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avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 15:23

Oppure intendi che un maniaco vede la foto proprio di quel bambino, scopre che va in una determinata scuola, e si apposta per acciuffarlo (nonostante la paranoia anni 2000 renda obbligatorio che i bambini siano sempre accompagnati dai genitori entrando e uscendo da scuola)? Quando potrebbe semplicemente stare all'uscita e guardare i bambini che escono? Dimmi tu se questa non è paranoia a livelli cosmici!

Visto che me lo chiedi... NO, non è una paranoia a livelli cosmici .
Se vai davanti ad una scuola ad osservare i bambini che escono per vedere se te ne piace uno per le tue malattie (annamo bene!), magari qualcuno ti nota e ti segnala. Se hai modo di guardarteli comodamente a casa per poi andare a colpo sicuro, allora mi girano di più le p@lle.
Se ci trovi qualcosa di strano, niente di strano. Ma anche se non ci trovi niente di strano, non è cosa strana. ;-)
Mio figlio non lo metterei mai su internet associato ad informazioni che possono farlo rintracciare. MAI.
Tu lo accompagni... ma... credi davvero sia tanto difficile introdursi in un istituto durante l'orario scolastico con pretesti vari? Mah...

Relativamente alla privacy, dici cose correttissime (e c'è molto da lavorare negli ambiti che tocchi), ma... è indubbio che ci sia sotto tanti aspetti almeno tutela nei confronti del "pubblico".
poi, siamo d'accordo che entità istituzionali da una parte ti chiedono un'autorizzazione e dall'altra se ne prendono autonomamente dieci. Se non altro, in molti casi, almeno dalle "non istituzioni" sei tutelato.
A mio parere, meglio che ci sia. Da implementare, da rivedere, da complementare, da modificare, ma... meglio che ci sia.
Poi ognuno ha la sua idea (e concordo con quanto hai segnalato).

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 15:27

Ottima soluzione l'idea di Mastro.

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 15:34

@ Elleemme: la liberatoria (nel mio caso) serve per autorizzare chi è in determinate ore della giornata il tutore di un minore ad " effettuare ed a detenere per scopo didattico " fotografie e/o riprese video di " soggetti minori la cui responsabilità è gestita da terzi ".
In buona sostanza: tu (genitore e tutore di un minore) mi affidi tuo figlio per n ore/giorno. Durante tali ore la struttura scolastica ne diventa affidataria (e quindi responsabile). Durante tali ore e per scopi didattici e/o ricreativi la struttura può scattare foto e tenerle per sè per i motivi che ritiene opportuno.
Finito l'orario scolastico, il minore ritorna ad essere tutelato dal genitore, togliendo la tutela di fatto alla struttura, la quale però rimane in possesso di fotografie di un minore di cui in quel momento non ne è più responsabile.
Diciamo che la liberatoria serve per "estendere" la responsabilità al di fuori delle ore di scuola.
Copia delle foto (tutte) vengono rilasciate ai genitori a fine anno come ricordo delle attività svolte e dei momenti passati insieme (ai ns tempi;-) si scattava una foto sola, oggi migliaia). Da tale momento, la responsabilità finisce.
Sinora, dopo anni di attività, nessun genitore si è mai opposto a tali riprese e/o scatti.
Attenzione: alcuni genitori, come entrano in possesso delle foto, le mettono subito su sto maledettissimo FB !!!
Roba da matti. Per carità, facciano come vogliono, ma poi non si facciano problemi di privacy...

avatarjunior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 15:35

Secondo me stiamo facendo molta confusione sull'argomento privacy.
Io comunque rimango della mia idea: come diceva Richard, una cosa e' scattare e un'altra cosa e' "pubblicare", ovvero rendere disponibile l'immagine ad un pubblico ampio; il diritto di ognuno a non volere che la propria immagine e quella di figli minori, venga pubblicata (nel limiti definiti dalla legge) e' SACROSANTO.
Tuto questo al di la' delle considerazioni sul "fidanzato" e su Facebook ( che comunque mi sembra avere un regolamento in linea con la legge vigente).

avatarjunior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 15:43

Secondo me è da matti, ma matti paranoici da rinchiudere, pensare male di chi mette le foto su FB. Io ce le metto (non pubbliche, ma non certo perché abbia qualcosa da temere, solo che i fatti miei decido io che li può conoscere). Comunque non mi stupisco. Siamo in un mondo malato e che sta degenerando di giorno in giorno.

