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Fare buona street senza rischiare di venire aggrediti


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avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2025 ore 19:50

una volta ho fatto una mostra di foto che qui dentro verrebbe definita "di street", e in una delle foto c'era un bacio, tra due ragazzi, lui e lei, all'interno di un bus romano. alla mostra è venuto per caso il tipo che appariva nella foto e io ero di fianco a lui mentre si riconosceva ed era felicissimo della cosa, disse che si sentiva "come un attore". la foto era dell'anno prima e nel frattempo i due si erano lasciati. non gli dissi che l'avevo fatta io.

questo è passengers di chris marker, forse uno dei più grandi artisti del 900, geografo, filosofo, regista e anche fotografo. qui anzianissimo sale su una metro di parigi e fa foto alle donne che incontra tramite una microcamera che teneva al polso. poi le monta in un progetto (che va anche alla biennale di venezia) dove (in alcuni "quadri") le donne vengono paragonate a icone dell'arte. il rogetto constava di 136 fotografie. oppure 200, non so.

www.peterblumgallery.com/publications/chris-marker

l'introduzione di marker al progetto (che purtroppo non ritrovo per intero in rete) parla di come le foto spontanee e non in posa possono afferrare la vera identità del soggetto, spesso sconosciuta anche a lui stesso.

"Tabloids love to catch people unaware," writes the legendary film auteur Chris Marker (born 1921) in his introduction to this beautiful volume of new photographs. "My aim... is exactly--small wonder--the opposite of tabloids. I try to give them their best moment, often imperceptible in the stream of time, sometimes 1/50 of a second that makes them truer to their inner selves."


credo che tutti i fotografi dovrebbero leggere questa introduzione, a me capitò di farlo e fu una svolta


avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2025 ore 20:45

Diciamo che Chris Marker andrebbe conosciuto prima come regista che come fotografo Sorriso

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2025 ore 20:59

mah.. erano altri tempi, e comunque.. se sei un fotografo famoso fanno tutti buon viso alla foto (salvo poi chiedere soldi).

Se sei uno sconosciuto e' piu' facile beccarsi un ceffone.

Da questa affermazione deduco che non conosci così bene Doisneau. Lui non si faceva vedere e quando si faceva vedere lo scatto era costruito, diversamente studiava "trappole" e lui di nascosto scattava.

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2025 ore 21:03

Rombro se hai visto la Jetee (un film fatto di fotografie) capisci che la tua affermazione perde di senso…

Comunque Marker è stato tutto.

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2025 ore 21:13

deduco che non conosci così bene Doisneau.


Certo, non lo conosco personalmente, ma a quanto pare,Per ammissione dello stesso autore, la sua foto piu' famosa e' posata. Ed e' stata venduta dalla ragazza qualche anno fa per 150 mila euro mi pare.

Anche DiCOrcia prepara set per intrappolare i suoi soggetti... Ma poi,essendo famoso, si fa firmare la liberatoria..MrGreen

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2025 ore 21:19

Sì ma mica ha fatto solo la Jetee, anche se è il suo più conosciuto.
Poi un film fatto di fotografie (col sonoro) non è mica come vedere una sequenza di diapositive.
Il discorso filmico è un po' diverso da quello fotografico, anche se alla base c'è lo stesso sentimento.
Anyway non voglio dirottare la discussione.
È stato un grande in ogni caso :)

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2025 ore 21:31

Certo, non lo conosco personalmente, ma a quanto pare,Per ammissione dello stesso autore, la sua foto piu' famosa e' posata. Ed e' stata venduta dalla ragazza qualche anno fa per 150 mila euro mi pare.

Di fatti scrissi:
Lui non si faceva vedere e quando si faceva vedere lo scatto era costruito

;-)
Anche DiCOrcia prepara set per intrappolare i suoi soggetti... Ma poi,essendo famoso, si fa firmare la liberatoria..MrGreen

Come se la gente comune conoscesse Dicorcia o al tempo DoisneauMrGreen

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2025 ore 21:41

A mio parere è più una questione di etica, piuttosto che di norme e leggi. Qualsiasi persona ha diritto alla propria privacy e nessuno dovrebbe arrogarsi del diritto di pubblicare una foto di un soggetto riconoscibile senza il suo consenso.


In questo forum siamo sempre molto drastici, sempre pronti a giudicare e a dare patenti di etica, non mi riferisco solo a te in particolare e non a caso uso la prima persona plurale, io sono convinto che se si rispetta la persona, la sua dignità, sia possibile, eticamente e non legalmente parlando, pubblicare foto anche senza il consenso, consenso che molto spesso è impossibile ottenere per svariati motivi (ovviamente non parlo del rifiuto a dare il consenso che è altra cosa).

