| inviato il 04 Dicembre 2018 ore 21:37
La tua modestia è pari alla tua bravura, ciao. |
| inviato il 05 Dicembre 2018 ore 14:38
Caro Yagiìo, ti assicuro che non sono così modesto ... Ma obiettivamente stai parlando di un mostro sacro della fotografia, un fotografo che ha fatto scuola... Io sono solo un appassionato, credo con una buona conoscenza della tecnica e forse - come mi hai gentilmente riconosciuto tu - un buon talento per il ritratto. Ciao Yago, e grazie ancora per la tua stima. Sergio |
| inviato il 05 Dicembre 2018 ore 19:51
Mutare le proprie convinzioni o alleggerire determinate posizioni è talvolta segno di maturità, non di incoerenza. I risultati con le tu "sperimentazioni" in B/N parlano da soli. Se questo è quello che ti spinge a fare l'amore per la fotografia, ben venga. Hai dimostrato di saper gestire il colore, ora lo stai facendo con i toni di grigio senza sposare un credo dogmatico. Ma io fatico ad avviare l'auto per andare a Milano (da buon Ligure), figuriamoci come mi sentirei in un mondo senza colori :-) Ciao. Ezio |
| inviato il 05 Dicembre 2018 ore 21:33
Pan non mi prendere per un adulatore ingenuo o approssimativo Sicuramente McCurry ha fatto scuola e tecnica ne ha da vendere però ha una attività di aiutanti dietro di lui eccezionale una redazione con studi di stampatori di gran classe. Si sa vendere molto bene malgrado ciò spesso ha delle scivolate di stile, fotografico. Immagino che tu hai solo Sergio che ti supporta e devo dire che è molto bravo Ciao |
user109536 | inviato il 06 Dicembre 2018 ore 7:09
Sergio, sono fuori dal coro . I tuoi ritratti sono bellissimi ma proprio non riesco ad entusiasmarmi. Troppi bambini con gli occhi tristi specchio di realtà di miseria, povertà, malattie, persecuzioni ... che i media ci mostrano quotidianamente. Io non ce la farei mai a fare queste foto, portarle a casa e pubblicarle. É il mio modo di pormi davanti a queste situazioni che ho visto anch'io senza giudicare quello che fai, tutto qui. |
| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 22:38
Comincio a ripondere dall'ultimo, non me ne vogliano gli altri… Caro Madrano, innanzi tutto grazie per avermi lasciato un tuo parere, cosa che io accolgo sempre con grande piacere perché sono convinto che il confronto delle idee è sempre un arricchimento per tutti. Poi ti voglio tranquillizzare su un'altra cosa: non sei affatto "fuori dal coro", anzi… a giudicare dal successo delle mie foto in termini di gradimento, che in questo sito come in qualsiasi social ormai si misura in “mi piace”, direi proprio che sei pienamente nel coro . A parte gli scherzi… comprendo benissimo il tuo punto di vista, anche se ovviamente non lo condivido. La fotografia è un'arte figurativa, come ad esempio il cinema o la pittura, e come tale il suo fine, per quanto mi riguarda, è trasmettere emozioni semplicemente interpretando la realtà…. assegnare ad essa una valenza etica credo sia sbagliato, e in molti casi pericoloso. Mi sono andato a rivedere le foto che ho pubblicato e sinceramente non ci vedo tutta questa esposizione di sofferenza, perché come te non sono molto propenso a pubblicazioni di questo tipo. Le foto che ho pubblicato sono semplici foto di vita quotidiana, nelle maggior parte del mondo abitato. Non ci sono foto di violenza, di sopraffazione, soprattutto non ci sono foto che offendo il senso del pudore… A meno che non vogliamo considerare l'indigenza o la povertà un'offesa al pudore, ma non credo proprio tu possa pensare questo. Certo, si possono fare foto più rassicuranti, te ne do atto… ma io, come ti renderai conto se guarderai le mie gallerie, sono molto più interessato alle storie che un semplice volto, una espressione, uno sguardo può raccontare, piuttosto che alla natura o ai paesaggi. Tutto qui. Senza alcun tipo di compiacimento