| inviato il 20 Giugno 2024 ore 14:40
Se su Youtube cerchi la stringa "DSLR Film Scan" troverai un'infinità di tutorial su come digitalizzare i negativi con la propria fotocamera. Con un po' di applicazione si raggiungeranno risultati eccellenti. Io uso la tecnica che utilizza la colonna di un vecchio ingranditore, come retroilluminazione un pannello LED della Raleno con CRI elevato (poche decine di euro) ed il resto autocostruito con il legno |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 15:05
Quando ero piccolo mi ricordo che in casa c'era un durst unicom o roba del genere che era un ingranditore credo |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 15:14
occhio che poi con la digitale comunque qualche soldo va cacciato lo stesso se non avete tutti i pezzi: colonna ingranditore/copy stand, pannello luminoso, supporto per il pannello se non è piatto, testa per montare la macchina sulla colonna, macro, tubi, adattatore se prendete un macro manuale vecchio, maschera per negativi di vario costo. Più spendete, meno sbattimenti avrete e più rapido e piacevole sarà il lavoro. Sembra tutta roba economica ma le fatture aumentano in fretta. Poi, a meno di non avere molto spazio, tutte le volte dovrete montare e smontare la faccenda, raccogliendo per casa tutti i pezzettini, cavetti, robe varie (vi consiglio di scattare in live view col pc attaccato, così vi accorgete degli errori subito). Uno scanner piano (che non so usare bene) è lì, fermo, sempre pronto, a patto di avere il posto. |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 16:01
Confermo quando detto da tykos. Io scansiono con mirrorless e macro manuale, su uno stativo autocostruito composto da: -Pannello in legno -Flangia da un pollice -Tubo da un pollice da 70 cm Costo totale sui 30 euro Per sostenere la fotocamera: -Morsetto manfrotto 30 euro -Testa a sfera economica 40 euro Poi va aggiunto il supporto per la scansione della pellicola. Io ho acquistato un kit della Valoi molto valido ma abbastanza caro, circa 200 euro compreso di -holder per 135 e 120 -maschera per 6*4.5 -pannello luminoso di qualità -holder che tiene tutto insieme -sistema di avanzamento della pellicola facilitato (questo potevo risparmiarmelo) Ridendo e scherzando con gli stessi soldi ti prendi un ottimo scanner piano magari con una qulità inferiore rispetto alla scansione con fotocamera, ma sicuramente meno ingombrante e sempre pronto all'uso. Il tutto considerando di possedere già una fotocamera e un'ottica macro adeguata allo scopo e accessori come lo scatto remoto |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 16:33
eh. io più o meno sono messo come te, ma: - non ho preso il valoi, perché mi serve anche il 4x5, quindi ho preso il pixl-latr che costa poco (40?) ma ragazzi che sbattimento - pannello raleno, 80 euro - bestemmie perché un filo più grande andava meglio - convinci l'amico a stamparti il supporto per il pannello, e un po' lo fai stampare a un service [ancora a metà del processo] - micro-nikkon 105 f4, 150€, anelli 20€, adattatore 25€ - scopri che il 105 è un po' troppo lungo, compra un 55 a 150€ sperando di vendere il 105 prima o poi. non ho spazio, quindi ogni volta devo raccattare per casa la tavoletta, il tubo, il morsetto, la digitale, pannello, maschera, supporto, obbiettivo+tubi+adattatore, livella, 2 cavi. Poi una volta partito se ho un rullo non tagliato lo faccio in 3 minuti (e lo elaboro in venti giorni), ma ragazzi. Sempre comunque meglio che guardare la barra di avanzamento dell'epson. |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 16:43
Inoltre a tutto questo, se scansioni anche colore, devi aggiungerci un software per invertire i negativi. Io utilizzo Negative Lab Pro, che è un Plug-in di Lightroom. Funziona molto bene ma anche questo costa circa 100 sacchi. Puoi semnpre invertire i negativi agendo sulle curve direttamente, ma non è banale riuscire ad avere ottimi risultati, a differenza del bianco e nero. Per quando riguarda i tempi, quando sviluppo solitamente il giorno dopo scansiono prima di tagliare i rullini. sennò si perde un sacco di tempo. Diciamo che mi ritrovo con i tempi di tykos. Negative Lab Pro mi ha permesso davvero di ottimizzare i tempi per l'inversione, questo lo devo dire. Diciamo che la configurazione ottimale la si trova con l'esperienza. Io dovrò sicuramente cambiare il macro. Il pentax M 50 mm f4 macro raggiunge il rapporto 1:1 solo con i tubi di prolunga. Poco male, il problema è che quando si agisce sul fuoco dell'obiettivo varia anche leggermente la focale e diventa molto difficoltoso raggiungere con precisione il rapporto di ingrandimento 1:1. |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 16:46
il problema di lavorare meglio con la striscia lunga, però, porta a dover programmare lo sviluppo un giorno in cui c'è anche il tempo di scansionare, che non capita MAI il colore mi viene talmente bene che pago per farlo scansionare a chi sviluppa. non sono quasi mai soddisfattissimo del colore, soprattutto del c41, ma quando pastrocchio con le curve io è molto peggio... |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 16:53