Richard, scusa se te lo dico, ma trovo quello che hai scritto veramente paranoico. Se ti relazioni così col mondo, secondo me vivi male. Lo so che la mia è un'idea che non condividi, e molti altri non la condividono (e vivono male), ma lasciamela esprimere. Detto questo, ritengo che sia assolutamente da tutelare ed impedire le foto diffamatorie. Ma anche qui, in realtà, la legge sulla privacy è una barzelletta. Tutti sappiamo come Emilio Fede o il TG3 usino foto ridicolizzanti per denigrare l'avversario. Danneggiandolo sul serio (altro che il bambino che fa il saggio di danza!). E su queste cose non c'è privacy che tenga.

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 15:44

@ Richard
Mio figlio non lo metterei mai su internet associato ad informazioni che possono farlo rintracciare

A caldo, anch'io direi di no, e per i motivi che hai detto tu.
Però, è altrettanto facile per chi vuole colpire, adottare tutte le strategie necessarie per colpire comunque.
Insomma, posso mettere tutte le porte blindate che voglio, ma poi i ladri entrano dal camino.
Purtroppo c'è da guardarsi le spalle anche nelle situazioni in cui si dovrebbe star tranquilli.
Quindi non penso che il problema sia uno foto o due.
Rendiamoci anche conto di un'altra cosa: la foto della cena oggetto del topic è stata, che so, 1h in rete?
Uno può averla scaricata ed in 10 secondi aver fatto il giro dei server di tutto il mondo.
Ecco a cosa serve anche la privacy.
Al di là dei fidanzati p***a o quant'altro.
Poi, chiaro, è che se si parla tra di noi, persone civili, non ci son problemi, altro è mettere le proprie foto in mano a criminali veri e propri.

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 15:53

Ma è carina almeno la ragazza in questione? :-)

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 15:54

@ Davidthegrey:
Lorenzo, perché "e meno male"?

Guarda caso, anche nei servizi del tg, mostrano genitori che camminano mano nella mano col proprio bimbo nel parco,
I bambini sono ripresi di spalle ed anche con la nuca (!) oscurata (o è bokeh ?;-))
Beh, nelle strutture scolastiche non si deve fare nemmeno quello. Non so gli estremi di legge, ma comunque se vuoi li riporterò.
Io sono d'accordo. Ecco il motivo del mio "meno male".
Magari altri non lo sono. Opinioni legittime e le rispetto.

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 16:03

Richard, scusa se te lo dico, ma trovo quello che hai scritto veramente paranoico. Se ti relazioni così col mondo, secondo me vivi male.

Cioè... se non pubblico foto di mio figlio associate a dati che consentono di rintracciarlo, vivo male? David... mi sembra che, a viver male, se tu la pensi così, non sia io. MrGreen Se per te non avere piacere di veder pubblicate le foto del proprio figlio significa viver male, ti lascio con la tua convinzione ma... ti invito a pensare che si vive bene anche senza pubblicare nulla del proprio figlio. MrGreen
Altro che paranoia.

E ancora: Emilio Fede ed altri, fanno parte di un'altra categoria, non sono personaggi qualunque: oltre a quella istituzionale, ce n'è un'altra che può farsi beffe della privacy e... è la stampa. Dunque... hai portato i due esempi più lampanti, ma... io mi riferivo alle persone comuni. Dall'invadenza di quelle, la legge sulla privacy ti tutela molto più della sua assenza. Come ho scritto: da implementare, da rivedere, da complementare, da modificare, ma... meglio che ci sia.
;-)

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 16:06

@Lorenzo:
Però, è altrettanto facile per chi vuole colpire, adottare tutte le strategie necessarie per colpire comunque.
Insomma, posso mettere tutte le porte blindate che voglio, ma poi i ladri entrano dal camino.
Purtroppo c'è da guardarsi le spalle anche nelle situazioni in cui si dovrebbe star tranquilli.