o volontà di suscitare sensi di colpa. Gli occhi di quei bambini raccontano semplicemente della loro realtà quotidiana. Non accusano, non condannano, anzi spesso esprimono semplice curiosità e voglia di conoscere chi è così diverso da loro, come farebbe qualsiasi bambino in ogni parte del mondo. Magari crescendo si renderanno conto che il mondo ha riservato loro gli ultimi posti, ma ancora non lo sanno... Quindi, e concludo, capisco perfettamente che le mie foto non ti entusiasmino, Madrano, e lo prendo come un forte stimolo a fare meglio, ma voglio proprio sperare che sia perché non riescono a raccontarti niente e quindi sono insignificanti, e non perché rappresentano situazioni che ritieni non debbano essere viste da noi occidentali. Grazie ancora per l'opportunità che mi hai offerto di questo scambio di idee, e un cordiale saluto a te. Sergio |
| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 23:32
Caro Ezio, hai perfettamente ragione circa il colore… Anche io la pensono come, te lo assicuro, e non ho certo dimenticato il colore (come non si dimentica mai il primo amore.. ) ma, come hai perfettamente inteso anche tu, la mia intenzione è solo quella di sperimentare questa forma di elaborazione estrema, essendomi reso conto, con il tempo e l'esempio fornito da diversi grandi autori, che è un potente mezzo a disposizione della creatività del fotografo. Infine, ti ringrazio sinceramente per le tue considerazioni circa le mie foto. Facendo mia una frase dell'amico Madrano, mi viene da dire: tu sì che sei fuori dal coro… A parte gli scherzi… ti sono sicneramente molto grato per come hai valutato il mio sconfinamento nel mondo del BN, e soprattutto per la stima espressa nelle mie capacità di fotografo. Grazie infinite, Ezio. Un cordiale saluto a te. Sergio |
| inviato il 07 Dicembre 2018 ore 6:45
"nell'area commento mi capita di vedere foto diciamo "normali" sulle quali i commenti si sprecano . " Ciao Sergio le foto son belle ma senza offesa ne girano tantissime sul web e non solo simili. Non prenderla come critica (non amo criticare né ho gli attributi per farlo) ma come una osservazione personale.Oggi c'è un'invasione d'immagini allucinante per cui da un mio punto vista lavorare su progetto è fondamentale altrimenti non si va oltre allo scatto ben riuscito fine a se stesso come tanti altri presenti sul web in genere. Questo discorso riguarda un po' tutti i generi fotografici da ritratto in genere alla street...lasciamo perdere il nudo.Probabilmente dico questo perché ho una mia visione sui reportage che va oltre al ritratto. In ogni caso le foto sono bellissime complimenti. |
| inviato il 07 Dicembre 2018 ore 21:33
Ciao Vincenzo, ti ringrazio molto per il tuo contributo perché, come non mi stancherò mai di ripetere, è sempre un piacere conoscere le idee di chi guarda le mie foto, anche se sinceramente non immaginavo di suscitare tante reazioni per la pubblicazione di alcune foto giudicate generalmente insignificanti. Quindi oltre al piacere, in questo caso c'è anche autentica sorpresa. Hai scritto molte cose, quindi cerco di rispondere ad ogni punto: “ "nell'area commento mi capita di vedere foto diciamo "normali" sulle quali i commenti si sprecano . " „ Immagino che questa sia una mia citazione, anche se non mi ricordo in quale occasione. Non ho capito bene perché sei partito con questa, ma credo sia per mettere subito in chiaro che anche le mie foto sono normali. E' indiscutibilmente vero, quindi niente da dire. “ “Ciao Sergio le foto son belle ma senza offesa ne girano tantissime sul web e non solo simili.” „ Francamente Vincenzo, sul web gira di tutto… se non sbaglio siamo ormai sull'ordine di miliardi di foto all'anno, complici anche gli smartphone, quindi è sicuramente vero ciò che dici, ma non è riferibile ad una sola