user5164 | inviato il 04 Febbraio 2016 ore 19:50
ciclicamente emerge questa ×ta del povero A.A. papa' di tutti i photoshoppatori dal cursore facile, la cosa triste e' che in genere chi nomina a sproposito il maestro ne ha mai letto i suoi libri ne ha mai acceso un'ingranditore... |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 19:54
“ fusioni in camera oscura di piu' esposizioni „ @Gianluca Podestà: ti posso chiedere quand'è esattamente che Ansel Adams avrebbe utilizzato questa tecnica? Grazie. |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 20:19
Chi mi conosce su questo forum sa che più volte in passato ho tirato in ballo Marc Adamus. In passato, all'inizio della mia passione fotografica mi sembrava un dio, ora lo guardo con occhi più consapevoli ma sono bel lungi dal dire che è "tutto un falso" , "tutto un photoshop". Per capire la fotografia di Adamus bisogna conoscere gli americani e i paesaggi americani, e senza dubbio io sono un massimo esperto mondiale dell'Ovest Americano dall'Alberta all'Arizona :) E' un tipo di paesaggio che "si dà tutto" che non necessita di estrapolazioni, astrazioni, introspezioni, è uno spettacolo conclamato ed esuberante, e così è un pò anche lo spirito americano, più semplice e spavaldo di quello della vecchia europa con le sue nebbioline, cieli grigi, scorci più intimi (spesso anche per evitare un palo della luce o una casa...) Di questo Marc è un ottimo interprete. Per quanto riguarda la sua postproduzione concordo con Fortunato sul fatto che a volte non si preoccupa troppo della "credibilità cromatica" sopratutto nei verdi , però in generale è tutt'altro che una scarpa. Inoltre sostengo che le sue foto siano moooooolto meno false di quello che si possa pensare. Considerate una persona che 300 giorni l'anno si trova in giro per paesaggi decisamente drammatici dall'alba al tramonto, vi assicuro che statisticamente ha buone probabilità di incappare in condizioni di luce che sembrano irreali ad un occhio poco avvezzo alle alzatacce. Anche se raramente anche a me sono capitate delle condizioni di luce che quando apro i RAW dico "se lo faccio vedere mi dicono che è tutto frutto di photoshop". Proprio lo scorso weekend, 2 ore dopo aver infranto su un masso il mio amato 24-70 , in cima al Joshua Tree, è esploso un tramonto con delle luci assolutamente fotoniche , che sforano la credibilità. Considerate che gli scatti che esibisce saranno un centinaio e sono la selezione di centina di miliardi di scatti fatte in migliaia e di albe/tramonti nei paesaggi più belli del mondo. Quindi un invito, salvo a Fortunato che sa il fatto suo: quando parlate delle foto di Adamus con sufficienza da sbruffoncelli è bene che realizziate che 1) non siete lontanamente alla sua altezza 2) non lo avete adeguatamente contestualizzato al suo ambiente. Detto questo non sono ad osannarlo ma rivendico sicuramente il valore del bello in sè stesso senza necessità di rimandi a pippe mentali da artistoide radical chic introspettivo che intasano di cagate pazzesche il panorama fotografico ed artistico contemporaneo. Sulla scia di Adamus segnalo www.chipphillipsphotography.com/ Uno che a me piace molto è Floris van Breugel www.artinnaturephotography.com/ |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 20:43
“ in natura nessua di queste situazioni si verificherà nello stesso arco di tempo utile ad immortalare un'istante in un luogo ben preciso , come sosteneva Bresson la fotografia dev'essere la riproduzione di un'istante fine a stesso , che possa raccontare una storia ma senza alterazioni di alcuni tipo (addirittura lame di luce ) tutto il resto è arte. ma poi abbiamo sdoganato anche questo "tabu' " ... e cosi' via . „ Gianluca, ti sei un po' intorcinato e non sono sicura di aver capito bene quello che vuoi dire. Tanto per capire, il modo di fotografare di HCB, il modo, e non il mito dell'attimo in se come chiarito da Mulas, rappresentano l'essenza dell'arte in fotografia, il tipo di fotografia paesaggistica che citi tu e che a volte faccio anch'io assolutamente no, se vuole (e non è assolutamente detto l'ottenga) legittimazione artistica deve cercarla nel campo della grafica. Chiarito che siamo nel campo della fotografia (o grafica) commerciale e popolare ci sta tutto basta che sia presentato nel modo giusto poi insomma...paragonare un'esposizione di tre minuti ad un cielo stellato incollato su un paesaggio fotografato al tramonto mi sembra una forzatura dai  Ps AA lasciamolo in pace, per capire come lavorava bisogna aver lavorato in CO...seriamente |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 21:05
