| inviato il 01 Agosto 2024 ore 20:36
Intendiamoci. Il cambiamento climatico è in corso ed è chiaramente visibile. Su questo non si discute. Ghiacciai, coltivazioni, migrazioni tutto conferma il riscaldamento. Che sia dovuto a attività umane può pure essere. Il punto è che, visto come calcolano e presentano i dati nutro nessuna fiducia su questa attribuzione di responsabilità. In ogni caso alcune soluzioni mi sembrano dettate più da un interesse economico che da un interesse per il pianeta. Ad ogni modo sto provando un supersuv elettrico da tre tonnellate e seicento cavalli con settecento km di autonomia. Finalmente un' auto utile |
| inviato il 01 Agosto 2024 ore 21:01
Fosse anche dipendente dalle score degli ippocampi il cerino acceso é nelle nostre mani. Trovo inutile disquisire. Ogni atto di disillusione o scusa accorcia la disponibilità di un futuro dignitoso per le generazioni prossime. |
| inviato il 01 Agosto 2024 ore 21:40
“ Ora, non ci posso credere ma l'acqua pare non sia considerata tra i gas serra per definizione „ Forse perché noi viviamo immersi nell'atmosfera, non nell'acqua; se nel momento in cui l'acqua rilascia il calore accumulato, l'atmosfera non lo trattiene, questo calore si disperde in gran parte nello spazio esterno, se invece l'atmosfera lo trattiene, chi vive immerso nell'atmosfera, cioè noi, cuoce. Non è che serva una laurea in ingegneria aerospaziale per capire questa cosa. |
| inviato il 01 Agosto 2024 ore 23:03
Gatto bollito |
| inviato il 01 Agosto 2024 ore 23:49
@Luinge il primo FT-IR fu installato alla SGS ATES per misure C&O ed epitassia sui wafer di silicio verso la fine degli anni '70 ed era un Digilab. Il primo FT-IR in ambiente industriale lo installai alla Pirelli di viale Sarca nel 1980. Chiesi al dr. Ligotti il perché della scelta e lui disse che era cresciuto con infrarossi che avevano in ascissa i micron (µm). Poi le Case cominciarono (Perkin-Elmer in particolare che era leader nell'IR) a riportare in ascissa cm(-1), cioè frequenze lineari. Il mio Nicolet usava un plotter digitale in cui si poteva scegliere la scala delle ascisse, lineare in lunghezza d'onda o lineare in frequenza. I due spettri che hai riportato sono atipicamente in assorbanza invece che in trasmittanza percentuale. Uno spettroscopista di oggi leggerebbe male questi tuoi spettri che sono anche a risoluzione troppo bassa nel caso della CO2. Che io sappia questa è la prima volta che su Juza si postino spettri IR! |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 0:32
Valgrassi, spero che ti sia piaciuto il gesto c'è una motivazione per la scelta che ho fatto. So bene che di solito (sempre, da parecchissimi anni a questa parte) si usare come ascissa cm-1, ma in un contesto come questo sarebbe troppo, secondo me, perché ha bisogno che il lettore abbia maturato bene l'unità di misura e la sensibilità fisica a quanto si legge. Dopo averci riflettuto, ho scelto la visualizzazione più vicina alla possibile esperienza di un non addetto ai lavori: la frequenza. Mettere l'assorbanza invece della trasmittanza segue questa considerazione. Volevo dare la chiara idea di cosa viene assorbito e cosa no, nel caso della CO2 e del vapore acqueo. La risoluzione non ha molta importanza visto che non si tratta di discutere della misura ma della semplice differenza tra due caratteristiche. In effetti, forse avrei fatto meglio a mettere la trasmittanza: avrei dato l'idea che la radiazione infrarossa NON passa. |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 0:45
