| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 22:08
“ Personalmente ho molto rispetto per chi ha più followers di quanti abitanti abbia San Paolo del Brasile, non penso che le cose vengano per caso. „ Ci sono influencer che non sanno fare 2+2 che hanno molti più followers. |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 6:02
Ci sono influencer che non sanno fare 2+2 che hanno molti più followers. ********** ********** Quotone³ |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 6:17
scandalizzarsi se scannerizza con una digitale per immettere le pellicole nel web, ma se é l'unico modo per far conoscere il proprio lavoro non vedo alternative, infatti chi critica poi non ha foto da mostrare chi detesta l'analogico sui social, perche il suo fine e solo stampa e proiezione, non vuole accettare in che epoca siamo, ormai non esistono piu circoli fotografici dove esporre proiettare e confrontarsi, che tu sia un prof o amatore ormai esiste solo il web se vuoi essere conosciuto e arrivare ad esporre quindi chi e contro la digitalizzazione di fatto concepisce l'analogico solo come fotografia solitaria da non condividere, da tenere chiusa, nascosta al mondo brutto e cattivo del digitale |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 6:18
La verità è una sola ed è molto semplice: in un mondo semplicemente invaso, anzi no... direi piuttosto INONDATO di immagini di una banalità assoluta, e la cui unica caratteristica vera e "vincente" è l'immediatezza, per sua stessa natura di fatto evanescente perché come la vedi te la dimentichi, c'è sempre qualche furbone che crede che basti tornare alla pellicola (ovviamente rivista in chiave moderna, leggasi quel "trattamento misto" che ti consente innanzitutto di non perdereerse troppo tempo e poi, hai visto mai... pure una certa possibilità di recupero) che ti riporta a quella lentezza che nella sua convinzione, del tutto ACRITICA ovviamente, basta a farti guadagnare un sacco di considerazione... leggasi followers! Poi però li senti parlare e ti rendi conto che, ad andargli bene, sono come Bill Clinton... dei simulacri VUOTI! |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 8:00
ma quanto la fate difficile.... |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 8:02
“ chi detesta l'analogico sui social „ è un disadattato.... basterebbe non frequentare i social e problema risolto “ ormai non esistono piu circoli fotografici dove esporre proiettare e confrontars „ in certi casi per fortuna... |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 8:04
Bho io non conoscevo il fotografo in oggetto prima del post e non lo conosco neppure ora: non ho aperto né il filmato, né ho cercato notizie su di lui in internet, instagram, facebook o da qualunque altra parte. La notizia dell'uso dell'analogico per un evento sportivo non mi ha neppure incuriosito. Avrà milioni di follower meno uno. |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 8:29
“ @Lomography scandalizzarsi se scannerizza con una digitale per immettere le pellicole nel web, ma se é l'unico modo per far conoscere il proprio lavoro non vedo alternative, infatti chi critica poi non ha foto da mostrare. „ Per evitare che qualcuno possa scandalizzarsi prendo la via più semplice , scatto a pellicola, sviluppo il negativo, stampo con ingranditore, bacinelle e via dicendo e, alla fine riproduco per la pubblicazione via web. Questo per il b/n e per quelle foto che, a mio insindacabile giudizio , ritengo valide. Per colore e/o lavori "frettolosi" sfrutto le potenzialità offerte dal digitale. Più semplice di così. |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 9:00
abbiamo qui due esempi estremi, uno è PaoloM talebano che detesta la digitalizzazione perché contamina la purezza del film e Schyter che invece accetta il confronto e posta i propri lavori sul web con pellicole e macchine di ogni tipo il risultato quale è, uno parla critica ma non si vede mai nulla, mentre il "traditore" della purezza mi delizia con i suoi lavori, perché senza digitalizzazione, lui come altri non avrei potuto conoscerli e apprezzarli |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 10:20