Io accumulo un pò di rulli, mando la compagna a fare un giro da qualche parte (cosa non facile ) e sviluppo e scansiono in una mezza giornata fino a 6-7 rulli. Pochi? tanti? non lo so, ma per fortuna mi diverto un mondo. Il C41 lo svlluppo anche io da poco a casa, ma devo dire di essere abbstanza soddisfatto del risultato (per ora ho provato il kit della Cinestill). Diciamo che se si scatta con una buona costanza, scansionare e sviluppare da se è l'unico modo per non andare in banca rotta. Tanti vogliono farti credere che sia difficile, ma con un pò di attenzione si riesce a fare tutto |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 16:59
“ il colore mi viene talmente bene che pago per farlo scansionare a chi sviluppa. non sono quasi mai soddisfattissimo del colore, soprattutto del c41, ma quando pastrocchio con le curve io è molto peggio... „ Prova ad utilizzare il Plug in che uso io. ti permette di provarlo per un numero limitato di inversione gratuitamente. Per me vale i soldi che costa. Inoltre ti permette di generare una copia tiff dell'immagine positiva, in modo che i comandi di ligthroom funzionino corretamente e non invertiti come quando lavori su un file negativo. |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 17:03
provato, provato, ma c'era sempre qualcosa che non mi stava bene (e che peggiorava terribilmente dopo che ci avevo messo le mani) |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 17:08
Ma poi per togliere la maschera arancione dei negativi colore (che una volta invertita diventa azzurra) come fate? Gli scanner lo fanno automaticamente... se fotografate il negativo invece avrete quel problema da risolvere... Ah, ecco... vedo che non sono l'unico a sollevare la questione... |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 17:46
“ a poi per togliere la maschera arancione dei negativi colore (che una volta invertita diventa azzurra) come fate? Gli scanner lo fanno automaticamente... se fotografate il negativo invece avrete quel problema da risolvere... „ Il mio workflow è il seguente: -importo in lightroom le foto dei negativi -campiono il bilanciamento del bianco sul bordo della pellicola -utilizzando Negative Lab Pro creo un anteprima positiva del negativo da invertire (è possibile fargli fare questo lavoro su l'intero negativo se questo è stato esposto in condizioni di luce simili migliorando il risultato complessivo. -Aggiusto i parametri all'interno del plugin come luci, ombre, contrasto, profili colore (attenzione, non è ancora stato convertito, si sta ancora lavorando su una preview positiva). - Una volta soddisfatti dei parametri si converte definitivamente e si crea un tiff positivo da poter elaborare ulteriormente se si vuole con gli strumenti di lightroom. Quindi il bilanciamento del bianco lo gestisce il plug in. Addirittura presenta dei preset per simulare scanner come il fuji frontier e il noritsu, che sono i più diffusi nei laboratori. E' possibile inoltre importare le scansioni dei negativi fatti da scanner piani senza utilizzare quindi i programmi propietari, che spesso sono vecchi e hanno problemi di compatibilità con i nuovi sistemi operativi |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 18:31
Per i negativi ci sono software ed anche profili di ogni tipo, comunque se scattate oggi su pellicola e poi scansionate, cosa su cui sono assolutamente in disaccordo (ma ognuno fa quel che c..zo gli pare), basta iniziare sacrificando il primo fotogramma riprendendo un cartoncino bianco, se l'illuminazione non cambia troppo ci siete già vicino, bilanciando il bianco su quello scatto. Per scatti di archivio, basta trovare un fotogramma con qualcosa che è bianco, questo se non avete disponibili profili pellicola et similia. In ogni caso si tratta sempre di una correzione di massima. Ricordo che due Kodacolor differenti, anche se sviluppati insieme, potevano richiedere filtrature differenti, lo stesso avveniva cambiando partita di carta, bagni ecc ... Nei laboratori professionali, quando si cambiava la lampada alogena dell'ingranditore, bisognava rifare la taratura, perché la temperatura in gradi Kelvin, da lampada vecchia a nuova, variava, e si trattava di lampade selezionate per quell'uso, che dovevano fornire illuminazione entro un determinato range cromatico. Insomma la gestione del colore non è uno scherzo, e con il materiale analogico bisognava smadonnarci parecchio. |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 19:07
Ma se usi uno scanner il problema del bilanciamento colore non è un problema... Il problema nasce se fotografi il negativo a colori e poi lo inverti... L'unica soluzione è usare dei programmi appositi (come correttamente sottolineato da Tone09) che però hanno lo svantaggio di non essere gratuiti. Io quel problema (e quel software) lo conosco ma ho sollevato la questione perchè in tanti si lanciano a consigliare di fotografare il negativo omettendo però gli smadonnamenti per riuscire ad ottenere dei colori corretti. Lo facevo per mettere in guardia chi ha meno esperienza. |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 19:15
Anche con lo scanner è necessario bilanciare il colore, certo se lo scanner gestisce via software l'inversione dei colori, si ottiene una immagine positiva, ma non necessariamente bilanciata correttamente. Il mio piccolo scanner Epson gestisce, in ambiente windows il negativo e lo inverte, ma quando lo uso con Linux, dove non ho lo stesso software, illumina correttamente il coperchio, però non mi fa differenza tra dia e negativo, e con quest'ultimo devo invertirlo usando un software di post produzione, come RT. |
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