| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 11:12
Anche io concordo, è ovvio che il "talento" esiste, c'è chi è portato e le cose riescono più facile, che riesce ad avere "l'intuizione" prima degli altri, ma concordo che la creatività si allena, si allena studiando e lavorandoci
Ci sarà sempre quello più bravo e quello a cui le cose proprio fan fatica a uscire dalla testa, ma anche da questo punti di vista come per la tecnica ci vuole pratica e studio |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 11:17
“ alcune persone sono a prescindere, o almeno dopo i primi anni di vita, più intelligenti, o più sensibili o più portate fisicamente „
Però qui non stiamo parlando di Dostoevskij, Michelangelo, Hawking o [inserire nome di campione sportivo a scelta] . Per eccellere in un certo campo, cioè per essere significativamente migliore della media, l'ambiente e/o la determinazione personale sono sufficienti. |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 11:30
Facciamo un po' di chiarezza. Né il talento, tantomeno la determinazione, quanto la perizia tecnica possono evitare al fotoamatore quanto all'artista indiscusso, di proporre uno scatto che ai miei occhi (ma anche a quelli di qualcun altro) fa "ca...e". Come diceva il grande Totò: " De gustibus non ad libitum ...". Il gusto è una variabile immutabile nel tempo? Ovviamente no, può cambiare, affinarsi, addirittura "guastarsi" ma, soprattutto è personale. |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 11:49
Anche su questo, dissento.
Dovrei ritrovare qualche intervento di Lastprince per argomentare meglio, ma in estrema sintesi anche il gusto si esercita e si affina. Il mio giudizio su un vino non vale quanto quello di un sommelier con decenni di esperienza, il mio giudizio su un'opera d'arte contemporanea non vale quanto quello del curatore del MoMA.
Tra l'altro, la frase latina de gustibus non est disputandum ha origine in ambito legale, e il suo significato originario è "le preferenze personali non hanno valore nelle dispute legali", non "i gusti non si possono discutere".  |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 12:06
"Tra l'altro, la frase latina de gustibus non est disputandum ha origine in ambito legale, e il suo significato originario è "le preferenze personali non hanno valore nelle dispute legali", non "i gusti non si possono discutere"."
Proprio per questo motivo ho citato Totò e non il vero brocardo in latino.
Sull'esercizio del gusto eravamo già d'accordo |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 13:38
Il gusto c'entra poco con il valore. Il gusto giustifica anni di cinepanettoni e programmi televisivi demenziali. Il gusto ha imbarbarito questo paese. Siamo sempre più scivolati verso il semplice e scontato. Raggiungendo il paradosso che un algoritmo decide cosa secondo lui potrebbe piacerci, suggerendoci contenuti personalizzati. Non solo non abbiamo più bisogno di pensare ma non siamo più in grado nemmeno di decidere cosa vogliamo vedere o seguire. Addirittura fb riordina le foto di un post decidendo che alcune hanno più impatto di altre e io, ogni volta, perdo un sacco di tempo per riordinare il tutto secondo il mio criterio, seguendo una procedura lenta e complicata. Oppure, non posso seguire i titoli di coda di un film perché in automatico partono contenuti correlati. Piccole cose ma spie di grandi cambiamenti.
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| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 13:53
"Il gusto c'entra poco con il valore"... dipende. Mi spiego: il gusto è personale quindi nessuno, tranne il diretto interessato, può con diritto argomentare in merito (trad. se a me piace che vuoi?) e questo giustifica i cinepanettoni ecc. ecc. Ma il valore, quello vero, non dettato dalle mode, è intrinseco nelle cose. E' la vecchia dicotomia filosofica tra forma e sostanza. Nella forma c'è la sostanza? Alcuni dicono di si, altri dicono che dove c'è la sostanza c'è la forma che la rappresenta. Secoli di speculazioni filosofiche dall'antica Grecia sino ai giorni nostri. spoiler (non ho la soluzione!) |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 14:25
“ il gusto è personale „
Questa è un'affermazione che sembra scontata, in realtà non lo è per niente.
