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Lanalisi di un prezzo è molto complicata oltre che soggettiva perché oltre che scontare un fattore dovuto alla progettazione, sviluppo, materie prime e lancio si trova ad essere composto dal marketing e dal posizionamento sul mercato. Chiaramente in Canon ci siamo abituati allo sviluppo di diverse linee..e probabilmente nel vedere una lente senza segno rosso ci aveva solleticato facendoci pensare ad un prezzo più contenuto chiaramente se se ne fa un uso importante con un ritorno economico adeguato la spesa sostenuta sarà giustificata. Canon ben sapendo di che lente si tratta e a chi è indirizzata si è fatta forte del fatto di sapere in anticipo di venderne un buon numero e di massimizzare l'investimento, probabilmente prendere un 28-70 2,8 oltre i duemila euro. Il discorso di Checco è giustissimo, io ho un 50ino che uso di rado ma il prezzo ne giustifica il possesso per quelle volte che si utilizza. Il mio sigma 70-200 me lo sono strappato nel corso degli anni. Un 28-70 per lavoro si ripagherebbe in poco tempo...per gli altri rimarrebbe un lusso dal orezzo impegnativo.
Come noto a tutti, se il leone ruggisce, il cane abbaia ed il gatto miagola, la scimmia del fotoamatore fa il verso: "ci vuole!"
Vi sono fiumi di parole in letteratura dedicate all'interpretazione del verso. Tutti concordano che il fine ultimo dello sgradevole suono e' uno solo: provocare divorzi, dissesti finanziari vendite all'asta dei beni al fine di appagare la sete del primate.
Come anticipato, la vittima prediletta della scimma civuolense e' l'incauto fotoamatore. In particolare quello alle prime armi, con i primi miseri stipendi, non ammogliato, non accasato, in cerca della propria affermazione come artista visionario e capace. Una volta attaccata, il primate lascia la sua vittima in mutande, disoccupato, vagante di notte su bicicletta rubata alla stazione. Altra vittima destinata e' il maschio adulto, cosiddetto maturo (ma che maturo non e') insoddisfatto della propria vita che cerca rifugio e palliativi nel premere il pulsante di oggetti scatolari ed in particolar modo nel sostituire oggetti oblunghi con moto longitudinale e parzialmente rotatorio, atto che inconsciamente lo riporta ad epoche giovanili quando si dedicava con estrema frequenza ad attivita' che gli provocavano un qual piacere.
Psicologi, psichiatri, neurologi e virologi hanno unito i loro sforzi per trovare una cura, un'antidoto ma brancolano nel buio (si narra che fra di essi serpeggino elementi compromessi dalla scimmia a loro insaputa).
Vi e' un rimedio drastico, immediato ed efficace: il sequestro della carta di credito e del cellulare da parte dell'esausta coniuge (o mamma a seconda dei casi). Questo rimedio, fortemente supportato da altri elementi della famiglia (tanto che lo si ama definire "della nonna") necessita di internamento (interramento?) del paziente senza mezzi di comunicazione con l'esterno per almeno sei mesi. Vi e' una percentuale del 27.4% che pero' resiste alla cura, fingendo in un primo momento di essere guarito per poi tornare fra le braccia della scimmia civuolense.
Al che, i medici hanno richiesto l'ausilio ad economisti ed ingegneri gestionali al fine di trovare una soluzione definitiva a questa che viene definita "la piaga del millennio".
Economisti ed ingegneri hanno subito messo le mani avanti su un punto. "Se sulle ottiche possiamo dare una mano, sui corpi non c'e' proprio modo". La scimmia si nutre di tutte quelle innovazioni non necessarie (gps, mpx, video, calcolo dei saccaridi nello zucchero) che le case produttrici centellinano ad ogni nuovo modello. Li' c'e' poco da fare: l'incauto fotoamatore compra il corpo X. In quell'istante l'articolo perde il 25% del suo valore. Tempo 6 mesi, massimo un anno, esce il nuovo modello, il corpo comprato vale il 60% in meno ed il verso si fa piu' forte: "ci vuole!". Al che il fotoamatore va dal rivenditore permuta il corpo X al 30% del valore originale per comprare il corpo X+1 al valore del 30% in piu' di quello del corpo X. E cosi' via all'infinito.
Sulle ottiche la cura promette successi. In primis: stabilire un budget annuo. In secondo luogo: contare il numero di foto scattate alle varie focali. Dividere il valore dell'ottica con cui si sono scattate le foto per il numero delle stesse. Ecco che si trova il rapporto (un numero) euro / foto. Tale valore deve essere parametrato al budget disponibile e permettera' al fotografo di far fronte al "ci vuole!" della scimmia.
E' un po' il mea culpa di quanto vissuto in questi ultimi 15 anni di "fotoamatore". Sai come nei gruppi di autoaiuto: sono Francesco ed in 15 anni ho speso Xeuro in lenti che alla fine non ho usato o almeno ho usato talmente poco che avrei fatto prima e meglio ad affittarle. Alla fine, mi son messo giu' ho scritto un tot di numeri su excel, mi sono vergognato, ho fatto due calcoli ulteriori, ho venduto un botto di roba, ho comprato quello di cui ritengo di avere bisogno per soddisfare la mia creativita' e spero che, finalmente, la scimmia mi lasci perdere per un bel po'.
