| inviato il 26 Agosto 2025 ore 13:54
Ci sono i fissi Sigma della serie I, tutti in metallo e con ghiera dei diaframmi. Bellissimi anche da vedere e maneggiare. |
| inviato il 26 Agosto 2025 ore 14:03
No.Sono un "purista".Se prendo Leica non transigo. Similis cum similibus. |
| inviato il 26 Agosto 2025 ore 14:08
Ivan, le prove su campo del mio materiale R le ho fatte e per questo contesto i pareri troppo idilliaci. Poi a volte criticano, devo ammettere ma con una modalità molto sbagliata. Non dicono per esempio "questo obiettivo ha una qualità a tutta apertura pessima e migliora poco chiudendo", ma "l'obiettivo a f8 ha una resa elevatissima, e questo e quell'altro", ma soprattutto parlano come se gli altri non esistessero. Magnificano i summilux 50 e 85 che non mi hanno mai entusiasmato. E neanche una parola ad esempio sugli f1.2 FD Canon, 50L e 85L, che li surclassano. Shadow, ho i due 90, f2 ed f2.8. L'elmarit è effettivamente un gran obiettivo ed è molto competitivo coi concorrenti. Il summicron invece è un pò moscio, e le prende sonoramente, ad esempio dal 100/2 Contax. Per non parlare dell'osannato 135/2.8, che è un obiettivo onesto, ma nulla più. Qui è stato definito da uno dei massimi "estimatori ed esperti" del marchio, mio omonimo, "il miglior 135 mai fatto", e giù applausi. Comunque capisco che piaccia avere una serie di obiettivi dello stesso marchio, ben costruiti e comunque buoni. Ma non bisogna pensare di avere chissà cosa. Già al tempo tutte queste differenze con le altre attrezzature di pari valore (ma anche molto meno, in certi casi) non c'erano proprio, anzi a volte, come nel caso degli L Canon o di Contax, era al contrario. A me piace averli un po' tutti, dunque ho un bel pò di R, ma siccome ho anche gli altri, vedo dove stanno le differenze. |
| inviato il 26 Agosto 2025 ore 14:28
"In medium stat virtus" |
| inviato il 26 Agosto 2025 ore 14:31
Scusa, visto il titolo " Obiettivi zoom per la serie Leica SL " ho detto la mia! Per avere un parere più preciso da chi usa solo lenti Leica, ti converrebbe aprire una discussione apposita, qua il titolo tira in inganno! |
| inviato il 26 Agosto 2025 ore 14:39
Mi sento di condividere quanto affermato da Leone Giuliano negli ultimi due interventi, ne ho e ne ho avuti di R in vita mia... Quelle recensioni ormai datate sono scritte con una devozione per il Marchio quasi cieca con tanto di paraocchi tanto da non vedere che in molti casi altri Brand avevavo fatto di meglio... Non so se fosse suggestione o completa abnegazione da parte dei recensori, forse veniva dato per scontato che bastava il Nome e il prestigio per porli al di sopra della concorrenza, fatto sta che molti di quegli obiettivi venivano spacciati per capolavori quando invece erano buoni e solo in alcuni casi ottimi... Una cosa l'avevano al di sopra della media, la costruzione e i materiali di prima qualità... |
| inviato il 26 Agosto 2025 ore 15:48
@Leone Giuliano Il mio passaggio a Leica con le lenti R è una scelta che inseguivo da anni, sia per il marchio , la semplicità e intuitività dei suoi corpi che tanti fotografi piu navigati di me mi consigliano di provare da tanto , ma anche per la voglia di provare su me stesso l'emozione di usare un corpo anche se non analogico che mi permetta di montare e vivere ottiche manuali di 50 o 60 anni fa, ognuna con una storia alle spalle. Per me c'è anche il piacere della ricerca stessa: trovare queste lenti, provarle, capirne il carattere, è parte integrante dell'esperienza. Se avessi voluto ragionare solo in termini di rapporto prezzo/qualità e prestazioni assolute, sarei caduto