| inviato il 28 Aprile 2014 ore 14:16
Ok per favore possiamo chiudere l'OT e tornare a parlare della post nel ritratto. |
| inviato il 28 Aprile 2014 ore 14:19
Marinaio ti ringrazio sei stato molto chiaro. |
| inviato il 28 Aprile 2014 ore 14:28
“ Angelo- Giuliano due modi di vedere le cose completamente diversi. Uno cerca il naturale,sacrificando persino l'ittero Canon e Nikon sull'altare della naturalezza,non usando PP L'altro cerca di migliorare dimenticando il naturale,o perlomeno,il comune senso del naturale,usando PP Non è una partita di calcio.Punti di vista estremamente diversi,questo sì. „ Hai centrato il punto, ma al contrario . Per come la vedo io le foto di Angelo mi appaiono più naturali, bilanciate nei toni e nelle luci, una PP sapiente ha reso al meglio dei soggetti già splendidi. Sono ritratti che non lasciano molto spazio a critiche. Le tue foto "al naturale" come ami definirle tu, sono buoni scatti a soggetti consenzienti fatti per strada e senza pretese artistiche. Direi che le foto sono da catalogare (cosa che non mi piace fare ma che faccio per necessità) in due generi diversi. La sclera grigina, il dente giallognolo e le zampone di gallina accentuate dall'illuminazione possiamo anche definirle "naturali", qui ti posso dar ragione, ma dipende sempre da cosa andiamo cercando. Rappresentare la cruda realtà ed essere amanti del magico sfocato sono due cose che fanno un pò a pugni non credi? Dato che nella realtà non abbiamo un occhio a fuoco e uno no Quindi chi usa un 85 f/1,2 a tutta apertura fa già a priori uso di uno strumento poco naturale perchè non rappresenterà mai la realtà come essa ci appare? E che dire dei medio tele soft focus? Non sono un'alternativa alla post sfruttando l'ottica fisica? E' preferibile? |
| inviato il 28 Aprile 2014 ore 14:30
proverò a dire anch'io la mia, sono nuovo del forum e spero non mi mangiate! Io per lavoro mi occupo anche di post-produzione per la moda; spesso si tende a generalizzare la Post come un solo unico passaggio, io personalmente distinguo 3 fasi: 1) l'editing 2) il fotoritocco (tutto quello che "modifica" lo scatto) 3) la fase "creativa", tutto quello che porta l'immagine ad avvicinarsi all'idea "creativa" che il fotografo (o l'Art Director, perché per quanto chi scatta si senta un artista, certe volte deve avere l'umiltà di riconoscere di essere semplicemente l'ingranaggio di una macchina produttiva) di questa fase fanno parte la modifica di colori, l'aggiunta di luci e tutte quelle modifiche che portano ad aggiungere una "certa" atmosfera e personalità all'immagine. Dico questo perché la fase 1) di editing dovrebbe essere imprescindibile, mi fanno ridere quelli che pensano di fare tutto lo scatto in macchina perché dicono di essere dei puristi... allora scattate con la pellicola! La fase 3) è molto personale, ci sono alcuni scatti che la necessitano più di altri, la moda prima fra tutti ma anche altri, l'importante sarebbe non esagerare, mi fanno un po' ridere certi paesaggi "saturi" all'inverosimile... secondo me all'erba per esempio non gli si fa un grande favore a portarla a dei verdi quasi fosforescenti, la natura è natura ed è bella anche per i suoi "grigi". La fase 2) è quella più controversa... Io sono dell'idea che la Fotografia non è un'arte... è un mezzo, un mezzo con cui si può fare anche arte, ma non necessariamente, le foto di moda sono immagini che hanno uno scopo ben preciso, e il fotoritocco è semplicemente uno strumento in più, da affiancare alla fotografia, per raggiungere lo scopo, è uno strumento che può essere utilizzato anche su altri tipi di scatti, ma va saputo usare e dosare... Non vedo niente di male a togliere un brufolo anzi, che male c'è... l'errore semmai è quando si pensa che per fotoritocco si parli solo di lisciare più o meno la pelle con chissà quale tutorial "pelle liscia in 5 minuti" scaricato da internet, il fotoritocco sul ritratto semmai deve "correggere" i dettagli o le zone non usciti perfetti dallo scatto, ma non stravolgere le immagini togliendo personalità al viso o piallando le texture, come regola di base direi che un buon fotoritocco su un ritratto NON si deve percepire! Riassumendo voglio semplicemente dire, che secondo me non bisognerebbe parlare tanto di FOTORITOCCO SI, FOTORITOCCO NO, bensì di FOTORITOCCO FATTO BENE e FOTORITOCCO FATTO MALE, perchè permettetemi di dire che di ritratti in giro ritoccati se ne vedono tanti, ma la percentuale di quelli ben ritoccati non supera il 10%, e allora sarebbe meglio non ritoccarli per niente... |
| inviato il 28 Aprile 2014 ore 14:38
Marinaio: per chiudere ed andare avanti in armonia: la terza foto da me postata è una risposta a Nicola che trovo invece in tema. Il soggetto da me fotografato ( il terzo ....che finora non avevo mai postato) è una signora,carina,ma non una "bellissima ragazza". L'ho fotografata nel modo più naturale possibile facendo però in modo che "si piacesse" ( e lì....ricordatevi sempre le parole di Stefano Pelloni !). Attorno agli occhi le rughe non mancano ,e non solo lì. La signora era contentissima,si è presa il suo A3 e mi ha ringraziato. E'vero.... mi ha accennato che si vede il "segno del tempo" sul suo viso ma lo ha accettato serenamente . Io sarò fortunato, ma le donne che fotografo si trovano bene e mi ringraziano.Nessuna mi ha mai chiesto interventi in PP o espresso delusione per la foto. E dire che di ritratti ne eseguo migliaia all'anno..... mai una sola volta una osservazione o un rifiuto.Ripeto,sarà fortuna ..... |
