| inviato il 16 Marzo 2023 ore 0:06
“ Il 110% ha generato un debito pubblico che è costato mediamente circa € 2.000 ad ogni cittadino italiano. Anche a coloro che non hanno usufruito del superbonus. „
I costi del 110% vanno considerati spalmati in 5 anni.
Se il debito per ogni italiano è 2000 allora è 400 per 5 anni.
E, cosa fondamentale, si parla di credito di imposta. Il 110% NON è di per se un buco del debito pubblico, quindi. Per poterne usufruire devi aver generato fatturato con cui pagare tasse (le "imposte" da cui scalare il credito maturato o acquistato). Se non hai credito di imposta non puoi scalare niente.
La misura non è una stupidaggine a priori . Seppur non credo che andasse fatta come è stata fatta, ritengo che il problema fondamentale risieda nel fatto che sia stata gestita malissimo nel primo periodo, lasciando t*fare per qualche miliarduccio di €, e poi scioccamente hanno bloccato tutto di botto.
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user198779 | inviato il 16 Marzo 2023 ore 0:22
Il 110 % era per chi non aveva le possibilità economiche per ristrutturare la casa , alla fine invece c'è stata speculazione di chi ha accresciuto il valore della casa a spese dello stato le nostre in definitiva.  |
| inviato il 16 Marzo 2023 ore 0:31
“ costi del 110% vanno considerati spalmati in 5 anni. „
Si ma sono sempre 120 miliardi. Di cui almeno una decina t*fati.
anche per il debito procapite è sempre di € 2.000.
“ E, cosa fondamentale, si parla di credito di imposta. Il 110% NON è di per se un buco del debito pubblico, quindi. Per poterne usufruire devi aver generato fatturato con cui pagare tasse (le "imposte" da cui scalare il credito maturato o acquistato). Se non hai credito di imposta non puoi scalare niente. „
Si ma sono soldi che lo stato avrebbe incassato soprattutto dalle banche le quali i loro utili e le tasse conseguenti li hanno generati in altro modo e non con il 110% quindi le avrebbero sempre e comunque pagate. Adesso lo stato quelle tasse non le incassa più.
“ La misura non è una stupidaggine a priori . Seppur non credo che andasse fatta come è stata fatta, ritengo che il problema fondamentale risieda nel fatto che sia stata gestita malissimo nel primo periodo, lasciando t*fare per qualche miliarduccio di €, e poi scioccamente hanno bloccato tutto di botto. „
Personalmente ho cacciato una amministratrice di condominio con relativo architetto progettista che ci stavano t*fando.
Tieni presente che il costo delle opere era circa il 80% in più dei costi calcolati con il prezzario della Regione Piemonte
pubblicato a luglio 2022.
In più avevano scelto una impresa esecutrice nata praticamente ad hoc: SRL a socio unico intestata ad una dominicana che dai dovuti accertamenti faceva da testa di legno per un rappresentante della 'ndrina di Santhià.
Annamo bbbene, va ...
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| inviato il 16 Marzo 2023 ore 3:00
No luinge, i bonus, con la cessione del credito, diventano costi certi per lo Stato (in quanto acquistati da terzi per compensarli) ma cedono il credito anche gli incapienti e chi non paga irpef ma imposte sostitutive (es.: chi è nel regime di flat tax, che non potrebbe detrarre il credito di imposta, ma puó cederlo. Per questa ragione, Eurostat ha classificato i bonus nel deficit statale. |
| inviato il 16 Marzo 2023 ore 6:19
Da come è scritta la norma, in realtà la cosa è ancora più subdola.
Perché non sei obbligato ad adeguare la classe energetica a meno che tu non voglia vendere o affittare o ristrutturare casa.
Da ciò deriva che se semplicemente stai in casa tua e non fai altro che viverci, puoi non fare nulla.
Ma se hai una qualche forma di patrimonio immobiliare (una casetta ereditata dalla zia ad esempio) ti trovi davanti a questa situazione: o la tieni lì vuota e ci paghi l'IMU o, se vuoi metterla a reddito (affittarla o venderla), prima ti tocca spendere una vagonata di soldi per alzare la classe energetica. Quindi devi fare un mutuo, pagare e fare i lavori e poi vendere la casa. Se vuoi guadagnarci quanto speravi, devi venderla o affittarla almeno al doppio del prezzo. O devi rassegnarti a guadagnarci una inezia pur di liberarti di un qualcosa che sennò sta solo lì a farti pagare tasse.
Da capire se una casa non adeguata alla clase energetica può essere venduta all'asta, sennò anche addio pignoramenti di immobili.
Ci saranno molte meno case vendibili e affittabili e i prezzi di immobili in classe alta e affitti saranno molto più cari: la gente non potrà permettersi di comperare casa, nè di affittarla.
Mi piacerebbe sapere come possono partiti che hanno come target i poveri votare a favore di una norma che lascerà soprattutto i poveri senza un tetto sulla testa.
Evidentemente per quei partiti ottenere il risultato di rendere povera la classe media vale il sacrificio di tutti i povero già esistenti. |
| inviato il 16 Marzo 2023 ore 6:39
io gia godevo alle masticate amare in emilia terra di motori, dove i compagni UE vogliono le ferrari e lamborghini elettriche
adesso godo all'idea di quella italia di mezzo, ricca di borghi medioevali magnifica e unica paesaggisticamente, gli arrivera un siluro nel c.. dai loro compagni che devono accontentare greta
solo che quella viene da una realta penosa, non hanno ne storia ne bellezza, solo case del caxxo in legno |
| inviato il 16 Marzo 2023 ore 7:33
Lomography Ferrari e Lamborghini non saranno interessate. Come sarà per le macchine storiche ed altre categorie.
