| inviato il 06 Ottobre 2024 ore 9:36
Questa si chiama ostinazione reiterata.
Se volessi modificare il JPEG significherebbe che ho scattato in maniera scarsa.
Dovrei aumentare le mie capacità tecniche e non accanirmi sui recuperi.
Non è che nella vita se fai una minchiata poi la trasformi in successo. La puoi ridurre in gravità ma sempre un insuccesso rimane.
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Sarà forse un retaggio del mio essere un diapositivista ma sottolineo tutto... anche la punteggiatura  |
| inviato il 06 Ottobre 2024 ore 21:14
ultimamente scatto (o meglio sono 8 mesi che non faccio foto  ) in jpeg BW e quando modificavo il raw il BW ottenuto era praticamente lo stesso del JPG. Da qui ho deciso di usare il jpeg nonostante lo abbia odiato sempre. Poi ci sono delle eccezioni dove è d'obbligo lavorare il raw.
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| inviato il 06 Ottobre 2024 ore 21:50
Premettendo che scatto quasi sempre in raw, le simulazioni pellicola le trovo utili soprattutto quando intendo avere foto subito pronte da poter salvare e condividere, in particolare per ottenere un valido bw con un clic. |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 11:47
Non dimenticate MAI che il jpeg(*) è un file compresso lossy quindi con meno informazioni di quelle che è in grado di raccogliere il vostro sensore.
Se proprio volete farvi del male almeno scattate in TIFF.
(*) a meno che non abbiate bisogno di un file già pronto (esclusivamente) da uppare sui social. |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 12:07
Mah.
Il j-peg in camera ha meno informazioni del RAW, e siamo d'accordo, ma in linea di principio anche il j-peg processato dal fotografo ha meno informazioni del RAW... o no?
A questo punto se io (fotografo) so quello che voglio, so come ottenerlo, e in più, con le mirrorless, il risultato finito posso anche vederlo, ed esaminarlo, in diretta... ma che ci perdo tempo a fare col RAW? |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 12:14
Io vorrei davvero poter usare le simulazioni per la loro comodità, ma alla fine il recupero ottenibile dal raw mi dà risultati migliori. Il tempo passato a lavorarci sopra per me è un piacere |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 12:14
A me piacciono molto le simulazioni delle pellicole , specie per il B/N però scatto RAW e uso il FilmPack di DxO ... mi diverte molto ... |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 12:18
Il raw è utile per archivio.
Nel tempo puoi cambiare idea, o destinazione d'uso o semplicemente voler pubblicare.
Il JPEG fine senza compressione è mooooooolto oltre le necessità di fruizione.
Paolo ha colto perfettamente il punto. La simulazione in camera è, per chi ha scattato in analogico, come aver realizzato una estensione di possibilità insperate. Però vivaddio, ci devi mettere del tuo, devi stringere le meningi, non puoi scattare come se esistesse sempre un paracadute che ti salva. |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 12:23
“ Mah.
Il j-peg in camera ha meno informazioni del RAW, e siamo d'accordo, ma in linea di principio anche il j-peg processato dal fotografo ha meno informazioni del RAW... o no? „
Penso che alla fine dipende sempre dalla scena e cosa ci devi fare, ad esempio se vai in stampa su carte di un certo costo devi comunque correggere il file, se sei stato bravo, magari con piccoli aggiustamenti c'è la fai, ma il RAW offre tutto a lungo termine, ad esempio, con uno scatto di 4 anni fa ho tirato fuori un'opera contemporanea con una post spinta, se avessi scattato in jpg sarei ancora qui a mangiarmi le mani. Come si dice :" meglio avere e non averne bisogno che averne bisogno e non avere". |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 12:30
Certo che le simulazioni pellicola fuji unite alla DR ti permettono di avere dei JPEG veramente molto belli già pronti per essere stampati, se uno vuole.
Di fuji mi piace molto questa sua filosofia di distinguersi rispetto ad ogni altro brand.
Però col RAW ti puoi spingere molto oltre per sviluppare e rendere unica ogni immagine a secondo dei tuoi gusti artistici.
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| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 13:53
Come si dice :" meglio avere e non averne bisogno che averne bisogno e non avere".
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Ovviamente Miky anche io, se operassi in ambiente digitale, registrerei in raw+j-peg, ma solo per la sicurezza di avere un vero "originale" cui eventualmente riferirmi, in un futuro più o meno lontano e ipotetico.
Ma anche in questo caso io adopererei, come in effetti ho adoperato per delle stampre 40x60 cm, direttamente il j-peg così uscito dalla macchina, il raw, sia detto alla lettera, non l'ho neppure guardato.
Del resto cosa avrei dovuto farci... avevo già quello che mi serviva! |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 14:06
“ Ovviamente Miky anche io, se operassi in ambiente digitale, registrerei in raw+j-peg, ma solo per la sicurezza di avere un vero "originale" cui eventualmente riferirmi, in un futuro più o meno lontano e ipotetico. „
Quoto
“ Ma anche in questo caso io adopererei, come in effetti ho adoperato per delle stampre 40x60 cm, direttamente il j-peg così uscito dalla macchina, il raw, sia detto alla lettera, non l'ho neppure guardato.
Del resto cosa avrei dovuto farci... avevo già quello che mi serviva! „
Preferisco il Tiff in caso di stampa digitale "fine art" se così si può dire a meno che non siano le foto 10x15 del compleanno della nonna...
Allo stesso tempo però ho fatto stampare a Saal Digital un calendario 40x60cm in jpg 300 dpi ed è andata molto bene lo stesso... |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 14:54
Poi teniamo conto che non tutte le macchine fanno buoni Jpeg.
Quelli di fuji sono sempre molto pronti. Non mi sentire di dire lo stesso per altre fotocamere. |
| inviato il 08 Ottobre 2024 ore 13:14
Ma è chiaro che poi alla fin fine otteniamo un jpg che ci aggrada, sia che partiamo con le simulazioni , sia senza.
Ma dico io non partiamo dal Raw? non ci conserviamo il raw? se fra 10 anni devo modificare quel file, che parto dal jpg? no di certo E allora? chiaramente scatto in raw con la simulazione, perchè già si avvicina a quello che devo ottenere e trasformandolo in jpg è già bello e pronto. Ma partire a scattare dal jpg è come essere minus abens, almeno per me. |
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