| inviato il 28 Aprile 2014 ore 14:42
Federicof:infatti ! Io mi astengo. |
| inviato il 28 Aprile 2014 ore 14:44
“ Riassumendo voglio semplicemente dire, che secondo me non bisognerebbe parlare tanto di FOTORITOCCO SI, FOTORITOCCO NO, bensì di FOTORITOCCO FATTO BENE e FOTORITOCCO FATTO MALE, perchè permettetemi di dire che di ritratti in giro ritoccati se ne vedono tanti, ma la percentuale di quelli ben ritoccati non supera il 10%, e allora sarebbe meglio non ritoccarli per niente... „ direi che hai espresso in tre righe un sacrosanto concetto della fotografia digitale |
| inviato il 28 Aprile 2014 ore 14:48
Credo che la misura della post produzione dipenda molto dall'utilizzo finale, se è per scopi commerciali si possono anche stravolgere completamente gli scatti, eseguo quanto mi viene richiesto, cercando comunque di dare dei consigli; se sono per mio studio personale faccio lo stretto necessario, a seconda anche dell'immagine, alcune non richiedono nulla, a parte i soliti livelli/curve; la cosa importante è sapere come postprodurre/ritoccare. Ritengo comunque che in un ritratto conti di più l'originalità della composizione, l'espressione colta, la conoscenza che si ha del soggetto; senza voler offendere nessuno, a me la maggior parte dei ritratti che vedo in questo forum sembrano delle immagini corrette tecnicamente, ma che trasmettono veramente poco, frutto di schemi, un po' asettiche; è un discorso molto lungo, che riconduce ad una visione più ampia su cosa si intenda con la parola fotografia, ognuno da la sua interpretazione. Luca |
| inviato il 28 Aprile 2014 ore 15:00
Giuliano cosa volevi raccontare di quella signora? Perche' per me quello non e' un ritratto. Tra le tue foto vedo dei bei ritratti e delle foto casuali fatte a dei passanti che a mio avviso sono piu' foto istantanee che ritratti. Secondo me nessuna delle foto da te postate in questo topic e' un ritratto per come la vedo io. In questo ammetto di essere abbastanza talebano nella classificazione e rischierei di partire per un OT ancora piu lungo, pero' non basta l'immagine di una persona per classificare una foto tra i ritratti. In generale poi l'invito ad usare lo spazio in modo adeguato rimane. I topic fiume zeppi di OT finiscono per scoraggiare chi e' interessato sull'argomento. Che ben vengano gli esempi ben dosati. |
| inviato il 28 Aprile 2014 ore 16:00
Marinaio, potresti aprire un topic per chiarire cosa differenzia, a tuo parere, l'immagine di una persona da un ritratto. Potrebbe uscire una discussione interessante, a patto che venga condotta da tutti in maniera costruttiva. La mia personale impressione è che la tendenza della ritrattistica contemporanea, ma anche di tutta la fotografia in genere, sia quella di cercare il botto, l'effetto che lascia a bocca aperta al primo sguardo, ma poi magari al secondo ti fa storcere il naso. Se guardo i lavori dei maestri (quelli veri) vedo che dietro c'è un'idea forte, e se l'idea è forte non ha bisogno di troppi effetti speciali per sostenersi. Con questo non voglio spacciarmi per purista, cosa che non sono, ma semplicemente condividere una riflessione del tutto personale. |
| inviato il 28 Aprile 2014 ore 16:15
Personalmente considero la fotografia un'espressione artistica, di conseguenza gli unici limiti che secondo me sono consentiti sono quelli della propria fantasia. Ciò che conta è ottenere sui nostri files raw o jpeg quello che avevamo in mente (con o senza PP , pessime foto rimangono tali anche dopo la PP) |
| inviato il 28 Aprile 2014 ore 17:06
Stefano la penso come te e come ha detto giustamente Nicola se ne era parlato. Il topic originale era questo. www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=504615&show=1 Credo che il sensazionalismo e la ricerca dei "Mi Piace" sia un po' una piaga che affligge il nostro periodo e credo che in parte a questo si riferisse Francesco con la sua analisi affatto banale sul fotoritocco. Purtroppo spesso i canoni estetici finiscono per prevaricare i contenuti e questo lo si puo' ottenere con una lente o con un intervento in PP. Francesco non ha escluso la PP per poca voglia di usarla o pochi mezzi tecnici, l'ha esclusa come mezzo espressivo. Credo che sia questo il nodo del discorso. Per questo mi piace l'approccio di Pisolomau, usare tutti gli strumenti a disposizione per ottenere un risultato. Se il risultato e' la naturalezza si interviene proprio per modificare gli "errori" o i "difetti" che snaturano una foto; esempio banale, una sclera grigia come detto da Pisolomau non ce l'ha nessuno. Domani parto per un viaggio di lavoro e non potro' seguirvi per un po'. Fate i bravi mi raccomando |
| inviato il 28 Aprile 2014 ore 17:15
“ pessime foto rimangono tali anche dopo la PP „ come non quotare. da questo si evince che la pp non sara' mai risolutiva, ma come detto da tanti, un ottimo strumento per allineare la nostra idea alla realta'. luca. | |

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