categoria. Se sei un frequentatore del web, come immagino, credo conoscerai anche le statistiche, che vedono ai primi posti delle foto pubblicate soggetti come cagnolini e gattini, poi selfie, poi street e via andare… Quindi mi sento di poter dire che foto simili ce ne sono, certo, ma relativamente poche rispetto ad altri generi. E per avere la controprova ti basta guardare al home di Juza in un giorno qualsiasi… Quindi mi permetto di dissentire sul fatto che questo possa essere un buon motivo per me per non fare queste tipo di foto. Ma forse tu intendevi di simili come qualità dell'immagine… Allora ti do sicuramente ragione, anzi ti dico io stesso conosco molti fotografi che ne producono molto spesso delle migliori rispetto alle mie. Ma questo per me non è un problema, anzi è un forte stimolo a cercare di migliorarmi, imparando appunto da chi è molto più bravo di me. Quindi, per quanto mi riguarda, bene venga l'abbondanza di immagini. “ “Reportage è raccontare ed quello che manca nei tuoi scatti.” „ Credo sia proprio questo il “cuore” del tuo intervento. Non ritengo sia solo una questione di “genere fotografico”, così come non credo che se avessi pubblicato le foto sotto una categoria diversa, ad esempio ritratto, il giudizio su di essere sarebbe diverso. Per quanto mi riguarda, i generi fotografici (come reportage, ad esempio) sono solo una convenzione, comoda per catalogare fotografie in funzione del loro contenuto, ma assolutamente inutile per darne un giudizio sul loro valore estetico od emozionale. Da quello che hai scritto, invece, capisco che le nostre opinioni divergono irrimediabilmente quando si parla di cosa debba fare una fotografia: per te raccontare, per me emozionare. Per te una questione di “testa”, per me una questione di “pancia”. Se guardando una foto non provo alcuna emozione, in genere non le riservo neppure un secondo sguardo. E questo indipendentemente dal fatto che sia tecnicamente perfetta, o di quali fossero le intenzioni dell'autore. Ma lo stesso atteggiamo ce l'ho quando guardo un quadro o ascolto musica. Diciamo pure che sono un po' all'antica (ma vista l'età ne ho diritto direi ) e per me rimane sempre valida l'osservazione di Ansel Adams: se una foto la devi spiegare, allora non è venuta bene. Comunque, a mio modesto parere si può raccontare benissimo anche con un ritratto (un esempio su tutti: la bambina afgana di McCurry). Certo è che bisogna essere veramente molto bravi per farlo e sicuamente io non ne sono all'altezza. Ma questo non mi fa certo perdere la voglia di provarci ancora e ancora… “ “Non prenderla come critica (non amo criticare né ho gli attributi per farlo) ma come una osservazione personale.” „ Caro Vincenzo, i latini erano soliti dire “excusatio non petita, accusatio manifesta”… Non capisco perché tu di debba scusare per aver scritto quella che è a tutti gli effetti una critica. Così' come non capisco perché la parola “critica” faccia così paura e venga sempre interpretata - sia da chi la fa che da chi la riceve - con un'accezione negativa! La critica è neutra, è un'analisi, è la semplice espressione del proprio parere su un'opera (passami il termine, anche se un po' aulico…), una cosa del tutto giustificata e sacrosanta, soprattutto quando queste opere vengono esposte pubblicamente, come ho fatto io. Che sia positiva o negativa e solo un dettaglio, perché in ogni caso è comunque utile per valutare con più obiettività il proprio operato, sempre che venga espressa con competenza e con cortesia. E tu Vincenzo mi sembra che abbia fatto proprio questo, quindi non ti devi affatto scusare. Fra l'altro, ho dato una rapida scorsa al tuo profilo e ho visto che sei abbastanza attivo su questo forum (oltre 5.000 messaggi, complimenti..), anche se hai pubblicato pochissimo. Ma ho visto che hai anche un sito