“ E' un po' il mea culpa di quanto vissuto in questi ultimi 15 anni di "fotoamatore". Sai come nei gruppi di autoaiuto: sono Francesco ed in 15 anni ho speso Xeuro in lenti che alla fine non ho usato o almeno ho usato talmente poco che avrei fatto prima e meglio ad affittarle. Alla fine, mi son messo giu' ho scritto un tot di numeri su excel, mi sono vergognato, ho fatto due calcoli ulteriori, ho venduto un botto di roba, ho comprato quello di cui ritengo di avere bisogno per soddisfare la mia creativita' e spero che, finalmente, la scimmia mi lasci perdere per un bel po' „
Razionale, ma apprezzabile e condivisibile, se penso a quanti collezionisti di francobolli e macchine fotografiche girano millantando esperienze da grande fotografo...almeno c'è qualcuno interessato all'arte della fotografia che accantona il collezionismo ed esprime la sua creatività. Grande Frengod
@Fren. Sai, quel genere di esame di coscienza l'ho fatto mille e mille volte ... anch'io. Ora sono vecchio, e ... sai cosa mi dico? Benvenuta "la scimmia"!!! Mi ha dato, al momento degli (inutili) acquisti, un sacco di "flash"! Altro che la coca! Altro che l'alcool! Altro che pacchetti e pacchetti di sigarette! Altro che il gioco d'azzardo! Quella si che è la ricerca del "flash che uccide"! Poi, uno dice: avresti potuto investire in borsa ... comprare appartamenti ... Così, quando poi arrivano il Covid, le guerre, gli inquilini che non pagano l'affitto (e ti ritrovi sul groppone le spese di condominio, di riscaldamento, l'acqua e, soprattutto, le tasse!!!), ed i politici che "ce lo chiede l'Europa" (ricordate?), NON solo NON ti ritrovi la EOS Serie 1, o la D 6, ma ti fai pure il sangue amaro! Macchine fotografiche, orologi, e strumenti musicali ti "RALLEGRANO", e NON ti costano in tasse patrimoniali! Benedetta "la scimmia"! Forse, in un Paese "normale" il mio discorso suonerebbe folle, ma ... siamo in Italy!!! GL
Un antico adagio delle mie parti faceva: "adaue 'ste goste nan 'ste perdenze" Dove/quando uno si diverte, non si bada a spese. Un po' un "memento mori" e "carpe diem" enunciati assieme durante i baccanali . Un incitamento a spendere (investire) nei divertimenti, dell'animo e del corpo.
Credo che la chiave di tutto sia la domanda: “posso/voglio aspettare?” Se la risposta è SÌ basta cercare l'offerta oppure nell'usato, ci si gioca un po' e si rivende senza perderci nulla. Ricordo che il 35 povery lo comprai usato in garanzia, il prezzo era allineato col mercato ma chi l'ha comprato nuovo ci ha guadagnato 80€. Lo scontrino parlava chiaro. Al posto di indinnniarmi ne son stato felice perché abbiamo entrambi fatto l'affare, era veramente come nuovo. Ma se lo si vuole al day one, il prezzo da pagare è sempre alto.
Alla luce di quanto emerso da altre discussioni...il prezzo di questo 28-70 2,8 è in linea con le ultime uscite di casa Canon...ciò non vuol dire che sia un prezzo che io ritenga corretto però i dubbi sollevato con l'introduzione delle lenti vcm 1.4 rendono lecite le perplessità . Nessuno mi costringe a scegliere queste lenti e ritenendo di averne necessità sarà forse più conveniente buttarsi su quanto è possibile trovare sul mercato dell'usato, sigma o Canon che sia. Capisco di non essere una parte importante , tantomeno un campione esemplificativo dell'utenza media però la cifra è per le mie finanze eccessiva. Non voglio nemmeno tirare in ballo tutte le discussioni sulle correzione via sw che butterebbero solo altra benzina sul fuoco ma la strada che Canon sta prendendo mi preoccupa.
A vedere i confronti, o uno ha proprio bisogno di un 24mm F/2.8 o Canon ha finito di vendere il 24-70L Per me lui ha una copia non proprio perfetta del 24-105. La mia non fa cosi' schifo. Magari gli hanno dato un 28-70mm perfetto da provare
Mi sono trovato abbastanza bene con il 24-105 “povery”, ma poi come obiettivo “generico" preferivo il 35 1.8 per avere più potenzialità a livello di diaframma.
Questo mi interessa molto proprio per il 2.8 e per le dimensioni che sono pressoché quelle del 24-105.
Ho scelto la RP e i “povery” per la loro compattezza e leggerezza, mi auguro che il prezzo tra qualche tempo scenda (magari trovando qualcosa nell'usato). Al momento non è così “povery”… direi più “medy”.
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