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Hasselblad 500 c/m con 50 mm F4 e A12


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avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2023 ore 15:14

Vero Giovanni ma penso che il 38 SWC sia altra osa rispetto al 40 distagon. Mi sono pentito di non averlo preso, ma non mi affascinava l'idea che fosse un obiettivo con corpo associato a cui dovevi aggiungere solo un A12

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2023 ore 15:20

Ci si abitua a tutto. Le ultime digitali MF hanno uwa notevoli. Ma nel 6x6 analogico non ho mai sofferto particolarmente gli angoli di campo poco ampi.
Nel sistema Bronica ho il 40, ottica eccezionale, e qualche scatto l'ho sempre fatto.
In Rolleiflex invece non sono mai riuscito a trovarlo, e arrivo massimo a 50mm. Lo uso poco.
Mie ottiche preferite normali e tele, 150/4 per paesaggio, e 180/2.8 Schneider Tele-Xenar favoloso nel ritratto.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2023 ore 17:40

Ricordo i suoi commenti riguardo a chi svendeva le Hasselblad per acquistare fotocamere digitali (che onestamente nei primi anni 2000 facevano ca.ga.re), diceva "questi vendono l'oro per comprare la latta"









Il problema caro Diego non che vendevano l'oro per comprare la latta, che ci starebbe pure se uno, vendendo 1/2 chilo d'oro si comprasse qualche tonnellata di latta... il guaio era che allora, letteralmente, la gente svendeva l'oro al prezzo della latta e acquistava la latta al prezzo del PLATINO!

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2023 ore 19:35

MrGreenMrGreen

anche questo è vero....

Io ho resistito fino al 2009....

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2023 ore 19:39

Io resisto tuttora... ma è dura con la Velvia a 25 € Triste ad andarti bene Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2023 ore 20:36

Vero Paolo, però almeno stiamo comprando argento! Letteralmente;-)

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2023 ore 20:47

Cool

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2023 ore 22:16

@Diebu. Vero "personaggio"! Lo incontravo due volte l'anno al mercatino di Castel S. Giovanni, tra Pavia e Piacenza. Lui ci arrivava in sella alla sua possente BMW, proveniente dalla Toscana, bel tempo/brutto tempo, Primavera/Autunno! R.I.P.!
@Gian Carlo. Il 50 di cui parli l'ho avuto, ma non ricordo gran che, nè in bene, nè in male: usato troppo poco! Il 180, invece, no! Quello lo ricordo benissimo, esattamente come lo descrivi tu. Avevo persino un anello per impiegarlo ANCHE su Canon FD!
@Bergat. L'SWC, in realtà, non l'avevo da prima considerata: essendo ritrattista avevo preferito corredare le mie Hassy con il Distagon 40, peraltro ottimo obiettivo. Poi, nel periodo dello scambio oro/latta, come ricordato qui sopra, ad un mercatino mi fu offerta una SWC del 1959, COME NUOVA, al "prezzo delle patate, con DUE magazzini (auto) in omaggio. Non resistetti e la portsi a casa, anche perchè una delle mie altre 4 era una 500 C altrettanto mint conditions. Già avevo due magazzini coevi, e per la reflex un 80/2.8, doppione con il "nero", naturalmente chrome! Si, ovviamente il Biogon, essendo un simmetrico, va meglio del pur ottimo Distagon (retrofocus)!
Ciao a tutti. GL

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2023 ore 22:40

Se non sono indelicato posso sapere quando è mancato Ennio e per quale ragione?

avatarjunior
inviato il 04 Marzo 2023 ore 22:56

Allora, ho maturato un pò di esperienza in proposito.
La base ottica attorno alla quale costruire un corredo è la focale, in rapporto al 35 mm, a te più congeniale.
Sul 35mm analogico la mia focale di base è sempre stata il 35mm, il 50 per me è sempre stato troppo stretto.
Parimenti, nel 6/6 hasselblad la mia focale normale è per me il 60mm, attorno al quale costruire il corredo.
Lascia perdere le 500 classic e successive, semplificate e molto indebolite nei particolari meccanici rispetto al pinnacolo, cioè la 500 c/m.
Per quanto riguarda le ottiche, le cf sono più gradevoli al tatto, ma con diversi particolari in plastica dei quali è difficile reperire il ricambio.
IMHO, per me, e ripeto per me, 500c/m, con 60 f4 distagon t* nero, schermo acute matte, dorso a12 o a16 e poi si parla del resto.
Ottima anche la 553 elx, motorizzata, un carro armato.
P.S. ovviamente il tutto revisionato da Sandro Presta, il maggiore esperto italiano riparatore di Hasselblad
Anche a me dispiace della dipartita di Ennio Veltroni, anima di Fotonova Grosseto.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2023 ore 23:02

@Diebu. Sai che non lo so! L'ho appreso anch'io un pò di tempo fa qui sul forum, ma non ricordo da chi. Di certo, l'ultima volta che sono stato a Castel S. Giovanni, un anno fa, lui non c'era ... o forse è stato lì che un qualche espositore, al quale chiesi notizie, me lo comunicò ... si! Forse è andata proprio così! Sorry! Ciao. GL

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2023 ore 23:33

Lascia perdere le 500 classic e successive, semplificate e molto indebolite nei particolari meccanici rispetto al pinnacolo, cioè la 500 c/m.

