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La fine della cinematografia...


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avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2025 ore 13:56

E comunque... Parlando di AI e cinema.. Ho sentito pronunciare le stesse frasi da mia nonna quando sono usciti i piatti precotti e surgelati.
"la cucina e' morta, le trattorie ed i ristoranti sono falliti!"... invece, trattorie e ristoranti funzionano alla grande e la gente, invece di scongelare le lasagne, chiama Glovo....

@Salt
molto divertente, ecco un ottimo esempio di come vengono comprese certe affermazioni da una generazione all'altra e calza col tema.

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2025 ore 14:52

E chi ha mai paragonato la Cultura con i dadi e i bulloni. Si parla delle produzioni cinematografiche finanziate dallo stato italiano solo per ragioni politiche, che nulla spartiscono con la cultura.


avatarjunior
inviato il 28 Maggio 2025 ore 14:55

tutti i più grossi successi di cassetta sono film pesantemente infarciti di attività fatte con le AI (Marvel, Disney, Blu Swan, etc),


Non mi risulta o almeno non come si intende ora, che scrivi una frasetta e ti esce il video pronto-fatto. I software che usano hanno si, decine di opzioni AI, ma di supporto o in limitate attività (face swap, restoration, previz, storyboarding, etc).

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2025 ore 16:43

Ma anche rimanendo sui film "di cassetta" anziché sulle produzioni culturali, pensate davvero che la gente che va a vedere la serie di "Mission impossible" perché c'è Tom Cruise che, alla sua età, gira le scene d'azione senza stuntman, non pretenderà di vederlo in azione in carne e ossa anche a 104 anni suonati? MrGreen

Battute a parte, credo ci sia del vero in quanto scrive Alessandro Pollastrini, tanto più che le case di produzione dovranno comunque pagare gli attori veri per poter usare ed elaborare la loro immagine; questo perché probabilmente hanno già capito che il pubblico non accetterebbe di buon grado "interpreti" totalmente inesistenti, al pari dei cartoni animati (a parte forse qualche giapponese completamente fuso, come quello che alcuni anni fa sposò "ufficialmente" una ragazza creata tramite le prime AI).
D'altra parte anche il cinema, quando nacque, avrebbe dovuto affossare il teatro (una pellicola "virtuale" proiettata in 100 sale anziché attori veri in 100 teatri: non è lo stesso discorso di quello che stiamo facendo ora?)

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2025 ore 17:17

D'altra parte anche il cinema, quando nacque, avrebbe dovuto affossare il teatro (una pellicola "virtuale" proiettata in 100 sale anziché attori veri in 100 teatri: non è lo stesso discorso di quello che stiamo facendo ora?)


diciamo che adesso l'attore "vero" smette di esistere, in veo 3 (torno al topic) non esiste, e credo che il training sia fatto su tutto quello che passa su youtube, nessun attore vero avrà una briciola dei 250$ della monthly fee (125 per i primi 3 mesi) di veo 3

e il più stupido e crexino degli spot di un prodotto dove un tipo in camice bianco spiega come funziona bene un certo lassativo non avrà nessun attore assunto per quello spot, ma neanche nessun montatore, MUA, elettricista, macchinista, tecnico del suono, compositore, mixer, eccetera

non sto parlando di un grande film, parlo di spot, di documentari istituzionali, eccetera, parlo dell'economia di un settore, parlo di gente che rimarrà senza lavoro

dove lavoro io ora fanno andare jingle realizzati con la AI, chi faceva queste cose anni fa, ora ha perso il lavoro

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2025 ore 17:19

se paragonate tutto questo alle lasagne congelate, o all'arrivo del cinema quando c'era solo il teatro... beh non avete idea di cosa è successo (non uso "sta succedendo" perché è già avvenuto)

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2025 ore 18:01

credo che comunque, andare a vedere un film che sai essere interpretato da persone in carne ed ossa, per quanto aiutati dalle ai, sarà comunque sempre diverso che vedere un film totalmente generato dalla ai.
Che rimane un film di animazione, per quanto fotorealistica sia.
Certamente alcuni generi ne trarrano maggior vantaggio di altri, e forse ne nasceranno di nuovi, ma potrebbe anche essere che per certe produzioni la AI verrà proprio evitata dal pubblico.

Come diceva qualcuno, di certo la parte degli stuntman verrà sicuramente rivista, dato che comunque da un lato ha pesanti limitazioni e dall'altro espone le persone a rischi di infortunio o peggio.

Del resto, vedevo tempo addietro un documentario sull'uso del green.screen: a parte gli ovvii film d'azione, ma anche in quasi praticamente ogni altro genere di film moltissime scene anche comuni (es. attori che camminano in un parco) sono girate in studio con l'uso del green-screen, per varie ragioni (praticità, economia, scelta del tempo meteorologico e luci migliori ecc).