“ Forse perché noi viviamo immersi nell'atmosfera, non nell'acqua; se nel momento in cui l'acqua rilascia il calore accumulato, l'atmosfera non lo trattiene, questo calore si disperde in gran parte nello spazio esterno, se invece l'atmosfera lo trattiene, chi vive immerso nell'atmosfera, cioè noi, cuoce. Non è che serva una laurea in ingegneria aerospaziale per capire questa cosa. „ Stai semplificando troppo. L'atmosfera che respiriamo è piena d'acqua. La chiamiamo umidità. E' questa che interagisce con la radiazione infrarossa, come con la CO2 e altri gas. Ora, per darti una idea, a 30 °C in atmosfera a livello del mare ci sono 14 grammi di acqua per kg di aria (cioè 1.4%) (nel caso di umidità relativa al 50%). A riva al mare, senza vento, l'umidità relativa può essere altissima. La CO2, secondo dati attualmente disponibili, è presente in 417 ppm (0.0417 %). Ora, se la CO2 ha meno "effetto serra" del H2O, e ne è presente in quantità 30 volte inferiore, come si può trascurare il contributo dell'acqua? Spero di essere stato chiaro. |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 5:13
Quindi non se ne tiene conto ? |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 6:38
 Ieri sera a Ferrara. |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 8:02
Mi scappa da ridere al solo guardare il diagramma linkato da Luinge, quando lui stesso ha indicato che la CO2 “ secondo dati attualmente disponibili, è presente in 417 ppm (0.0417 %) „ Evidentemente non si rende conto che, mentre la percentuale di CO2 (ma anche di metano, ossigeno, azoto ecc.) rimane praticamente costante indipendentemente dalle normali variazioni delle condizioni atmosferiche, a meno che non venga drasticamente rimossa o aggiunta dall'azione di altre variabili, come l'attività umana (altrimenti quel 417 ppm non avrebbe alcun senso), il tasso di umidità, e quindi i suoi effetti, subiscono invece continue e spesso drastiche variazioni in base proprio alle variazioni di temperatura e pressione: in pieno inverno, fino a meno di 10 anni fa, qui dove vivo io nemmeno si parlava di umidità atmosferica, soltanto adesso che temperatura e pressione stanno cambiando anche in inverno, l'umidità si presenta in modo percepibile. Non gli viene il sospetto che, finora, il grosso dell'effetto serra continuativo estate-inverno, a tutte le latitudini e quote, a basse ed alte temperature e pressioni, NON sia imputabile ad un fenomeno la cui entità e rilevanza varia proprio al variare di quelle condizioni? Ovvio che il costante aumento delle temperature, in ogni stagione, faccia si che anche i fenomeni che normalmente erano prodotti (non che producevano) dalle variazioni atmosferiche diano ora una mano ad incrementare il cambiamento in atto, ma questa è un po' come la storia del bostrico qui in Val di Fiemme: finché le cose andavano normalmente, il bostrico contribuiva semplicemente a togliere di mezzo le piante malate o morenti per far spazio a quelle più vigorose, adesso che la situazione climatica è cambiata, il bostrico attacca anche le piante vigorose. Ma chi ha portato la situazione climatica al cambiamento: il bostrico? |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 8:17
Grazie Daniele certi post ( non il tuo ) non li capisco proprio è un mio limite |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 9:07
“ Ad ogni modo sto provando un supersuv elettrico da tre tonnellate e seicento cavalli con settecento km di autonomia. Finalmente un' auto utile „ Immagino sia un trattore agricolo o roba simile, come automobile io metterei il suo acquisto nel penale. |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 9:29
Basandomi sugli spettri del vapore acqueo di Luinge, mi aggancio a "24 Mpx in FF sono più che sufficienti". È la scuola di pensiero prevalente in questo Forum. Uno spettro IR ad alta risoluzione del vapore acqueo può essere lungo un paio di metri, ci sono un gran numero di bande roto-vibrazionali. Ecco l'analogia. Se uno usa uno spettrometro IR ad alta risoluzione per l'acqua liquida, la fase condensata gli preclude le bande, ne vede solo il loro inviluppo. È il corrispettivo di usare 61 Mpx FF su una scena con pochi dettagli. È per questo che qualsiasi Nikonista con una D3/D700 è soddisfatto con 12 Mpx FF: perché le sue immagini non hanno dettagli fini. Concetto banale per uno spettroscopista IR, un po' meno per chi è un semi-analfabeta scientifico. |
| inviato il 02 Agosto 2024 ore 9:40
Elementare Watson |
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