direttamente su una Sony (che ho gia usato in passato ) A7R IV con un bellissimo G-Master: una filosofia più “plug & play”, dove fai poco in fase di scatto e hai tanto in cambio. Ma quella strada la lascio ad altri momenti. Ora cerco il contrario , rallentare, dedicare qualche secondo in più allo scatto e ritrovare nelle stampe la soddisfazione di quel gesto.Passai a da Sony a Fuji proprio per questa filosofia con il suo materiale old style , obiettivi in acciaio di qualità , massicci , con le ghiere dei diaframmi e quel look vintage che delle volte si notava anche in stampa , oggi faccio lo stesso da Fuji a Leica . Ecco perché dopo tante letture ho scelto le R piuttosto che le M, spesso immerse in un hype legato al mito Leica e a un certo paraocchi (senza offesa per nessuno). La mia non è una gara, ma un percorso personale per vivere la fotografia in modo diverso. |
| inviato il 26 Agosto 2025 ore 15:58
@Bibols ad oggi credo che qualsiasi fotografo che sa quel che fa scelga Leica per il piacere di usare quest'ultima e per la qualità di costruzione del prodotto non per la qualità del file che otterrà o per la messa a fuoco super performante stile Canon e Sony , ma per i materiali di ottima qualità ed una manodopera che viene fatta in un Paese come la Germania dove gli operai vengono pagati molto bene e non vengono sfruttati come succede in Cina o in altre parti del mondo dove altri costruttori producono prodotti e vendono ad un quarto del prezzo. Visitai il centro Wetzlar qualche anno fa anche se non avevo mai avuto una Leica e rimasi colpito dal lavoro che c è dietro questo marchio, con un controllo qualità e dei laboratori che fanno rimanere a bocca aperta. Tutto ciò ha un costo sul prodotto finito |
| inviato il 26 Agosto 2025 ore 18:10
“ ad oggi credo che qualsiasi fotografo che sa quel che fa scelga Leica per il piacere di usare quest'ultima e per la qualità di costruzione del prodotto non per la qualità del file che otterrà o per la messa a fuoco super performante stile Canon e Sony , ma per i materiali di ottima qualità ed una manodopera che viene fatta in un Paese come la Germania „ Concordo. |
| inviato il 26 Agosto 2025 ore 18:53
@Shadowolfwolf Parlavo riferendomi a quanto diceva Leone Giuliano, roba di altri tempi, qualcuno di voi non era ancora nato... Mai supposto il contrario. Come al solito quando si scrive e legge ci si fraintende... |
| inviato il 26 Agosto 2025 ore 22:06
Sono begli oggetti, che è un piacere ammirare. Toccare un pò meno, in quanto, nonostante siano molto belli (acquisto solo oggetti in ottime condizioni), alcuni sono duri e non scorrono bene. Altri invece sono fluidi. Sono i grassi, ovviamente, niente di irreparabile. Canon FD, Contax, Minolta, Nikon (non tutti), Olympus (su tutti), Pentax etc., invece scorrono bene. Sono coevi. In ogni caso utilizzarli (gli R), è bello. Sui corpi non sono d'accordo. Uso le Sony soprattutto per foto in movimento, laddove non hanno rivali. Ho una a7r5 che è una macchina spettacolare, con un mirino bellissimo. Robusta. Compatta e leggera. I Leica R ci vanno su benissimo. Anello adattatore Novoflex. Le regolazioni sono minime. Scatto singolo. Bilanciamento del bianco automatico, niente da regolare, molto preciso. Per situazioni particolari, se voglio, metto in manuale. Priorità di diaframmi, oppure autoiso. Inquadro. Con un pulsante ingrandisco e metto a fuoco con precisione. Scatto. Non vedo cosa si possa fare di meno con un altro corpo. File risultante stellare. Non sento nessun bisogno di un corpo Leica. Ne ho 4 analogici. Non sono un gran che affidabili. Su 4, due, acquistati perfettamente funzionanti ed esteticamente molto belli, non vanno più, pur usati poco. Le Olympus coeve, 6, funzionano tutte perfettamente. Le Nikon, su 13, 12 sono ancora perfette, una mi scarica la batteria in un giorno, comunque funziona. Le Pentax.. |
