| inviato il 18 Maggio 2016 ore 13:26
“ Come si possono confrontare etica ed estetica al giorno d'oggi? „ l'etica è rilevante ma per questioni di ben altra natura. |
| inviato il 18 Maggio 2016 ore 13:43
Infatti, l'etica rileva quando il fotografo si serve del mezzo per ledere la libertà o la privacy o i diritti, ma non può essere tirata in ballo sulla post produzione come manipolazione a fini esclusivamente espressivi - estetici. Esiste anche il consenso informato fatti salvi i diritti individuali sanciti, che non sono nella disponibilità né del fotografo tanto meno della persona ritratta. |
| inviato il 18 Maggio 2016 ore 13:58
Siamo finiti dalla prospettiva all'etica: propongo di dare fuoco a questa discussione, e a tutti i relativi schermi e computers |
| inviato il 18 Maggio 2016 ore 14:08
Non è colpa mia se qualcuno vuole imporre le scelte espressive ricorrendo all'etica. Volendop però ci sarebbe ancora tanto da sviscerare, il problema è, come giustamente hai anticipato alludendo: il fotografo deve subire passivamente le limitazioni all'espressione imposte da altri? E' lecito imporre limitazioni di ordine etico alla fotografia artistica? Andate a cercare qualche notizia sul processo subito da Robert Mapplethorpe, e soprattutto sulla sentenza, tanto per fare un esempio limite. |
user46920 | inviato il 18 Maggio 2016 ore 14:11
Capisco che per alcuni sia proprio difficile restare in tema. Infatti, qui per rispondere al continuo contributo OT di Caneca (che comunque per un collegamento geometrico, corre parallelo al tema del topic) ho evidenziato una differenza palese ed il fatto dell'importanza sul linguaggio e sui termini usati: "O si fa GRAFICA, o si fa FOTOGRAFIA ... ma delle due, l'una!" alché, MicheleCT, soverchiando il significato di fondo ha esclamato: “ Ecco scoperchiato l'ennesimo pentolone, come dice Caneca. Anzi, sempre lo stesso. Fotografia vs. grafica e presunta contrapposizione, più o meno interiorizzata „ cosa dovrei rispondere? ... ci provo così, simpaticamente provocatorio: Michele, stai confermando perfettamente proprio quello che si è detto, ovvero che il problema risiede appunto nel linguaggio e nei termini usati e nei loro significati . Ma se per te FOTOGRAFIA=GRAFICA e quindi GRAFICA=FOTOGRAFIA, allora credo proprio che, sempre per te (perché per me farebbe molta differenza), non faccia alcuna differenza mangiare una MERDA o una torta di CIOCCOLATA, l'importante è che abbia un'apparenza marrone !!! |
| inviato il 18 Maggio 2016 ore 14:25
Bisogna stare attenti quando ti servono qualcosa di marrone. Se ti dicono che è una torta e invece è sterco metterai in campo il tuo giudizio personale o quello di chi ti propina la sua verità? |
| inviato il 18 Maggio 2016 ore 14:39
“ Eticamente parlando forse non e' corretto fare cio', ma e' bene far sapere in giro che e' possibile farlo. „ Questa è la parte corretta del discorso “ Cosa c'entra l'etica con l'arte? L'arte è soggettività, l'etica è la morte della soggettività. „ Questa mi sembra molto meno corretta, soprattutto se riferita all'attuale concetto di "pubblico" fruitore dell'arte, cioè di una massa che sempre più spesso non è consapevole di ciò che sta osservando. L'etica non è agire solo in un determinato modo (questa semmai è una costrizione), ma far capire a tutti come hai agito. Se la fotografia è solo "uno" degli strumenti che hai utilizzato per realizzare la tua opera, e nemmeno quello principale, allora continuare a definire quell'opera come "fotografia" è una mistificazione, non arte. Chiamala nel modo corretto, inventa magari un nuovo vocabolo ad oc che identifichi il tuo intento e il tuo modus operandi, e nessuno ne farà una questione etica, anzi ti ammireranno. Ammesso e non concesso che il concetto contemporaneo di arte implichi necessariamente l'artificio, questo deve essere reso esplicito, altrimenti viene a mancare il concetto stesso di "linguaggio espressivo"; un linguaggio è, per definizione, un insieme di codici di comunicazione altrettanto conosciuti dal soggetto che comunica come da quello che riceve la comunicazione, ma se tu nascondi l'uso dell'artificio stai parlando una lingua diversa da quella dell'osservatore. Comunque il problema è ben più ampio e investe anche settori della fotografia tutt'altro che da tribunale: pensiamo alla Naturalistica o al Reportage! Perché dovrei interessarmi ad un reportage fotografico se fosse pieno di "artifici" di quella portata? Chiuso OT |
