| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 2:28
Eos 1, oppure Eos3 (ottima anche questa)... |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 2:59
Ti vendo la mia T90 con flash! E perfetta! :-) |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 8:37
Ho preso l Canon 50e per compatibilita ottiche e per provare la strada analogica e in più ho comprato un kit usato Cosina Hi-Lite funzionante completamente manuale più altre ottiche da ridare a mio padre in modo da coinvolgerlo in questa 'missione' all'analogico! Per ora ho preso anche dei semplici negativi a colori Fuji ISO 200 per qualche uscita/prova |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 9:25
Ottimo!!! |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 13:26
Gianluca Urpi : “ Confermo La Velvia la esponevo a 40 asa. La resa era ottimale così e veniva sviluppata regolarmente. „ Ecco grazie, io non ho una gran memoria sui dettagli ma questo ricordo era ben vivido (e saturo ) , tuttavia vista l'insistenza di Paolo iniziavo a dubitare anche degli ultimi scampoli di ricordi |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 14:35
Confermo La Velvia la esponevo a 40 asa. La resa era ottimale così e veniva sviluppata regolarmente. Eh ... certo! Perché guarda che stai confermando quello che affermo io ... e cioè che se esponi per 40 ASA, appunto per avere una minore saturazione cromatica, e non comunichi alcunché al laboratorio, esso tratterà la pellicola come se fosse stata esposta a 50 ASA ... e quindi TU riavrai la minore saturazione cromatica che volevi ... ma questo solo perché la tua diapositiva risulterà SOVRAESPOSTA di 1/3 di stop! Ma se, al contrario, tu avvisassi il laboratorio della diversa esposizione cui hai sottoposto la tua pellicola, avverrebbe che esso ti varierebbe il bagno di sviluppo, allungandolo o accorciandolo a seconda del fatto che la pellicola sia stata SOVRA o SOTTO esposta, e ti ridarebbe la stessa identica saturazione cromatica che avresti esponendo, e anche sviluppando chiaramente, per 50 ASA! |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 14:44
“ Eh ... certo! Perché guarda che stai confermando quello che affermo io ... e cioè che se esponi per 40 ASA, appunto per avere una minore saturazione cromatica, e non comunichi alcunché al laboratorio, esso tratterà la pellicola come se fosse stata esposta a 50 ASA ... e quindi TU riavrai la minore saturazione cromatica che volevi ... ma questo solo perché la tua diapositiva risulterà SOVRAESPOSTA di 1/3 di stop! „ Infatti anche a me risulta che se esponi una pellicola per un valore ISO inferiore alla sua sensibilità nominale, di fatto la sovraesponi, perché il tempo si allunga, visto che il sistema della reflex presume di avere una pellicola più buia di quello che è realmente. “ Ma se, al contrario, tu avvisassi il laboratorio della diversa esposizione cui hai sottoposto la tua pellicola, avverrebbe che esso ti varierebbe il bagno di sviluppo, allungandolo o accorciandolo a seconda del fatto che la pellicola sia stata SOVRA o SOTTO esposta, e ti ridarebbe la stessa identica saturazione cromatica che avresti esponendo, e anche sviluppando chiaramente, per 50 ASA! „ Confermo anche questo. Infatti negli anni '70, quando fotografavamo in B/N, non era raro "tirare" le pellicole oltre i 400 ASA nominali (a volte si tiravano fino a 1600 ASA) che avevo, ma poi dovevo avvisare il laboratorio del tiraggio effettuato, altrimenti avevo pellicole sottoesposte da paura. Quando sviluppavo in casa, facevamo io e mio fratello gli adattamenti del caso. Giorgio B. |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 15:03
Mi preme di far notare che io non ho mai detto che il laboratorio compensasse, in sviluppo od in stampa, la sottoesposizione che applicavo in fase di ripresa, ma ho raccontato che avvisavo il laboratorio (lo stesso che mi aveva suggerito la tecnica) del fatto che il rullino da sviluppare e stampare era stato sottoesposto per aumentare la saturazione delle stampe finali. Che cosa facessero in laboratorio non lo so / non ricordo ma, secondo logica e quanto dice Paolo, immagino che in questo modo evitassero la compensazione, oppure seguissero un processo di recupero parziale e più complesso tipo: sottoesposizione di 2/3 in ripresa, sviluppo senza compensazione (la DIA regge bene le ombre), stampa con sovraesposizione di 1/3 (quindi recupero delle ombre mantenendo una certa saturazione). Oppure non facevano niente, fatto sta che alla fine del processo i colori delle stampe risultavano più intensi rispetto a quanto ottenevo senza sottoesporre. Ma molto più intensi, poco sotto il limite dell'ipersaturo. |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 15:33
Sulla Velvia lessi un articolo molti anni fa su fotografare, dove consigliavano di esporla a 40 asa e così ho sempre fatto. In effetti c'è una compensazione di 1/3 di stop di sovraesposizione. Grazie per la precisazione. |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 15:35
Da ex possessore di Eos 3 non posso fare altro che consigliartela. Ha tutto quello che serve e molto di più, anche rispetto a Eos 1n e inferiore solo a Eos 1V in velocità di scatto. E' un carrarmato che non si ferma mai. Nell'usato si può trovare a poco (a meno di non trovare il convinto che pensa di vendere come ai tempi dell'analogico) ed in buone condizioni ed è pienamente compatibile con le ottiche che usi con 6d. La scimmia è servita. |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 15:52
Canon analogica vuol dire EF e FD e non mi è chiaro a quale dei due attacchi si vuol mirare. Personalmente posseggo ancora la 50e ed è fantastica, non posso che consigliarla. Ho anche la AE1p con il 50 1.4 FDn ed è una buona ed onesta vecchia fotocamera, ma non ho mai tenuto in mano le altre Canon FD perciò non posso fare il confronto. Mentre i 50ino è una grande ottica che ho usato anche su Nex con risultati interessanti. |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 16:02
Gianluca, capito, quindi la tua testimonianza non suffraga ciò che ho raccontato. Peccato, son rimasto da solo ;) |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 17:10
Max Nelle discussioni è facile confondersi e farsi influenzare dalle risposte degli altri. Non è un male. A me capita. |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 18:54
Max, non so per gli altri, ma personalmente non ho capito come agivi. I casi sono due: o io non ho capito, oppure tu non ti sei spiegato bene.   Quello che so, è che se una pellicola da 400 ASA la "tiri" a 1600 ASA, ogni foto, seguendo l'esposimetro, sarà sottoesposta di 2 stop, ma se invece la "tiri" in meno cioè 40 ASA anziché 50 ASA, ottieni il risultato opposto, cioè la sovraesponi di un tot. Mi sembra semplice e matematico. |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 19:35
Giobol: sottoesponevo in ripresa, tutto qui. |
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