L'unica cosa per la quale ci si affida e "difende" spesso con questa frasetta, è che socialmente ci relazioniamo come se il gusto fosse una cosa estremamente personale, privata, quindi non possiamo permetterci di essere invasi(vi) nei confronti della sfera personale altrui.
In realtà, se siamo una massa di pecoroni su cui regna la mediocrità, è proprio perché, da quando nasciamo e per tutta la durata della vita, assorbiamo passivamente funzioni/ruoli/valori/dinamiche psicosociali che sedimentano fino alla dimensione più profonda dell'individuo.
Molte persone, nel corso della vita, non sentono nemmeno il bisogno di inseguire forme di pensiero che gli permettano di deviare ed esplorare di cosa possono essere capaci. Sono talmente atrofizzate da quel fiume in piena spietato che è il senso del dovere, la routine, la paura del giudizio ecc. che preferiscono (senza neanche esserne consapevoli) non mettere mai in discussione la tranquillità e la sicurezza dei luoghi comuni.
È chiaro che, con queste premesse, non si intraprendono nemmeno dei percorsi che permettano di crearselo, un gusto personale.
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| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 14:50
Carissimi Rombro e InCinoVeritas, mi sembra di capire, da quello che avete espresso qui sopra, che voi abbiate una visione che si potrebbe definire pessimista, al limite del cinismo, della natura umana. Personalmente, invece, sono convinto che l'universo (compresi gli esseri umani) è meraviglioso! Quindi, da "dilettantissimissimo" fotoamatore, esercito tutto il mio spirito critico ad evidenziare la magnificenza del creato tralasciando le miserie, a volte pur vere, che avete descritto. La vita è breve per sprecarne il tempo inseguendo la perfezione (che, per chi crede, è solo in Dio), meglio ricercare il bello nelle cose, perché quello non è tempo sprecato. |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 14:55
Sashimi ti faccio una domanda, guardando le gallerie qui secondo te si è "cercato il bello nelle cose"?
Ci si è impegnati in qualche modo per mostrare agli altri questo bello? |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 14:57
Ecco, questo tuo ultimo intervento denota un evidente ricorso ad un'accozzaglia di luoghi comuni, come dicevo :)
Non ho mai parlato né alluso al concetto di perfezione.
Comunque se interpreti in modo così semplicistico quanto ho scritto, forse non è il caso di sbattermi ulteriormente a scrivere. |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 15:02
“ Sashimi ti faccio una domanda, guardando le gallerie qui secondo te si è "cercato il bello nelle cose"?
Ci si è impegnati in qualche modo per mostrare agli altri questo bello? „
Scusa Matteo ma francamente è una domanda Senza senso, posta così.
Juza raccoglie innumerevoli gallerie di innumerevoli fotografi e fotoamatori diversi. Alcuni con quell'intento, altri no. Sarebbe più sensato indicare delle gallerie specifiche e porre su di esse la tua domanda
@Rombro quindi, fammi capire... Stai affermando che il gusto personale non esiste, se non sottoforma di "cultura" che uniforma il pensiero?
È una conferma per specificare meglio il senso di ciò che hai scritto, potrei aver interpretato diversamente da quanto intendevi. |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 15:07
Riformulo: prendendo le foto in genere
www.juzaphoto.com/galleria.php?cat=100&l=it
trovi che lo scopo sia la rappresentazione del bello e si sia cercato il modo migliore per mostrarlo?
A me non pare, nel paesaggio sicuramente di più, ma in molte non ci trovo una ricerca e un voler mostrare la bellezza nelle cose |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 15:12
Io credo proprio che qui arriveremo ai livelli di Gion: il mondo e l'umanità sono meravigliosi...quindi il bello è quello comunemente inteso che vediamo anche nelle gallerie di Juzaphoto |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 15:13
Grazie per avermi scagato :') |
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