| inviato il 18 Maggio 2016 ore 14:56
Ma, scusate... se e' chiaro a tutti che con la sola pura semplice fotografia, allo stato attuale del progresso tecnologico, sia impossibile modificare la prospettiva di una foto gia' scattata, perchemmai e' stato aperto un topic per parlarne? E' come dire: l'uomo che vola avvalendosi di mezzi meccanici estranei al proprio corpo, e' scorretto o rientra in un paradosso spaziotemporale che fa esclamare: "Graaande, Giooove!" |
user46920 | inviato il 18 Maggio 2016 ore 15:23
“ Ma, scusate... se e' chiaro a tutti che con la sola pura semplice fotografia, allo stato attuale del progresso tecnologico, sia impossibile modificare la prospettiva di una foto gia' scattata, perchemmai e' stato aperto un topic per parlarne? „ il fatto è che forse non è proprio così chiaro a tutti-tutti |
| inviato il 18 Maggio 2016 ore 15:31
“ Questa mi sembra molto meno corretta... „ Liberissimo di pensarla come credi, ma cosa c'entra la correttezza. Se me lo spieghi tenterò di chiarirti ciò che intendo io. Visto che ci sei ti sarei grato se mi spiegassi anche perché uno che produce una foto dovrebbe limitarsi ad usare un linguaggio codificato, anzi tu pretenderesti addirittura che l'emittente si piegasse alle capacità cognitive dell'eventuale ricevente... ma dove siamo alla materna? |
user46920 | inviato il 18 Maggio 2016 ore 15:52
“ Bisogna stare attenti quando ti servono qualcosa di marrone. Se ti dicono che è una torta e invece è sterco metterai in campo il tuo giudizio personale o quello di chi ti propina la sua verità? „ Gerr.nat, non capisco per nulla, il senso di questa domanda! In fin dei conti questo topic "si" è aperto per ciò che di irreale affermavi tu, circa la prospettiva in fotografia ... e da come continui ad "essere contro" alla realtà, credo che tu NON sia per fare nemmeno una sana differenza tra merda e cioccolata ... o almeno questo è quello che "si" evince che dire?: ... prova a chiarirti! |
| inviato il 18 Maggio 2016 ore 15:56
Nei topic l'importante non e' partecipare, ma evincere! |
| inviato il 18 Maggio 2016 ore 16:04
Mi dispiace, prometto che non farò più domande. Pare che i miei interventi non apportano contributi comprensibili, quando non addirittura scorretti nell'enunciazione, mi asterrò dal tediare ulteriormente. Se permetti odio interloquire con chi risponde picche a cuori. Il mio punto di vista l'ho chiarito, devo pensare che te lo sei perso perché continui a ripetere: o si fa grafica o si fa fotografia. Perché secondo te correggere la prospettiva in una foto, sì anche di soggetti tridimensionali, è scorretto, non etico, non concesso, continua tu... Per me è lecito punto. Il mio punto di vista vale quanto il tuo. Io non pretendo di essere nel giusto ma mi confronto. Tu ti arroghi il potere di stabilire ciò che è corretto ma la cosa più grave: non ascolti. Ah già, ho anche detto: la prospettiva si può cambiare. Anche questo ho chiarito, togli cambiare e metti alterare. Per i significati c'è il vocabolario, scusate non ne posso più. |
user46920 | inviato il 18 Maggio 2016 ore 16:41
“ Il mio punto di vista l'ho chiarito, devo pensare che te lo sei perso perché continui a ripetere: o si fa grafica o si fa fotografia. Perché secondo te correggere la prospettiva in una foto, sì anche di soggetti tridimensionali, è scorretto, non etico, non concesso, continua tu... Per me è lecito punto. „ è appunto questo il punto! tu parli di opinione e di lecito o non lecito, riferendoti a quello che sostengo io (e molti altri che hanno la stessa consapevolezza della realtà), ma questo tema non è un'opinione !! è un fatto reale, che non dipende da quello che dico io, e cioè che è impossibile cambiare prospettiva in una fotografia già scattatta ... ed è talmente palese, questo fatto, che sentir qualcuno metterlo in discussione, rasenta il ridicolo. Scusami, io non ho "intenzioni belliche" con nessuno, ma se mi vuoi convincere che 2+2=5 ... ti sparo in fronte prima che hai la possibilità di ripeterlo ... non so se hai capito la metafora allora, il vero problema , siccome sono più che certo che anche tu puoi comprendere come tutti gli altri che la realtà è 2+2=4, deve essere per forza nel linguaggio sbagliato, nei termini che usi o ai quali attribuisci dei significati errati, ecc ... e nient'altro! Prova a rifletterci e sarai d'accordo con me |
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