| inviato il 27 Agosto 2025 ore 9:44
@Leone Giuliano Non mi trovo del tutto d'accordo sulla serie Sony a7. È vero, è una macchina bellissima, super tecnologica, e come hai scritto tu per una fotografia dinamica resta probabilmente imbattibile (per macchine di quella fascia) grazie a un autofocus incredibile. L'ho usata anch'io per anni e, sotto l'aspetto di qualità generale , non credo di aver mai trovato di meglio. Quello che però vedo in modo diverso è la qualità del corpo. Tra una a7R V e una Leica SL Typ 601, ad esempio, ci sono differenze di costruzione nette: la SL è un blocco unico di metallo, con una solidità che la fa sembrare scolpita e fatta per durare decenni. Anche la disposizione dei comandi e la sensazione che restituisce nell'uso vanno in quella direzione. La Sony rimane certamente robusta e compatta, ma dà un'impressione più “moderna”, quasi elettronica, molto piu economica , meno orientata a quel concetto di strumento senza tempo. E lo stesso discorso lo faccio anche confrontandola con Fuji (che uso da circa 10 anni) pur essendo consapevole che la Sony sia superiore in quasi tutto, con Fuji ( xpro,XT,XH,X100) ho trovato un piacere di scatto che non ha eguali. Non è solo questione di qualità del file, ma proprio di come si vive l'esperienza fotografica. Per me, la differenza con i corpi top Fuji – che ovviamente si collocano anche in una fascia di prezzo diversa – è tutta lì: la piacevolezza d'uso, la sensazione di voler fotografare per il gusto stesso di farlo , ed è ciò che spero di ritrovare con una vecchia SL typ 601 e ottiche di 50 anni fa. Se cosi non dovesse essere , pazienza , avrò fatto una nuova esperienza . Complimenti per il tuo parco macchine e lenti favoloso |
| inviato il 27 Agosto 2025 ore 10:48
Io credo che il feeling con una macchina non si trova solo con le prestazioni, ma ergonomia, menù più o meno facili, comandi e pulsanti vari (c'è chi ne preferisce pochi e ben distribuiti e chi ne vuole molti per varie opzioni a portata di mano) … senza discutere sulla qualità dei file io preferisco il corpo macchina Leica come una Type 601 per le sue peculiarità più che per le prestazioni in senso assoluto |
| inviato il 27 Agosto 2025 ore 11:04
Io ho SL2 e un menù più comodo non l'ho mai visto (sono un negoziante e di macchine ne ho viste tante); come ergonomia io mi ci trovo bene, rispetto a Sony che usavo prima ho un mattone in mano (ma comunque non mi crea problemi); come feeling di scatto è bella da usare, ma al momento niente batte la Fuji! |
| inviato il 27 Agosto 2025 ore 11:21
Penso sia una questione mentale. Certamente una serie 1 dà un'impressione di solidità ancora maggiore ma è, appunto, solo impressione. Le Sony sono piccole e leggere, e possono sembrare fragili. La stessa cosa succedeva in analogico con le Olympus. Mentre la Leica R3 sembrava un carro armato. Come ho già detto, le mie 6 Olympus di 40-50 anni fa funzionano tutte perfettamente, le Leica, su 4 due sono piantate. L'affidabilità, che è l'unica cosa importante, non dipende dal peso o dalla sensazione "carro armato" di una macchina, ma da come è costruita. Discorso fatto e rifatto. Capisco che parlare di Sony con un gruppo di leicisti è come bestemmiare Se si ama la filosofia di un marchio è bene seguirla e stare in pace con sé stessi |
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