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modifica legge caccia


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avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2025 ore 22:49

Non è che i ciclisti se la cavano meglio tenuto conto che buona parte di loro la usano per diletto


Beh, i ciclisti non escono certo di casa per uccidere.
La bici poi è un vero sport e aiuta la salute e il benessere psico fisico.
Insomma ha una sua utilitá, non è solo diletto.

La caccia è un hobby stupido perché ha come scopo solo la morte (inutile) di un animale, e lo fa con un'arma pericolosa per gli stessi cacciatori e gli altri esseri umani.

La caccia limita la libertà, la bici no.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2025 ore 22:59

Se una persona si reca sul posto di caccia in bicicletta lo consideriamo un ciclista cacciatore o un cacciatore ciclista?

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2025 ore 23:04

Sicuramente è importante sapere che ci sono petizioni in atto, visibili nella prima pagina della discussione, per contrastare un disegno di Legge che andrebbe ad estendere la possibilità di praticare la caccia anziché limitarne il perimetro come ci si dovrebbe aspettare nel 2025. Personalmente non vado in giro tranquillo quando so che posso incrociare persone legalmente armate al solo scopo di praticare un'attività "ricreativa" che oggi appare del tutto anacronistica.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2025 ore 23:08

@Goatto

Lo sapevo che sarebbe arrivato questo confronto senza senso Confuso
Credo che ci sia una "leggerissima" differenza tra il doversi spostare in auto (per lavoro, famiglia, necessità varie) e fare caccia per hobby.

Se per te sono sullo stesso piano, c'è un grosso problema!


Dipende da come si analizza il fenomeno, gli spostamenti con vari mezzi per lavoro, famiglia ecc.ecc.

ma invece vogliamo prendere in esame il lato motociclismo per diletto? Solo nel 2024 i morti sono stati 830 di cui 550 per incidenti autonomi, nessuno vuole usare questo per dire che la caccia sia meglio della moto ma usiamo entrambi i fatti per pretendere che sia gli incidenti di caccia che quelli in moto per alta velocità e imprudenza devo essere molti/molti di meno.

@Fred Corno

Inoltre, sono sempre sorpreso di come gli interventi più violenti, aggressivi e minacciosi derivino in questa discussione da chi si dichiara avverso alla caccia...


Perché è il modo più semplice quanto subdolo per ottenere consensi che ovviamente provengono da ignoranza sul tema, niente di nuovo visto che in questi giorni questo succede su fatti ben più importanti, trovi gente che scende in strada a gridare e se gli chiedi il perché ci devono pensare prima di rispondere.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2025 ore 23:09

Se una persona si reca sul posto di caccia in bicicletta lo consideriamo un ciclista cacciatore o un cacciatore ciclista?


Lo consideriamo un cacciatore che almeno non ha inquinato per andare ad uccidere, ma il risultato non cambia Triste

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2025 ore 23:13

Mi spiace, ma anche la bicicletta ha il suo impatto: in Val d'Aosta sentieri montani fino a qualche anno fa segnati solo dal passo dell'uomo (e spesso mantenuti, puliti e tracciati dai cacciatori) sono oggi erosi e distrutti dalle MTB.
Non basta, per tirare dritte le curve, ed evitare la loro stessa erosione, i ciclisti vanno poi fuori sentiero e distruggono il sottobosco o radono le praterie del distretto alpino.

Io non caccio, ma rispetto molto i cacciatori.

Ricordo in particolare due di loro, valdostani, che incontrai su un sentiero sopra Fénis, a fine ottobre.
Era un mattino gelido, e trascorsi con loro alcune ore, a parlare della conservazione dei sentieri, dalla pulizia del bosco per limitare gli incendi, dell'evoluzione delle popolazioni di ungulati. Era stato loro stato concesso l'abbattimento di un solo camoscio in tutto l'anno. E dovendo abbattere un esemplare di una certa età e di un dato sesso, tornavano più e più volte fino a che si pesentasse l'occasione.
Erano padre e figlio, il vecchio ultraottantenne: saliva ben più veloce di me, con carabina e zaino affardellato per passare la notte in bivacco....

Sui sentieri di caccia il passo è agevole e libero, su quelli frequentati dalle MTB vedi il crescente degrado del bosco.

Mi dispiace, ma non sono d'accordo...