Eru, Floris mi piace molto di più di Adamus e company , mostra il paesaggio americano senza forzature al limite del normale, alternando anche diverse lunghezze focali. Tra gli americani vorrei anche consigliare Guy Tal ">guytal.com „ e Ian Plant ">www.ianplant.com „ |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 21:16
Filiberto io ti consiglio di guardare tutti i lavori e non soffermarti solo su due foto. Dai un'occhiata ai siti. |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 21:22
Poi o, come dice Eru chi ha la possibilità di essere in giro per il mondo a scattare 7 giorni su 7, avrà davanti ogni tipo di condizione climatica o di luce. Onestamente preferisco lo stile di Guy Tal e Ian Plant (ma ci sta anche Sarah Marino, Michael Frye, George Stocking) ad Adamus (gusto personale), sicuramente meno spettacolarizzato, ma per me più vicino a come deve essere rappresentata una fotografia di paesaggio. |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 21:35
“ fusioni in camera oscura di piu' esposizioni" @Gianluca Podestà: ti posso chiedere quand'è esattamente che Ansel Adams avrebbe utilizzato questa tecnica? Grazie „ ho corretto per via di una confusione tra autori :) “ Gianluca, ti sei un po' intorcinato e non sono sicura di aver capito bene quello che vuoi dire. „  intendevo dire che nella realtà una luce esposta tot secondi non la si può vedere .... es. una montagna illuminata da una luna a sx : se faccio uno scatto la luce colpirà il versante di sx della montagna ... dopo un po' cambierà e colpirà un'altra sezione della montagna ... in un'esposizione unica avrei una montagna illuminata in maniera che dal vivo non vedrai mai, ergo irreale me sono spiecato ora ???? “ @Gianluca: perdonami, ma in questo topic dove si é discusso in maniera molto istruttiva e pacata su un autore, l'unica cosa poco elegante é il tuo post, in quanto non esprime un parere su Marc Adamus, ma sul pensiero di un altro utente (che non ha mai messo in discussione l'uomo, dato che si parla di fotografo/fotografia), in maniera oltretutto molto scomposta, dato che soprattutto nella prima parte non ho ben capito a cosa vorresti alludere. Ora, siccome trovo il tuo post poco incline al confronto, ma piuttosto polemico t'invito a scrivermi in privato dove "forse" (se conti fino a 10 prima elargire ogni parola. Si scherza, eh! Sorriso) riceverai una mia risposta. Grazie ;-) „ ti scrivo in pm perché non mi aspettavo una tale risposta .. davvero.. |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 21:47
“ intendevo dire che nella realtà una luce esposta tot secondi non la si può vedere .... es. una montagna illuminata da una luna a sx : se faccio uno scatto la luce colpirà il versante di sx della montagna ... dopo un po' cambierà e colpirà un'altra sezione della montagna ... in un'esposizione unica avrei una montagna illuminata in maniera che dal vivo non vedrai mai, ergo irreale me sono spiecato ora ????MrGreenMrGreen „ Continua a non essermi chiaro che cosa abbia a che fare questo con HBC e l'arte, ma non importa Sono convinta che la luce in un paio di minuti possa cambiare per lo spostamento di luna o sole ma a parte i momenti che comprendono alba e tramonto ci sarà si una minor fedeltà ma non incoerenza o irrealtà come incollando tra loro scatti fatti ad ore di distanza, poi ci sono casi particolari ma ci addentriamo troppo nel tecnico Se vedemmu |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 21:52