Leggende metropolitane! C'è chi dice la stessa cosa della C/M rispetto alla precedente C; leggenda metropolitana pure questa. Sembra sempre che, chissà perché, quello che viene dopo è sempre peggiore di quello che c'era prima. Come se blasonati produttori di strumenti destinati ai gravosi usi professionali si spu.ttana.ssero per risparmiare due spiccioli. A tal proposito mi viene in mente un aneddoto che riguarda la "presunta" maggior fragilità della C/M rispetto alla C: tra le varie cose che cambiarono (oltre a quella più nota e visibile che riguardava lo schermo intercambiabile) ci fu il meccanismo dell'otturatore ausiliario; ora non ricordo di preciso in cosa consistesse tecnicamente la modifica, ma il fatto importante è che i riparatori non erano convinti di tale scelta e quando intervenivano sulle macchine non installavano una piccola parte che invece era fondamentale (anche se la macchina funzionava anche senza) per ammortizzare l'apertura e chiusura dell'otturatore ausiliario. Risultato: col tempo l'otturatpre ausiliario si danneggiava e le due antine potevano persino creparsi. La colpa naturalmente non era del nuovo progetto/materiali ma di chi interveniva con imperizia. Potrei essere srato un po' impreciso nei dettagli tecnici ma credo che il senso dell'esempio sia abbastanza chiaro. Tale aneddoto è stato piu volte spiegato da David Odess, non certo l'ultimo arrivato riguardo alla riparazione delle Hasselblad.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2023 ore 23:45

Ecco, ho trovato la spiegazione di cui parlavo:
www.david-odess.com/faq.html#q6

Cito direttamente dal link di cui sopra:
"...In 1970 the brake assembly was modified. The rubber disk was replaced by a metal disk with a small rubber "doughnut". It worked great. It was such a good design that, to this day, I have never seen or heard of a body jamming up because of the newer type brake assembly.
But there was another problem. Not with the brake, but with some technicians. They didn't trust the new brake assembly. They had seen so many bodies jam up from the two previous versions of the brake that, when working on a body, the first thing they would do would be to remove the new style brake.
Without the brake assembly, the shock of the flaps opening and closing was transmitted to the flaps themselves. The upper flap, sooner or later, would start to crack at the axle..."

avatarjunior
inviato il 05 Marzo 2023 ore 7:59

La modifica di cui parla Odess fu introdotta nel 70, anno di inizio della produzione della 500C/M, appunto.Universalmente riconosciuto è il fatto che le migliori macchine dal punto di vista meccanico furono quelle prodotte dal 70 al 77. Dopo la morte di Victor Hasselblad la cura generale nella costruzuine ed assemblaggio delle macchine incominciò a scemare, per ridurre tempi e costi e massimizzare i guadagni. Le 501 e 500 classic sono versioni economiche . Punto. Per non parlare del rivestimento in palpas interno delle 503 e 553, vero incubo dei riparatori quando incomincia a crepare e staccarsi, andando a zonzo per l' interno della macchina.
Per quanto riguarda i c cromati non t, ho un planar 6 lenti, prima serie quindi, e ho avuto un 250, se non usato in controluce era magnifico. A proposito di questo, prima dell' acquisto all' epoca ebbi una lunga conversazione telefonica con Gino Ferzetti, che mi mise al corrente del fatto che soprattutto nel 250 cromato veniva usato un tipo di vetro particolare che nelle versioni successive venne abbandonato, non ricordo se per la reperibilità, costo o normative antinquinamento. Fatto sta che un 250 cromato ben funzionante in condizioni ottimali di lavoro, paraluce meglio se compendiun, e luce frontale al soggetto è difficile da battere.

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2023 ore 7:59

Allora, il cromato senza T* ha proprio queste caratteristiche che a volte fanno propendere per la versione senza rivestimento.
I planar cromati sono praticamente introvabili.
Sapevo, poi, che in generale la serie C ha, a differenza della CF, un qualche meccanismo in metallo e non in plastica che la rende più robusta. La qualità ottica immagino sia la stessa.

Cmq, giusto per chiacchierare la domenica mattina perché non credo esistano bar dedicati alla fotografia come per il calcio, il mio esemplare di distagon 50 è del 1966 (c'è un sito in cui inserendo il seriale restituisce l'anno di costruzione). Un paio di anni fa l'ho mandato a Sandro Presta (al mitico Sandro Presta volevo dire) perché mi sembrava che la ghiera della messa a fuoco fosse un po' dura.
Dopo una breve revisione (effettivamente il lubrificante era secco) ha fatto una prova (con un macchinario dedicato ovviamente) per capire se i tempi fossero a posto o se servisse una sistemazione anche agli ingranaggi dell'otturatore.
Dopo 57 anni di lavoro meccanico i tempi sono ancora nei limiti di tolleranza.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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