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2025 ore 23:13

Grohmann...il discorso riguarda tutti, carnivori, onnivori, vegetariani e vegani. Il rapporto uomo-fauna selvatica non può essere considerato solo a livello di attività venatoria, come unica responsabile di morte e sofferenza, perché qualunque attività antropica genera conseguenze sul mondo animale (mi limito al rapporto uomo-fauna selvatica, senza tirare in ballo l'ambiente!!) Sono d'accordo che persone anziane o meno, che possono avere problemi tali da non garantire un maneggio sicuro di armi, non dovrebbero avere il porto d'armi, ma anziché chiedere la chiusura della caccia, perché non chiedere più responsabilità ai medici che rilasciano i certificati ? Sarebbe come ritirare tutte le patenti di guida perché qualcuno guida ubriaco o sotto effetto di psicofarmaci!
Potremmo poi anche essere tutti vegetariani, ma non illudiamoci di non essere complici di uccisioni di animali, perché un pianeta di vegetariani avrebbe bisogno di una quantità di pesticidi e antiparassitari enorme, inoltre, la meccanizzazione dei raccolti non è da meno. Dagli anni 60/70 in poi c'è stato un calo di specie animali tipiche del paesaggio agricolo, in special modo quelli che nidificano a terra, e si è sempre additata la caccia come unica responsabile....ma a nessuno è venuto mai in mente che sono comparse le mietitrebbie, mentre prima si mieteva a mano?
E vogliamo parlare di sport di montagna come lo scialpinismo, sempre più di moda negli ultimi anni? Si parla tanto di etica nella fotografia naturalistica, ma poi non si dice niente a chi va, per diletto, in montagna in un periodo assai complicato per la fauna, quasi sicuramente arrecando disturbo?
E ancora, e qui scateno il finimondo, vogliamo parlare anche di chi porta ( e non parlo dei cacciatori) i cani nei boschi senza guinzaglio? (ricordo che la legge lo vieta!!)
Come vedi non sembra esserci via d'uscita da discussioni di questo tipo, perché si possono trovare millemila esempi simili a quelli che ho riportato. Dovrebbe solamente esserci un po' di buonsenso, ma vedo che in generale la logica è: quello che faccio e che penso io va bene, quello che fai o pensi tu, se a me non piace, non va bene!!

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2025 ore 23:14

Dipende da come si analizza il fenomeno, gli spostamenti con vari mezzi per lavoro, famiglia ecc.ecc.

ma invece vogliamo prendere in esame il lato motociclismo per diletto? Solo nel 2024 i morti sono stati 830 di cui 550 per incidenti autonomi, nessuno vuole usare questo per dire che la caccia sia meglio della moto ma usiamo entrambi i fatti per pretendere che sia gli incidenti di caccia che quelli in moto per alta velocità e imprudenza devo essere molti/molti di meno.


@SaroGrey
Gli spostamenti in genere sono per necessità, quindi direi che siamo su un altro campo rispetto alla caccia.

Riguardo alla moto fatta solo per diletto, qui sono in parte d'accordo che è uno sport pericoloso.

Ma rimane una differenza di base: non esco di casa per andare a uccidere come nella caccia.
Anche uscire per andare a fare foto per diletto può essere un rischio, ma non esco con il solo scopo di uccidere.

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2025 ore 23:33

Lo scopo del cacciatore non è solo uccidere, è troppo semplicistico.
Il primo scopo è conservare per prelevare senza arrecare danno alla popolazione tramite l'abbattimento.
Recentemente la IUCN, International Union for the Conservatio of Nature, ha proposto le aziende faunistico venatorie italiane come aree tali da supportare conservazione e biodiversità.
Chi caccia, e in particolare chi lo fa non sotto la pressione del portare a casa la pagnotta, sa bene che un prelievo irragionevole sterilizza l'area in poche stagioni.
La cosa deve essere valutata con una prospettiva più ampia e senza stereotipi.

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2025 ore 23:37

Preferisco parlare di abbattimento piuttosto che di uccidere per un motivo molto semplice: uccidere è indiscriminato e sconsiderato, abbattere e un atto ragionato e ponderato.
Uccidere è semplice e stupido. Un colpo piazzato male facilmente uccide, ma la preda magari scappa, si imbosca e muore da sola tra grandi sofferenze.
Se abbatto la morte è istantanea, la preda è recuperata e finisce in pentola al posto del vitello, della chianina o del tacchino.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2025 ore 23:41

Lo scopo del cacciatore non è solo uccidere, è troppo semplicistico.


Questa è la battuta più bella della serata.
Direi invece che che è proprio lo scopo finale, non comprano fucili per farsi la barba al mattino.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2025 ore 23:53

Il fatto che spesso i cacciatori si sparino tra loro non è da trascurare, ma purtroppo è l'unico aspetto positivo della questione.

A parte la crudeltà gratuita e il grottesco paradosso per cui si autoattribuiscono il titolo di unici veri amanti della natura, dalle mie parti occupano militarmente intere montagne (caccia al cinghiale) che quindi di fatto rimangono interdette agli usi umani, e sottolineo unani, per tutta la durata del tribale rito (provate a fare trekking o mtb in quei giorni).
Poi l'arroganza...

avatarsenior
inviato il 23 Ottobre 2025 ore 1:07

E come si indorano la pillola...

avatarsenior
inviato il 23 Ottobre 2025 ore 4:34

GRO ci sono anche persone che hanno il proprio orto e non "condiscono" il terreno con veleni e derivati dalla sofferenza o sfruttamento animale, come altri che comprano prodotti bio ad alta certificazione, lasciando stare comunque l'ambito vegano, visto che fra noi vegani ci sono molti cogli0ni che entrano persino al merdonald's ordinando hamburger veg.

avatarsenior
inviato il 23 Ottobre 2025 ore 4:46

"Io non caccio, ma rispetto molto i cacciatori."

Lo aveva dichiarato pure un politico, che poi si è scoperto essere amico di un uccellatore.
Non c'è limite alla paraculaggine ...



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