quindi chi e contro la digitalizzazione di fatto concepisce l'analogico solo come fotografia solitaria da non condividere, da tenere chiusa, nascosta al mondo brutto e cattivo del digitale? ********** ********** Lomo... non hai capito niente. La pellicola poco, e male, si attaglia alle esigenze di VISIBILITÀ del mondo moderno, questa è la verità... quindi non è qualcosa da tenere per se senza condividerla con altri... semmai è qualcosa che gli altri devono capire, se ne hanno voglia, e se hanno voglia di comprenderla avranno anche voglia di condividerla nella maniera più opportuna altrimenti sono solo degli inutili esibizionisti. |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 10:26
Circoli/gruppi fotografici ci sono ancora. Ovviamente oggi la stra-grande maggioranza usera' il videoproiettore anziche' il vecchio proiettore delle diapositive, ma questo tutto sommato e' un dettaglio. C'e' sicuramente la possibilita' di partecipare a mostre collettive, quindi esporre una propria stampa. E qui tutti i mezzi sono validi (digitale, pellicola, ibrido..). Puo' essere un inizio. Senz'altro molti hanno gia' fatto queste esperienze e preferiscono rimanere solo sul web (limitando la visione delle proprie stampe o proiezioni a "pochi intimi") e va bene anche cosi. Ma per coloro che non hanno fatto queste esperienze credo sia consigliabile farle. Altrimenti si possono avere migliaia di followers ma, fotograficamente parlando, si rischia di rimanere al palo (imho). |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 10:37
abbiamo qui due esempi estremi, uno è PaoloM talebano che detesta la digitalizzazione perché contamina la purezza del film ********** ********** Eh... anche stavolta hai capito niente Lomo. Io non detesto la digitalizzazione a priori, ci sono situazioni, per esempio la stampa di una diapositiva, dove la scansione è obbligatoria, negli altri casi è poco opportuna. Poi ognuno fa quello che vuole eh, su questo dobbiamo intendererci, ma quando qualcuno maltratta la pellicola a favore di web beh... potrei anche sbagliare, ma a me dà l'impressione che non lo fa per piacere personale ma per vantarsene urbi et orbi... manco fosse chissà che impresa! |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 11:42
intanto se andiamo a parlare di condivisione con gli altri... allora... Condivisione... ci siamo noi che ciattiamo su questo sito, ci sono quelli che ciattano su facciabuco. un miliardo e mezzo di amici, ai quali preferiamo il morso del nostro gatto che per lo meno ci dice con tutta la sua veracità che si sta rompendo i pallini del fatto che non lo consideriamo abbastanza. Virtuale VS reale, monitor VS faccia a faccia, Tastiera VS parola. Condivisione, la pellicola sarebbe quindi da solitari? Ricordo la proiezione delle diapositive in gruppo, chi si fumava una sigaretta (ma in fondo altrimenti disturbava il fascio di luce) chi si prendeva un caffè, chi masticava patatine. Reciproci scambi di sguardi, impressioni su quello che vedevano, Ogni tanto sorpresa! per un'immagine che riportava un fatto insolito. E voi mi venite a dire che la pellicola è quella dei solitari e il digitale quello della condivisione? Siamo dei poveri terminali, collegati alla rete, soli come monadi che mettono immagini per condividere la nostra solitudine con la solitudine di qualcun altro che sta facendo la stessa cosa. |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 12:33
“ per esempio la stampa di una diapositiva, dove la scansione è obbligatoria „ io parlo di digitalizzare per il web e tu mi parli di stampa di dia come unica soluzione ammessa per digitalizzare, di fatto confermi che non accetti la condivisione analogica sul web, ci sta eh pero preferisco il tuo antagonista e quelli come lui, perche se non vedi una foto analogica su questo forum, non ha nemmeno senso parlarne, diventa semplicemente un chiacchiericcio futile e vuoto senza nessun significato, perche non si sa di cosa si sta parlando |
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