Vabe Gianluca, ma in quel caso non è una cosa ottenuta al pc, ma è l'effetto che si ha appunto tenendo aperto l'otturatore della macchina con il sensore che memorizzerà la luce in quell'arco di tempo. Secondo me è diverso. Poi qui non si sta dicendo che ognuno non può avere una propria visione del paesaggio o che oltre determinati standard non si può uscire, ognuno è libero di far ciò che vuole, ma imho sarebbe meglio distinguere ciò che si cattura al momento con ciò che verrà totalmente ricreato, o appiccicato, in post. Io apprezzo e ammiro tutte quelle persone che non si nascondono dietro al farlocco, che pur mantenendo uno stile fantasy e da artworks non spacciano i propri lavori per ''sono usciti così dalla macchina'', anzi al contrario non negano un utilizzo più marcato di PS; infatti ammiro con molto piacere i loro lavori. Purtroppo invece ho notato che c'è tanta gente che farlocca anche i file raw pur di far risultare credibile scene inventate di sana pianta. |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 21:56
“ Poi qui non si sta dicendo che ognuno non può avere una propria visione del paesaggio o che oltre determinati standard non si può uscire, ognuno è libero di far ciò che vuole, ma imho sarebbe meglio distinguere ciò che si cattura al momento con ciò che verrà totalmente ricreato, o appiccicato, in post. Io apprezzo e ammiro tutte quelle persone che non si nascondono dietro al farlocco, che pur mantenendo uno stile fantasy e da artworks non spacciano i propri lavori per ''sono usciti così dalla macchina'', anzi al contrario non negano un utilizzo più marcato di PS; infatti ammiro con molto piacere i loro lavori. Purtroppo invece ho notato che c'è tanta gente che farlocca anche i file raw pur di far risultare credibile scene inventate di sana pianta. „ stra, ultra perfettamente d'accordo Antonio!! |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 22:02
Mi fa piacere |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 22:12
Capisco che a volte ci possano essere opinioni un pö esagerate e "fuori dalle righe" però non è che ogni volta che uno esprime una propria opinione (contenente anche gusti personali) sia costretto a leggere ste straparlate su artistoidi radical chic -che casco vorrà mai dire poi sto sproloquio prima o poi lo si scoprirà, stessa roba delle convergenze parallele- e che "voi non siete nessuno e quindi non potete commentare" eddai su... chi parla di F1 deve avere vinto almeno un mondiale o può anche solo avere studiato lo studiabile e parlato con " i parlabili" altrimenti è un pallone gonfiato? dico, diamo anche dell'ignorante chessò a Gianni Brera perchè scriveva di serie A e Coppe dei Campioni senza averci mai partecipato? Certi interventi a gamba tesa (che pure posso in parte condividere) sono esattamente sullo stesso piano di quelli che vengono messi sotto accusa. Prima di leggerne altre, specifico che non mi sono sentito offeso personalmente visto che il mio intervento non era nell'occhio del mirino, però dicendo la mia dico che trovo stucchevole entrambi i comportamenti di cui sopra. In pace ovviamente. |
| inviato il 04 Febbraio 2016 ore 22:35
Piccolo OT: Se guardiamo il lato artistico di un progetto, non fa differenza tra avere lo scatto bello e pronto in macchina, tra combinare 1000 esposizioni diverse o esaltare questo o quel particolare in post. Il problema è più a monte. Fine OT Facendo un paragone musicale, una fotografia di Adamus è paragonabile ad una canzone studiata per diventare un inno da stadio. (non toccatemi Seven nation army dei white stripe che non c'entra nulla), mentre la fotografia più autoriale la paragonerei almeno ad Infinity degli Aphrodite's Child. La vera differenza non è il modo in cui è stata realizzata la foto, ma il suo perché. Le foto di Adamus (ed emuli) sono fatte per stupire con effetti speciali, per prendere una rappresentazione di una natura che se è vera lo è per pochissimi secondi, ma è solamente un lato del soggetto, quello sicuramente più bello, ma non è assolutamente una rielaborazione personale. |
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