qualsiasi focale, sia grossomodo equivalente a una immagine con 2-3 stop più chiusa, assumendo come standard una visione a monitor da 24 o 27" Tutto questo a spanne ovviamente E' proprio grazie a quei 2-3 stop di ottimismo che cadiamo in errore e magari mettiamo a fuoco il naso o le orecchie anziché gli occhi |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 12:56
Il bello di queste discussioni è che alla fine finisce tutto con un....dipende. Gli asini non volano......dipende....se li carichi su un aereo.... |
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