| inviato il 30 Maggio 2025 ore 16:22
Questi concetti sono diversi da quanto espresso prima. |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 16:25
Mi attenevo al tuo sarcasmo vagamente piccato |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 17:05
Due gli strumenti che Socrate utilizza in maniera privilegiata: l'ironia, che gli permette, partendo da una posizioni apparentemente “inferiore”, di smontare dall'interno le convinzioni dell'avversario, e la maieutica, e cioè l'arte della levatrice (quale era ad esempio la madre di Socrate, Fenarete) di far nascere i bambini, come Socrate fa “nascere” la verità dialogando con il proprio interlocutore. library.weschool.com/lezione/il-dialogo-socratico-ironia-e-maieutica-4 3a liceo. Sono rimasto li' |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 17:06
Ma l'avversario quale sarebbe? |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 17:07
sempre noi stessi (in realta' il falso) |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 17:08
Appunto, quindi dialogavi con te stesso |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 17:09
sempre, a volte mi tocco anche per vedere se esisto |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 17:09
Bon, metto un punto all'OT. |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 17:09
Eh..."la tentazione di esistere" |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 19:28
Tanti anni fa mio padre mi parlava anche di Cioran, che c'era nella sua biblioteca, ma confesso di non essere mai stato un grande discepolo. . E poi ero molto legato ad attività pratiche, alla realtà anche politica dell'epoca: e, quindi, più sensibile quando mio padre parlava di "sapere, saper fare, essere" che non è una massima di un maestro zen. OT dell'OT |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 19:38
io invece, in questi casi, ricorro sempre ad un antico adagio pugliese: dove c'e' divertimento non vi e' perdita (o, secondo una traduzione un meno letterale: non si bada a spese) |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 19:45
Su questo in fondo sono d'accordo, anche se per me poco applicabile alle macchine fotografiche: quando ne compro una nuova l'innamoramento è brevissimo; per me sono degli elettrodomestici. E non mi eccita una lavatrice! |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 19:51
IO con la lavatrice lavo. Con la macchina fotografica CREO aaarrrrgggggg tacci, sono caduto dal piedistallo... |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 19:53
Che brutta la parola "discepolo". Boh, trattasi di letture di gioventù, ora non so se mi metterei a rileggerlo. C'è già troppa roba da leggere. :) Però non mi sorprende che non sia nelle tue corde, Claudio, sei troppo ottimista ed altruista per apprezzare Cioran |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 20:24
Beh, era un po' di anni fa. Troppo giovane e impegnato a fare. Ecco perché aveva più presa su di me l'altra frase, quella di Dewey. Ma come mi conosci bene, @Rombro! Per quanto riguarda il termine " discepolo" nei confronti di mio padre era solo scherzoso, ma condito da tantissima nostalgia, visto che da dieci anni non è più. @ Frengod, quando CREI e sei uno scrittore non credo ti affezioni tanto alla tua penna o al tuo pc, quando crei e sei uno scultore non credo che metti sul comodino il tuo martello e il tuo scalpello. Quando guarisce un tuo paziente non ringrazi il fonendoscopio. Confesso, sono più legato alle reflex anni "60 e '70 che colleziono che non alla digitale che uso. |
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