user18686 | inviato il 21 Luglio 2013 ore 19:08
Diciamo che ho visto questa persona, è stato per molto tempo fermo e l'ho studiato un pò. Era molto preso dai sui pensieri e mi trasmetteva molto dal punto di vista umano, ho cercato di trovare la posizione giusta per fargli un ritratto che non fosse una semplice istantanea, e ci sono riuscito dal mio punto di vista almeno. Non credo che un ritratto sia tale solo se il soggetto ne è consapevole, però sono interessato alle vostre opinioni che a quanto pare divergono dalla mia. “ Credimi in questa tua ultima sento il peso dei suoi pensieri.. Più emozionale che altro a mio avviso.. Scriverei di più se non fossi dal cellulare.. „ Grazie, anche a me fa un effetto simile. In questo caso la forza è certamente più del soggetto che del fotografo. |
| inviato il 21 Luglio 2013 ore 19:15
A me questa foto piace molto, l'avevo notata nelle tue gallerie. Vista la tua descrizione per il mio modo di vedere e' un ritratto di questa persona in questo momento, una cosa che hai notato e che hai deciso di raccontare su di lui. |
user18686 | inviato il 21 Luglio 2013 ore 19:17
“ A me questa foto piace molto, l'avevo notata nelle tue gallerie. Vista la tua descrizione per il mio modo di vedere e' un ritratto di questa persona in questo momento, una cosa che hai notato e che hai deciso di raccontare su di lui. „ Grazie per il tuo commento, è molto gradito. |
| inviato il 21 Luglio 2013 ore 19:37
Alex, la foto è di quelle che devono essere spiegate. Spiegata come hai fatto te, in perfetto stile HCB, per me è ritratto. Perché era tua intenzione fermare un momento emozionale. Tanto per, questa l'ho scattata esattamente come hai fatto te e per la stessa identica ragione:
 probabilmente era stata scaricata dal fidanzatino o roba simile, di sicuro l'era presa male... Street? Ritratto? |
| inviato il 21 Luglio 2013 ore 19:49
Mi piace molto Franzpi, strano che alle volte si scelga di raccontare quasi di piu' su scene che ci colpiscono in strada. Non sara' perche' quando si esce a fare street si e' nello stato mentale giusto. Una delle mie ritrattiste preferite e' Annie Leibovitz, sia quando ritrae personaggi famosi che quando ritrae i suoi familiari o la compagna dei suoi ultimi anni di vita, Susan Sontag, l'autrice di saggi sulla fotografia molto interessanti. Attraverso gli scatti di Annie Leibovitz mi sembra di capire immediatamente la personalita' di Susan, anche se non la conosco e non ho mai letto niente su di lei. Allo stesso modo quando racconta dei Rolling Stones attraverso le sue foto oppure quanto ritrae Colin Powell in divisa emergono caratteristiche delle loro personalita' (o almeno quello che ci vogliono far percepire). |
user18686 | inviato il 21 Luglio 2013 ore 20:09
Piace anche a me la foto di Franzpi. Concordo sul fatto che fare street spesso e volentieri porta ad essere nel giusto spirito per fare ritratti. Di certo sono ritratti un pò "rubati", ma anche ritratti molti "veri". |
| inviato il 21 Luglio 2013 ore 20:10
Due cose: Annie Leibovitz la stimo tantissimo come donna, è una che ha fatto, fa e farà sempre tutto da sola. Quando l'ho sentita raccontare degli oltre 20.000$ spesi per una stampante per non dover rendere conto ad uno sponsor... o del fatto che la Hassi se l'è pagata di tascoccia per la stessa ragione... o le litigate per imporre la propria visione ai committenti... schiena dritta, gran personaggio. La foto sopra mi da gli strizzoni ogni volta che la vedo... ero lì a Tolosa dopo un viaggio in pullman Eurolines da Pisa, diretto e scomodissimo (nonché pieno zipillo fino a Marsiglia)... ero arrivato nel primo pomeriggio e di riposare in ostello non era il caso... sicché esco, dato quello che mi aspettava nel mese successivo ho inserito la modalità reportage ON e son partito... luoghi e persone, pure una festa medievale e gli spettatori di una mostra fotografica sull'Afghanistan finché non sono crollato su una panchina in questa piazza, vedo la scena e poi come ha fatto Alex inizio a cercarmi un'inquadratura valida anche come compo e questo c'è uscito... il giorno dopo treni Toulouse/Bayonne/St Jean Pied-de-Port, il giorno successivo 30/09/2012 ore 6:40 del mattino ci s'incammina, destino Santiago de Compostela, 820km più in là... |
| inviato il 21 Luglio 2013 ore 20:14
Scusate se mi intrometto con una domanda che c'entra poco con il tema principale, ma se faccio una foto ad una persona incontrata per strada senza che lei lo sappia, come ci si comporta poi con questa foto? Potrei farne ciò che voglio, tipo usarla per concorsi,pubblicazioni,siti internet etc etc oppure per fare questo c'è obbligatoriamente bisogno del consenso del soggetto? |
| inviato il 21 Luglio 2013 ore 20:21
c'è bisogno del consenso. |
| inviato il 21 Luglio 2013 ore 20:25
il mio modesto contributo
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| inviato il 21 Luglio 2013 ore 20:48
vorrei cmq far notare che gli esempi sono tutti momenti rubati.. si ritorna a quel discorso della spontaneita. .. |
user18686 | inviato il 21 Luglio 2013 ore 21:05
Un ritratto può anche essere cogliere un momento di una persona che ne sottolinea solo "semplici aspetti", come in questo caso. Almeno per me. Non si devono fare sempre capolavori, si fanno foto anche per se stessi e per ricordare momenti che ci dicono qualcosa di importante.
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user1802 | inviato il 21 Luglio 2013 ore 21:06
Franzpi, mi piace molto la foto della ragazza che piange. Non è il fatto che lei stia piangendo a piacermi... quello è triste. Mi piace dunque la tua sensibilità nel cogliere quel sentimento da un pto di vista visuale. È probabilmente un sentimento che hai conosciuto e le persone che dimostrano tristezza quindi ti toccano. Quella foto mi racconta molto piu di te che di lei. Perchè sta soffrendo? Se volessi veramente ritrarre lei e raccontarne qualcosa, secondo me, sarebbe stato necessario chiedergli per che motivo se ne stesse li cosi e cosa la fa star male. E se la street, visto proprio l'approccio mentale del fotografo, una quasi comunione con l'ambiente, fosse la dimostrazione ultima di autoritratto da un pto di vista espressivo? |
user18686 | inviato il 21 Luglio 2013 ore 21:11
No!!!! Bisogna essere "malati" per fare autoritratti facendo street. Al tempo stesso in ogni foto deve uscire qualcosa del fotografo, altrimenti è solo un mero esercizio di tecnica e nei casi migliori di tecnica e di stile. Ps. più che piangere mi sembra che dormicchi, diciamo che in questo caso vedo il bicchiere mezzo pieno! |
| inviato il 21 Luglio 2013 ore 21:11
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