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2025 ore 0:35

tutti i più grossi successi di cassetta sono film pesantemente infarciti di attività fatte con le AI (Marvel, Disney, Blu Swan, etc),
Non mi risulta o almeno non come si intende ora, che scrivi una frasetta e ti esce il video pronto-fatto. I software che usano hanno si, decine di opzioni AI, ma di supporto o in limitate attività (face swap, restoration, previz, storyboarding, etc).
@Homeworker
Confermo, ad oggi le produzioni di film ( la lista è volutamente generica ma guariamo ai film che è il tema) non usano nella postproduzione generazioni ma effetti FX e 3D in compositing con il brue screen e il motion capture. I semilavorati preliminari invece vengono fatti a volte in AI come in fotografia ( in ambito commerciale e moda) per simulazioni e storyboard.

Gli esempi commerciali definitivi sono ancora pochi e i temi dove l'uso è meno vincolati a pregiudizi come nel caso dei giocattoli, dove va notato che anche il parlato invita alla fantasia pura e che la campagna si estende usando i pupazzi anche nei negozi, quindi il video onirico è un pezzo della campagna ( non una cosa buttata li come tanti video che sono alla base dei giudizi della gente)

E' interessante notare che nessuno si sconvolge per uno spot di giocattoli mentre tutti si indignano per l'uso delle immagini AI per proteggere l'identità delle persone dando comunque una immagine di commento. Argomento che di fatto non è trattabile in questo ambito senza scadere nella chiusura della discussione come è già successo.
I giornalisti che hanno criticato Amnesty International per la campagna sulla Colombia, mettendo in discussione la bontà della denuncia stessa dato che l'iimmagine era "finta", una deriva di ignoranza ( di chi usa immagini di commento senza remore) che da loro passa alla gente comune senza soluzione di continuità.


in linea generale mi ritrovo nelle parole di @Lorenzo P

E' tuttavia comprensibile che in questo specifico contesto le persone facciano confusione sulle tecnologie e siano per questo prevenute, a parte qualche intervento più approfondito il tono della discussione è quelle delle battute che facciamo al bar, basta saperlo.

La questione etica, anche in fotografia in ambito amatoriale è frammentata o inesistente ed è l'unica occasione (in questo ambito e che possiamo condividere ) per sperimentare in prima persona i temi di veridicità e coerenza che si criticano alle nuove tecnologie, a partire dai riempimenti generativi nelle proprie foto.
Se manca questo spirito autocritico allora il metro per misurare tutto il resto è comprensibilmente fuori misura e porta più facilmente alla formula "la fine di...." che è effettivamente la più spontanea.

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2025 ore 10:23

Credo che la questione etica riguardo all'uso che si farà delle immagini AI sia cosa diversa dalla questione economica riguardante il personale che non verrà utilizzato per la realizzazione di quel determinato spot pubblicitario, altrimenti non si capisce perché non ci sia stato il medesimo sollevamento di scudi per il passaggio dai vecchi cartoni animati, che portavano a molte più ore di lavoro per disegnatori vari, tecnici che riprendevano i disegni fotogramma per fotogramma, montatori ecc., ai cartoni animati con sovrapposizione di immagini standardizzate (ovvero la stessa immagine riutilizzata migliaia di volte) dei personaggi su sfondi altrettanto standardizzati (centinaia, se non migliaia di ore lavorative in meno), fino all'utilizzo dell'AI generativa anche per il sonoro, con buona pace di doppiatori ecc.
e il più stupido e crexino degli spot di un prodotto dove un tipo in camice bianco spiega come funziona bene un certo lassativo non avrà nessun attore assunto per quello spot, ma neanche nessun montatore, MUA, elettricista, macchinista, tecnico del suono, compositore, mixer, eccetera

Non era forse già successo per i cartoni animati?
Non era prevedibile, già anni fa, che sarebbe successo anche per i filmati commerciali ecc.?
Possibile che, se intere categorie già sapevano che sarebbero state toccate dal problema, queste categorie abbiano atteso che i giochi fossero fatti per sollevare il polverone?

Se poi ci atteniamo alla questione etica sull'uso dell'immagine più o meno manipolata e/o creata artificialmente, non dimentichiamo che, a livello commerciale, già negli anni '60 (prima ero troppo piccolo per conservarne memoria) si utilizzavano trucchi vari per mostrare una realtà alterata: ricordate le gocce di glicerina sui bicchieri o i bastoncini di pesce... pardon... balsa impanata?. E non sono forse stati i professionisti che creavano immagini per le agenzie di viaggi e gli operatori turistici i primi a "taroccare" quelle immagini?
Sono questi gli esempi con cui sono cresciuti quei "fotoamatori" che oggi sostituiscono i cieli nei paesaggi e cose simili: come possiamo pretendere un comportamento etico da questi personaggi se, per decenni, sono stati bombardati da false immagini proprio da quei settori i cui operatori, oggi, si stracciano le vesti perché rischiano il posto di lavoro in favore di una tecnologia che "mente" meglio di come lo facevano loro?
Personalmente non mi porrò scrupoli etici se le nuove tecnologie andranno a creare problemi a quei settori che l'etica, nei confronti del fruitore finale, non l'hanno mai avuta.
Ho scritto per anni, su questo forum, che il vero problema etico non riguarda il come l'immagine venga realizzata, ma il contesto in cui viene veicolata e l'intenzione di chi la produce/veicola. Significa che ciò che veramente occorre è una maggior educazione all'immagine, alla sua valutazione e fruizione, altrimenti, scagliarsi contro questa o quella tecnologia rimarrà come guardare il dito quando ti viene indicata la luna.
Strano, ma quando scrivevo queste cose non mi si filava nessuno, poi l'acqua tocca il deretano di chi l'etica non l'ha mai avuta e allora, la questione etica diventa vitale!


avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2025 ore 10:48

Ho scritto per anni, su questo forum, che il vero problema etico non riguarda il come l'immagine venga realizzata, ma il contesto in cui viene veicolata e l'intenzione di chi la produce/veicola. Significa che ciò che veramente occorre è una maggior educazione all'immagine, alla sua valutazione e fruizione, altrimenti, scagliarsi contro questa o quella tecnologia rimarrà come guardare il dito quando ti viene indicata la luna.
Strano, ma quando scrivevo queste cose non mi si filava nessuno, poi l'acqua tocca il deretano di chi l'etica non l'ha mai avuta e allora, la questione etica diventa vitale!

@Daniele Ferrari
+1 ed è il contesto di età e il reale livello di alfabetizzazione informatica. l'etica è personale e più spesso basata sul proprio campo fotografico, oppure frammentaria o assente e non esiste nemmeno la volontà di definirne una versione condivisibile.

se a questo nella discussione aggiungi battute o considerazioni pratiche sulla cultura e sulla estetica ottieni un'altro tipo di consistenza

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2025 ore 11:18

scagliarsi contro questa o quella tecnologia rimarrà come guardare il dito quando ti viene indicata la luna.


non mi scaglio contro nessuna tecnologia, sto solo dicendo che quello che è successo (non scrivo "sta succedendo") richiede una riflessione politica e filosofica molto grande, che non si sta facendo, e una rimessa in discussione del sistema economico che regola le nostre vite e il nostro tempo.

che la ai ci "liberi" dal lavoro la vedo anzi come una cosa (potenzialmente) positiva.


avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2025 ore 11:23

Personalmente non mi porrò scrupoli etici se le nuove tecnologie andranno a creare problemi a quei settori che l'etica, nei confronti del fruitore finale, non l'hanno mai avuta.


Capisco quello che scrivi, ma pensa all'impiegata dell'inps, a quella dell'ufficio paghe della ditta dove lavori, al formatore per la 626, al tuo commercialista, al grafico pubblicitario, al compositore di jingle per spot, allo scrittore di testi per il web, potrei andare avanti per ore ma mi fermo: la AI può sostituire quelle figure lavorative, che si fa? SI ride come fa Pollastrini che tanto ha una pensione dorata? Oppure ci si riflette sopra?

just my 2 cents

avatarjunior
inviato il 29 Maggio 2025 ore 12:43

Giusto per dire, lui con i video ci campa e li sa fare: open.substack.com/pub/niccodivito/p/video-belli-dove-trovarli-e-lai-1?

Alla fine credo che neanche lui sa fino in fondo cosa succederà davvero...

Credo che una visione da direttore creativo e registra ancora servirà per qualche tempo, quanto non è dato saperlo, anni, mesi?

Servirà ancora qualche senior che dica all'AI cosa produrgli e lo infiocchetti, magari con premiere, FC o davinci e la musica (pure quella) generata o tagliata con AI. Il senior quindi dalla sedia nera col nome dietro in bianco, torna al computer a fare il montaggio e spedire il video al cliente con wetransfer (se ha pagato l'abbonamento).

I junior come detto se ne salveranno pochi e solo quelli che abbracceranno l'AI e capiranno cosa farci...

Eco parlava di Apocalittici (quelli che erano già nati durante uno stravolgimento tecnologico, noi dinosauri insomma) e gli Integrati (chi è nato già con certe tecnologie: computer, cellulari, AI).

L'unico rallentamento che vedo al riguardo è quando si incazzeranno i proprietari dei video e foto che sono stati usati per addestrare l'AI, ammesso che vogliano imbarcarsi in cause decennali dall'esito incerto.
Ma ci saranno stati che se ne fregheranno (già sappiamo chi) e stati che faranno regolamenti, tagliandosi gli zebedei da soli (sappiamo chi).

Improbabile un regolamento etico internazionale sull'AI, se non riusciamo a smettere di bombardarci l'un l'altro, figuriamoci metterci d'accordo su una roba stupida come l'AI. A meno che l'AI prima o poi inizi a bombardarci...

L'altro rallentamento sarà l'energia, arriveremo ad un punto in cui non basterà...

Ne parla l'ex CEO di Google, non l'ultimo degli scemi...
ted.com/talks/eric_schmidt_the_ai_revolution_is_underhyped

avatarjunior
inviato il 29 Maggio 2025 ore 12:51

L'AI hai il potenziale di spazzar via innumerevoli posti di lavoro, questo è assodato, ma cosa si farà in proposito?

avatarjunior
inviato il 29 Maggio 2025 ore 12:56

Faremo tutti i minatori in groenlandia per scavare carbone per alimentare le centrali elettriche per alimentare i datacenter...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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