| inviato il 28 Giugno 2024 ore 14:54
Se i cani in quanto a stranezze avessero solo quella cosa lì, andrebbe anche bene. È invece piuttosto inspiegabile che cavolo abbiano sempre da abbaiare per nulla. |
| inviato il 28 Giugno 2024 ore 16:35
interstellar è eccezionale, ogni volta che lo guardo mi piace sempre di più. ma sicuramente anch'esso ha i limiti della fantascienza....saranno sempre più evidenti man mano che gli anni passano, vedremo cose nel film ambientato nel futuro che, in realtà, non saranno già più attuali tra pochi anni. |
| inviato il 30 Giugno 2024 ore 19:17
Di Interstellar non sono ancora riuscito a capire chi ha aperto il warmhole. Ho visto il film 6 volte. |
| inviato il 30 Giugno 2024 ore 20:31
Era qui mi ero perso il Topic Il 95 % dei film cosiddetti fantascienza in realtà sono del genere fantasy. |
| inviato il 30 Giugno 2024 ore 20:47
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| inviato il 30 Giugno 2024 ore 21:23
“ Ho visto il film 6 volte. „ Non te lo posso spoilerare così! |
| inviato il 02 Luglio 2024 ore 8:07
Rocco, cito il passo finale dell'articolo che hai linkato “ La serie di accurati esperimenti condotti dal gruppo di ricerca ha portato a risultati che depongono a favore dell'esistenza di un meccanismo neuronale pre-programmato per la rilevazione degli oggetti animati, meccanismo che a questo punto dovrebbe essere evolutivamente molto antico e interessare il cervello di tutti i vertebrati. „ E non posso non pormi la domanda del perché questi concetti vengano applicati sempre e solo ai vertebrati. Dato che in tali concetti entrano in gioco anche i processi di trasmissione epigenetica (da genitore a figlio) che, se quel tipo di esperienza permane anche nelle generazioni successive, può giungere a fissarsi stabilmente a livello genetico, ti cito uno studio proprio sulla trasmissione epigetica di comportamenti, condotto sui "moscerini della frutta" www.researchgate.net/publication/334328538_Transgeneratonal_inheritanc ma poi, allo stesso modo, quando leggo "meccanismo neuronale" non posso non pormi il problema anche nei confronti di quelle piante, come la Dionea muscipola , a cui non basta il semplice contatto con un oggetto per chiudere a scatto la sua "trappola per insetti" (nel qual caso si potrebbe effettivamente pensare ad un semplice riflesso condizionato), ma che aspetta di ricevere altri "segnali" di quel contatto nei successivi 10-20 secondi, così da ricavarne la "ragionevole certezza" che si tratti proprio di un insetto e non sprecare troppa energia chiudendo "a vuoto" la trappola per un numero eccessivo di volte. Ho sempre più l'impressione che a guidare molti uomini di scienza sia il solito, antichissimo, pregiudizio riguardo al fatto che solo gli "animali", e solo se dotati di un cervello (e possibilmente molto sviluppato), debbano essere considerati esseri "dotati di anima" e, in definitiva, "esseri viventi". Già dai tempi biblici Noè si interessò di salvare solo gli animali; delle piante, che sarebbero morte per asfissia radicale o peggio, se ne fregò bellamente: mica erano creature viventi |
| inviato il 02 Luglio 2024 ore 8:23
Esatto. Lo stesso Danilo Mainardi lamentava che nelgli anni "50, quando frequentava il vorso di laurea un scienze biologiche, anche se la sistematica includeva gli uomini nel regno degli animali, di fatto si tendeva a vederlo come un essere a se. Diversamente si fa la fine di quel "gnurant" di mio cognato che dopo aver letto i libri di Konrad Lorenz ha concluso che le oche erano animali intelligenti perché alla nascita sapevano riconoscere subito i genitori. Rob da matt. it.m.wikipedia.org/wiki/Danilo_Mainardi |
| inviato il 02 Luglio 2024 ore 8:28
Ho visto un documentario qualche anno fa era un episodio di una serie sulla vita sulla terra non ricordo il nome mi pare fosse della BBC che sono i maestri di questo genere. Si è visto chiaramente che le piante sentono il pericolo e tendono ad evitarlo nel limite del possibile , non ho capito bene se addirittura riescono a comunicare tra di loro. Pensa che per sopravvivere non hanno nemmeno bisogno di spostarsi. |
| inviato il 02 Luglio 2024 ore 8:34
Si ,comunicano tra di loro con i fitormoni. Si minacciano anche. Chiedilo al mio agrifoglio che senza il mio intervento di contenimento dei noccioli che gli sono vicini verrebbe distrutto dagli stessi i quali con azione meccanica e ormonale creano danni incredibili. Del resto sono piante infestanti e quindi svolgono la loro azione. Idem l'erba menta nei confronti dell'erba cipollina che vive a poca distanza. Erba menta che se la piglia con tutto quanto gli vive accanto. it.m.wikipedia.org/wiki/Fitormone |
| inviato il 02 Luglio 2024 ore 10:45
Tempo fa avevo trovato l'articolo conclusivo di uno studio condotto su Cakile maritima, un piccolo arbusto che colonizza le dune costiere dell'emisfero Nord, un ambiente di vita piuttosto difficile; siccome questa piantina sembra essere terribilmente "territoriale", sia nei confronti di altre specie che di conspecifici, mettendo in atto una strategia di "appropriazione" del territorio attraverso la creazione un pane di radici di dimensioni abnormi rispetto al suo reale fabbisogno, i ricercatori volevano verificare se questo comportamento fosse dovuto al normale accrescimento della pianta anche in assenza di competizione, o se fosse innescato solo dalla presenza di altre piante. La scoperta che però i ricercatori non si aspettavano è che la pianta di Cakile "riconosce" le parentele (la madre riconosce le piante figlie e viceversa) e si astiene dal mettere in atto questa strategia solo ed esclusivamente nei loro confronti. Purtroppo ho recentemente cercato quell'articolo in Rete, dove peraltro l'avevo trovato a suo tempo, ma non c'è stato verso di ritrovarlo. |
| inviato il 02 Luglio 2024 ore 19:17
“ E non posso non pormi la domanda del perché questi concetti vengano applicati sempre e solo ai vertebrati. „ “ Ho sempre più l'impressione che a guidare molti uomini di scienza sia il solito, antichissimo, pregiudizio riguardo al fatto che solo gli "animali", e solo se dotati di un cervello (e possibilmente molto sviluppato), debbano essere considerati esseri "dotati di anima" e, in definitiva, "esseri viventi". „ Probabilmente una deriva di modi di ragionare fermi a "siamo noi i superiori, quelli dotati di coscienza, e tutti gli altri no". Solo che un tempo si fermava all'uomo, poi è sceso fino agli animali "superiori", poi un poì più in basso, ma niente a che fare con le piante. Sto leggendo un interessante libro, "Metazoa", pubblicato da Adelphi, e che tratta di come gli animali potrebbero avere una coscienza di sé. Interessante il caso del polpo, dotato di un cervello principale e di 8 altri "cervelli", ognuno dei quali dedicato ad un braccio. E se ogni braccio avesse un briciolo di coscienza? |
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