Mi è capitato più volte di essere "beccato" dopo la pubblicazione e sempre, sempre, le foto sono state apprezzate e richieste dai soggetti. Ne ho parlato qui sul forum e messo il link in questo thread.
Ovviamente non mi sogno di affermare che la mia posizione sia giusta e la tua sbagliata o viceversa ma che entrambe hanno dignità e che sarebbe scorretto definirne una come maleducazione o ipermoralista.

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2025 ore 22:39

In questo forum siamo sempre molto drastici...

Ti dirò, nel momento in cui un soggetto si trova fotografato contro la sua volontà, il massimo che può fare è chiederti bonariamente di rimuovere la foto, successivamente mandarti una lettera di diffida di un avvocato, e poi far partire l'iter civile ed eventualmente quello penale, se c'è stato un reato (o iniziare con una denuncia, nel caso). Tutto molto complesso, costoso e che soprattutto non parte d'ufficio, ma su iniziativa del soggetto interessato.
Mi sembra ovvio che un amatore che pubblica sui suoi profili social rischia pochissimo, a maggior ragione se segue il buon senso di selezionare foto in cui la dignità del soggetto non è lesa.
Diverso invece è il caso content creator/youtuber/influencer che usa commercialmente una foto, perché monetizza i suoi contenuti.
Quindi a livello amatoriale (dove non c'è diritto di cronaca esercitato da un fotogiornalista), oltre la parte legale, che abbiamo sviscerato e che a mio avviso non si può sottovalutare, c'è anche e soprattutto quella etica (e non strettamente "moralistica").
La domanda è sempre la stessa, banalissima: Perché devo fare una foto riconoscibile di uno sconosciuto e pubblicarla sui miei social o altri progetti personali?

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2025 ore 22:50

Perché racconta la vita intorno a me e la società in cui vivo.

il massimo che può fare è chiederti bonariamente di rimuovere la foto, successivamente mandarti una lettera di diffida di un avvocato, e poi far partire l'iter civile ed eventualmente quello penale, se c'è stato un reato (o iniziare con una denuncia, nel caso). Tutto molto complesso, costoso e che soprattutto non parte d'ufficio, ma su iniziativa del soggetto interessato.


A me non hanno mai chiesto di rimuoverla ma, al massimo me ne hanno chiesta una copia e a volte sono stato io ad offrirla dopo aver parlato con loro. Un caso mi commosse, quello del link.

avatarjunior
inviato il 11 Marzo 2025 ore 23:10

Con una foto di uno sconosciuto scelto a caso racconti una parte mooolto limitata e quindi qualitativamente e quantitativamente insignificante della vita attorno a te e della società in cui vivi. A meno di scegliere uno sconosciuto che rappresenti la vita e la società in cui vivi che a questo punto non sarebbe più uno sconosciuto e nemmeno street ma reportage.
E qui ripropongo la domanda di Alabamasmith posta sopra:” perché devo fare una foto riconoscibile di uno sconosciuto e pubblicarla sui miei social o altri progetti personali?”


avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2025 ore 23:14

Certamente una parte molto limitata ma pur sempre una parte e non il nulla. Sarò presuntuoso, e molto probabilmente lo sono, ma le foto di sconosciuti hanno fatto la storia della sociologia visuale e hanno portato anche a cambiamenti sociali significativi.

avatarjunior
inviato il 11 Marzo 2025 ore 23:57

Non possiamo certo usare i vecchi bavosi che abitano questo forum come esempio per accusare tutti i fotografi di strada. Per chi di voi ha queste posizioni da talebano della privacy, vi invito a farvi un giro alla mostra al Palazzo Reale di Monza su Vivian Maier. Domandatevi cosa implicherebbe fare quelle foto oggi, e dove volete che vada questa forma d'arte se iniziamo a farci tutti questi problemi.

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2025 ore 0:06

Personalmente e scusa se lo dico.. non dovrebbe proprio esistere ... Una fotografia che mi ritrae e viene pubblicata senza il mio consenso.. é una cosa ABERRANTE !!!!!! poi tu vedila un pó come ti pare... ma non puoi impedire a me dandomi del talebano di pensare e dire che non è assolutamente giusto.. ne civile.. senza nemmeno tirare fuori leggi sulla privacy che oltretutto esistono ... Jelly

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2025 ore 5:11

È un tema che interessa molto anche a me e, per uno scatto rubato, in questo periodo, di tre anni fa, in Stazione a Bologna, sono stato aggredito in pieno giorno, che si è accertato sulla cancellazione dello scatto.
Indi per cui, a parte non sentirsi Vivian Maier, perché i tempi sono decisamente cambiati, mi farà piacere leggere quanto vorrete aggiungere.




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