web molto ben curato, dal quale mi è sembrato di capire che tu ti dedichi alla fotografia professionalmente. Quindi credo tu abbia sicuramente tutte le carte in regola per “criticare” una fotografia, senza per questo doverti preventivamente scusare. “ “Oggi c'è un'invasione d'immagini allucinante per cui da un mio punto vista lavorare su progetto è fondamentale altrimenti non si va oltre allo scatto ben riuscito fine a se stesso come tanti altri presenti sul forum e social in genere” „ Non metto in dubbio che sia corretto e funzionale avere un “progetto” come dici tu, ma permettimi di dubitare fortemente sul fatto che una foto - di per se stessa insignificante come le mie – possa acquistare un maggior valore se inserita nell'ambito di un progetto. Io non sono un fotografo professionista, ma un semplice appassionato a cui piace fotografare le persone che incontra durante i suoi viaggi, altra mia grande passione. A me non interessa annoiare gli altri con foto di qualsiasi momento del viaggio; mi interessa solo fissare alcune situazioni o alcuni volti che mi hanno emozionano particolarmente, cercando di riportare nella foto le stesse emozioni che io ho provato sul momento.Non è certo un grande progetto, lo riconosco, ma per me è sufficiente e molto gratificante. Ok, mi sembra di aver risposto a tutte le tue interessanti considerazioni, Vincenzo. Quindi grazie ancora per l'opportunità che mi hai offerto e un cordiale saluto. Ciao Sergio |
| inviato il 08 Dicembre 2018 ore 16:57
Sergio probabilmente mi sono espresso male e mi dispiace. Le immagini che ho avuto modo di visionare sono spettacolari ed è giusto che quando si pubblica su Juza o altri siti di fotografia si mettano le foto chiamiamole effetto "wow". Non so se sia una cosa positiva o negativa ma faccio distinzione tra foto "wow" e un certo tipo di documentazione. La prima necessità di una padronanza non solo tecnica nella fase di scatto ma anche nella p.p. (spesso affidata a grafici esperti e non c'è nulla di strano anche se in molti la pensano diversamente) a differenza della documentazione vera propria dove l'approccio è totalmente diverso dal progetto alla burocrazia da seguire oltre al rischio che il servizio non possa interessare alle testate giornalistiche (difficilmente si lavora su commissione). Anche la selezione delle immagini viene curata in modo diverso, deve documentare non essere bella (quello è un optional). Sono due mondi paralleli. Il MC Curry della ragazza afgana fece scalpore ai tempi ma se fosse stata scattata oggi giorno son convinto che passerebbe inosservata così come molte foto di Salgado (gli anni in cui son state scattate fanno la differenza). Tornando a MC Curry (che sicuramente conoscerai meglio di me il suo percorso professionale) non è più il reporter di un tempo, sembra aver abbandonato il racconto fotografico privilegiando lo scatto "wow". Sono scelte personali che non hanno nulla di sbagliato. La mia osservazione era intesa nel cambiamento di questi racconti fotografici dove si privilegia un certo tipo di fotografia da incorniciare al reportage giornalistico. Sono fotografo perché uso la fotocamera ma non sono bravo e non l'ho mai negato mi piace semplicemente osservare e documentare il quotidiano, la vita di tutti i giorni e il cambiamento delle nostre abitudini. Non faccio p.p eccessiva ma l'essenziale perchè hanno lo scopo di documentare e non di essere belle. Questo è anche uno dei motivi per cui non posto su juza. Trovo insensato pubblicare foto che viste singolarmente non sanno di nulla a differenza se viste sul sito dove c'è un criterio (o almeno l'intento è quello). Un cordiale saluto a te e rinnovo i complimenti per le stupende immagini. |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 18:19
