| inviato il 14 Febbraio 2024 ore 9:43
Sono ragionamenti che non valgono solo per la pellicola, continua ad aumentare continuamente tutto, a partire dai generi di prima necessità. ********************** Lo sappiamo benissimo Stefano, come sappiamo benissimo che già da qualche anno le pellicole aumentano con delle percentuali che sono quattro o cinque volte più alte rispetto all'inflazione! Ora va bene che sono passati i tempi in cui impressionavo 120, 130 anche 140 rullini all'anno... ma onestamente neppure si può spendere 1,2 € per un singolo fotogramma di Velvia! |
| inviato il 14 Febbraio 2024 ore 9:46
Ah... e considera pure che il mio anno fotografico dura in media nove mesi, visto che in estate di fatto non fotografo. |
| inviato il 14 Febbraio 2024 ore 9:49
Cioè, diciamocela tutta, se oggi dovessi trovarmi a impressionare 120 rullini in un anno spenderei circa 5000 € |
| inviato il 14 Febbraio 2024 ore 9:57
1 euro e 50 ogni fotogramma sviluppato e stampato non è male se si confronta con i costi delle cartucce di una Fuji Instax e simili. |
| inviato il 14 Febbraio 2024 ore 10:21
La fotografia istantanea è sempre stata cara, le diapositive invece, quando le usavo io, avevano dei prezzi tutto sommato ragionevoli, ben lontani da quelli per cui si lamenta Paolo. Però, come è già detto, è rincarato tutto. I dati sull'inflazione, secondo me, sono del completamente sballati. L'inflazione reale lontana da quella ufficiale. |
| inviato il 14 Febbraio 2024 ore 10:32
@Paolo, ovviamente sto scherzando, perdonami l'ironia, però anche io la penso come chi dice che che senza questo revival la pellicola scomparirebbe; secondo me meglio prezzi in salita ... della scomparsa della pellicola. ****************** Figurati Diego, non c'è niente da perdonare, la nostra in fondo è una chiacchierata fra amici. Anche io del resto non voglio criticare il twenty-ager che si avvicina alla pellicola, semmai stigmatizzo l'approccio che ha... nei confronti della pellicola. In altre parole per molti di loro è un voler tornare alle origini, a una fotografia meno nitida, insomma una fotografia spirituale piuttosto che muscolare, e questo denota l'ignoranza di fondo di persone che non sanno, e non capiscono, che la fotografia chimica, pur con la ricerca ferma da oltre quattro decenni, può ancora essere più nitida e "muscolare" della fotografia a base di Silicio. |
| inviato il 14 Febbraio 2024 ore 11:36
Comunque è vero: un tempo in fondo ( una volta acquistato il proiettore e avendo un bel muro bianco della casa dei genitori) fare diapositive era un modo economico , per uno studente squattrinato come me, di fotografare. Oggi i nostri figli, pur con l'inflazione, qualche soldo in tasca, per scattare, fare scansioni professionali (come diceva Diebu) e farsi un aperitivo ce l'hanno. All'epoca io non mi sarei sognato di spendere i miei pochissimi soldi al bar e la fotografia mi prosciugava le tasche. Cercavo di fare qualche piccolo lavoro, stando all'università e, come dicevo, le diapositive erano un modo economico per avere splendide foto a colori. È un po' triste, ma le cose sono cosi e bisogna accettare le logiche del nercato. D'altra parte negli ultimi anni la Kodak è stata sull'orlo del fallimento più volte, ha chiuso vari stabilimenti ( pare 13), le azioni valgono una parte infinitesimale di quanto valevano negli anni '80 e '90. Da 150.000 dipendenti mi sembra che sia passata a meno di 20.000. Costretta a occuparsi anche di altro per vivere, non è più il colosso fotografico di una volta... |
| inviato il 14 Febbraio 2024 ore 15:58
Costretta a occuparsi anche di altro per vivere, non è più il colosso fotografico di una volta... ****************** Chi è causa del suo mal pianga se stesso! Non dimentichiamoci caro Claudio che sono state proprio alcune improvvide, anzi improvvide è dire assai poco, dichiarazioni dell'allora AD Kodak ad affossare prima il marchio, e questo in sé non sarebbe stato un gran danno (se proprio dobbiamo dirla tutta) e più in generale tutto il mondo, e l'economia, che girava intorno alla chimica fotografica. |
| inviato il 15 Febbraio 2024 ore 9:34