Ammetterai che spalancare tutte le porte ti espone più che lasciarne chiuse un paio. ;-)
Il fatto che mio figlio possano vederlo anche quando è con me al parco, non significa che io debba pubblicare le sue foto nel sito dell'asilo che frequenta (in modo da consentire magari proprio a chi l'ha visto nel parco di rintracciare la scuola dove trovarlo tutti i giorni senza di me).

Sia chiaro: se ci fosse un vantaggio significativo nel pubblicare quelle foto, allora potremmo parlarne.
Ma... visto che non c'è alcun vantaggio, perchè devo consentirne la pubblicazione? E' questo, il punto.
Paranoia sarebbe "per carità, mamma mia, mai e poi mai!".
Ma il mio punto di vista non è "perchè no": il mio punto di vista è "Perchè sì?" e se non c'è un motivo particolare, preferisco che non ci siano.
Semplice.
MrGreen

avatarjunior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 16:17

@Richard: vivi male se vivi con l'incubo che qualcuno possa fare chissà che a tuo figlio solo perché ne vede una foto dalla quale può evincere in che scuola va. Significa vivere sempre col sospetto. Perché il maniaco che andasse a guardare quelle foto e selezionerebbe proprio tuo figlio dopo averlo visto (e perché proprio lui?) avrebbe mille altri modi più semplici e sicuri per farlo. A meno che tuo figlio viva blindato (e in quel caso, oltre a vivere male tu faresti vivere male lui).

@Lorenzo: scusa, ma non mi hai risposto. Mi hai solo detto che anche la legge ragiona come te, e questo lo sapevo già. Non mi dici, però, cosa ci sarebbe di male nel mostrare quei volti (come s'è fatto per decenni, prima delle paranoie degli ultimi tempi).

Personalmente trovo ridicolo (anzi peggio, vergognoso!) che si oscurino i volti dei bambini ripresi casualmente nei TG. Segno di una società di paranoici che vivono nel terrore costante. Tutt'altro discorso, invece, quando la notizia riguarda un minore specifico. In quel caso sono perfettamente d'accordo che nome e qualunque forma di identificazione siano nascoste. Non vedere la differenza tra le due situazioni è preoccupante. Questo dovrebbe valere anche per gli adulti, però.

avatarjunior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 16:21

@richard: Ti chiedi "Perché sì?". Vedi, questa è la mentalità che combatto. Proibizione preventiva a tutto quello che non è esplicitamente permesso. Si chiama regime. Io la vedo in un altro modo. "Perché no." E non trovo una risposta a questa domanda, se non paranoie.

Comunque, i "perché sì" ci sono. Siccome anch'io ho fotografato eventi scolastici (come qualunque genitore), e persino diffuso dei video (senza farmi paranoie, e senza lucrarci: i ricavi sono andati alla scuola), trovo che queste cose siano belle, positive, luminose. E, ai fini pratici, rendono semplice le comunicazioni e gli scambi tra i genitori, e tra la scuola e i genitori.
Mentre il mondo del sospetto è brutto, triste e buio. Ed è quello in cui ci stiamo ficcando a gran velocità.

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 16:41

@David:
Ti chiedi "Perché sì?". Vedi, questa è la mentalità che combatto. Proibizione preventiva a tutto quello che non è esplicitamente permesso. Si chiama regime. Io la vedo in un altro modo. "Perché no." E non trovo una risposta a questa domanda, se non paranoie.

Scusa se insisto, ma sei ancora una volta fuori tema.
Regime? Come si fa a scomodare questi termini per un concetto assai più banale? Intendevo dire: se non ho un motivo per mettere una foto, perchè devo mettercela?
Non intendevo dire "Se non ho un motivo per mettere una foto, vieto di metterla".
Si coglie, la sottile differenza? Non ho parlato di divieto: mi riferivo solo alla PREFERENZA di non metterla dal momento che non ho motivi per PREFERIRE di metterla.
Non scomodavo proprio la legge, i divieti e, tantomeno, i regimi.
Forse stai ripondendo all'idea che ti stai facendo di quanto sto dicendo, non a quanto sto dicendo. Confuso

Se tu vedi dei "perchè" validi, non puoi pretendere che gli altri li considerino validi necessariemente come li consideri tu.


E ancora, si riesce a parlare di qualcosa senza sparare razzi in orbita? Preferire che le foto del proprio figlio non finiscano su un sito insieme a dati che ne permettano la localizzazione, equivale a far vivere "blindato" un figlio?
Ti invito, magari tra qualche ora e con calma, a rileggere i miei ed i tuoi post: a me sembra che qualunque mia frase sia spunto per arrivare a sostenere cose molto più estreme dei "regimi" che menzioni, quando invece si tratta di cose più soft.

Una preferenza per te è prima una paranoia, poi equivale a far vivere un bambino "blindato", quindi viene messa a confronto con del giornalismo fazioso, etc etc etc... ;-)
Spunti di riflessione. Tutto qui.


avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 16:43

Su qualsiasi legge deve prevalere il buonsenso, la tolleranza ed il rispetto, questo avendo a che fare con sconosciuti ma a maggior ragione con colleghi, per non parlare di amici.
Anche se sono dalla parte delle legge non posso intervenire in maniera arrogante con minacce di denunce o peggio ancora denunciando senza preavviso, la maggior parte delle "trasgressioni" vengono fatte ingenuamente ed inconsapevolmente, non posso sapere le volontà esplicite delle persone... e per questo esiste la legge, ma la legge va a tutelare il caso limite di chi va in paranoia per la propria immagine pubblica quando al 95% delle persone non frega nulla.
Questo indebolisce notevolmente qualsiasi legge venga effettuata la maggior parte delle persone non la rispetterà agendo "all'italiana" dicendo "ma si tanto non interessa a nessuno" e viene di norma aggirata e non rispettata, salvo poi la persona che verrà scottata dall'esperienza di una denuncia del paranoico zelante e costui pagherà per tutti gli altri.
Un regolamento o legge deve essere più intelligente e flessibile ma va rispettato e fatto rispettare altrimenti non servirà a nulla! questo vale per una miriade di cose da noi, il buon senso prima di tutto! ;-)

avatarjunior
inviato il 31 Maggio 2013 ore 16:58

@Richard, scusa, ma qui stiamo scrivendo in un thread che parla di "azioni legali". Il fatto è che la tua può essere una preferenza e magari, se qualche appassionato fotografo della scuola mettesse gli scatti sul sito, per te finirebbe lì. Per qualcun altro magari no (tipicamente nella speranza di spillare qualche quattrino al volenteroso malcapitato), e si finirebbe in tribunale. E' questo che definisco "mentalità da regime" (non voglio lontanamente dire che siamo in un regime, non scherziamo su queste cose).

Ecco, sono al 100% d'accordo con quanto scrive Nolimits: sopra la legge vengono il rispetto per le persone e il buon senso. Se la collega fosse stata ripresa ubriaca, per esempio, capirei che volesse opporsi alla pubblicazione tra gli amici di fb delle foto. Avrebbe ben diritto di farlo! Solo che quando le leggi diventano paranoiche ed irrispettabili, finisce che diventa più facile infrangerle nelle questioni dove davvero avrebbero senso.

Si veda il thread sulle foto ai monumenti, dove è ben descritto quanto insensato sia il groviglio legislativo contro cui ci troviamo a combattere tutti i giorni (e che invece dovrebbe essere nostro alleato).

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