Tu hai un po' di odio verso Greta, non so se ti è chiaro.
Poi al solito ci basiamo sul documento ufficiale o su quello che raccontano giornali e siti. |
| inviato il 16 Marzo 2023 ore 7:41
Anche i borghi sono fuori a dire il vero... |
| inviato il 16 Marzo 2023 ore 7:41
no no odio proprio no, ho comprensione per la sua situazione mentale, mi fa anche simpatia l'entusiasmo adolescenziale
invece mi sta altamente sul caxxo invece chi gli dà credito
Murphy ferrari e lamborghini hanno solo un anno di bonus per adeguarsi, mentre per le storiche mi sembra ovvio, la norma vale solo sulle auto nuove |
| inviato il 16 Marzo 2023 ore 7:49
Ti farò vedere che rientreranno in quelle categorie che non saranno toccate ma anche loro faranno la versione elettriche.
Il problema che tu ragioni alla giornata non in ottica futura, diciamo te ne freghi.
È consideri tutti ×.
Nella norma ci sono anche molte esclusioni, tipo centro storico, case storiche, seconda casa ecc...
In Italia molte case non le potrai mai portare in classe A, potrai cambiare caldaia, infissi, pannelli solari ma il cappotto esterno non lo potrai mai fare.
Metteranno altre esclusioni, tipo isee e saranno tutti felici.
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| inviato il 16 Marzo 2023 ore 7:56
Si potrà mettere anche un tetto isee, ma poi si avranno cittadini di serie A con case in classe A o centro storico e cittadini di classe B in vecchie case di periferia dal valore nullo in quanto irrivendibili, grazie al basso reddito non saranno costretti a un adeguamento, ma spenderanno sempre di più a bollette.
Anche così non può funzionare e a una ristrutturazione massiva by stato nemmeno se lo vedo.
Questa norma è sì un'opportunità, ma per modi e soprattutto tempi fa acqua da molte molte parti... |
| inviato il 16 Marzo 2023 ore 7:59
No Murphy , purtroppo so benissimo che con gli Emirati Arabi abbiamo poco a che spartire .
Ma ho l'età per ricordare appunto come si viveva prima dell'euro : non siamo mai stati un popolo ricco però ... le case si compravano (e si ristrutturavano) a costi umani e gran parte del patrimonio immobiliare odierno arriva proprio da quel periodo ; i giovani non faticavano trovare lavoro , anche senza una laurea , la nostra liretta valeva poco ma le nostre fabbriche lavoravano , tutte e tanto e si esportavano prodotti che il resto del mondo acquistava volentieri rendendo un po' meno traballante il bilancio nazionale , dato che non avevamo l'assillo di rispettare vincoli deficit-Pil stringenti e per noi improponibili .
Quando occorreva , si svalutava e in busta paga periodicamente qualche aumento si vedeva .
Eravamo , insomma , padroni della nostra moneta e della nostra politica estera e l'unico inconveniente, di poco conto, era che per andare nel resto d'europa dovevamo cambiare la moneta (cosa che peraltro dobbiamo fare ancor oggi in certi Paesi).
Le vie delle nostre città erano un susseguirsi di negozi , tutti aperti e tutti che lavoravano e vendevano e i prezzi erano accessibili a tutti .
Non eravamo ricchi , mai stati , ma avevamo una cosa che ci rendeva la vita più leggera : la speranza.
La speranza in una vita migliore , più agiata , con meno ristrettezze per noi e i nostri figli e un futuro , se non roseo , per lo meno non plumbeo .
Ora , temo che non abbiamo neanche più quella speranza e sfido chiunque a dire che la situazione economica , sociale e politica è in miglioramento e che si "vede la luce in fondo al tunnel" ... sì , è quella del treno che ci sta piombando addosso !
Si dice che l'uscita dall'euro sarebbe una rovina ... non so, può darsi , so solo che anche restarci mi pare avviarci al medesimo risultato e vorrei che qualcuno mi smentisse , se ne è in grado .
Non mi stanco mai di ripetere un vecchio e bellissimo proverbio del nostro meridione : le uova non devono ballare con le pietre ... e quelle uova , manco a dirlo , siamo noi . |
| inviato il 16 Marzo 2023 ore 8:01
Nei tempi ti do ragione. Dovevano persarci per tempo, ma vedo se non arrivi con l'acqua alla gola non fanno mai nulla e poi si corre.
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| inviato il 16 Marzo 2023 ore 8:05
Wolfshanz
Il problema non è della moneta ma della classe politica che votiamo e delle loro scelte passate. Come mai gli stipendi in Europa sono tutti cresciuti e noi siamo i soli dove sono scesi? Quel mangia tu e mangio io passato che ha lasciato buchi e problemi. |
| inviato il 16 Marzo 2023 ore 8:08
ma non devono entrare in classe A, ma nella minima che é D, che poi ci siamo delle esclusioni sicuramente sara cosi, tipo casa storica in centro di proprieta borghese, l'unico che avrebbe i soldi per farlo ,infatti questa norma colpisce fondalmentalmente le vecche case popolari
questa ancor piu delle auto elettriche che possono permettersele solo famiglie a buon reddito, e una normativa altamente classista, che punisce soprattutto il ceto medio basso che desidera affittare o vendere una casa avuta in eredita |
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