| inviato il 15 Agosto 2024 ore 8:12
“ Torno a ripetere, lavorate già su un'anteprima jpeg del raw e poi salvate sempre in jpeg „ ...annamobene.... |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 8:42
“ Raw è il negativo digitale, „ Il RAW è molto di più dell'equivalente di un negativo analogico, quest'ultimo lo sviluppi una sola volta, il RAW è un'immagine latente sviluppabile infinite volte, senza mai alterarla o fissarla definitivamente. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 8:44
@rigel hai ragione, ma era solo per far capire l'uso che faccio del jpg (visione rapida in cartella), perché quando vado a lavorarci, già nella visualizzazione con Bridge, vado ad evidenziare il file raw (lo so che quello che vedo è un'anteprima, ma te la fa vedere diversa da quella del file jpg) |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 8:56
“ Andrea, le prove dei contrasti le ho fatte e pure molte dalla 5Dmk3 fino alle attuali, se la macchina è settata a dovere con jpeg alla massima risoluzione, non hai perdite così drammatiche nella scala dei grigi, e la differenza non la noti. A tutto si rimedia sempre in PS, le mani sul file ce le devi mettere, dolente o volente. „ A parte il fatto che non esiste un settaggio in camera che vada bene per tutte le situazioni (ed averne alcuni memorizzati ed impostarli di volta in volta è una perdita di tempo), è quando hai la necessità di variare certi parametri che si vede la differenza. Se le impostazioni sono corrette, un jpg in camera ed uno ricavato dal raw con le stesse impostazioni del raw converter sono molto simili; ma se devi variare il WB (la tua fotocamera non lo sbaglia mai?) o l'esposizione, se anche con esposizione corretta c'è bisogno di schiarire le ombre e recuperare le alte luci, allora la differenza c'è ed è anche evidente. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 9:29
Ragazzi lo dico da grafico professionista, oltre tutto ho iniziato lavorando allo scanner per la digitalizzazione e il restauro digitale di foto, negativi e diapositive a fine anni 90. Per lavoro mi ritrovo sempre a lavorare con file raster come jpg e tif, so più che bene come mettere le mani, manipolare, correggere, lavorare ecc con file di quel genere. E proprie perché lavorativamente li conosco bene che posso affermare che il raw è un'altra galassia, nemmeno un'altro mondo ma un'altra galassia. Chi usa i jpg in camera sono di 3 categorie: 1) chi ha necessità di lavorare di corsa per cui si fa bastare il jpg 2) chi non ha voglia o capacità di fare sviluppo digitale (e non c'è nulla di male in questo) 3) persone che non avendo la capacità/volgia non capiscono la differenza e sono pure convinte che non ci sia alcuna differenza. Tutte le qualità che sono state dette del raw sono corrette, ma ribadisco che il plus vero del file raw è la possibilità di usare profili lineari così da applicare come prima cosa la giusta curva per la foto, e poi fare le minime regolazioni. Se poi la foto non ne ha necessità si può, per velocizzare, usare curve standard. Ma è difficoltoso a curva già applicata raggiungere il giusto sviluppo dopo. È deletereo ed inutile aprire le ombre dopo aver scelto un profilo già molto contrastato ad esempio. Certo per fare questo, e sfruttare a pieno il raw bisogna sia sapere quello che si vuole che sapere come raggiungerlo e non è alla portata di tutti. È giusto quindi, se si non si vuole imparare a sfruttare il raw o non si ha tempo o voglia usare il jpg, ma dire che i due formati sono equivalenti e una baggianata terribile da ignoranti. Che poi essere ignoranti è sacrosanto lo siamo tutti in qualcosa, ma reiterare e diffondere false informazioni ed essere ottusi no. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 9:39
Magari mi sfugge qualcosa ma a me sembra che il maggiore vantaggio dello scatto in jpg risieda nella immediatezza: scatto e mi ritrovo la foto già pronta. Ma se poi vado su Lightroom a pastrugnarla non vedo dove stia il punto: qual'è il vantaggio di scattare jpg in quel caso? (Il fatto di occupare poca memoria oggi non mi sembra una risposta sensata). Forse ha senso se scatti jpg e poi non lo tocchi e l'intervento sulle regolazioni con Lightroom è davvero saltuario. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 9:44
Il raw è come una barzelletta: funziona se non la devi spiegare. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 9:52
“ Torno a ripetere, lavorate già su un'anteprima jpeg del raw e poi salvate sempre in jpeg „ Doriano scusa, ma nel convertitore (Lightroom, camera raw, c1, ecc.) non si lavora su un'anteprima jpeg. E non si salva SEMPRE in jpeg. Dipende da cosa si deve fare… Così, giusto per precisione. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 10:22
"Il raw logora chi non lo usa" (semicit.) |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 11:16
Se uno si trova bene ed è comodo così usi pure il jpg, non c'è problema. Io personalmente scatto fotografie per poi stamparle e francamente dico che per stampare il RAW offre molti vantaggi (e, per converso, il jpg comporta svantaggi). |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 11:24
Provate ad aprire un jpg e fare poi un rewrite. Fatelo un centinaio di volte e ditemi cosa vedete. Chi non hai mai fatto questa prova non riuscirà mai a capire che per ogni lettura e salvataggio di un Jpg, perde informazioni e non apprezza a sufficienza la magnificenza del raw. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 11:30
"A tutto si rimedia sempre in PS, le mani sul file ce le devi mettere, dolente o volente". Ecco perdona ma a questo punto proprio non capisco, se "volente o dolente" ci metti mano in Photoshop, quale è il vantaggio dello scatto in jpg??? Sull'errore concettuale di pensare che a schermo si lavori in jpg quando si usa il raw non torno, lo hanno già evidenziato gli altri, preciso solo che il jpg usa un gamut sRGB mentre i monitor per fotoritocco riescono a mostrare spazi colore più estesi, quindi è sbagliato anche il pensiero che si lavori "vedendo in jpg". |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 11:35
Con i raw puoi migliorare il risultato sfruttando le performances dell'evoluzione dei SW, per esempio nel 2003 con la mia reflex Canon mi avventuravo raramente aldila dei 400iso perché se no usciva un rumore enorme, oggi anche i raw che avevo fatto a 1600 e 3200iso escono perfetti con l'evoluzione dei denoise intergati a DxO, LR/ACR, ecc...è un vantaggio enorme di poter "processare" l'immagine a posteriori seguendo le evoluzioni dei SW piuttosto che di l8mitarsi ai processori integrati alle fotocamere che fra l'altro sono già limitati perchè devono lavorare in tempo reale e senza connessione internet per sfruttare le possibilità dell'AI...detto questo per le foto fatte in condizioni ottimali il jpeg, con i limiti che sono gia stati elencati in questo topic, resta assai soddisfacente |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 11:36
Comunque dolente non ci azzecca. Si dice volente o nolente, ossia che lo si voglia o non lo si voglia. Dal latino volo , voglio, e nolo, non voglio. |
| inviato il 15 Agosto 2024 ore 11:38
“ volente o dolente „ ?? Uso creativo delle locuzioni italiane? Postproduzione esagerata anche sulla lingua? O preset linguistico da file corrotto? (senza offesa, vero, ma con una piccola perculatina innocua sì, ovvìa, ci si diverte come si può...) |
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