| inviato il 21 Settembre 2025 ore 10:48
“ Io poi apprezzo tutti i tipi di fotografia, sia a f16 (per rimanere nel campo dei formati che usiamo abitualmente), sia a f1,2. Chiaro che bisogna essere consapevoli di quando usare questi diaframmi. Ma ci sono occasioni dove anche le grandi aperture hanno il loro perchè, poi che a qualcuno non piacciano ci sta, ci mancherebbe. „ +1 |
| inviato il 21 Settembre 2025 ore 10:51
Cerco di spiegare meglio: secondo me in questo contesto dire soltanto che due dei fondatori fossero dei paesaggisti omettendo che il gruppo f/64 di fatto ha sostenuto l'avvento dei "reporters" che all'epoca era una nuova professione e di conseguenza lo sviluppo della cosiddetta fotografia di strada (street photography) non rende giustizia al gruppo f/64 che pur non rinnegando la fotografia "pittorica" sponsorizzava la crescita di un nuovo genere fotografico più realistico legato al giornalismo... |
| inviato il 21 Settembre 2025 ore 10:57
Generalmente si cerca di sfuocare il giusto, tenendo comunque in considerazione lo sfondo che fa da contesto. Tutto dovrebbe avere un senso: lo sfuocato estremo, così come il mosso. Se sai argomentarne il motivo, allora, tutto può essere credibile. Ogni angolo del fotogramma deve avere un motivo, se no meglio non scattare e trovare uno sfondo migliore. Lo sfuocato estremo a 1.4 - 1.2 può risultare, a volte, una pacchianata insensata più che un esercizio di stile. Ricordo con simpatia, che diversi anni fa, quando ero alle prime armi, mostrai una mela fotografata a tutta apertura a distanza ravvicinata ad un mio maestro che mi disse: "questa si chiama pugnetta mattutina".. |
| inviato il 21 Settembre 2025 ore 11:18
Ho usato tutti i formati, non sfocare con un 150-450 è praticamente impossibile, un paesaggio con parti sfocate è possibile ma difficile da immaginare, un ritratto invece che guida lo sguardo al soggetto isolandolo dal contesto è molto più comprensibile, lo fa anche il nostro cervello. Sfocare o non sfocare dipende dal genere, non dal formato. Provate a non sfocare con lo Zuiko 75 1.8. Detto questo i sensori più grandi a parità di angolo di campo permetteno di sfocare di più, questo è soprattutto visibile dai 50mm in giù, è sicuramente una possibilità in più e si può scegliere di sfocare o no all'occorrenza. |
| inviato il 21 Settembre 2025 ore 11:53
Ogni situazione va letta e interpretata. Qui secondo me lo sfocato era un obbligo...
 P.s. M1.III e 75 1.8 |
| inviato il 21 Settembre 2025 ore 12:15
Parli dello sfocato sul soggetto? |
| inviato il 21 Settembre 2025 ore 12:21
LOL... |
| inviato il 21 Settembre 2025 ore 12:21
@MaxVax concordo, anche per mantenere tempi relativamente veloci, quindi c'è anche una motivazione pratica. L'unico problema è che con un'apertura di quel tipo e quella lunghezza focale (oltre alla distanza di ripresa), non si ha tutto il soggetto a fuoco, in particolare il volto, e questo è un peccato perché la foto è molto evocativa. |
| inviato il 21 Settembre 2025 ore 12:30
Purtroppo ho cercato da cellulare. È una vecchia foto. Più che sfocato, credo sia mosso, fenomeni come voi dovrebbero conoscerea differenza |
| inviato il 21 Settembre 2025 ore 15:15
Comunque niente che non si possa sistemare facilmente con programmi come Topaz Lab. Ripeto, la foto per me è molto bella. |
| inviato il 21 Settembre 2025 ore 15:56
parliamo di questa "orribile foto" pubblicata ieri su Sportweek della mitica Miriam Sylla, con a fuoco la bocca più che gli occhi... davvero orribile...
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| inviato il 21 Settembre 2025 ore 18:05
“…con a fuoco la bocca più che gli occhi...” ••••••••••••••••••••••••••••••• Bah, però ci sta, a me l'effetto - voluto o meno - non dispiace. |
| inviato il 21 Settembre 2025 ore 18:15
Intanto ringrazio tutti i partecipanti al thred di non aver mai utilizzato - se non mi inganno - l'odiosa espressione bokeh. Tornando al bok….. allo sfocato, ricordo che anni fa (diversi anni fa), su una rivista di fotografia, pubblicarono alcuni lavori in B/N di una fotografa che usava lo sfocato al contrario, ossia sfocava il soggetto (umano) e metteva a fuoco tutto il resto. Se non ricordo male erano fotografie perloppiù in interni e il risultato era davvero particolare e suggestivo; soprattutto perché non si capiva come riuscisse ad ottenere un effetto del genere data la ridotta distanza tra soggetto e sfondo. Probabilmente c'era un po' di lavoro in PP, ma il risultato sembrava comunque molto naturale. |
| inviato il 21 Settembre 2025 ore 18:16
“ Bah, però ci sta, a me l'effetto - voluto o meno - non dispiace. „ ero ironico, e un po' sarcastico la foto per me è bellissima |
| inviato il 21 Settembre 2025 ore 18:26
“ Intanto ringrazio tutti i partecipanti al thred di non aver mai utilizzato - se non mi inganno - l'odiosa espressione bokeh „ Perchè odiosa? Bokeh mica è una traduzione di sfocato, ma si riferisce alle sue caratteristiche.....per altro non esiste nemmeno una traduzione in italiano.... |
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