| inviato il 25 Settembre 2025 ore 21:37
Certo, viviamo in un ecosistema dove il condizionamento è inesorabile. |
| inviato il 25 Settembre 2025 ore 23:39
Facciamo pure che oramai l'occhio del foto amatore è saturo dalle valanghe di immagini che oggi girano come una immane centrifuga, corpi macchina che in pochissimo tempo raggiungono i 100.000 scatti impegnando chi li ha fatti in stressanti osservazioni di innumerevoli test di queste povere ottiche dalle convivenze assai brevi con i loro proprietari,
effetto wow che magari passa ogni tanto davanti a questi occhi ma dato lo smaronamento tira dritto senza manco essere notato. |
| inviato il 25 Settembre 2025 ore 23:57
Forse stai un pó generalizzando Saro.. io già non mi riconosco in questa descrizione.. In un anno ho fatto 5000 scatti con la R8 compresi gli scatti con la preraffica.. e quando guardo le foto degli altri (spesso.. ) se a me suscita il WoW lo scrivo.. e a volte anche il WOOOW... Poi che l'effetto WoW sia applicabile a un mare di Contesti oltre la fotografia è pacifico.. Una volta si diceva CASPITA.. POI SOLO CA... OGGI WoW che è pure più carino..  |
| inviato il 26 Settembre 2025 ore 3:17
Gion65 +1 |
| inviato il 26 Settembre 2025 ore 10:33
“ Effetto WOW è un concetto di marketing ben definito che ben si adatta alla fotografia (il legame fotografia/marketing è indissolubile). Non ha niente a che vedere con la foto "bella" o "brutta" secondo i canoni estetici, anche se l'estetica è la componente "grimaldello" dell'effetto WOW. „
“ Sì, ma la cosa più brutta è che influisce tantissimo su come si guarda alle cose, non solo alla fotografia.
Rimane pur sempre una questione culturale: la cosa curiosa è che chi pensa di gradire una bella immagine lo faccia in modo del tutto naturale, come se l'apprezzamento fosse dovuto ad una sensibilità personale scevra da condizionamenti. „
Prendo spunto da questi due interventi per una riflessione. Esiste uno strumento per fotografare che lega in modo indissolubile la fotografia ed il marketing, e ce lo abbiamo tutti in tasca, è lo smartphone.
Lo smartphone ha condizionato e sta condizionando "l'estetica" delle foto (passatemi il termine), creando gusti e tendenze.
Faccio solo alcuni esempi:
- Foto ultrasature
- Colori vividi
- Eliminazione dei neri profondi, tutto deve essere leggibile
- introduzione del "magico sfocato" artificiale, uno degli abomini più grandi, ma che piace tanto alle masse
- Applicazione di preset per avere un'immediata color correction
Considerando che quasi più nessuno studia i lavori de grandi fotografi del passato, ma neanche banalmente ne osserva le foto, va da sé che a dettare le regole dell' "estetica" siano le foto pubblicate su Instagram, le foto "Wow" per definizione.
Quante volte è capitato di leggere, anche qua sul forum, di utenti che si lamentassero dei risultati ottenuti con reflex/ML paragonati con quanto ottenuto con gli smartphone? Beh, penso che sopra ci sia almeno parte della risposta.
E mi limito alla parte estetica, senza approfondire il discorso su contenuto e progettualità, perché lì il tema è sicuramente più complesso, e non può certo essere liquidato in due righe. |
| inviato il 26 Settembre 2025 ore 11:57
Il wow è soggettivo |
user35650 | inviato il 26 Settembre 2025 ore 12:39
Il wow è dentro di te...
ma
Le prime 10.000 foto sono sicuramente senza wow...
Se non sei abbastanza vicino non c'è wow...
La prossima fotocamera ci farà sicuramente fare foto wow...
Il prossimo obiettivo Viltrox ci farà fare sicuramente foto wow... |
| inviato il 26 Settembre 2025 ore 13:26
Temo che sia più la prossima funzione di PS che farà fare il WoW.. magari fosse camera o obiettivo nuovi migliori.. che comunque in certe discipline fotografiche sono necessari.. non per tutti naturalmente.. generalizzare questo contesto è un pó riduttivo o sbagliato.. Comunque il WoW sempre più lo dettera (con mio dispiacere ... !!!) l'ia.. Personalmente uso (per forza .. ) il denoise e le solite cose.. luce.. colore e Crop, tanto tanto Crop |
| inviato il 26 Settembre 2025 ore 13:36
Bruno77 disanima lucida con la quale sono d'accordo  |
| inviato il 26 Settembre 2025 ore 15:13
Oggi fondamentale è stupire, il mezzo non conta importa solo il risultato. Poi ci saranno ricchi premi e cotillon. |
| inviato il 26 Settembre 2025 ore 17:52
Ma il mezzo è solo un anello della questione. Non ti ci fissare.
Il problema principale è ciò che si va a veicolare con un certo tipo di fotografia. |
| inviato il 26 Settembre 2025 ore 18:52
Una provocazione,
L'effetto wow è quella caratteristica che alcuni autori cercano per far cadere l'attenzione sulle loro immagini, mentre se ne scrollano decine in pochi secondi.
Solitamente è una ricerca compiuta da chi non ha un proprio stile ben definito e (spesso) poche idee da mostrare, inteso come contenuto.
È' ricercato molto spesso da chi cerca “la foto” e non il progetto.
Questa è la mia idea, non credo ci sia nulla di male nel cercarlo, ma ha un effetto effimero che sparisce appena si capisce che la foto non ha nulla da mostrare se non quello. |
| inviato il 26 Settembre 2025 ore 19:04
Esatto Luca. Il puro effetto wow è effimero, non rimane nella storia perché non ha storia. |
| inviato il 26 Settembre 2025 ore 19:17
Capisco il tuo punto di vista Ettore.. io senza generalizzare penso che in una passione uno fa il meglio che riesce.. poi se nel farlo esce ogni tanto uno Scatto WoW , è bello.. Noi veri appassionati lo facciamo comunque prima per Noi.. per divertimento, per rilassarci.. stupire ad ogni costo non è così importante.. riuscire invece a fare buoni scatti , migliorando sempre un pó di più , invece si quello lo è.. e Il mezzo in certe occasioni conta parecchio , aiuta.. altrimenti le occasioni di portare a casa scatti buoni , diventerebbero pochine.. |
| inviato il 26 Settembre 2025 ore 19:22
Ma si cerca quello perché sostanzialmente non si ha alcun interesse nella fotografia come linguaggio e possibilità di pensiero.
Ma è lo stesso discorso con le altre forme espressive.
La gente vuole vedere e ascoltare cose per distrarsi, godere, rilassarsi.
La cultura del vuoto becero e spettacolarizzato la alimentiamo noi.
E ce la meritiamo. |
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