Caro Vincenzo, come avevo intuito, oltre ad essere un ottimo fotografo (e lo dico per aver visto le foto pubblicate sul tuo sito) sei anche una persona molto intelligente (perchè cerchi di capire le cose e soprattutto gli altri, e non pensi di avere la verità in tasca, come molti purtroppo...) e certamente culturalmente molto preparata. Questo ti fa veramente onore, e come ti ho detto ti consente senza dubbio di criticare (ma nel senso più vero e positivo del termine) qualsiasi foto. Aggiungo quindi solo qualche osservazione alla tua ottima ed interessantissima disamina. Non sono sicuro che su Juza, o in altri siti, si mettano solo foto ad effetto “wow”… Certo, credo che ognuno cerchi di pubblicare le foto che “pensa” meglio lo rappresentino, ma purtroppo non è sempre così … Primo, perchè è sempre un giudizio di parte (e un po' come per i figli, ognuno fatica a trovare difetti nei propri…); secondo, perché la fotografia è pur sempre una forma di “comunicazione”, e l'impatto che questo messaggio può avere sugli altri è sempre imprevedibile, e comunque sempre soggettivo… Accade per tutte le forme espressive, ovviamente: dalla letteratura alla poesia, dal teatro al cinema passando per la pittura, la vera “madre” della fotografia… A questo poi aggiungiamo quello che potremmo definire “moda”, ossia quella specie di “sentire” comune che muta di generazione in generazione, in parte perché i gusti naturalmente cambiano ed evolvono, come tutto in natura, in parte perché i gusti posso essere “indirizzati” da una determinata critica ufficiale o più semplicemente da un buon marketing… Quindi Vincenzo è giustissimo cercare nuove strade espressive, sperimentare nuove idee, senza preoccuparsi più di tanto del fatto che il risultato piaccia o meno, purchè però questo non si trasformi in una condanna senza appello di quanto è stato fatto prima… Qualsiasi fotografo veramente innovativo (così qualsiasi pittore di avanguardia) ti dirà sicuramente che la sua innovazione, la sua arte e la sua tecnica sono il risultato dello studio e della personale rielaborazione del lavoro di chi lo ha preceduto.. Quindi è assolutamente corretto quello che hai detto a proposito di McCurry e Salgado, certamente figli del loro tempo, ma non ci dimentichiamo mai che grazie al loro genio artistico riuscirono ad inventarsi un modo di fotografare assolutamente innovativo per l'epoca, che ha poi fatto scuola. Questa secondo me, è la vera dimostrazione di genio e talento, aprire la strada… dopo è tutto più facile, tanto che diventa spesso anche banale, scontato, ed anche noioso. Tornando a noi, ora, ti dico che mi piace moltissimo la tua idea di fotografia, il tuo progetto, il tuo desiderio di documentare la nostra quotidianità per immagini... anche se non posso credere tu non tenga in nessun conto il lato diciamo artistico delle tue foto. E le tue foto lo dimostrano, Vincenzo, come è giusto che sia del resto: l'uso del BN, la scelta dell'inquadratura, il dosaggio di luci ed ombre sono tutte scelte soggettive che ti consentono di mostrare la realtà come “tu” la vedi, di comunicare il tuo personale messaggio rielaborandolo con il tuo talento artistico. Nel mio piccolo, anche faccio la stessa cosa, solo che lo faccio raccontando le persone: non per quello che fanno o dove lo fanno, ma semplicemente per quello che sono. Altra differenza è che io non lo faccio qui da noi, ma lo faccio solo durante i miei viaggi, e quindi ovviamente lo faccio con le persone che incontro nei miei viaggi. Il motivo principale di questa mia scelta è il tempo: quando sono a casa non ho tempo per girare per strada e fotografare persone. Inoltre, molto spesso qui le persone non hanno molto tempo da dedicarti per una foto che le ritragga per quello che sono e non per quello che stanno facendo Quello che non capisco è perché tantissimi si siano irritati, quasi