@Paolo, sei sicuramente più informato di me sulle vicende Kodak e Fuji essendone inevitabilmente coinvolto a causa della tua passione. Ma ovviame, credo, che il problema di findo sia stata la rivoluzione della fotografia figitale sia con macchine fotografiche che con cellulare, la massiccia diffusione dei pc:.Diciamocela tutta: come poteva sopravvivere la fotografia analogica nelle precedenti forme di attività popolare? Una impresa impossibile! Io mi meraviglio, invece, della presenza ancora di una certa cooertura della industrua della pellicola . Difficile che le industrie, una volta imboccata una nuova via mantengano due direzioni diverse |
| inviato il 15 Febbraio 2024 ore 10:11
@Claudio: parole sagge! |
| inviato il 15 Febbraio 2024 ore 10:45
Paradossalmente, le pellicole oggi non sono tanto appannaggio dei "mostri sacri" Kodak e Fuji, che, come dice Claudio, hanno preso altre direzioni... ma delle piccole realtà, cioè Ilford e Foma. La stragrande maggioranza di film, rimarchiat o meno, sono prodotti da loro, almeno per il BN è così. |
| inviato il 15 Febbraio 2024 ore 11:01
@Paolo, sei sicuramente più informato di me sulle vicende Kodak e Fuji essendone inevitabilmente coinvolto a causa della tua passione. ****************** Oddio Claudio... ma sai verso dove era rivolta la ricerca sui granuli tabulari a metà degli anni '90? E bada bene: nel 1996/7 erano già trascorsi quasi venti anni da quando Kodak li aveva introdotti... vent'anni durante i quali, di fatto, non era stata fatto nessuno studio SERIO sulle potenzialità di questi granuli! L'unica casa che nello stesso periodo aveva portato avanti un minimo di ricerca fatta con criterio era stata Fuji... e i risultati si iniziavano a vedere. Poi l'AD di Kodak se ne uscì con la famosa affermazione, peraltro falsa e tendenziosa, e la storia finì come sappiamo |
| inviato il 15 Febbraio 2024 ore 11:14
Diciamocela tutta: come poteva sopravvivere la fotografia analogica nelle precedenti forme di attività popolare? ******************* Come poteva sopravvivere caro Claudio? Ma con i milioni di chilometri cubi di carta da stampa che Kodak in primis, ma non solo essa, vendeva in giro per il mondo! Proprio quello che l'improvvido AD di Kodak, che pure doveva ben conoscere la situazione, NON AVEVA CALCOLATO... ossia che con la fotografia digitale, e la conseguente condivisione sul web, SI SAREBBE ANNULLATO LA TENDENZA A STAMPARE... quella cioè che era poi la loro vera fonte di reddito! Molto intelligente (e capace) il "nostro" AD non trovi? |
| inviato il 15 Febbraio 2024 ore 12:14
Paolo, se Kodak non avesse spinto per la fotografia digitale l'avrebbe fatto qualcun'altro (tanto quella tecnologia era dietro l'angolo) e la situazione non sarebbe cambiata, con l'unica differenza che in queste cose in genere chi arriva prima è quello che conduce i giochi (basti vedere quello che sta accadendo oggi con le auto elettriche). Kodak ci ha provato ma non ci è riuscita, è stato già lodevole l'averci provato visto che di solito con i cambi tecnologici è molto raro che i precedenti player restino tali nella nuova tecnologia; per fare un esempio: quanti costruttori di carrozze sono diventati costruttori di automobili? Quanti costruttori di telefoni sono diventati costruttori di cellulari prima e smartphone poi? Ti risulta che chi stampava libri sia diventato un costruttore di ebook reader? Ecc. ecc. Ecco riassunto quello che è successo: in pratica Kodak ha provato, giustamente (dico "giustamente" da un punto di vista imprenditoriale, visto che sono il primo a rammaricarsi della sostituzione della fotografia su pellicola con quella digitale) a lanciarsi nel mondo della fotografia digitale, cercando anche di fare in un certo senso da apripista, ma gli è andata male; si può criticare (ma siamo forse noi anche AD come siamo tutti CT della nazionale, Ministri dell'economia, ecc.?) come ha perseguito tale scopo, ma non certo l'averci provato e aver provato a farlo per primo. |
| inviato il 15 Febbraio 2024 ore 13:53
Quello che doveva succedere sarebbe successo in ogni caso, era inevitabile. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |