| inviato il 28 Maggio 2025 ore 15:59
ma se volete un esempio reale. fate un giro qui.. www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=5058610 pensate ai vostri file dove saranno tra 120 anni? ******************************************** Vabbe' dai... questo è un colpo basso |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 16:10
diapositive ( anche io ho sia 35 mm che dia 6x7 cm mai proiettate) ******************************************* Io ho libri interi zeppi di diapositive velvia e pellicole. Mai state montate e proiettate. ******************************************** Si amici miei va bene, va bene qualsiasi cosa, scansione compresa anche perché, a onore del vero, per stampare le diapositive non si può fare altrimenti, quantomeno a tutt'oggi, ma avere in archivio centinaia o migliaia di diapositive senza averle mai proiettate beh, scusatemi, questo lo trovo inconcepibile. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 16:14
I fotolitisti parlano per esperienza. Ma la loro esperienza risale a sensori di quindici anni fa. ******************************************** E no Salt, un momento, i fotolitisti di cui parla Ivano operavano solo con scansioni a tamburo |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 16:26
Insomma, nessuno sapeva riconoscere la differenza tra uno scatto nato digitale con la mia D800 e quello nato in diapositiva con la Mamiya, quando fatto bene. Almeno nel colore che era quello che facevo io. ******************************************** Non lo metto in dubbio Claudio, oltretutto ne abbiamo parlato più volte, ma nel tuo caso il limite era nella scansione. Insomma da una parte c'è un file digitale, ottimo, anzi eccellente, da 36 mega, dall'altra c'è una scansione che, per quanto accurata possa essere, viene da uno scanner con una risoluzione che è quella che è. Senza voler ricorrere a un, oggi pressoché introvabile, scanner a tamburo anche una scansione a 4000 dpi, ottenuta però con uno scanner specifico, per esempio un tutto sommato assai comune Coolscan 9000 ED Nikon, ti testituisce un file di GRAN LUNGA superiore a quello che ti ridava il tuo Epson. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 16:30
Claudio non mi trovo, se alla fine le differenze non sono percettibili tanto vale scattare direttamente in digitale, evitando di perdere tempo con la scansione. ******************************************** Infatti Stefano se non si può avere una scansione superba è meglio,di gran lunga meglio, riprendere in digitale. Ma il problema è nella scansione non certo nella pellicola. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 17:02
“ I fotolitisti parlano per esperienza. Ma la loro esperienza risale a sensori di quindici anni fa. „ I sensori degli scanner a tamburo che si usavano in fotolito erano molto migliori degli scanner attuali sia per gamma dinamica che per incisione. Oggi nelle caratteristiche tecniche di scanner falsamente considerati Pro non mettono mai il valore di lettura della profondità del nero che dovrebbe essere 4.2 Dmax per essere alla pari degli scanner a tamburo delle fotolito anni 80/90. Si parla di scanner dal valore intorno al miliardo di lire degli anni 80/90 Qui puoi scaricare PDF delle caratteristiche del DC350 della HELL Si parla di CCD a canali sparati di alta qualità che non hanno nulla a che vedere coi sensori CCD delle fotocamere. “ in sostanza.. uno scatto del 2000 fatto con una 3 mpx resta quello che e'... lo stesso scatto fatto in diapostiva con hasselblad o rollei (le due che usavo al tempo) se digitalizzato, oggi supera la pellicola. „ Come a Paolo anche a me non quadra soprattutto: "se digitalizzato, oggi supera la pellicola" Questo per il semplice motivo che oggi non ci sono scanner in grado di leggere la profondità del nero a 4.2 Dmax e quindi la precisione di lettura soprattutto nelle ombre e nelle zone in prossimità del nero non ci arrivano. Di conseguenza i contrasti non saranno prossimi all'originale. Poi tutto dipende di quale qualità finale si vuole raggiungere, ma l'affermare "se digitalizzato, oggi supera la pellicola" tecnicamente non è corretto. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 17:07
Infatti, Paolo, abbiamo spesso parlato di queste cose. Alla fine, è solo quello che ci rende felici che conta. Non ho mai troppo tempo libero, ma negli ultimi giorni ho stampato un paio di foto a colori e due in B/N che sono stati postati recentemente anche qui su Juza: un gran divertimento! Un bianconero e un colore nella stessa seduta nella stessa serata....Ottenuta l'approvazione dei miei critici personali ( moglie e figlie...quando passano da casa mia), sono già nell'album a tema borghi. Ivo penso anche io che la scansione possa essere un momento critico, anche perché difficile trovare scanner di qualità. Però alla fine è il risultato che piace a ciascuno di noi a contare. Conta il divertimento. Per quel che mi riguarda, per me nessuna foto e nessun file deve andare in mano ad altri. È un gioco solo mio! |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 17:12
Se proprio proprio vuoi divertirti con la pellicola e "sfruttare" la tecnologia, prenditi una reflex a pellicola... Hai l'esposimetro interno e se proprio vuoi vincere facile hai anche gli automatismi, e più "stile analogico" è difficile! |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 17:46
Hai l'esposimetro interno e se proprio vuoi vincere facile hai anche gli automatismi, e più "stile analogico" è difficile! ******************************************** Diciamo pure IMPOSSIBILE |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 18:32
“ Abituato alla super nitidezza degli obbiettivi per Nikon Z su Z7II trovo che il sensore CCD da 10 Mpx con un cinquantino non particolarmente brillante riesca a dare un look nostalgico e non così contrastato. Appena ho qualche foto che mi soddisfa per davvero la posto. Sono ancora ai primissimi esperimenti. L'idea è di non postprodurre più di tanto le immagini. „ Scatto ancora in analogico (diapositive) con una Pentax MX con a corredo un 28 mm f/2,8 e una 50 mm f/1,4, io in digitale non riscontro né la stessa nitidezza né lo stesso contrasto che ho in analogico, se poi riguardo le dia di 40 anni fa (e più) con obiettivi quali il 300 mm M Star f/4 o il 100 mm f/4 Macro, quelle rese lì oggi proprio me le scordo! E in digitale non ho un corredo scarso! |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 18:38
Il punto e' che una pellicola professionale impressionata con un apparecchio professionale ha raggiunto il suo massimo tra gli ottanta e i novanta. E per i venti anni di inizio secolo e' stato il riferimento da battere per il digitale. A differenza di una pellicola il digitale e' cresciuto fino a superare se stesso. Significa che non puoi considerare una scansione anni duemila alla stessa stregua di una scansione odierna. Premetto che la mia esperienza in fotolito e' soprattutto nella realizzazione di circuiti stampati quindi neri profondi e precisione dimensionale e dettaglio al top di gamma.. Detto questo si usava lo scanner a tamburo soprattutto per semplicità costruttiva e riduzione dei costi. Oggi con la possibilità di pixelshift di scatti multiple e con la capacità di calcolo di una moderna scheda grafica , i costosissimi e farraginosi scanner a tamburo sono diventati obsoleti |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 19:18
Un saggio una volta disse "a me la fiha non garba leccarla con le mutande". Il digitale in qualsiasi declinazione non è la pellicola, sembra lapalissiano ma va sottolineato. Qualsiasi cosa è un surrogato. Tanto vale scattare meno e continuare ad usare la pellicola imho. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 19:23
@Someone: un fotoshoot serio solo con una pellicola buona come la Portra se lo può permettere solo una star come Vincent Peters. Anche la Ferrania è schizzata alle stelle. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 21:51
Il punto e' che una pellicola professionale impressionata con un apparecchio professionale ha raggiunto il suo massimo tra gli ottanta e i novanta. E per i venti anni di inizio secolo e' stato il riferimento da battere per il digitale. A differenza di una pellicola il digitale e' cresciuto fino a superare se stesso. ******************************************** Tutto vero. Purtroppo la corsa a migliorare la resa dei sensori digitali è al suo apice, al contrario l'evoluzione della pellicola è ferma, anzi no, è del tutto congelata ai primissimi anni '90 del secolo scorso. Negli ultimi anni del secolo si studiavano (in modo particolare da parte di Fuji ma qualcosa credo si muovesse anche dalle parti di Kodak a Rochester) delle tecnologie addirittura rivoluzionare: si parlava di sensibilità fino addirittura a 1.000.000 di ASA, grana virtualmente scomparsa e potere di risoluzione nell'ordine di 2/300 lp/mm anche nelle pellicole amatoriali... ma non se ne fece nulla. Cosa tutto sommato ovvia, a ben vedere. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 21:52
Ferma più o meno dai primi anni 2000? |
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