offesi da queste foto: sono semplicemente foto di persone comuni, riprese non in una sala di posa ma per strada, persone che portano sul viso i segni della loro vita quotidiana (esattamente come avviene in molte foto di street), vita che anche se diversa dalla nostra non vedo perché ci debba fare così paura, o sentire in colpa. Non sono foto fatte per stupire (foto “wow”), ma semplici foto fatte da me e post prodotte esclusivamente da me in base al mio gusto personale e limitatamente alle mie conoscenze tecniche (ma davvero c'è qualcuno che si fa postprodurre le foto da altri Vincenzo? E a quale scopo poi? ), per il solo piacere di mostrare la realtà come io l'ho vista, con l'unico mezzo che so maneggiare e che mi appassiona fin da quando ero un ragazzino. Tutto qui. Capisco possano apparire slegate, ma il vero filo conduttore è sempre lo stesso: fotografare persone. Toscani, fotografo tanto famoso quanto attuale, fra le tante campagne ed i tanti progetti ne ha realizzato uno che ha chiamato: Human race. Fatte tutte le debite proporzioni, una cosa simile è quello che piacerebbe anche a me. Per finire, ho visto che hai scritto che uno dei motivi per cui non pubblichi molte foto su Juza è perché non ti preoccupi troppo di fare foto che stupiscono e soprattutto perché non ritieni di poter qui riprodurre lo spirito narrativo con le quali le hai scattate e senza il quale non ritieni possano risultare significative. Capisco la tua preoccupazione, ma sinceramente credo dovresti comunque trovare il modo per farlo, perché le tue foto meritano di essere viste. Ma ti confesso che anche io sto pensando di seguire la tua strada, viste le reazioni suscitare dalle ultime foto che ho pubblicato (e non sto parlando del tuo gentile e gradito intervento). Ciao Vincenzo, sono sinceramente contento di averti conosciuto, e ti sono grato per questo interessantissimo scambio di idee sulla fotografia, semplicemente ed al di là delle nostri personali scatti. Grazie. Sergio |
| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 22:43
Caro Sergio l'effetto "wow" per come lo intendo io non è da tutti e l'attrezzatura c'entra ben poco se mi permetti (in molti pensano che basti avere fotocamera e obiettivi costosi per ottenerla ma sappiamo che non è così). Non capisco perché tantissimi siano irritati e offesi per le immagini ma è affar loro. Ho rivisto ancora i tuoi scatti (non solo su juza) e poi ho rintracciato dalla mia libreria un libro dal titolo "i volti dell' uomo" di Phil Borges che probabilmente conoscerai (lo comprai anni fa perché mi furono commissionate delle illustrazioni e avevo bisogno di materiale per documentarmi) e penso che hai abbastanza materiale per realizzare un lavoro di documentazione simile. Riguardo la p.p ci sono molti fotografi professionisti che affidano i loro scatti a grafici esterni ( ho un amico che si rivolge ad uno studio grafico inglese ma ci sono anche reporter stranieri che si affidano ad uno studio di Roma molto conosciuto). C'è da dire che sono in aumento quelli che fanno tutto da sé visto che Photoshop ormai lo usiamo un po' tutti. Spero non mancherà l'occasione per far due chiacchiere a un tavolino con una birretta sarebbe molto interessante uno scambio di opinioni. Buona serata Sergio... Virus |
| inviato il 12 Dicembre 2018 ore 0:18
Ciao Vincenzo, no non conoscevo quel libro, ma ho dato un'occhiata in rete e credo sia veramente interessante per il tipo di fotografia che piace a me. L'ho già messo in ordine, grazie per la segnalazione. Sarebbe davvero un vero piacere poter fare due chiacchiere dal vivo seduti ad tavolino. Difficile che si possa realizzare, ma certo non impossibile. Chissà, magari capita... Comunque rimane il piacere di averti conosciuto. Ciao Virus. Sergio |
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